mercoledì 13 luglio 2011

"Elettrodotto, nessuna tutela per cittadini e territorio dalle istituzioni"

Dopo aver “incontrato il più scoraggiante disinteresse politico ed istituzionale” nel ”porre in risalto il pericoloso impatto ambientale, economico, sociale di un elettrodotto da 380.000 volt”, il Comitato per la Salvaguardia del territorio Sannita, nell'esporre nuovamente le problematiche inerenti la realizzazione dell'elettrodotto Benevento-Foggia nella zona del Fortore e in particolare di Monte La Guardia (località visibile da oltre 50 chilometri di distanza, da punti di angolazione diversi in tutto il territorio e zona di interesse archeologico e paesaggistico)” torna ad auspicare “il formarsi di un'attenzione in merito. Di recente, lasciava ben sperare una dichiarazione (pubblicata sulla testata Bmagazine) dell'assessore alle politiche energetiche della Provincia Gianvito Bello che, rompendo il muro di silenzio, affermava che avrebbe chiesto in conferenza di servizi l'interramento del tracciato dell'elettrodotto nel Fortore.

"Ci scontriamo con discorsi economici perché interrare un elettrodotto costa di più rispetto a una linea aerea però dov’è necessario bisogna farlo assolutamente", ha affermato l'assessore perentoriamente.

Il 4 Luglio giunge la notizia: "ok definitivo alla realizzazione del nuovo elettrodotto". Ringraziando l'assessore Bello per l'interesse dimostrato, gli chiediamo: quando e come chiederà l'interramento dopo l'ok definitivo? Cosa è possibile fare adesso per ridurre i fortissimi rischi ed impatti visivi connessi al nuovo elettrodotto? E' possibile, inoltre, che Gianluca Aceto assessore all'ambiente della Provincia, sollecitato senza esito ad intervenire sul tema, non abbia un Suo parere in merito?

Se le istituzioni pubbliche, espressione della tutela e salvaguardia del territorio e dei suoi cittadini, riservano tale attenzione alle problematiche avanzate dai circa 2000 cittadini interessati che hanno sottoscritto la petizione pubblica per dire NO alla situazione che di fatto si sta venendo a creare, allora si rende necessario domandarsi quali altri modi hanno a disposizione i cittadini per partecipare attivamente alle scelte che li riguardano direttamente? Quali altri modi hanno a disposizione i cittadini per partecipare attivamente alle scelte che hanno riflessi sulle loro condizioni di vita presenti e future e non dover subire decisioni imposte da parte di coloro che invece dovrebbero essere espressione del volere delle stesse popolazioni che gli hanno conferito mandato ad amministrarle?

E inoltre, se è vero che “la nuova infrastruttura, consentirà 30 milioni di euro l'anno di risparmio in bolletta per imprese e cittadini ...dovuti all'incremento di 1000 MW di capacità produttiva” quali sono le fonti di finanziamento (a carico di quali enti) a copertura di tali investimenti e in che modo (ossia in quanti anni e come) ne è stato calcolato il ritorno? Contemporaneamente quali sono, tradotti in termini economici, gli effetti ambientali e sociali sia diretti che indiretti di tale infrastruttura su tutto il territorio e in particolare su quello del Fortore?

Se è vero che ai cittadini sarebbero stati riservati vantaggi nei termini sopra esposti, in che modo si pensa di dare concretamente attuazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio dichiarati?”.

www.ntr24.tv

martedì 12 luglio 2011

E' in distribuzione il numero 2 di "Fortore"


E’ da pochi giorni in distribuzione il secondo numero del periodico “Fortore”, edito dall’Associazione Trediciarchi. L’Associazione, con sede a Riccia, ha come fini quelli di svolgere attività di studio, di ricerca, di informazione e di documentazione per favorire la conoscenza dell’area del Fortore nella sua estensione extra regionale e contribuire sia al recupero del patrimonio storico, artistico, demoetnoantropologico, archeologico, naturalistico e ambientale, sia alla riscoperta di una comune identità che trova fondamento nelle affinità etniche, culturali ed economiche della popolazione presente sul territorio.

