martedì 3 marzo 2015

Da Baselice a Roma, la vita rurale delle donne fortorine raccontata nelle foto di Morelsa Barbato

La mostra da oggi all'8 marzo 2015 presso la Flag Room Louge del Palazzo della FAO a Roma

La vita delle donne nei contesti rurali della Val Fortore descritta con lo sguardo di una giovane fotografa di Baselice, Morelsa Barbato, sarà in mostra da oggi all'otto marzo presso la Flag Room Louge del Palazzo della FAO a Roma.

Dal titolo “Workers of the Earth” la personale fotografica, promossa in occasione della Giornata internazionale della donna, dalla rappresentanza permanente d'Italia per l'alimentazione e dalla “Women Representitives' Gender Network” co-presieduta dai rappresentanti di Mozambico, Svizzera, racconta scatti del quotidiano di giovani e anziane legate alla ruralità di una valle dalle numerose potenzialità paesaggistiche e agroalimentari. Oggi l'inaugurazione.

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lunedì 2 marzo 2015

Il Quaderno.it si ferma. Stop agli aggiornamenti

“Il portale di informazione 'Il Quaderno.it' non verrà aggiornato da giovedì 5 marzo a giovedì 12 marzo 2015 per motivazioni che non dipendono dalla volontà dei redattori di questa testata”. È quanto si legge in una nota della redazione apparsa oggi sul quotidiano online.

E continua: “Dopo un 2014 vissuto in totale autogestione e senza nessuna certezza sul futuro, siamo costretti, nostro malgrado, a fermarci. La sospensione temporanea potrebbe diventare definitiva, per quanto ci riguarda, se non ci saranno novità concrete sul futuro di questa testata online, a partire dal 13 marzo”.

La nota è firmata dai redattori Laura De Figlio, Nella Melenzio, Gaetano Vessichelli.

La redazione de 'Il Quaderno.it' si ferma. Dal 5 al 12 marzo nessun aggiornamento

sabato 28 febbraio 2015

Fortorina, un tavolo tecnico per evitare nuove illusioni e delusioni

di Leonardo Bianco

Torno a parlare di Fortorina solo per chiarire alcuni punti del mio intervento di giovedì 26 febbraio sul sito sanbartoloemaninelmondo.it.(e ripreso anche da questo blog, ndb). Ribadisco che i 103 milioni di euro che l’Anas ha destinato per i prossimi cinque anni al completamento della Fortorina sono i benvenuti (ci mancherebbe altro).

Ma per evitare inutili proclami con conseguenti inutili illusioni mi sembra più che legittimo chiedere agli amministratori locali di agire e chiedere un tavolo tecnico, così come era stato proposto nell’incontro dell’8 dicembre scorso a San Bartolomeo in Galdo, per non rimanere spiazzati come è successo l’estate scorsa.

Tutti ricordiamo l’annuncio dello stanziamento di 65 milioni di euro, inseriti nel decreto del governo denominato “Sblocca Italia”, per la continuazione dei lavori alla variante della Strada Statale 212 che dovrebbe arrivare fino a San Bartolomeo per poi proseguire sulla Statale 17, tra proclami e speranze riaccese e poi la doccia fredda per i cittadini fortorini quando si scoprì che il finanziamento riguardava la realizzazione della circumvallazione di San Marco dei Cavoti. Mentre al Fortore (quello vero) solo le briciole. Allora per evitare nuove illusioni è dovere dei sindaci e degli amministratori fortorini chiedere all’Anas e alle istituzioni un incontro, così come auspicato lo scorso dicembre, a San Bartolomeo in Galdo per capire dove e come saranno spesi i 103 milioni di euro.

E avere, se possibile, notizie dei 200 milioni ulteriori che servono per il completamento. Tutto qua. Questo era il senso del mio intervento. Prima di esultare credo che sia necessario e giusto dire ai cittadini come si intendono spendere i soldi. Ora aspettiamo che i sindaci e gli amministratori fortorini, al di là delle passerelle e delle asserzioni alle quali ci hanno abituato nel passato, facciano il loro dovere: convochino il tavolo tecnico con Anas e governo e informino i loro cittadini.

giovedì 26 febbraio 2015

Fortorina, "annunciati" 103 milioni ma non bastano

di Leonardo Bianco

Abbiamo appreso dal presidente della Provincia di Benevento che l’Anas ha stanziato 103 milioni di euro per il completamento della Fortorina. Pare che il titolare della Rocca dei Rettori, Claudio Ricci, l’abbia saputo dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. Una buona notizia che lascia ben sperare per il futuro dopo l’incontro dell’8 dicembre a San Bartolomeo in Galdo di Del Basso De Caro e Ricci con gli amministratori fortorini.

