mercoledì 2 maggio 2012

Foiano di Valfortore pronto il piano energetico


L’amministrazione comunale di Foiano di Val Fortore il 23 maggio prossimo presenta il suo piano energetico in occasione della conferenza di servizi che dopo otto anni vede concludersi l’iter autorizzativo della Società Ecoenergia S.r.l relativa all’impianto da 30 Mw in località Iardino e Ponte Carboniera.
Sull’argomento l’assessore Giuseppe Ruggiero con delega alle attività produttive spiega come l'amministrazione comunale “non si è mai fermata nella programmazione energetica del proprio territorio, ben prima e molto oltre la L.R. 11/2011 c.d “legge Colasanto”. In atti, il due marzo scorso si è tenuta la conferenza conclusiva della società Elettromena S.r.l. per un impianto di 4 Mw in località Piano del Casino. Intanto, in questi mesi si è riusciti a programmare l'integrazione di due impianti in località Piano delle Madrie, rispettivamente della IVPC Power 12 e della San Marco Power, nelle aree oggi interessate dalle istallazioni della ErgEnergia, ex IVPC Power 3”.

Nel piano energetico poi, sono contemplate anche le azioni di potenziamento dell'elettrodotto che collegherà la sottostazione di località Cretta con il neo impianto di Ariano Irpino, “facendo uscire – commenta ancora Ruggiero - la rete elettrica della Val Fortore dalla situazione di criticità che riduce le potenzialità delle infrastrutture eoliche”. “Siamo di fronte a ben 27 Mw di potenza istallata - dichiara l’assessore - nella sola località Piano delle Mandrie, che vanno a sommarsi ai 12 Mw in località Montagna, avendo chiesto ed ottenuto la rimodulazione del progetto areale della società Investimenti e Sviluppo srl. La sfida futura è portare gli introiti dell'eolico per il comune a circa un milione e mezzo di euro entro il 2016, attraverso scelte oculate e rispettose in virtù di una attenta programmazione”

Dell’importanza strategica delle fonti rinnovabili l’amministrazione comunale è certa, a patto che vi sia un’accorta gestione che non mini gli equilibri ambientali e di salute pubblica, in tal senso si sta procedendo a stilare lo schema unico di convenzione per quanto riguarda gli attraversamenti degli elettrodotti di impianti da realizzarsi in altri comuni e che hanno Foiano come punto di connessione.

Sul fronte del fotovoltaico si è già aderito alla manifestazione d'interesse dei “1000 tetti fotovoltaici” della Provincia di Benevento per lo stabile della scuola elementare e del municipio.

In tema di normativa nazionale sulle fonti rinnovabili, Ruggiero sottolinea come il decreto del governo Monti in procinto di emanazione, almeno nelle premesse, possa costituire un viatico di rilievo per il destino dell'agricoltura nella Valle del Fortore. “Da mesi abbiamo allo studio contatti con aziende promotrici di impianti di Biogas, primo passo per la riconversione della nostra agricoltura, che dal 2013 non potrà più contare sull'incentivazione comunitaria, per cui crediamo che la rotazione delle colture, obbligatoria nei prossimi anni, possa essere accompagnata o integrata da colture energetiche beneficiando degli incentivi sulla cessione dell'energia elettrica prodotta da questi sistemi”.

“L’amministrazione di Foiano di Val Fortore – ha concluso Ruggiero - approva nuovi piani di investimento privato nelle more di creazione di nuova ricchezza per il territorio, vigilando costantemente affinché le ricadute restino a disposizione di chi le ha generate”.

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lunedì 30 aprile 2012

S. Bartolomeo in Galdo: Per 1° maggio l’Arci Sbig organizza una giornata di musica

In occasione del 1° maggio l’Associazione Arci SBIG di San Bartolomeo in Galdo apre le porte alla musica dal vivo in una giornata di festa come quella dei lavoratori. Il Fortore oggi più che mai è piegato dalle conseguenze forti che la congiuntura economica generale scarica sui singoli territori: i tagli ai trasporti, i licenziamenti nel pubblico e nel privato, la chiusura di piccole aziende e la continua emigrazione dei giovani verso nuove mete aumentano l’insofferenza e la preoccupazione di tutta quella gente che, nonostante tutto, non smette di rimboccarsi le maniche e continuare a sperare, attraverso il proprio lavoro, nel proprio futuro.

