venerdì 11 giugno 2010

Sud, tagli al Centro italiano aerospaziali

La manovra finanziaria delineata dal ministro Tremonti ha inserito il Cira tra gli organismi da definanziare considerandolo una struttura inutile e costosa per i conti pubblici. E’ un provvedimento scandaloso, inaccettabile e un vero e proprio “scippo” da parte del governo ai danni del Mezzogiorno.

Il CIRA, unico in Italia, è una realtà di eccellenza a livello internazionale in un settore strategico quale l’Aerospazio ed opera nella regione Campania dove sono presenti le più grosse industrie della Difesa e dell’Aerospazio (Alenia, Selex, Mbda, Avio eccetera). A nessun governo degli altri paesi industrializzati sarebbe mai venuto in mente di tagliare i fondi ad un organismo di ricerca di rilevanza internazionale, fiore all’occhiello della Campania e dell’Italia, impegnato da anni in attività scientifiche di frontiera e dotato di impianti di prova unici al mondo.

Ancora una volta il governo da prova di scarsa lungimiranza colpendo un settore in cui si gioca la competitività nel nostro Paese. Con questa misura si indebolisce ulteriormente il tessuto produttivo di una regione da anni martoriata da scelte scellerate della politica

La decisione di Tremonti sembra contraddittoria in quanto da un lato vuole favorire il rientro dei nostri cervelli dall’estero e da un altro lato ne determina la fuga. Ma Tremonti non aveva detto che non ci sarebbero stati tagli alla Ricerca…

Senza Ricerca come si può pensare ad una rinascita del nostro Paese ed in particolare del Sud.

L’Altro Sud

giovedì 10 giugno 2010

La politica e il Molisannio

Che fine ha fatto il progetto Molisannio? Tornato alla ribalta per pochissimi giorni è diventato solo discussione all’interno di alcuni gruppi su facebook.
Eppure gli strali dei vertici sanniti del Pdl («Sono sommersa di mail, telefonate e proteste - dice la De Girolamo al Corriere.it -. Tutti mi chiedono di promuovere il referendum per permettere al Sannio di lasciare la Campania e aderire al Molise») avevano fatto pensare a molti che fosse giunta l’ora di avviare le procedure burocratiche (referendum e legge del Parlamento) per ricongiungersi, finalmente, ai fratelli molisani.

Tutto nasce dalla mancanza di un rappresentate sannita nella nuova giunta regionale della Campania. «Se non si trova una soluzione politica il Sannio è pronto ad andarsene. Il presidente Caldoro e il coordinatore Cosentino avevano promesso che per noi ci sarebbe stato maggiore protagonismo in Regione, ma alla fine ci hanno tenuto fuori», tuona la deputata del cosiddetto Partito dell’amore.
E la soluzione è stata trovata. È di ieri la notizia che il consigliere regionale Luca Colasanto è stata data la presidenza della Commissione ambiente, energia e protezione civile.

«E’ un’ottima notizia, un riconoscimento significativo per il Sannio», si è affrettata a dire la parlamentare. E il Molisannio? Forse se ne riparlerà tra cinque anni quando si tornerà ad eleggere il prossimo consiglio regionale campano.

mercoledì 9 giugno 2010

Telesoccorso, l'esempio di Foiano


"La salute di un ente amministrativo è esprimibile attraverso il numero e la qualità dei servizi che riesce a fornire ai propri cittadini". Ad affermarlo è l’assessore Giuseppe Ruggiero, che esprime la propria soddisfazione per l’attivazione di nuovi servizi destinati in particolare agli anziani.

Ancora un annuncio da “Casa Foiano”, con l'avvio dei servizi di telesoccorso e di telecontrollo, entrambi completamente gratuiti, i cui beneficiari saranno venti ultrassesantacinquenni. Tali attività verranno svolte in collaborazione con la cooperativa Meridiana per una durata complessiva di sette mesi.