I due esponenti del Pd in quell’occasione avevano espressamente garantito il loro impegno affinché la Fortorina finalmente arrivasse a compimento e oggi arrivano i primi risultati. Ma c‘è un ma, a preoccuparci è il fatto che per completare la Statale 369 mancano ancora 200 milioni di euro. Il sottosegretario l’8 dicembre scorso, ribandendo ciò che aveva detto in occasione dell’inaugurazione e dell’apertura del tratto della variante della Statale 212, che per completare la Fortorina occorrono 300 milioni.

I 103 milioni sarebbero sicuramente un primo passo, ma aspettiamo di conoscere dall’Anas e dal sottosegretario quali saranno i successivi passaggi per trovare i restanti 200 milioni di euro per il completamento dell’opera. Inoltre siamo in attesa che gli amministratori fortorini convochino il tavolo tecnico con i dirigenti e tecnici dell’Anas.

Tavolo che era stato annunciato dal sindaco di San Bartolomeo in Galdo sempre nell’incontro dell’8 dicembre scorso. Ora che l’Anas ha annunciato che per i prossimi cinque anni arriverà una cospicua somma di denaro per il completamento della Fortorina, crediamo - ripetiamolo - che sia arrivato il momento di convocare amministratori e dirigenti dell’azienda autostradale per conoscere il progetto e il tracciato che verrà realizzato. Siamo in attesa. E nell’attesa incrociamo le dita.

mercoledì 25 febbraio 2015

Forestazione, la lettera di un operaio della Comunità Montana del Fortore: 'Attendiamo risposte certe'

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un operaio della Comunità Montana del Fortore, Filippo Coduti, che ha voluto portare all'attezione per l’ennesima volta le ormai esasperate condizioni dei lavoratori forestali della Regione Campania.
"Ormai - scrive - ad ogni incontro ci sentiamo sempre dire le stesse cose, ma senza mai una risposta concreta. Voglio ancora credere nelle istituzioni e che vanno rispettate.

Non voglio cercare i colpevoli di questa drammatica situazione a tutti i costi, e questo invito lo faccio a tutti gli operai, troppi errori sono stati fatti… ma il nostro obbiettivo deve essere un altro.

Il nostro settore della forestazione - aggiunge nella missiva - non può restare indifferente alla Regione Campania, non è più tollerabile che questa giunta continua a promettere risorse a tutti, ma di fatto le promesse non sono mai mantenute, davanti alla serietà, alla professionalità e maturità, con i quali tutti gli operai stanno affrontando questa situazione e vertenza estremamente difficile.

Voglio invitare per l’ennesima volta tutti gli operai, sindacati CGIL-CISL-UIL, Presidenti di tutte le Comunità Montane a ricompattare e ricostruire un settore che ci appartiene.

Credo - prosegue - che tutti i Presidenti delle Comunità Montane, assessori, sindacati, debbano riunirsi alla svelta per valutare con responsabilità, serietà una soluzione definitiva per un settore che non deve assolutamente morire.

Ribadisco che siete stati eletti da noi cittadini è che avete l’obbligo di dare risposte concrete, risposte certe! Siamo tutti - conclude Coduti - lavoratori indignati, amareggiati, arrabbiati".

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lunedì 23 febbraio 2015

A Strade di Vini il duo italiano Bianco-Valente e gli svedesi Kultivator

Questa settimana Castelvenere (noto per essere il comune più vitato d’Italia) si è trasformato in residenza d’artista, ospitando tra le strade del suo centro storico, le cantine tufacee e i suoi vigneti, due coppie di artisti: il duo italiano BIANCO-VALENTE e gli svedesi KULTIVATOR . Non sembra essere un caso perché da qualche mese, nel comune sannita il progetto di ricreazione del paesaggio rurale: Strade di Vini, ha messo in opera un workshop coinvolgendo con esperti e innovatori che stanno dialogando con gli studenti sanniti e con la comunità locale.