Il nuovo numero è ricco di notizie e di articoli che evidenziano queste affinità e, soprattutto, fanno conoscere approfonditamente aspetti poco noti e attrattive delle nostre comunità. A partire dall’editoriale di Giovanni Mascia, opportunamente intitolato “Invito al Fortore”, è tutto un susseguirsi di scritti e di curiosità, storico, artistiche, archeologiche o relative alle tradizioni religiose e culinarie fortorine.

Tra gli articoli segnaliamo quello sulle Feste del Grano di San Marco dei Cavoti e di Jelsi; quello sui principi de Capua, feudatari di Roseto Val Fortore, Molinara, Riccia, Pietracatella, Gambatesa, ecc., scritto dal direttore del giornale Antonio Santoriello; quello su San Giovanni eremita da Tufara che, giustamente, può essere considerato il patrono della valle del Fortore e la cui venerazione, ad oltre nove secoli dalla morte, non è venuta mai meno, anzi si è ingigantita. Molto utile ed interessante risulta essere la rubrica “Appuntamenti”, che registra gli eventi festivi, dalle sagre alle feste patronali, che verrano svolti durante i mesi di luglio e di agosto negli oltre trenta paesi ricadenti territorialmente nell’area fortorina molisana, campana e pugliese.

lunedì 11 luglio 2011

"Libera il Sannio dalla criminalità"


“LIBERA Benevento, nella persona del referente provinciale Amleto Frosi, plaude alla Procura della Repubblica di Benevento e, in particolar modo, al Procuratore Capo Dott. Giuseppe Maddalena, per l’azione di sequestro di beni effettuato ai danni di sospetto affiliato alla camorra nella nostra provincia, confermando di fatto che non esistono terre immuni dal rischio di infiltrazioni mafiose. Libera Benevento – si legge appunto nella nota diffusa alla stampa - sente l’impegno di rafforzare le difese della società civile a supporto di patrimoni esposti a rischio di espoliazione a vantaggio di associazioni criminali.

Quanto più una zona è di pregio, quanto più è lontana dal pericolo di infiltrazioni mafiose tanto più è appetibile e sicura per gli affari loschi della malavita organizzata. Le istituzioni non possono essere lasciate sole, così come non bastano le deleghe alle forze dell’ordine o alla magistratura, occorre rafforzare i presidi dei cittadini, alzare i livelli di allerta e richiamare ad una maggiore attenzione chi vi è preposto”.

Amleto Frosi ricorda inoltre “la raccolta di firme che nel 1996 ha permesso di dare vita alla Legge 109 sulla confisca dei beni ai mafiosi e l’impegno costante di LIBERA sulle attività del riuso sociale dei beni con la nascita di LIBERA TERRA. Cooperative in tutta Italia che coltivano i terreni tolti ai mafiosi per darci prodotti biologici dal sapore di giustizia. Coltivano speranza i molti giovani che oggi si trovano nei campi confiscati. Migliaia di volontarie e volontari provenienti da diverse regioni d'Italia e del mondo scelgono ogni anno di fare un' esperienza di lavoro, di volontariato e di formazione civile prendendo parte ai campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra per trasformare una sfida in un progetto di economia sociale che vince nella legalità, nella qualità, nella sostenibilità e anche nei mercati”. Per questo Frosi lancia l’iniziativa “LIBERA il Sannio” dalla criminalità.

Per aderire inviare una mail a: benevento@libera.it o fax 082422491.

www.ntr24.tv

In Campania il maggior numero di disoccupati

La metà dei disoccupati italiani, un milione di persone, è concentrata al Sud. In Campania il tasso di disoccupazione supera il 15% (quasi il doppio rispetto alla media nazionale dell'8,6%) e nella altre regioni meridionali non ci si discosta troppo da questi livelli. Gli ultimi dati Istat confermano che l'emergenza lavoro nel Mezzogiorno è a livelli altissimi.

Molto diversa la situazione al Nord, dove, soprattutto il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta, ma anche l'Emilia Romagna e il Veneto possono vantare quote di senza lavoro esigue, pari a circa un terzo rispetto a quelle registrate nel Mezzogiorno. Insomma, i dati dell'Istat riferiti al primo trimestre del 2011 parlano chiaro: dei 2,155 milioni di disoccupati in tutto il Paese circa il 50% si trova al Sud (1,003 milioni), il 35% al Nord (762 mila), e la parte rimanente al Centro (il 18% pari a 390 mila).