Cifre incoraggianti e termini di una sommatoria che negli ultimi anni annovera numerose iniziative in ambito sociale, dai servizi integrati, gestiti dalla cooperativa Fuganum, attraverso cui si presta assistenza a più di settanta anziani, alla creazione di spazi atti a soddisfare i diversi bisogni della popolazione legati alla pratica di discipline sportive, svago nonché cultura e arte.

martedì 8 giugno 2010

Che fine ha fatto il Psaut?


Che fine ha fatto il Psaut di San Bartolomeo? Tutti se ne sono dimenticati. E' tornato nuovamente nell'oblio. Tanto l'estate è arrivata e la gente preferisce andarsene al mare più che interessarsi dei problemi. Ricapitoliamo. Il Psaut doveva essere inaugurato prima delle elezioni regionali. Ma per problemi burocratici l'apertura era stata rinviata al 1 maggio. Addirittura prima della tornata elettorale alcuni esponenti politici del Pdl avevano annunciato l’apertura dell’intero ospedale. Ne ricordate i toni trionfalistici?
("È fatta: apre dopo 50 anni l’ospedale Padre Pio di San Bartolomeo in Galdo").

Ma ad oggi né l'ospedale (questo era chiaro a tutti) né il Psaut (questo era meno chiaro) sono stati aperti. Qualcuno si è insediato in Consiglio regionale. Qualcun altro si dedica al "Molisannio", e chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scordiamoci del passato, simme e Napul paisà.

lunedì 7 giugno 2010

Arriva Caldoro, sit in dei precari

Oggi 7 giugno alle ore 16 il Comitato insegnanti precari sanniti congiuntamente al Comitato personale Ata di Benevento, in occasione dell'arrivo di Caldoro al Museo del Sannio, saranno in piazza Matteotti a manifestare contro il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica Italiana,e contro l'iniziale politica Regionale poco incisiva.

Dal 2008 sono in atto licenziamenti senza giusta causa nei confronti del personale scolastico che vanta decenni di servizio senza demeriti. Personale sfruttato dallo Stato ora abbandonato cinicamente e nell'indifferenza assoluta da un Governo poco attento al sociale.679 docenti della Provincia Sannita e oltre 1000 nella sola provincia casertana non esistono più.

Privi di sostegni al reddito, troppo anziani per potersi inserire nel mondo lavorativo con altre mansioni, con famiglie spesso monoreddito non hanno più futuro, alternative, spiragli. Consapevoli del fatto che il licenziamento non sia e non costituisca la soluzione a una crisi che imperversa sempre più, convinti più che mai che l'’unica via di salvezza sia la crescita rapida della solidarietà e dell’unità nella lotta contro i poteri economici e politici europei che vogliono continuare a far pagare i costi della crisi ai salariati e ai settori popolari, saremo oggi in piazza per dire no alla politica dei tagli.
Precari sanniti

giovedì 3 giugno 2010

Baselice, un'altra gara di appalto


Affisso all’albo pretorio del Comune di Baselice il bando di gara per l’appalto dei “Lavori di sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale della strada rurale Piana”.

“I lavori – si legge nel bando – consistono nella sistemazione di una strada rurale esistente mediante una serie di interventi di potenziamento della fondazione e della massicciata stradale, di rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso nonché nella realizzazione di opere d‟arte e di presidio in conglomerato cementizio nonché opere di ingegneria naturalistica”.

L’importo complessivo dell’appalto è di 312.000 euro. Il presente bando è stato pubblicato anche sul sito internet del Comune all’indirizzo www.baselice.asmenet.it e sul sito internet: www.sitar-campania.it

mercoledì 2 giugno 2010

Baselice, le ordinanze degli assessori all'Ambiente e al Commercio


Con ordinanza n. 15 e n. 16 da parte degli assessorati all’Ambiente ed ecologia e al Commercio, retti rispettivamente da Salvatore Brancaccio e Giancarlo Verdura, il Comune ha assunto due provvedimenti per la settimana in corso.
Infatti, con la prima ordinanza l'assessore Verdura ha soppresso la fiera di domenica 6 giugno e la conseguente apertura degli esercizi commerciali con sede fissa, in quanto per tale giorno vi è la festività religiosa del "Corpus domini" (con la solenne processione per le strade del paese), ed anche perché la festività del beato Giovanni da Tufara, in contrada Ripa di Troia, è già stata anticipata a domenica 30 maggio.

