venerdì 24 aprile 2015

Trivelle nel Sannio, il M5stelle chiede conto al ministro

Trivellazioni più vicine in Irpinia e nel SannioIl deputato del Movimento 5 stelle Carlo Sibilia ha chiesto un incontro “ristretto” al ministro Guidi.

Com’è noto il ministero dello Sviluppo economico qualche giorno fa ha riaperto la procedura per il rilascio dell’autorizzazione alla ricerca di idrocarburi da parte della Delta Energy nelle province di Benevento e Avellino.

"I cittadini sanniti ed irpini – si legge in una nota – sono giustamente preoccupati per le conseguenze che il progetto Case Capozzi riguardante ben 18 comuni (tra cui anche quattro nel Fortore, ndb), potrebbe avere sul piano della salute umana, dell’ambiente e dell’economia locale a forte vocazione agricola e vitivinicola”.
Il M5S, ricorda il parlamentare, “è da sempre contrario alle trivellazioni che non solo deturpano l’ambiente e pongono a repentaglio la salute dei cittadini ma mettono in ginocchio territori vocati all’enogastronomia e al turismo ecosostenibile”.

E conclude: “Basta con la logica del petrolio. Il nostro oro nero sono i prodotti tipici locali e il nostro paesaggio”.

giovedì 23 aprile 2015

VOGLIONO CHIUDERE L'ARCHIVIO DI STATO DI LUCERA, IL PIU’ANTICO D’ITALIA


di Raffaele Vescera*

Lo Stato Italiano ha deciso di sferrare l’attacco finale al suo, anzi al nostro, Sud. Se nell’ultimo ventennio berlusconian-leghista (complice il Pd) gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno sono calati dell’80%, (dati Svimez) desertificando il nascente tessuto industriale meridionale, che cresceva meglio e più di quello settentrionale, e iniziava a far paura al nord, ora si è passato alla distruzione delle storiche eccellenze meridionali: l’agricoltura e la cultura.

Quanto accade in questi giorni in Capitanata è emblematico. Il governo Renzi ha ordinato la chiusura, insieme ad altri, degli archivi di Stato di Foggia e Lucera. Quest’ultimo è il più antico d’Italia, a dispetto delle teorie che parlano di un Sud preunitario arretrato, conserva la memoria storica di una parte importantissima del Regno di Napoli, poiché la bella e ricca Lucera era capoluogo delle province di Capitanata e Molise, prima di cedere il posto a Foggia, seconda città del Regno per importanza.

Lì sono conservate le grandezze civili ed economiche del Sud, le sue ricchezze finanziarie, le politiche sociali e l’efficienza degli organi di Stato. Lì ho raccolto la documentazione dei miei romanzi storici, e chiunque si occupi di Storia e di antica civiltà della nostra terra ne sarà privato. 

Vogliono trasferire il tutto a Monopoli, a 200 km da Lucera e a 300 dal Gargano, in un’unica sede regionale, in una vecchia caserma dismessa, dove i faldoni saranno accatastati in chissà quali condizioni di abbandono. Non lo possiamo permettere. Giù le mani dalla nostra antica civiltà.

A Lucera è stato chiuso di recente anche l'antico e prestigioso tribunale che, grazie al proc. Domenico Seccia, stava debellando la mafia garganica.

Oltretutto, la infelice chiusura delle province condanna a morte le biblioteche provinciali del Sud, che in un territorio impoverito vivono solo di risorse pubbliche, al contrario di quelle del nord, beneficate da sponsor bancari e non d’ogni genere. E’ a rischio chiusura anche la biblioteca provinciale di Foggia, tra le più importanti del Mezzogiorno e d’Italia. Siamo alla frutta.

Com’è alla frutta l’agricoltura meridionale. Sono oltre 700.000 aziende agricole in crisi, in conseguenza della politica dei governi italiani che fanno lo scambio scellerato con i paesi del terzo mondo, armi per prodotti agricoli, mentre il pretesto xylella torna utile per devastare i nostri uliveti in funzione di speculazione edilizia e sanitaria.

La stessa Fiera dell’agricoltura di Foggia, la più antica e prestigiosa d’Italia, è stata abbandonata dallo Stato: sono 10 anni che lo stesso ministero dell’Agricoltura non vi partecipa. Fiorente fino a vent’anni fa, ai tempi (strumentalmente vituperati) di Moro, era inaugurata dai capi di governo. Ora è ridotta ad un bazar di cianfrusaglie.