Il primo maggio Live sarà una giornata di riflessione ma anche di festa: la festa della musica e della condivisione, la festa di coloro che attraverso la propria arte cercano di instillare quella speranza necessaria a superare momenti difficili come quello attuale. A tale scopo alle 17 e fino alle 21 suoneranno in Piazza municipio 8 formazioni musicali fortorine di diversa natura ed estrazione musicale e culturale, la giornata sarà aperta da un pranzo di primavera e chiuderà con un Dj set.

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giovedì 26 aprile 2012

La Resistenza del Fortore, l'appello del Sindaco di Castelvetere: “Qui si sopravvive. Non lasciateci senza diritti”

(Ntr24.tv) - Dopo le dichiarazioni rilasciate dai vertici dell'Etac srl al nostro portale, è intervenuto con un commento il sindaco di Castelvetere in Valfortore, Luigi Iarossi. Dal primo maggio anche gli abitanti del suo paese dovranno affrontare i disagi derivanti dalla soppressione di due corse degli autobus.

“Le ragioni e le motivazioni dell'ETAC - scrive il Sindaco - sono pienamente da condividere, d'altra parte c'è un detto: “senza soldi non si cantano messe”. In questo periodo di crisi è anche vero che bisogna tagliare la spesa pubblica (ovviamente dovrebbe essere eliminata quella inutile, che ce n'è tanta!), ma perché poi sempre a scapito dei più deboli, dei meno fortunati, delle zone più svantaggiate, delle aree più isolate come quella del Fortore?

Se dal primo maggio prossimo saranno soppresse le corse di cui si parla, quanti studenti non potranno frequentare le scuole secondarie di secondo grado di San Bartolomeo in Galdo? Quanti cittadini avranno difficoltà a recarsi a San Bartolomeo in Galdo per le varie necessità primarie (ASL, Agenzia delle Entrate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comunità Montana, etc.)? Saranno pochi? Ma questi pochi hanno gli stessi diritti che hanno tutti gli altri cittadini italiani?

Evidentemente hanno solo doveri, devono pagare le tasse come tutti gli altri, ma non il diritto di usufruire di un servizio pubblico che, se pur economicamente svantaggioso (come tanti altri servizi e addirittura tanti enti inutili che nessuno pensa di sopprimere), deve esser posto a carico della spesa pubblica. Ho letto che l'Assessore Provinciale ing. Gianvito Bello si dichiara soddisfatto per l'approvazione del Piano Trasporto Pubblico e ringrazia tutti, ma detto Piano risolve il problema di cui stiamo parlando? Voglio sperare di sì. In ogni caso faccio appello a tutte le autorità, alla loro buona volontà e sensibilità, per impedire la soppressione delle corse di TPL proposte dall'ETAC, con decorrenza primo maggio 2012, al fine di non peggiorare sempre di più la già grave condizione di vita della gente del Fortore che non vive, ma sopravvive.”


Una lettera che arriva in un giorno particolare: il 25 Aprile. Nelle piazze con striscioni, canti e bandiere rosse si rende giustamente omaggio al sacrificio dei nostri partigiani, alla Resistenza. Ma esiste un'altra resistenza, che esce dalle pagine dei libri di storia e si nasconde tra le colline, lontano dallo sguardo della città. Lì nel Fortore, terra isolata, emarginata, vessata, ancora oggi si resiste all'avanzata di un nemico che non è vestito con una camicia nera, ma si nasconde dietro la crisi, i tagli, l'economia, e di numeri. I numeri non sono con i cittadini delle alte colline sannite. Sono pochi, "sono di serie B", come scrive il sindaco di Castelvetere. Voci che arrivano flebili all'orecchio già sordo della politica, dei decision maker. In una terra dove "non si vive, ma si sopravvive", la resistenza è tutti i giorni. Non solo il 25 aprile.

E.F.

(www.ntr24.tv)

lunedì 23 aprile 2012

Non possono prenderci per i fondelli: facciamolo capire a questi beneventani

Il sindaco del Comune di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha inviato una lettera si sindaci di Baselice (Domenico Canonico), Castelvetere in Valfortore (Luigi Iarossi) e di Foiano Valfortore (Michelantonio Maffeo) invitandoli a fare adottare, dai rispettivi consigli comunali, la stessa delibera votata, tempo fa, da quello di Colle Sannita, per far passare i quattro comuni dalla provincia di Benevento a quella di Campobasso, dalla Campania al Molise.