A livello di singole regioni, come detto, la Campania registra sia il tasso più alto di disoccupati (15,6%), che il numero complessivo maggiore (286 mila). Ciò significa che questa sola regione assorbe il 13% dei disoccupati in Italia. E la Sicilia mette a segno una performance molto simile, tanto che insieme le due regioni arrivano a totalizzare oltre mezzo milione di disoccupati.

Se si guarda alla situazione delle donne, le quote di senza lavoro lievitano ancora, con la Sicilia che detiene la maglia nera, registrando per la componente femminile un tasso del 18,1%.

Risalendo la Penisola i tassi di disoccupazione si abbassano fino ad arrivare a regioni come il Trentino Alto Adige (3,9%) o la Valle D'Aosta (4,4%). Tra le grandi regioni italiane molto bene fanno l'Emilia Romagna, che limita la quota al 5,2% e il Veneto (5,4%).

www.rassegna.it

domenica 10 luglio 2011

Caldoro: «Ok ai rifiuti in Irpinia e nel Sannio»

(Sanniopress) – La firma è arrivata al termine di un’altra giornata di tensioni sul fronte monnezza. Il governatore Stefano Caldoro ha dato l’ok all’ordinanza per il conferimento della spazzatura prodotta a Napoli e Salerno nelle province di Caserta, Benevento e Caserta.

In breve, la Regione s’è arresa di fronte all’impossibilità di provincializzare il ciclo rifiuti, (ognuno si cura la sua immondizia), soprattutto nell’obeso capoluogo che crea tonnellate 1500 al giorno, e dell’imminente collasso dei siti di trasferenza a Napoli, Acerra e Caivano. Pertanto, «preso atto della permanenza di condizioni di criticità derivanti dalla non autosufficienza del sistema di gestione» nei territori di Napoli e Salerno, la Regione ha predisposto i conferimenti negli impianti delle province di Avellino, Benevento e Caserta.

Nel Sannio non l’hanno presa bene: l’assessore provinciale Gianluca Aceto ha comunicato al responsabile flussi della Regione, Raimondo Santacroce, l’indisponibilità della discarica Sant’Arcangelo Trimonte a ricevere ulteriore pattume. Questo perché «la discarica è sotto sequestro, in attesa della messa in sicurezza da una frana, e in attesa dei monitoraggi ambientali».

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

giovedì 7 luglio 2011

L’innaffiatore del cervello di Passannante: Ulderico Pesce racconta una vera storia di libertà e d’amore


“Com’è possibile presentare in quel modo chi desidera uccidere un essere umano? Quale messaggio si vuole far passare? E’ stato giusto, per carità cristiana, agire affinché ai resti del criminale venisse data adeguata sepoltura. E le condizioni di reclusione del Passannante non furono certamente umane, anche se in linea con gli standard europei del tempo per un reato così grave. Ma è aberrante definire “idealista” o “eroe” un aspirante assassino. Nessun ideale giustifica un tentativo d’omicidio ed ogni idea che ammette l’omicidio è criminale.” www.mentecritica.net

Questo è un estratto del comunicato di casa Savoia, in seguito all’uscita (24 giugno 2011) del film “Passannante” di Sergio Colabona, con Fabio Troiano, Ulderico Pesce, Andrea Satta, Alberto Gimignani, Bebo Storti, Massimo Olcese. Il lavoro di ricerca e ricostruzione storica è precedente al film, infatti è stato Ulderico Pesce che dal 1999 in poi, ha condotto una battaglia civile e politica per rimuovere dal Museo di Criminologia di Roma, i resti del corpo di Giovanni Passannante, esposti al pubblico per 70 anni. Nel 2007 Giovanni Passannante è ritornato a casa (è stato sepolto a Savoia). Il monologo teatrale “L’innaffiatore del cervello di Passannante”, dedicato alla storia di questo giovane libertario lucano, racconta la vicenda tragica di un uomo che, non tanto per il suo gesto, ma per le sue idee venne punito in vita e in morte.

Chi è Ulderico?

