martedì 21 gennaio 2014

Giochi da ragazzi, Baselice citato dal Fatto Quotidiano


Lo cunto de li cunti e altri giochi da peccerille 
Il Basile, insieme ad Anca Nicola, menziona in una nota pagina della sua opera molti altri giochi da bambini: la mosca cieca (gatta cecata) e la seggiolina, o sedia del papa (mammara e nocella); lo scaricabarile (scarreca varrile), in alcune città e regioni sinonimo di cavallina, in altre di un gioco a squadre molto simile che a Roma è tre tre giù giù, e altrove quatt’e quatta otto (Baselice, BN) oscaricabotto ’scaricabotte’ (Cannara, PG) salta la mula (Pistoia) o mammaredda ’piccola mamma’ (Brindisi), in altre ancora, come nella capitale, di quel gioco che a Napoli è piuttosto vacanta varile‘svuota barile’ e si fa in due (ci si mette schiena a schiena e, a turno, uno solleva e l’altro si fa sollevare); lo “scarica la botte”(scarreca la votta), in cui a essere scaricato era il bambino tenuto sulle ginocchia, come recita una celebre filastrocca: «Trotta trotta cavallino / per la strada del mulino; il mulino non c’è più: / trotta trotta cadi giù» (Per leggere tutto l'articolo clicca qui sotto)


Giochi da ragazzi - Passatempi infantili in vernacolo - Il Fatto Quotidiano

mercoledì 15 gennaio 2014

Il Sannio e lo spauracchio petrolio

Lo stesso problema, due velocità diverse. In Irpinia politica e istituzioni a dare sostegno ai comitati che si oppongono alla ricerca di petrolio sul territorio, nel Sannio immobilismo e guardia abbassata nonostante lo spauracchio "petrolio" sempre in agguato. La politica sannita non segue più la questione legata alle ricerche petrolifere anche se i progetti della Delta Energy Ltd che riguardano una grossa fetta di comuni della provincia di Benevento, in particolar modo del Tammaro e del Fortore, sono ancora realizzabili. In soldoni, niente è stato scongiurato, molto più semplicemente non se ne parla più. Eppure, poco meno di un anno fa l'argomento era sulla bocca di amministratori e politici sanniti, è stato oggetto di campagna elettorale per molti ("Ci incateneremo ai pozzi petroliferi" o "Stiamo studiando la problematica") prima di finire inesorabilmente nel dimenticatoio. C'è altro a cui pensare? Forse, anche se nella vicina Irpinia che ha lo stesso argomento da affrontare, l'impatto è stato diverso.

Buon ultimo l'incontro che si è tenuto a Gesualdo, dove gli "ecorottamatori" Verdi contro le trivellazioni petrolifere hanno invitato Vittorio Sgarbi che è venuto a supporto dei comitati No Triv irpini. Oppure, sempre a Gesualdo, la 'mossa' del Partito Democratico irpino che ha bocciato qualsiasi tipo di progetto criticando aspramente la posizione, ancora una volta interlocutoria, del Governatore campano, Stefano Caldoro: "C'è la contrarierà in Commissione Ambiente e l'ok alle Attività Produttive". E i comitati irpini si sono affidati ai politici locali per la risoluzione del problema chiedendo di rilanciare in sede ministeriale i contenuti dell'interpellanza parlamentare presentata da Luigi Famiglietti (Pd) nel settembre scorso. Le stesse scelte coraggiose che vorrebbero anche i No Triv sanniti ma nel beneventano, se si escludono vecchi tavoli coordinati dalla Provincia di Benevento (prima del commissariamento) e di protocolli d'intesa tra i sindaci dei comuni montani, non c'è traccia di azioni politiche o amministrative recenti.

www.ilquaderno.it

lunedì 6 gennaio 2014

Salmonella ed escherichia coli nei fiumi

E’ come misurarsi la febbre, appurare che la temperatura è elevata ma non fare nulla per guarire. Da anni le acque dei fiumi sanniti sono ufficialmen­te inquinate e inutilizzabili a causa del loro elevato potere contaminante. Ri­sale infatti al 26 novembre del 2009 la ordinanza dell’allora presidente del­l’am­mi­ni­strazione provinciale, Aniello Cimitile, che vieta il prelievo per uso irriguo da tutti i corsi d’acqua (altro servizio in pagina). Il provvedimento si rese necessario in considerazione della accertata presenza di fattori altamente inquinanti come la salmonella e la escherichia coli, potenzialmente in grado di provocare gravi problemi alla salute umana, primo tra tutti il tifo. Un rischio che a quattro anni di distanza dalla emissione di quel divieto è tutt’altro che scongiurato.