Attesa l’organicità del centro destra agli interessi del nord, (la lista “noi con Salvini” in Puglia la dice lunga) Vendola dov’è, alle terme? Ed Emiliano che dice in merito? Se questi sono i politici meridionali, non ci siamo proprio. Al Sud è necessario un nuovo ceto politico non più subalterno all’Italia nordcentrica.


Diffondiamo a tutti i contatti il video di questo scempio:SPOT - SALVIAMO GLI ULIVI DEL SALENTO Restiamo uniti, CONDIVIDI
Posted by ULIVI del Salento, NO all'ERADICAZIONE on Giovedì 23 aprile 2015

mercoledì 22 aprile 2015

Baselice e le cinque gare di appalto


Dal blog del Comune di Baselice apprendiamo che nel 2015 sono stati pubblicati 5 avvisi pubblici di aggiudicazioni di gare di appalto. Ecco l'elenco

1) Consolidamento versante orientale (Pescannozzo)
A vincere l’appalto è stata la ditta "Campania Sonda Srl" con sede in Agropoli (SA)
Importo complessivo di aggiudicazione: 398.803,79 euro.   

2) Lavori rete fognaria comunale e potenziamento impianto di depurazione.
A vincere l’appalto è stata la ditta “Chiusolo Costruzioni Srl” con sede in Baselice (BN). Importo complessivo di aggiudicazione: 1.486.615,06 euro.

3) Lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica comunale.
 A vincere l’appalto è stata la ditta “Sannio Appalti Società Consortile arl” con sede in Benevento  Importo complessivo di aggiudicazione: 600.215,97 euro.

4) Lavori di Ripristino della Strada Comunale Serra Mangialatte - Porcara.
A vincere l’appalto è stata la ditta “Constructions Company Srl” con sede in San Bartolomeo in Galdo (BN). Importo complessivo di aggiudicazione: 1.552.095,84 euro.

5) Lavori di completamento infrastrutture area PIP
A vincere l’appalto è stata la ditta “Rillo Costruzioni srl” con sede in Ponte (BN). Importo complessivo di aggiudicazione: 699.310,70 euro. 

lunedì 20 aprile 2015

Barbarossa, la Dc e le eterne promesse elettorali

di Angelo Iampietro

Mi sovviene un ricordo letterario di un componimento di Giosuè Carducci: “Il Parlamento”.

In tale componimento si parla della lotta tra Comuni e Impero. Siamo nel 1174 e  Federico I (Barbarossa) ridiscende per la quinta volta in  Italia per sottomettere definitivamente quei Comuni che si erano resi autonomi, con un proprio ordinamento, di fatto rendendosi liberi da ogni vincolo vessatorio dell’Imperatore.

Il suo esercito dalla Germania giungeva puntualmente ogni anno in Val Padana, dopo aver attraversato la Valle dell’Engadina, ad ogni inizio di primavera; la sua discesa era determinata dal fatto che molte città, come si accennava, si erano concesse un proprio statuto comunale, approfittando dell’interregno dinastico in Germania. La sua discesa era diventata oramai un’abitudine che costava morte, miseria  ed anche umiliazione per gli abitanti dei Comuni ribelli, i quali per difendersi si erano uniti in Lega.

Il paragone tra la discesa del Barbarossa in Italia e quella dei nostri politici per le elezioni, in questo caso regionali, pur non portando nulla di nefasto alle nostre popolazioni come avveniva per i Comuni ribelli, l’ho fatta per la ripetitività dell’azione: scendere in campo per annunciare opere che migliorerebbero i servizi delle popolazioni come quelle della Val Fortore, mai considerate come avrebbero meritato, se non per pagare le tasse o per rendere altri servigi obbligatori, senza, giustamente, ricevere quelli che altre comunità avevano ed hanno.

Quando ci sono le elezioni politiche o regionali, puntualmente, per la gente del Fortore arriva qualche promessa da parte di quei politici che ritengono di poterci omaggiare di qualcosa che diversamente non sarebbe possibile.

Il suo o loro interessamento, recuperando i fondi necessari, consentirebbe, a loro dire, lo stanziamento di fondi per il completamento dell’arteria stradale “Fortorina”, nel suo percorso naturale fino a San Bartolomeo in Galdo.

La sua realizzazione è prevista al momento, per i fondi stanziati, fino a San Marco dei Cavoti; con la promessa pre-elettorale, la si completerebbe fino a San Bartolomeo in Galdo.