La missiva è scritta in maniera informale, non su carta intestata ed è addirittura firmata semplicemente ‘Enzo’. Prende spunto dalla recente inaugurazione del nuovo tratto della statale Fortorina che ha allungato di qualche chilometro la percorribilità dell’arteria, da Benevento, fino a Pesco Sannita. In quell’occasione Sangregorio e altri inscenarono una protesta contro l’incongruità della costruzione della strada che, anziché cominciare a migliorare la pessima viabilità dei paesi dell’alto Fortore, cioè, anziché partire da San Bartolomeo in Galdo in direzione Benevento, è stata fatta partire all’incontrario.

Il sindaco Sangregorio, perciò, chiede ai tre omologhi dei paesi confinanti di iniziare un’azione comune per portare le loro comunità nel Molise e aggiunge caustico “se non altro, per far capire a questi beneventani che non ci stiamo più a farci prendere per i fondelli”.

Di seguito la lettera del sindaco di San Bartolomeo in Galdo.
Lettera ai Sindaci del Vero Fortore:

Carissimi amici, non so voi, ma io più ci penso e più mi sento preso in giro da quello che è successo a quella inaugurazione-farsa! Una passerella che si poteva, doveva evitare. Qual è stato il senso di tutto quello che è successo? Non vi siete sentiti offesi? L’unica cosa che mi viene in mente… Non posso dirla.

E i numeri? Cosa ne dite dei numeri? 4,3km a 25 milioni di euro! Per quali vantaggi? Quanti minuti risparmiano per raggiungere il capoluogo i cittadini di Pesco Sannita? Appena posso, li cronometro! Sia bene inteso: a me fa piacere che i cittadini di Pesco, San Marco possano avere una strada migliore che li colleghi al Capoluogo. L’unica cosa che proprio non mi va giù è quell’inaugurazione. Un’offesa per tutti noi cittadini del Fortore.

In questi giorni ho contattato il collega di Colle Sannita, Giorgio Nista, e mi sono fatto inviare la delibera di Consiglio con la quale hanno cominciato il percorso per l’annessione al Molise. La strada è lunga e non facilmente percorribile per via del referendum, comunque, io avrei intenzione di seguirla. Se non altro, per far capire a questi beneventani che non ci stiamo più a farci prendere per i fondelli. Sarebbe un bello smacco se tutti i nostri Comuni adottassero la stessa delibera di annessione al Molise. Che ve ne pare? Fatemi sapere. A presto.

Enzo

www.sanbartolomeo.info

venerdì 20 aprile 2012

La "grande fuga" dal Sannio quotidiano

(Sanniopress) – Da qualche giorno è improvvisamente cambiata la gerenza del Sannio Quotidiano. Dapprima è misteriosamente scomparso il nome del redattore capo, Enzo Spiezia. Poi è toccato a Franco Santo che, oltre ad essere il responsabile delle pagine sportive, ricopriva anche la carica di amministratore unico della società cooperativa Pagine Sannite, che edita il giornale. La figura dell’amministratore unico è stata temporaneamente sostituita con l’indicazione del presidente della cooperativa, Geremia Furno, e dei consiglieri, Luigi Barone (che, ricordiamolo, riveste anche la carica di portavoce provinciale del Pdl) e Vincenza Nunziato (responsabile delle pagine culturali del giornale).

In pratica, una nutrita pattuglia di giornalisti del Sannio Quotidiano guidata da Enzo Spiezia e Franco Santo è “trasmigrata” sulla sponda irpina di Ottopagine, il quotidiano acquistato nei mesi scorsi dal presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito. Quotidiano che, come avevamo anticipato in esclusiva, si appresta a sbarcare la prossima settimana in provincia di Benevento con un’edizione locale. Uno sbarco che è stato preceduto in questi giorni da una capillare campagna di affissioni.

www.sanniopress.it

lunedì 16 aprile 2012

Pioggia di pale su San Bartolomeo in Galdo


Con un annuncio pubblicato sul quotidiano “Il Mattino” del giorno 13/04/2012, la Costruzioni Gallo srl con sede legale a Torino e sede amministrativa e commerciale a Pinerolo (TO), da avviso di aver depositato richiesta di giudizio di compatibilità ambientale relativa ad un progetto per la realizzazione di un parco eolico (10 aerogeneratori per una potenza complessiva pari a di 30 MW), in località Toppo Titoli del comune di San Bartolomeo in Galdo (BN). Copia della documentazione è stata depositata presso la Regione Campania, (settore Tutela Ambiente), Provincia di Benevento (assessorato Attività Produttive) e comune di San Bartolomeo in Galdo (presso ufficio tecnico). Entro 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso, possono essere presentate osservazioni in forma scritta sull’opera in oggetto all’indirizzo: Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente – Via De Gasperi 28 – 80133 Napoli.