Con l'altra ordinanza, invece, l'assessore Brancaccio ha disposto il differimento della raccolta differenziata - prevista per oggi 2 giugno (festa della Repubblica e giorno festivo) di carta, plastica, acciaio ed alluminio (come da calendario) a giovedì 3 giugno, con conferimento dalle ore 13 alle ore 15, e con successiva raccolta col metodo del "porta a porta" a partire dalle ore 15. Sempre per tale giorno resta invariata la raccolta dei rifiuti umidi prevista, come da calendario, per le ore 24.

Oltre a tali provvedimenti, l'assessorato all'Ambiente ha diffuso anche un avviso per la cittadinanza con il quale, ancora una volta, richiama l'attenzione sugli orari e sui metodi di conferimento, visto e considerato che a distanza di tre mesi dall'avvio della raccolta differenziata pura vi sono ancora utenti che contravvengono alle disposizioni emanate con le ordinanze n. 5 e 6 del 24 febbraio scorso, avvertendo gli utenti che i trasgressori saranno contravvenzionati in caso di mancato rispetto delle disposizioni adottate dal Comune.

martedì 1 giugno 2010

Baselice,gara di appalto per la strada Defenza

Caro sedicente gruppo giovani, non sappiamo se fino a qualche mese fa le gare di appalto per le opere pubbliche venivano pubblicizzate (Questo sì che creava inquietudine). Oggi ciò viene fatto a 360 gradi come si può ben capire da tutti gli organi di stampa che hanno pubblicato il bando. Tuttavia se qualcuno pensava di intimidirci nel fare il nostro lavoro ha sbagliato obiettivo, poiché noi non ci facciamo intimidire proprio da nessuno. Figurarsi da un pseudo gruppo che non ha la scorza per dire ciò che pensa.

Pubblicato all’albo pretorio del Comune di Baselice il bando per la gara di ‟appalto dei lavori di sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale della strada rurale Defenza”.
“I lavori consistono – si legge nel bando – nella sistemazione di una strada rurale esistente mediante una serie di interventi di potenziamento della fondazione e della massicciata stradale, di rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso nonché nella realizzazione di opere d‟arte e di presidio in conglomerato cementizio nonché opere di ingegneria naturalistica”.

L’importo complessivo dell’appalto è 255.918 euro. Le domande devono pervenire entro il 16 giugno 2010. Per ulteriori informazioni ci si può collegare al sito internet www.baselice.asmenet.it e sul sito www.sitar-campania.it.

Baselice, gara d'appalto per la Pietramonte-Porcara

È stato pubblicato all’albo pretorio del Comune di Baselice il bando di gara per l’appalto dei “Lavori di sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale della strada rurale Pietramonte-Porcara”.

“I lavori consistono – si legge nel bando – nella sistemazione di una strada rurale esistente mediante una serie di interventi di potenziamento della fondazione e della massicciata stradale, di rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso nonché nella realizzazione di opere d‟arte e di presidio in conglomerato cementizio nonché opere di ingegneria naturalistica”

L’importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza) è di duecentocinquantottomila euro. La domanda di partecipazione deve pervenire al Comune entro il 16 giugno. Per ulteriori informazioni ci si può collegare al sito internet www.baselice.asmenet.it e sul sito www.sitar-campania.it.

lunedì 31 maggio 2010

LA MARCIA DELLA FAME

Il 14 aprile 1957 le popolazioni del Fortore stanche di una vita di stenti e di miseria organizzarono, con il supporto del sindacato e del Pci, la cosiddetta "Marcia per il lavoro" o "Marcia della fame", che nell’intenzioni degli organizzatori sarebbe dovuta partire dalla Valfortore per giungere, passando per Benevento, a Roma. Vogliamo ricordare, soprattutto ai più giovani, quel drammatico momento a cinquantatre anni dall'evento.Il racconto è tratto dalla mia ricerca "Modernizzazione e arretratezza in una comunità del Sannio".


