domenica 19 agosto 2012

Foiano. Giornata dell'emigrante con il brigante Secola

Emigrazione e sacco del Sud gli argomenti dell’intervista del vicesindaco di Foiano di Valfortore, Giuseppe Ruggiero, a Antonio Bianco giornalista e autore del libro “Il brigante Secola-La sanguinosa rivolta nel Fortore post-unitario”. La presentazione del libro del giornalista baselicese è stata l’occasione per parlare di emigrazione e degrado del Meridione. “Un fenomeno quello dell’emigrazione – ha affermato Antonio Bianco – iniziato proprio dopo l’unità d’Italia. Prima il Sud mai aveva conosciuto tale fenomeno”. L’evento culturale organizzato dal Comune di Foiano, rientra nelle manifestazioni della Festa dell’emigrante iniziata ai primi di agosto e che si concluderà il 23. Un evento che ogni anno si organizza per accogliere e festeggiare, insieme a chi partito dalla propria terra per motivi di lavoro, torna per rivedere amici e parenti e soprattutto per respirare aria di casa. Quello di giovedì è stato un momento di riflessione e di approfondimento di un periodo storico che ha visto il Fortore protagonista della rivolta contro il nuovo Stato piemontese. Una rivolta, coma ha affermato il giornalista Antonio Bianco, sociale e contadina. Giuseppe Ruggiero, al quale sono toccate le conclusioni, ha affermato che quella del Fortore è stata soprattutto la rivolta dei giovani. Giovani che hanno preso le armi per difendere il proprio futuro. Giovani che si sono ribellati all’ingiustizia mettendo in gioco la propria vita. (tratto da Ottopagine/Benevento)

venerdì 17 agosto 2012

Italia petrolizzata, lettera aperta a Passera


A scriverla è Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana, emigrata negli Usa. Fisico, professore associato presso il dipartimento di Matematica della California State University at Northridg.

Caro signor Passera, stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.

Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il Bel Paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.

E la gente dove deve andare a vivere di grazia?Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte? Vorrei tanto sapere dove vive lei.

Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia. Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'.

Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere. Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi.

I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so. Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia. E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.

MA NON VEDE COSA SUCCEDE A TARANTO? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo e' il futuro? Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.

Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri. Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.

Ma non hanno figli questi? E CLINI CHE RAZZA DI MINISTRO DELL'AMBIENTE E'? E gli italiani cosa faranno? Non lo so. So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.

giovedì 16 agosto 2012

Sicilia, il piano energetico di Passera riapre la corsa al petrolio – Il Fatto Quotidiano


Il ministro dello Sviluppo vuole raddoppiare la quantità di petrolio estratto nel nostro Paese per portarlo al 20% della domanda. Una idea che passa per forza dalle coste siciliane, dove già oggi si concentra più di un terzo delle attività di ricerca. Una scelta che piace alle compagnie ma osteggiata dagli ambientalisti: "Dannoso e inutile - per Legambiente - se estraessimo tutto il petrolio presente in mare, l'Italia lo esaurirebbe in sole 7 settimane" (Clicca qui e continua a leggere)


Sicilia, il piano energetico di Passera riapre la corsa al petrolio – Il Fatto Quotidiano

mercoledì 8 agosto 2012

Napoli, l’Ingv trivella il supervulcano flegreo. I cittadini temono innesco eruzione – Il Fatto Quotidiano

Qualche giorno fa sono cominciate le perforazioni nel supervulcano dei Campi Flegrei (Napoli) nell’ambito del Deep Drilling Project, e sono già arrivate a 200 metri di profondità. Si tratta di un vulcano molto particolare che ha la forma di un’enorme caldera circolare che si estende da Posillipo a Nisida e che per metà è nascosta dai palazzi in cui vivono 500 mila napoletani e per l’altra metà dal mare della Baia di Napoli. Esistono solo una decina di vulcani come questi nel mondo: strutture capaci di eruzioni molto violente, anche se per fortuna molto rare, e che restano un vero e proprio mistero per la scienza. (continua a leggere qui)
Napoli, l’Ingv trivella il supervulcano flegreo. I cittadini temono innesco eruzione – Il Fatto Quotidiano

venerdì 3 agosto 2012

Ricerche petrolifere, gli altri progetti. Due già autorizzati. Altrettanti in corso


Gli altri progetti Il «Santa Croce» promosso dalla ‘Sviluppo Risorse Naturali’ è solo uno dei progetti di ricerca di idrocarburi previsto in territorio provinciale. Sono in totale quattro le istanze, già autorizzate o in corso di autorizzazione, che riguardano comuni della provincia di Benevento.