Oltre presente progetto bisogna sottolineare come nel territorio di San Bartolomeo in Galdo sono in essere altri progetti per la nascita di parchi eolici. Sono infatti in fase di autorizzazione presso le autorità regionali campane parchi eolici di diverse aziende, e nello specifico;
- Renergy srl di Milano per una potenza totale di 13,8 MW
- Irpinia Vento di Roma per una potenza totale di 32 MW
- Capital Consulting srl di Napoli, che ha invece in essere ben due iniziative di potenza totale pari rispettivamente a 42 MW e 90 MW.

Nonostante l’opposizione del comune e della popolazione locale, qualora tutte le iniziative fossero autorizzate dalla Regione (che e’ l’organo deputato ad autorizzare questi impianti) sulla sola San Bartolomeo si realizzerebbero parchi eolici per una potenza complessiva pari a 207,8 MW con uno stravolgimento paesaggistico senza pari.

www.viadalvento.org

mercoledì 11 aprile 2012

Il Comune di Baselice e la giunta straordinaria per i forestali


Dopo che i lavoratori forestali hanno deciso lo stato di agitazione permanente, il sindaco del Comune di Baselice, Domenico Canonico, su proposta dell’assessore, nonché vicepresidente della Comunità Montana del Fortore, Salvatore Brancaccio, ha indetto una giunta straordinaria, da tenersi nei prossimi giorni, per affrontare i gravi problemi economici in cui versano i 18 lavoratori locali che dal mese di ottobre non percepiscono lo stipendio. Allo studio dell’amministrazione Canonico c’è la volontà di esentare dalle tasse (Irpef, Tarsu e Imu) le famiglie baselicesi che si trovano in questa situazione.
«La nostra amministrazione ha deciso di essere solidale con queste persone in modo concreto - affermano in una nota congiunta Canonico e Brancaccio -, per questo stiamo studiando il modo di sgravarle dalla pressione fiscale che è di nostra competenza».

mercoledì 4 aprile 2012

Nel tour dei vini campani c'è anche il moscato di Baselice


Dalle colline e montagne di origini vulcanica, alle più dolci coste bagnate dal mar Mediterraneo. I vitigni della Campania disegnano un percorso turistico alternativo per i viaggiatori, un tour, tra colori, odori e sapori, che non puo’ che cominciare nel Casertano.

In Terra di Lavoro, ai confini con il Lazio, dove nasce l’Asprino frizzante dall’inconfondibile color giallo paglierino. Questa è anche la terra dell’Aglianico dal quale si produce il Falerno rosso dal sapore intenso o il più delicato bianco a base di uva Falangina.

Sui vicini terreni attorno al vulcano spento di Roccamonfina, invece, cresce l’uva per il Galluccio rosso, bianco e rosato ed è molto affascinante, per esempio, la storia del ‘Casavecchia di Pontelatone’, un vino ‘autarchico’ prodotto in un piccolo e isolato centro casertano. E poi l’Aglianico del Taburno, il Sannio di Guardiolo, Solopaca, Sant’Agata dei Goti e Taburno e la Falangina del Sannio che arricchiscono il ventaglio di scelte enologiche campane.

Il percorso tra i tralci della Campania prosegue sulle colline irpine, tra Taurasi a base di Aglianico, il Greco di Tufo e l’antica Vitis Apiana, oggi Fiano di Avellino. Dall’Irpinia poi si passa al Vesuviano e qui il paesaggio cambia ancora una volta. Cambiano i terreni per struttura, colore, materiali e ovviamente cambiano i vitigni. Questa è terra di Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Tintore, Sciascinoso e Forastera. Da qui nascono l’Ischia, il Capri e la Lacrima Christi del Vesuvio nelle versioni bianco, rosso, rosato e mosso.