(...) Ecco come descrive la protesta Aldo Gambatesa, inviato del quotidiano “Roma”: «Alle prime luci dell’alba, tra incerto chiarore, abbiamo visto la piazza [di San Bartolomeo] riempirsi gradatamente prima di operai e poi di un imponente numero di tutori dell’ordine. I braccianti, i manovali, gli operai, i contadini, con un piccolo sacchetto sulle spalle si aggiravano come tante ombre per la piazza centrale.[...] Una prima squadra di operai con in testa delle donne che tenevano strette al petto tenere creaturine, [...] si avviavano attraverso scoscesi sentieri su per la montagna. La strada provinciale era stata bloccata dai carabinieri, i quali, di certo non li avrebbero fatti passare. E così per evitare i posti di blocco, formati dalla polizia, preferivano affrontare le asperità della montagna. L’appuntamento era al ponte delle “sette luci” di Foiano. Quivi gli operai di San Bartolomeo si sarebbero incontrati con quelli provenienti da Montefalcone, da Foiano, da Baselice, da Castelvetere e tutti insieme avrebbero affrontato una nuova prova aggiunta alle loro tante tribolazioni, per recare nelle città eterna una voce di sconforto, ed una parola di umana, ansiosa invocazione. [...]

Nei pressi del ponte delle “Sette luci” un imponente schieramento di tutori dell’ordine blocca il passaggio agli scioperanti della fame. Il primo gruppetto che tenta di passare viene invitato ad allontanarsi senza creare incidenti. [...]. E così ancora una volta, silenziosi e tenaci gli scioperanti scomparivano tra gli irti sentieri della montagna. Intanto dal capoluogo continuano ad affluire nella zona maledetta ingenti forze di polizia. Si teme che da un momento all’altro possano verificarsi incidenti. Ormai nelle colonne si sono inserite troppi elementi comunisti, i quali potrebbero far nascere delle complicazioni [...]. Intanto, verso le prime ore della sera, i primi gruppi di operai sono riusciti a penetrare nel comune di San Marco dei Cavoti prima tappa prevista dalla massacrante marcia della fame. [...]»101

Ma qui presso il cimitero all’entrata del paese, «[...] il capo della polizia fa suonare la carica e azionare i manganelli. Si dà la caccia ai fuggiaschi per impedire che giungano a destinazione. [...] Il giorno successivo, tra le quattro e le cinque, riprendono il cammino: sono le avanguardie del movimento. Ma, dopo un paio d’ore di marcia incappano nella seconda rete della polizia, nel territorio di Pesco Sannita. Non riescono ad andare oltre. Un altro sbandamento, un’altra fuga, un altro inseguimento. Questa volta sono quasi tutti presi e caricati sugli automezzi. La marcia è l’ultimo atto della tragedia del vecchio Fortore»102 e «[...] l’ennesimo grido di angoscia sollevato dalla gente del Mezzogiorno che vede calpestati i suoi diritti [...] ».103

Si concluse tragicamente «la storia di un gruppo di cafoni, di braccianti, di senza terra, di operai a giornata che tentarono di marciare su Roma, per portare nel Parlamento la voce della fame e della disperazione».


101 A. GAMBATESA, Nella notte tempestosa sono partiti scalzi per Roma, in “Roma”, 15.04.1957, pag. 1

102 G. VIRGINEO, op. cit., pag. 136

103 A.GAMBATESA, Op. cit.