Mio nonno ha fatto l’arrotino, girava per i paesi della Basilicata, della Calabria, della Puglia e di parte della Campania e “ammolava” coltelli raccontando storie di anarchici, antifascisti, operai, braccianti e altro. Io ho seguito mio nonno nell’infanzia e mi ricordo che si piazzava davanti alle macellerie e parlava forte che lo sentivano tutti e raccontava le cose che vedeva o quelle che suo padre gli aveva raccontato. Era buono, onesto, simpatico ed era socialista. Però quando crescevo negli anni ’70 e ’80 era difficile diventare “arrotino-narratore” perché in Italia il mestiere di arrotino stava scomparendo ed era anche difficile occuparsi di braccianti visto che le terre erano in abbandono e l’agricoltura affidata a grandi imprese. E allora non mi rimaneva che fare l’attore-narratore. Cominciai a studiare per diventarlo ma senza perdere di vista mio nonno. Oggi racconto in giro per l’Italia storie di emigrazione, centrali atomiche, clandestini, petrolio… tra le storie più belle che ho conosciuto c’è questa dell’anarchico Passannante. I suoi resti stavano in mostra nel Museo del Crimine di Roma e grazie al teatro e alla raccolta di firme gli abbiamo restituito la dignità della sepoltura.

mercoledì 6 luglio 2011

In ricordo di Michele Maddalena


Questa mattina, presso la Basilica di San Bartolomeo al Corso Garibaldi di Benevento, è stata celebrata una Santa Messa di suffragio per il compianto consigliere provinciale Michele Maddalena, scomparso lo scorso anno.

Presenti al rito, officiato dal rettore della Basilica, mons. Mario De Santis, i familiari di Maddalena, il vicepresidente della Giunta Antonio Barbieri, il vicepresidente del Consiglio provinciale Giuseppe Lamparelli, numerosi assessori e consiglieri provinciali, oltre che dirigenti, funzionari e dipendenti dell’Ente. Assenti, a causa di impedimenti personali, il presidente della Provincia Aniello Cimitile e il presidente del Consiglio Giuseppe Maria Maturo che hanno fatto giungere un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia dello scomparso; così come ha fatto il consigliere provinciale e senatore Cosimo Izzo.

Nel corso della celebrazione, mons. De Santis ha ricordato le doti umane e politiche di Maddalena che aveva speso la sua vita per il Fortore, area dalla quale proveniva, per tutelarne identità culturale e per promuoverne lo sviluppo socio-economico, ed ha sottolineato l’importanza per i colleghi assessori e consiglieri di raccogliere la sua eredità per svolgere l’attività politica secondo il Magistero della Chiesa che la definisce “arte nobile da esercitare per il bene comune”.

martedì 5 luglio 2011

TERNA, AUTORIZZATO NUOVO ELETTRODOTTO BENEVENTO-FOGGIA

Via libera definitivo alla realizzazione del nuovo elettrodotto a 380 kV ''Benevento II-Foggia'', tra Campania e Puglia. Dopo un iter durato oltre quattro anni e mezzo, nei giorni scorsi e' stato rilasciato infatti il decreto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente, d'intesa con le Regioni Campania e Puglia.

La nuova infrastruttura, spiega Terna, consentira' 30 milioni di euro l'anno di risparmio in bolletta per imprese e cittadini e l'abbattimento di piu' di 105 km di vecchi elettrodotti. Per la realizzazione dell'opera Terna ha previsto un investimento di oltre 90 milioni di euro, comprensivo delle attivita' di riassetto della rete a 150 kV collegata alla stazione elettrica di Benevento, in linea con il Piano di Sviluppo della rete.

''Notevoli i benefici elettrici ed economici - sottolinea il gestore della rete - oltre ad una maggiore affidabilita' e sicurezza del sistema elettrico dell'area, la nuova linea elettrica produrra' un risparmio complessivo per gli utenti pari a circa 30 milioni di euro l'anno, dovuti all'incremento di 1.000 MW di capacita' produttiva (500 MW da produzione piu' efficiente e 500 MW da produzione eolica). Sul fronte ambientale la ''Benevento II - Foggia'' consentira' una riduzione di CO2 in atmosfera pari a 150 mila tonnellate l'anno, a cui si aggiungono i benefici derivanti dalla razionalizzazione associata: saranno 105 i km di vecchie linee aeree demoliti e 30 i km di elettrodotti interrati, a fronte della realizzazione di 83 km di nuove linee''.