Dalle montagne si scende giù verso il mare della Terra delle sirene. Sulle coste di Sorrento si producono Lettere, Gragnano e Sorrento, mentre la Costiera amalfitana è la terra di Fenile, Ginestra, Ripolo e Pepella che danno vita a vini come Furore, Ravello e Tramonti. E di costa in costa, più a Sud, su quelle più selvagge del Cilento, ecco l’Aglianico e il Castel San Lorenzo rosso, bianco e rosato.

Il tour tra i calici campani deve poi toccare alcuni vitigni cosiddetti minori, ma che di minore hanno solo la quantità prodotta. Il Pallagrello di Alife e Piedimonte Matese, il Somarello nero del Beneventano, a Baselice il Moscato, il Greco muscio dell’Avellinese. E ancora i Vignaioli procidani, la Catalanesca di Monte di Somma, il rosato di Massalubrense, il Sorriso di Sorrento, il Terzigno. E nel Salernitano l’Alburno della zona di Castel San Lorenzo, il Primitivo di Gioia, il Giovi, il Sele, l’Irno e tanti altri ancora da scoprire sulle strade dell’antica Campania felix.

Queste lunghe distese di tralci e uva nel 2012 hanno prodotto la bellezza di 1.868.607 ettolitri di vino. Un piacere per i tanti amanti del ‘nettare degli dei’, un vantaggio per le casse di produttori e per l’economia dell’intero territorio. Secondo le ultime rilevazioni Istat, infatti, dal 2006 al 2012 l’export di vino è cresciuto dell’80% con un introito che è passato dai 15 milioni di euro ai 28 milioni. Un bel tesoretto sul quale l’assessorato regionale all’Agricoltura sta puntando con decisione cercando soprattutto di allargare i confini del mercato estero.

Nel 2012 le statistiche parlano di 30.203 ettari di vigneti con un peso sulla superficie viticola rispetto coltivazioni arboree di circa il 20%. Al Beneventano spetta il record di vigneti, il 36% di tutta la regione. Non sono da meno l’Avellinese con il 13%, il Casertano con il 20%, il Salernitano con il 23 e il Napoletano con l’8%. Lunghe distese di tralci e uva che nel 2012 hanno prodotto la bellezza di 1.868.607 ettolitri di vino.

E non sono mancati anche riconoscimenti e marchi di qualità. I vini avellinesi hanno conquistato ben 3 marchi Denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 1 di Denominazione di origine controllata (Doc). A Benevento sono andati 1 Docg, 2 Doc e 1 Indicazione geografica tipica (Igt), mentre a Caserta 4 Doc e 1 Igt a Napoli 5 Doc e 3 Igt e a Salerno 3 Doc e 2 Igt.

La produzione totale di vino a Denominazione di origine protetta nel 2010 è stata di 288.156 ettolitri, quella a Indicazione geografica tipica di 197.738 ettolitri. Sempre nel 2010, la produzione di vino a marchio ha raggiunto il 26% del totale e il record di produzione tra i marchi Docg sono del ‘Greco di Tufo’ di Avellino e il ‘Sannio’ del Beneventano.

www.ansa.it

martedì 3 aprile 2012

Raccolta differenziata, Sannio in crescita

(Il quaderno.it) Un Sannio a due volti: virtuoso se si pensa che oltre venti comuni hanno superato il 60% della raccolta differenziata, in difetto se ben 28 comuni sanniti sono ancora sotto il 50% soglia minima per legge. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Provinciale dei Rifiuti riguardo i dati del 2011. La media provinciale è di 54,21%, un buon risultato che testimonia l'aumento della raccolta differenziata rispetto al dato del 2010 (40,5%). Un dato provinciale ancora più importante se letto a livello regionale: la provincia sannita è seconda solo a quella di Salerno che la precede di poco (55%). Sono dunque 58 i comuni della provincia di Benevento ad essere "promossi" con la soglia del 50% raggiunta e superata.