Quale notizia più gradita di questa, perché farebbe uscire i veri paesi della Valfortore  (S. Bartolomeo in Galdo, Baselice, Foiano Valfortore, Castelvetere Valfortore, Montefalcone Valfortore) dall’isolamento, consentendo alle rispettive popolazioni di percorrere una vera strada, perché quelle attuali non si possono definire tali non solo per il  percorso tortuoso, ma anche per l’inadeguatezza dell’assetto poco sicuro e stabile dove gli avvallamenti e le buche non si contano.

Aggiungo, poi, l’attraversamento del passo del “Casone Cocca”, a m. 1000 slm, trepidazione ed avventura per l’automobilista che, per attraversarla, d’inverno s’imbatte con  ghiaccio,  neve e nebbia!

Negli anni ’60 e ’70, nei nostri paesi regnava la DC, guai a non essere della DC. Sempre in occasione delle elezioni qualche politico veniva a farci visita e numerose erano le presenze per accogliere  l’illustre visitatore, il quale non trascurava i voti che avrebbe ricevuto, elargendo lusinghiere promesse.  E che promesse!. Se ne parlava per le strade e c’era chi, grande sostenitore delle promesse, non si accalorasse in discussioni faziose  con qualche avversario politico  per argomentare quanto bene  facesse, a noi della Valfortore, la DC.

Gli illustri politici visitatori, in seguito, ma sempre prima delle lezioni, facevano pervenire con telegramma al segretario politico della locale sezione della DC gli importi promessi per la realizzazione di opere pubbliche necessarie e di importanza primaria per lenire i disagi  della comunità. 


Le comunicazioni telegrafiche venivano affisse alle porte della sezione politica in modo che tutti potessero prendere visione di ciò che si sarebbe realizzato grazie all’interessamento di quel politico. Seguivano le elezioni e costui veniva votato  per le tante promesse, che molti ingoiavano e che, quasi in forma ipnotica, ne  vedevano, in anticipo e concretamente la realizzazione.

E intanto si era votato…, c’era stato il consenso…, e  tanti erano felici perché avevano vinto! Che dire, di fronte al consenso, espresso in più  centinaia di voti, bisognava solo accettare democraticamente i risultati!

Passavano le elezioni e le promesse andavano, giorno dopo giorno, nel  dimenticatoio; quelle promesse, anche scritte sui telegrammi appiccicati alle porte della sezione  Dc, si scolorivano  e dopo qualche settimana diventavano  illeggibili…

Così svaniva tutto  e con esso la speranza dei tanti creduloni!
La differenza tra gli anni ’60-’70 è che allora c’erano le promesse ed i telegrammi, ora ci sono solo gli annunci che vengono ampliati dalla stampa e dai canali audiovisivi.

Si crede ancora alle promesse? Non lo so!

In un precedente mio articolo dicevo che la Val Fortore è cambiata grazie all’impegno, all’operosità e al sacrificio dei nostri emigranti, che, con le rimesse, hanno creato, in quegli anni, tanto lavoro per l’artigianato locale e ad altre attività, che hanno consentito un volto nuovo al nostro territorio.

Apprendo, purtroppo, che  lo scorso anno come reddito medio siamo posizionati tra gli 8058 Comuni italiani al posto 8001 con un reddito di 9602. Soltanto 57 Comuni in Italia hanno un reddito medio inferiore al nostro.

Che le promesse, remote e presenti, siano state e sono anche causa di un impoverimento generale della popolazione del Fortore e di Baselice in particolare?

Ai lettori la risposta.

domenica 19 aprile 2015

Dieci buoni motivi per dire no alle trivelle

Postiamo i dieci motivi per dire no alle trivellazioni petrolifere della professoressa Maria Rita D’Orsogna apparsi qualche anno fa sul suo blog del fattoquotidiano.it, ma che riproponiamo qui data la stretta attualità della tematica trattata

venerdì 17 aprile 2015

Siamo i più poveri d'Italia

Siamo i più poveri d’Italia. I più poveri della Campania. I più poveri della provincia di Benevento. Gli ultimi tra gli ultimi. Lo vogliate o no, questa è la realtà. Non ci sono scappatoie. Di fronte ai numeri sciorinati dal Sole24ore si resta con l’amaro in bocca.

Baselice è il comune in cui è stato dichiarato un reddito medio di 9.602 euro. Cifra che colloca il borgo in posizione 8001 su 8058 comuni italiani.