A restituirci un’interessante lettura del paesaggio nell’accezione di biosfera e infosfera è Alex Giordano, docente dello IULM e fondatore di Rural Hub, che durante il talk (del 14 febbraio) ha proposto una riflessione sulla necessità di un’ecologia della comunicazione necessaria per una vivibilità dell’infosfera, ma anche della biosfera. Un punto centrale che ha ispirato l’intero progetto e il lavoro di Giovanna e Pino e degli svedesi Malin e Mathieu immersi totalmente nella narrazione di una terra, densa di non solo di vigne, ma anche di storie e di racconti: un habitat vivo dove gli artisti stanno creando un discorso con la gente e i luoghi ancora pieni di magia. Cosa racconteranno gli artisti di Castelvenere che ancora non conosciamo?

Stiamo seguendo il loro viaggio e come partecipanti curiosi e, consapevoli che queste esperienze non possono ripetersi, attendiamo emozionati l’esito di questa residenza che il “nostro” bravo curatore Leandro Pisano (direttore di Interferenze) ha saputo rendere un’esperienza significativa e appassionante. Nell’attesa, tutti hanno delle opinioni: i ragazzi si fermano a chiedere che succederà sabato sera, alcuni ormai fanno parte della crew e lavorano attivamente nelle cantine insieme agli artisti. Per salutarli, nella speranza di rivederli presto, sabato pomeriggio alle 18 tutti (artisti e non) presenteremo i lavori e con una piccola festa nelle cantine tufacee ospiteremo il sound artist Raffaele Mariconte con i suoi suoni del vino, A Year in the Vineyard e il Dj set di Gamino (deep elettronic dub session) from Jambassa , un viaggio attraverso la musica elettronica dal sapore dub e techno, con incursioni nei territori più vari dell’EDM.
www.stradedivini.it

Kultivator Fondato nel 2005 dagli artisti Mathieu Vrijman, Malin Lindmark Vrijman e Marlene Lindmark e dagli agricoltori Henric Stigeborn e Maria Lindmark, oggi è un progetto open di collaborazione sperimentale tra l’agricoltura biologica e l’arte visiva, situato nel villaggio rurale di Dyestad, sull'isola Öland sulla costa sud della Svezia.
 Con l'installazione di alcune attrezzature in una fattoria abbandonata, vicino alla popolazione agricola attiva, 
Kultivator offre uno spazio per la sperimentazione e la contaminazione tra arte e produzione agricola. Kultivator organizza progetti, mostre e laboratori che esplorano possibili narrazioni alternative all'interno delle pratiche artistiche e dell'agricoltura, con i membri del progetto e/o gli ospiti della fattoria. Sull’isola Kultivator ha una residenza, uno spazio espositivo e un caseificio con 30 mucche, polli, anatre, pecore e cavalli. Dall'inizio del 2005, circa 80 artisti, ricercatori e agricoltori ha visitato e ha lavorato sul posto.

Bianco-Valente Coppia nella vita e nell’arte Giovanna Bianco e Pino Valente hanno scelto il video e la sua installazione nell’ambiente come forma privilegiata di un racconto per immagini e suoni in cui si intrecciano la memoria, la percezione, il tempo e la visione. Conosciuti ormai nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, hanno partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra le quali Paris Photo nel 2007, Vesuvius curata da Gigiotto Del Vecchio a Pechino nel 2006, il progetto Artesto-Nokia Connect to Art presso la Triennale di Milano nel 2006, la Biennale di Venezia nel 2004, Cine y Casi Cine curata da Berta Sichel a Madrid nel 2004, Reisefreiheit curata da Kersting nel 2003 ad Amburgo e De gustibus curata da Achille Bonito Oliva presso il Palazzo delle Papesse di Siena nel 2002. Alcune delle opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni museali.

venerdì 20 febbraio 2015

Agri Blogger | Cercasi giovani con esperienza nel settore agricolo per aderire ad un progetto europeo

Stanno cercando giovani con esperienza nel settore agricolo per aderire ad un progetto europeo che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità del suolo. (per informazioni cliccare qui  sotto)

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giovedì 19 febbraio 2015

Il petrolio molisano e il pentito Schiavone

Quando si parla di petrolio molisano, bisogna fare i conti col problema “radioattività” originatosi dopo le dichiarazioni del pentito Schiavone quando l’Arpa Molise ritenne di dovere accertare quali ne fossero i valori nel territorio di Cercemaggiore, dove era stato scavato il pozzo petrolifero “Santacroce” della Montedison.

Per continuare a leggere l'articolo clicca qui sotto
www.termolionline.it

martedì 17 febbraio 2015