Oltre al «Santa Croce», il cui perimetro investe cinque comuni sanniti nell’area intorno Santa Croce del Sannio, il Ministero dello Sviluppo economico ha già autorizzato anche il programma di intervento denominato «Nusco» che lambisce soltanto il Sannio riguardando in gran parte i comuni irpini dell’Ufita con l’eccezione di Apice.

Ma a preoccupare per certi versi di più sono i due progetti non ancora autorizzati che ricadono interamente o in buona parte in territorio beneventano. Si tratta del «Pietra Spaccata» e del «Case Capozzi», entrambi proposti dalla società ‘Delta Energy’.

Nel primo caso, i comuni interessati sono Baselice, Campolattaro, Casalduni, Castelpagano, Castelvetere in Val Fortore, Circello, Colle Sannita, Foiano di Val Fortore, Fragneto l'Abate, Fragneto Monforte, Molinara, Morcone, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti.

Per il «Case Capozzi» c’è anche una partecipazione di comuni irpini: Foiano in Val Fortore, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Castelfranco in Misciano, Ginestra degli Schiavoni, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Pago Veiano, Pesco Sannita, Fragneto l'Abate, Fragneto Monforte, Benevento, Pietrelcina, Paduli, Sant'Arcangelo Trimonte, Apice, San Nicola Manfredi, San Giorgio del Sannio. - (Avellino) Casalbore, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Melito Irpino.

(Tratto da Ottopagine/Benevento del 1 agosto 2012)

giovedì 2 agosto 2012

Ricerche petrolifere. Lavori già in corso


E' il titolo di un interessante articolo apparso ieri sul quotidiano "Ottopagine-Benevento". Che ha come occhiello: "LA TESTIMONIANZA. Parla Pica, Direttore di Srn". E sottotitolo: "L’amministratore di Sviluppo Risorse Naturali: «Indagini geologiche terminate. Ora i rilievi sismici, poi il pozzo»"


Le trivelle non hanno ancora iniziato a perforare il suolo sannita ma non è detto che non potrebbero farlo di qui ai prossimi mesi. La problematica legata alla realizzazione di pozzi petroliferi nel Sannio ha riempito le cronache nelle scorse settimane.

A lanciare l’allarme, come si ricorderà, è stata l’associazione ‘No turbogas’ nata per contrastare la realizzazione della centrale termoelettrica Luminosa di Benevento. La battaglia contro il rischio trivelle è stata presto sposata dalla amministrazione provinciale e in particolare dall’assessore all’Ambiente, Gianluca Aceto, che si è fatto promotore di alcune iniziative pubbliche e di una richiesta di accesso agli atti inoltrata all’omologo regionale, Giovanni Romano.

«Le procedure in atto non sono mai state concordate con gli enti locali», avevano lamentato il responsabile Ambiente alla Rocca e alcuni sindaci sanniti. Tesi che però viene contraddetta, ed è la prima volta, da una delle società direttamente interessate, la ‘Sviluppo risorse naturali srl’ con sede a Roma.

«Quando ho appreso delle proteste in atto nella vostra provincia - dichiara Antonio Pica, Direttore generale della ‘Srn’ - sono rimasto a dir poco sorpreso. Non riuscivo infatti a comprendere come si possa affermare che l’iter procedurale, peraltro lungo e articolato, sia stato condotto senza alcun coinvolgimento degli enti locali. Conservo tutti gli avvisi di avvenuta ricezione dei plichi progettuali pervenuti dai vari comuni interessati. Anche la Provincia, chiaramente, era perfettamente a conoscenza della procedura in corso. La Conferenza dei servizi conclusiva si svolse il 21 luglio 2010 e il Ministero ci autorizzò alla ricerca di idrocarburi nel novembre dello stesso anno. Per questo, quando sono venuto a conoscenza delle proteste popolari ho telefonato all’assessore Aceto invitandolo a verificare la presenza agli atti della Provincia del relativo carteggio, del quale ad ogni buon conto ho provveduto a inviargli copia».