«C’è il ragionevole sospetto – per citare le parole del direttore provinciale dell’Arpac, Pietro Mainolfi (intervista a lato) – che le acque dei torrenti Isclero e Tesa venga­no utilizzate per alcuni mesi dell’anno per l’irrigazione dei terreni circostanti. Alla luce dei dati rilevati – aggiunge Mainolfi – appare urgente e indifferibile proibire tale pratica per il grave rischio epidemiologico che ne potrebbe derivare». Parole che pesano come macigni ma che non sembrano scuo­tere più di tanto gli enti locali. I Comuni, per la gran parte, continuano a scaricare i propri reflui urbani nei corsi d’acqua senza adeguata depurazione. La stessa Provincia, che nel 2009 si era attivata per lo stop ai prelievi idrici vietando nel 2011 anche la pesca, ha poi lasciato di fatto agli enti locali il compito di segnalare eventuali violazioni. Eppure, come testimoniano le parole del numero uno dell’Arpac, non si può affatto escludere che le inquinatissime acque di fiumi e torrenti sanniti vengano tuttora utilizzate per irrigare ortaggi o abbeverare animali da allevamento.

E le conseguenze potrebbero essere davvero molto pesanti. Il più recente monitoraggio effettuato dall’Arpac a dicembre conferma livelli di contaminazione enormi. La escherichia coli, il cui limite massimo di legge è fissato a 100 «Unità formanti colonia», arriva a valori esorbitanti nei tre principali corsi d’acqua della provincia: 80.000 nel Sabato, 50.000 per l’Isclero, 40.000 nel Calore. Nella prossima primavera saranno ripetute le analisi finalizzate a individuare la presenza di sal­monella. Il monitoraggio continua ma non si intravvede all’orizzonte un cambio di rotta da parte degli enti locali, doppiamente responsabili in quanto autori degli scarichi inquinanti e restii nel denunciare le violazioni individuali.

benevento.ottopagine.net

mercoledì 18 dicembre 2013

Elicottero a caccia di rifiuti tossici sorvola il cielo della Provincia di Benevento

Desta curiosità l’elicottero che in questi giorni sta sorvolando il cielo della Provincia di Benevento. L’elicottero è in grado di trasportare un sensore a raggi gamma che dall’alto traccia una mappa (a maglia) del territorio captando ogni tipo di radiazione, sia quella che potrebbe essere generata da fonti naturali sia quella determinata da depositi clandestini di rifiuti. Una volta elaborati i dati saranno poi trasmessi all’ARPAC che, a sua volta, in sinergia con i comuni, interverrà nei luoghi che la mappa potrebbe indicare con il “puntino rosso”. In meno di un anno tutto dovrebbe essere concluso e dovremmo finalmente avere un quadro più chiaro dell’intero territorio del Sud Italia. I dati raccolti serviranno anche per dare risposte chiare a chi si domanda se alla base di gravi patologie riscontrate nella popolazione possano esserci rifiuti nascosti sotto terra.

www.oggibenevento.it

lunedì 16 dicembre 2013

Microcredito, è possibile inviare le domande

Le domande possono essere presentate, esclusivamente online, a partire da oggi e fino alle ore 12 del 16 gennaio 2014.
Inoltre, è possibile pre-registrarsi per ottenere le credenziali di accesso finalizzate alla trasmissione della domanda, il cui modello è disponibile sui siti www.fse.regione.campania.it; e www.sviluppocampania.it. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il seguente numero verde 800 188 688.

venerdì 13 dicembre 2013

Nuovo parco eolico a Baselice

Valutazione di impatto ambientale: arriva il disco verde della Regione Campania per tre nuove centrali eoliche nel Sannio. Il decreto dirigenziale è pubblicato nell’ultimo bollettino ufficiale di Palazzo Santa Lucia. Nello specifico si tratta delle wind farm a Morcone (7 areogeneratori per una potenza complessiva di 21 MW nelle località Collalto, Cannafischi, Pezza Parola, Toppo Murante, Campanari) ad opera della società Cogein, Compagnia Generale degli Investimenti srl.di Napoli; a Castelfranco in Miscano (5 aerogeneratori per una potenza complessiva di 10 MW, in località Falceta, Vaccara, Le Partite) ad opera della società Irpinia Vento srl di Roma e a Baselice (21 aerogeneratori per una potenza complessiva di 42 MW, in località Pietramonte) ad opera della società C&C srl di Albanella (Salerno).

(Fonte ilquaderno.it)

mercoledì 11 dicembre 2013

Baselice e la nuova toponomastica

"Addio Florida, torno a Benevento con gli studi sulle malattie degenerative"


A Tampa aveva tutto: un lavoro prestigioso, la casa, gli amici, un futuro. Ma dopo tre anni trascorsi Oltreoceano, come ricercatore nella facoltà di Medicina alla University of South Florida, Raffaele Pilla ha deciso di tornare nella sua Benevento. Ad aspettarlo, un buon posto nella farmacia dell’Ospedale Fatebenefratelli e un contratto con l’università di Salerno e l’Istituto Mondino per le Patologie Neurologiche di Pavia. Una scelta che, oggi, questo cervello 32enne “in fuga” dagli Stati Uniti non rimpiange. “L’ho fatto per due motivi”, spiega. “Il primo è che ho pensato fosse un’occasione unica per tornare dove sono nato, visto che in Italia, purtroppo, contrariamente a quanto accade negli Usa, passa un solo treno nella vita. Il secondo è che volevo mettere a disposizione del mio popolo quello che ho imparato in America, per aiutare chi oggi in Italia soffre di malattie degenerative gravi”.


"Addio Florida, torno a Benevento con gli studi sulle malattie degenerative" - Il Fatto Quotidiano