Il comune leader della differenziata nel Sannio è Circello con un lusinghiero 77,62%: il comune dell'Alto Sannio mette in riga tutti gli altri ma non mancano altri risultati lusinghieri. Ben cinque comuni sono al 69%: Baselice, Faicchio, Paduli, Foglianise e Cerreto Sannita, al 67% Pago Veiano e S.Nazzaro, al 66% si assesta S.Nicola Manfredi, Colle Sannita ha 65,99%, mentre con il 64% ci sono S.Angelo a Cupolo, Molinara e Montefalcone Valfortore. Sopra la soglia del 60% anche Benevento (62,33% per il capoluogo sannita), Buonalbergo, Castelpagano, Durazzano, Melizzano, Paolisi, Reino, San Giorgio la Molara e San Lorenzello.

Fanno da controaltare i risultati negativi di ben 28 comuni del Sannio: Torrecuso, Tocco Caudio, Telese Terme, Solopaca, S.Croce del Sannio, S.Agata dei Goti, San Lupo, S.Leucio del Sannio, Puglianello, Pontelandolfo, Moiano, Limatola, Guardia Sanframondi, Foiano Valfortore, Cusano Mutri, Castelpoto, Castelfranco in Miscano, Casalduni, Arpaise, Amorosi e Airola. Tutti questi comuni sono al di sotto del 50% con percentuali recuperabili come ad esempio quelle di Guardia Sanframondi e Limatola che sono al 49% a dati allarmanti come Casalduni (maglia nera nel Sannio con il 22,5%) ma anche centri importanti come S.Agata dei Goti e Airola rispettivamente 29,63% e 40%. Sotto il 30% anche Puglianello e Foiano Valfortore.

LE PERCENTUALI COMUNE PER COMUNE

AIROLA 40,09%
AMOROSI 37,06%
APICE 50,37%
APOLLOSA 57,54%
ARPAIA 37,18%
ARPAISE 42,55%
BASELICE 69,47%
BENEVENTO 62,33%
BONEA 55,39%
BUCCIANO 50,19%
BUONALBERGO 63,57%
CALVI 59,39%
CAMPOLATTARO 59,70%
CAMPOLI DEL MONTE TABURNO 50,35%
CASALDUNI 22,52%
CASTELFRANCO IN MISCANO 44,15%
CASTELPAGANO 60,14%
CASTELPOTO 49,03%
CASTELVENERE 39,43%
CASTELVETERE IN VAL FORTORE 51,08%
CAUTANO 45,45%
CEPPALONI 52,94%
CERRETO SANNITA 69,72%
CIRCELLO 77,62%
COLLE SANNITA 65,99%
CUSANO MUTRI 33,49%
DUGENTA 47,73%
DURAZZANO 62,35%
FAICCHIO 69,91%
FOGLIANISE 69,40%
FOIANO DI VAL FORTORE 29,34%
FORCHIA 57,28%
FRAGNETO L'ABATE 51,82%
FRAGNETO MONFORTE 52,34%
FRASSO TELESINO 47,87%
GINESTRA DEGLI SCHIAVONI 52,32%
GUARDIA SANFRAMONDI 48,21%
LIMATOLA 49,32%
MELIZZANO 61,75%
MOIANO 48,20%
MOLINARA 64,60%
MONTEFALCONE DI VAL FORTORE 64,07%
MONTESARCHIO 59,41%
MORCONE 53,12%
PADULI 69,56%
PAGO VEIANO 67,93%
PANNARANO 48,17%
PAOLISI 63,64%
PAUPISI 50,91%
PESCO SANNITA 54,72%
PIETRAROJA 42,88%
PIETRELCINA 51,77%
PONTE 51,57%
PONTELANDOLFO 41,36%
PUGLIANELLO 26,67%
REINO 62,78%
SAN BARTOLOMEO IN GALDO 50,40%
SAN GIORGIO DEL SANNIO 54,00%
SAN GIORGIO LA MOLARA 60,41%
SAN LEUCIO DEL SANNIO 42,33%
SAN LORENZELLO 63,80%
SAN LORENZO MAGGIORE 55,47%
SAN LUPO 36,83%
SAN MARCO DEI CAVOTI 50,23%
SAN MARTINO SANNITA 58,85%
SAN NAZZARO 67,26%
SAN NICOLA MANFREDI 66,49%
SAN SALVATORE TELESINO 61,31%
SANT'AGATA DE' GOTI 29,63%
SANT'ANGELO A CUPOLO 64,90%
SANT'ARCANGELO TRIMONTE 55,40%
SANTA CROCE DEL SANNIO 46,92%
SASSINORO 50,62%
SOLOPACA 35,07%
TELESE TERME 44,13%
TOCCO CAUDIO 43,93%
TORRECUSO 41,95%
VITULANO 58,57%