Nessuna briga carbonara, dunque, ma un regolare iter burocratico completatosi fin dal 2010. Tanto che l’azienda ha già eseguito alcuni passaggi preliminari all’avvio delle perforazioni: «Abbiamo ormai terminato la fase delle indagini geologiche nell’area interessata dall’intervento, al confine tra Molise e Campania nei territori provinciali di Campobasso e Benevento. A breve partiranno i rilievi sismici che ci forniranno ulteriori elementi di conoscenza del sottosuolo da indagare. Quindi, se i risultati saranno incoraggianti, partiremo con la perforazione che avverrà in un solo punto e non, come erroneamente si crede, in tutti i comuni citati nel decreto di autorizzazione. Peraltro, prima di avviare lo scavo richiederemo una valutazione di impatto ambientale specifica per il punto prescelto. Come si vede, non è affatto semplice realizzare attività come questa».

Scavo che comunque, molto probabilmente, ci sarà perché le rocce ‘molisannite’ hanno fornito già in passato sentori di sfruttabilità: «Dieci anni fa, quando lavoravo per un’altra azienda - rivela Pica – indagammo un’area al confine con l’Alto Sannio beneventano. Allora non se ne fece nulla ma mi è rimasto il sospetto che in quella zona possa nascondersi quella che in gergo chiamiamo «trappola», vale a dire una sacca che ha imprigionato petrolio o gas in quantità tali da giustificare una campagna estrattiva. Noi chiaramente ce lo auguriamo - conclude l’amministratore di Sviluppo Risorse Naturali - Ma soprattutto speriamo che la popolazione beneventana comprenda che da parte nostra non c’è alcuna volontà di penalizzare il territorio sannita né quello molisano, ma solo l’esercizio di una attività regolarmente autorizzata e conosciuta da tutti gli enti locali interessati. Siamo pronti anche a confrontarci pubblicamente, se lo si vorrà».

(Tratto da "Ottopagine-Benevento" del 1 agosto 2012)

mercoledì 1 agosto 2012

Val d’Enza, perforazioni a pochi chilometri dal sisma. I comitati: “Abbiamo paura” – Il Fatto Quotidiano


Val d’Enza, perforazioni a pochi chilometri dal sisma. I comitati: “Abbiamo paura” – Il Fatto Quotidiano
Anche se Edison s.p.a. rassicura che non si tratta di fracking, i nuovi tentativi di estrazione di gas e petrolio destano preoccupazione. Il comune di Traversetolo: "Non possiamo opporci, sono autorizzati, ma monitoriamo. Però i privati possono dire no alle trivellazioni sul loro terreno"

Per continuare a leggere clicca qui Perforazioni in Val d'Enza

martedì 31 luglio 2012

Baselice, al via la nuova edizione di 'Palcoscenici naturali'


Nella prima settimana di agosto la Pro Loco di Baselice ha organizzato una serie di concerti. ‘Palcoscenici Naturali’ è la giusta sintesi del significato della manifestazione: lo scopo è far scoprire a baselicesi e forestieri luoghi caratteristici del territorio attraverso la musica, diversa ogni sera.

Gli artisti non avranno né palchi né pedane per l’esibizione, ma saranno lo strumento della rivalutazione dei luoghi. La manifestazione, che comincerà alle 21, prevede per martedì 31 luglio in via Luigi Capuano il Pianobar; giovedì 2 agosto in via Valfortore il Liscio; sabato 4 agosto in largo San Pietro (Villa Comunale) il Rock; infine lunedì 6 agosto in via Borgo (Pozzillo) la musica Latino-Americana.

www.ilquaderno.it