Tra i comuni del Fortore peggio hanno fatto San Giorgio la Molara (8.019 posto con 9.310 euro dichiarati) e Castelvetere (8.023 posto con 9.220 euro).

Un po’ meglio va per San Bartolomeo, Foiano e Montefalcone, ma i dati mostrano tutta la drammaticità di una realtà periferica dove l’unica chance continua ad essere la fuga.  E basta leggere qualche dato sullo spopolamento per rendersene conto.

“Valle di lacrime”, la definiva lo studioso Gianni Vergineo.  E da allora tutto e niente è cambiato. Certo, oggi la povertà delle periferie è decisa dai processi della globalizzazione economica, ma di fronte a questi dati ci saremmo aspettati una levata di scudi da parte della classe politica locale.

E invece silenzio assordante, meglio non parlarne ci sono le elezioni regionali .

mercoledì 15 aprile 2015

Terre di passaggio. No triv Bike tour

Migliaia di chilometri quadrati nell’Appennino meridionale sono interessati da permessi di ricerca petrolifera. Territori montani e collinari costellati da piccoli comuni, ecosistemi già fragili e a rischio dove a biodiversità, prodotti tipici, vini docg, paesaggi, agricoltura e riserve idriche strategiche si preferisce un’industria estrattiva a forte impatto ambientale.

Ma i liberi cittadini dell’Appennino meridionale uniscono le loro voci, si incontrano, si raggiungono e presentano il 15 aprile alle 17 presso il Circolo della Stampa di Avellino, che supporta l’iniziativa, “Terre di passaggiono triv bike tour”. Una staffetta simbolica di cinque giorni in bicicletta, ma anche a dorso d’asino, a piedi che parte dai confini con il Molise fa tappa nel Sannio, in Irpinia, nel Vallo di Diano, nell’Alta Basilicata e termina in Val d’agri, la più estesa piattaforma petrolifera europea su terraferma.
Si inizia il 29 aprile da Santacroce per arrivare in giornata a Benevento. Il 30 aprile, dopo aver attraversato tre permessi di ricerca – Santacroce, Case Capozzi e Pietra Spaccata – tappa a  Gesualdo, nel Permesso Nusco, in Irpinia. Il primo maggio sosta a Muro Lucano, in Alta Basilicata, per passare il giorno dopo adAtena Lucana, nel Vallo di Diano dove insistono i permessi Tardiano e Monte Cavallo. Da Atena partirà una carovana a dorso d’asino che si ricongiungerà a Viggiano al Ciclonauta, e ai ciclisti che si aggregheranno, raccogliendo dai territori attraversati le sementi e i doni dei contadini per la Madonna nera, in occasione della festa del 3 maggio.
Dopo un passaggio simbolico al Centro oli di Viggiano si chiude a Villa d’Agri con il resoconto dell’iniziativa, l’esperienza della Val d’Agri e l’invito ai territori ad auto-organizzarsi per lanciare uno, cento, mille no triv bike tour e proporre insieme soluzioni per la sovranità energetica ed alimentare. In ogni tappa d’arrivo è previsto un momento di incontro, di comunicazione e testimonianza, a cura dei Comitati e Associazioni che aderiscono, per informare sulle criticità ambientali e proporre un utilizzo sostenibile delle risorse naturali dell’Appennino meridionale.

Lungo il cammino convergeranno sull’itinerario, nato da un’idea del Ciclonauta Claudio Ferraro, ciclisti auto-organizzati e trekkers che potranno aggregarsi e convergere sul tracciato in aggiornamento su www.forumambientale.org/terre-di-passaggio.  Un gruppo di videomaker raccoglierà le testimonianze che saranno diffuse tramite facebook, un canale youtube e l’hasthag #TerreDiPassaggio. Ogni contenuto sarà opensource e potrà essere diffuso secondo le regole del copyleft.
Terre di passaggio è un invito all’azione, perché il passaggio non è semplice attraversamento, ma cambiamento, transizione, speranza in una pianificazione che tenga conto delle scelte e decisioni di chi abita i territori, non di chi si limita a passarci e decide dall’alto.
L’iniziativa è stata lanciata tramite la libera piattaforma di aggregazione Forum Ambientale dell’Appennino www.forumambientale.org ed è organizzata autonomamente dai Comitati e Associazioni di cittadini che hanno creduto nel progetto e lo stanno realizzando.
Per adesioni al percorso cicloturistico è possibile contattare la Fiab (Federazione italiana amici bicicletta) Sannio Irpinia che curerà l’intero viaggio.