TOTALE PROVINCIA BENEVENTO 54,21%

domenica 1 aprile 2012

Raccolta differenziata, Baselice primo paese nel Fortore

Sono stati comunicati dall'Osservatorio dei rifiuti della Regione Campania i dati della raccolta differenziata 2011 dei comuni del Sannio. Il comune di Baselice ha incrementato di ben 13 punti percentuali il dato relativo al 2010, attestandosi al 69,4% rispetto al 56,4% di un anno fa. un risultato di tutto rilevo quello ottenuto da Baselice che si classifica al quinto posto nella classifica dei 78 comuni sanniti, incluso Benevento, e tra i primi paesi del Fortore.

"Se solo penso - dichiara l'assessore all'ambiente, Brancaccio - al dato (19,6%) che abbiamo rilevato dalla precedente amministrazione, rabbrividisco. La percentuale ottenuta nell'anno solare scorso, da una parte ci inorgoglisce e dall'altro ci testimonia che il cammino avviato esattamente due anni fa (1 marzo 2010) dalla compagine Canonico era ed è quello giusto. Nonostante i problemi iniziali (che sussistono in ogni percorso nuovo che si va ad avviare) e nonostante le difficoltà (alcune di carattere gestionale, ed altre dovute a qualche abile politico locale, che ha ben pensato di inondare il Comune con svariati esposti e denunce) i risultati ottenuti sono lampanti e non lasciano adito a dubbi".

I pochi punti decimali (solamente lo 0,5%) che ci separano dalla seconda piazza, e rispetto a comuni che da dieci anni hanno avviato il percorso della raccolta differenziata dei rifiuti, fanno di Baselice un Comune virtuoso, incluso nella top-ten dei comuni sanniti che possono vantare il titolo di "Riciclone" ad appena due anni dall'avvio della differenziata.

“Visto l'ottimo risultato raggiunto, grazie soprattutto alla collaborazione fattiva di tutta la cittadinanza, anche quest'anno - dichiara il sindaco Domenico Canonico - parteciperemo all'iniziativa de "I Comuni Ricicloni 2012", una manifestazione a livello nazionale che già tanto lustro ha dato al comune di Baselice, che si è visto attribuire l'attestato di comune campano, sotto i diecimila abitanti, per la maggiore raccolta differenziata di qualità. Anche se dobbiamo sempre tenere in debita considerazione la lievitazione dei costi, in questo settore, il nostro obiettivo è e sarà sempre quello di migliorare il risultato ottenuto, con l'auspicio di veder introdotto anche nella nostra realtà la raccolta col codice a barre, un fiore all'occhiello che permetterà ai cittadini di ottenere incentivi e risparmi sulla raccolta differenziata dei RR.SS.UU.

“Proprio nella giornata di ieri - prosegue Brancaccio - abbiamo raggiunto un ulteriore tassello al potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, dando ufficialmente avvio alla raccolta degli oli esausti che si utilizzano in cucina, e tra poco tempo rifaremo - con la campagna del Tetra-pak (i contenitori di latte e bibite varie) grazie a Sogesi ed Achabmed - una ulteriore campagna di sensibilizzazione tra i cittadini, con la distribuzione di opuscoli riassuntivi ed esplicativi di tutti i rifiuti che il comune di Baselice differenzia ed avvia a riciclo, anche grazie alla piattaforma ecologica di contrada serra, dove attualmente vengono conferiti una molteplicità di rifiuti cd. speciali (dalla plastica di grosso taglio ai neon, dai pneumatici ai Raee - elettrodomestici di ogni tipologia - dall'alluminio ai materiali ferrosi) oltre ovviamente ai rifiuti domestici che l'utenza potrà conferire direttamente nei giorni ed orari di apertura (martedì, giovedì e sabato mattina).

Per quanto riguarda gli oli voglio invitare tutte le utenze domestiche al ritiro dell'apposita tanichetta (che servirà per smaltire l'olio esausto direttamente presso l'Isola ecologica di c./da Serra) presso il Comune ed il Punto di ascolto di piazza Umberto I° (il martedì mattina), mentre per quanto riguarda le attività produttive, i titolari - se vorranno - potranno rivolgersi direttamente al sottoscritto per avviare una nuova e conveniente convenzione".