La linea elettrica, prosegue la società', ''è una delle infrastrutture energetiche piu' importanti previste da Terna nel meridione. L'opera consentira' un maggior utilizzo di energia in un'area, come la Campania, che ha un notevole consumo energetico e un deficit di produzione per circa il 50% del suo fabbisogno'' oltre ad ''assicurare il pieno utilizzo dell'energia prodotta dagli impianti tradizionali e alimentati da fonti rinnovabili, sia esistenti che in corso di autorizzazione o di costruzione''.

(Fonte: Asca)

lunedì 4 luglio 2011

Sede del giudice di pace, si candida il comune di Sbig

Il Presidente della Corte di Appello di Napoli ha avanzato al Ministro di Grazia e Giustizia una proposta di riorganizzazione degli Uffici del Giudice di Pace nel Sannio e l'Amministrazione di San Bartolomeo, con propria delibera di Giunta, esprime la disponibilità del Comune ad accogliere gli uffici in locali di proprietà comunale, più confacenti allo scopo.

Nel caso di accoglimento della richiesta, i locali saranno concessi all'Amministrazione giudiziaria in uso gratuito, inoltre il Comune si è impegnato sin d'ora ad accollarsi il costo di eventuali interventi di adeguamento degli uffici da destinare a sede del Giudice di Pace.

Il Comune di San Bartolomeo in Galdo, ricordiamo, già ospita il Comando Compagnia dei Carabinieri, il Comando Brigata della Guardia di Finanza, il Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato, l'Agenzia delle Entrate (Sezione staccata di Benevento), la sede della Comunità Montana del Fortore ed il Centro per l'Impiego.
Negli anni addietro, il Comune di San Bartolomeo è stato anche sede del Giudice di Pace, ma nel 1998, a seguito di un Decreto del Presidente della Repubblica, l'Ufficio veniva soppresso ed accorpato a quello di Colle Sannita.
A tutt'oggi la sede è ancora presso il Comune di Colle, “in una collocazione – si legge nella delibera di Giunta del Comune di San Bartolomeo – non conforme alle normative vigenti in materia di eliminazione e superamento delle barriere architettoniche”.

Inoltre, “di fatto – afferma l'Amministrazione – la maggior parte del contenzioso, sia civile che penale, gestito dall'Ufficio del Giudice di Pace di Colle Sannita è generato dal Comune di San Bartolomeo in Galdo, che, tra i Comuni facenti parte del mandamento, è quello che può vantare il maggior numero di abitanti, e circa il doppio rispetto a Colle Sannita”.

Secondo la proposta del Presidente della Corte di Appello di Napoli, avanzata al Ministro di Grazia e Giustizia, di riorganizzazione degli Uffici del Giudice di Pace nel Sannio, questi passerebbero da undici a quattro: in particolare quelli di San Giorgio del Sannio e Vitulano sarebbero accorpati a Benevento, San Giorgio la Molara a Colle Sannita, Sant'Agata dei Goti e Montesarchio ad Airola, Cerreto e Solopaca a Guardia Sanframondi.

www.ilsannioquotidiano.it

domenica 3 luglio 2011

La TeenOrchestra in concerto a Baselice


E' “Musica tra le porte”, organizzato dalla Pro Loco di Baselice – in collaborazione col il Conservatorio “N. Sala” di Benevento - , uno degli appuntamenti più interessanti di questa prima domenica di luglio nel Sannio. Nel centro fortorino, infatti, questa sera alle ore 21.30, in piazza Castello si esibirà appunto il più giovane ensemble dell'istituzione musicale sannita, cioè la la TeenOrchestra, diretta dal Maestro Gianluca Giganti e che fra i solisti avrà anche la giovanissima Luciana Canonico, pianista non vedente di Baselice, il cui indiscusso talento musicale cle ha già permesso di assaggiare le assi di importante ribalte, come il Teatro di San Carlo a Napoli.

www.ntr24.tv