MO CHIAMA ALL’AZIONE COMUNE CONTRO LA BEFFA RC AUTO

Il simbolo della lista Mo
La formazione meridionalista MO!, guidata da Marco Esposito, invita gli altri candidati alla presidenza della Regione Campania a prendere posizione comune contro la beffa della Rc auto, in base alla quale le province campane e la città metropolitana di Napoli vengono sfinite ricche e subiscono tagli più pesanti perché pagano tariffe Rc auto più elevate.


martedì 14 aprile 2015

Un baselicese alla conquista della Confederazione

L'altro giorno mi è arrivato il libro Bambini proibiti della psicologa Marina Frigerio Martina. Il sottotitolo ne descrive bene il contenuto: Storie di famiglie italiane in Svizzera tra clandestinità e separazione.

Il testo uscito nel 1992 denuncia la drammatica realtà di molti bambini (soprattutto meridionali) costretti a vivere segregati in casa o mandati agli orfanotrofi di frontiera perché la legge svizzera impediva ai lavoratori stagionali di portarli con sé.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e molti nostri emigranti si sono ben inseriti nella società elvetica. E oggi occupano ruoli di responsabilità più o meno importanti nei luoghi dove hanno messo nuove radici.

È il caso del baselicese Leonardo Iampietro arrivato in Svizzera nel 1992 (l'anno dell’uscita del libro), il quale da 15 anni ricopre il ruolo di capo gruppo presso ospedale di Locarno. Non solo, Leonardo da qualche anno ha deciso di dedicare un po’ del proprio tempo alla politica. Dal 2012, infatti, è consigliere comunale a Muralto, dove è anche impegnato nel volontariato.
“Penso sia ora che persone di buona volontà  mettano a disposizione un po`del proprio tempo per costruire un nuovo modo di far politica, partecipare alle scelte future in difesa dei propri valori”, dice al nostro blog.
E per questo che domenica prossima, 19 aprile, Leonardo, proverà a fare il grande salto alle elezioni cantonali con il Partito popolare democratico (Ppd).
“Uno dei tre partiti storici  (altri Plr librali radicali / PS socialisti) che ha contribuito  alla stabilità governativa e benessere della  confederazione,  da sempre in difesa delle politiche famigliari e sociali”, spiega.
Il Partito cattolico conservatore (dal 1970 Partito popolare democratico) è permeato - sin dalla sua nascita  - da una corrente cristiano-sociale, che all’interno del Parlamento e negli ambienti associativi e sindacali svizzeri si è battuta in particolare a favore di misure di protezione e aiuto alle famiglie.

lunedì 13 aprile 2015

Trivelle, riparte Case Capozzi

"Trivelle più vicine", titolava ieri il quotidiano online ottopagine.it. dopo che il ministero dello Sviluppo economico nei giorni scorsi ha riavviato la procedura per il rilascio dell'autorizzazione alla ricerca di idrocarburi da parte della Delta energy nelle province di Benevento e Avellino.

“L'Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del ministero) ha pubblicato nella apposita sezione del sito internet ministeriale l'avvenuto superamento delle criticità che erano sorte a cavallo tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013, quando il dicastero aveva comunicato alla società promotrice il Preavviso di rigetto”, si legge sul sito del quotidiano.

“E invece da Roma - continua il giornale - è arrivato il dietrofront: Case Capozzi si può fare. Lo scorso 31 marzo il ministero ha trasmesso a Delta energy la Comunicazione di prosecuzione istruttoria che sancisce la ripartenza dell'iter per la concessione del nulla osta alla ricerca di idrocarburi”.

E ora si attende il prossimo passaggio

“Il ministero – si legge nell’articolo – ha formalmente richiesto nei giorni scorsi alla Regione Campania la adozione della delibera di ‘Intesa’, provvedimento previsto dal quadro normativo sulla legislazione concorrente che il decreto Sblocca Italia ha profondamente modificato”.

Ecco i diciotto i comuni coinvolti: Foiano di Valfortore, Molinara, Montefalcone di Valfortore, Castelfranco in Miscano, Ginestra degli Schiavoni, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Pago Veiano, Pesco Sannita, Fragneto l'Abate, Fragneto Monforte, Benevento, Pietrelcina, Paduli, Sant'Arcangelo Trimonte, Apice, San Nicola Manfredi, San Giorgio del Sannio, Casalbore, Montecalvo, Ariano e Melito.