venerdì 20 novembre 2009

L'assemblea dei sindaci salva il distretto sanitario

Il distretto sanitario di San Bartolomeo in Galdo non verrà soppresso. E’ questa la decisione presa dall’assemblea dei sindaci riunitasi ieri a Palazzo Mosti a Benevento. Licenziato un documento con il quale viene chiesto alla Regione Campania la riduzione di un solo distretto sanitario. La proposta è di accorpare quello di San Giorgio del Sannio a Benevento o in subordine aggregare Morcone a Benevento. In entrambi i casi, passa il salvataggio della struttura fortorina al centro di una dura vertenza. Proprio nella giornata di ieri gli abitanti del Fortore avevano protestato in città contro la paventata soppressione del distretto.

www.ilquaderno.it

L'unità fa la forza. Non c'è che dire. La battaglia può essere vinta a condizione che tutti facciano la loro parte. Sindaci e istituzioni compresi.

giovedì 19 novembre 2009

Distretto sanitario, ecco il documento dei sindaci del Fortore

Con Deliberazione della Giunta regionale Campania n. 504/2009 sono stati definiti gli ambiti distrettuali delle nuove Aziende sanitarie locali, recependo le direttive della L.R. n. 16/2008, che, in particolare, al comma 1), lettera b) dell’art. 3 precisa che ciascun distretto deve, di norma, coincidere con ogni ambito avente una popolazione non inferiore a 50.000 abitanti e non superiore a 120.000 e che, nella definizione degli ambiti distrettuali, va tenuto conto delle aree montuose, delle isole e dei territori a bassa densità abitativa.

Nello stesso documento si recepisce in pieno la proposta della V Commissione Consiliare competente che, con apposito documento, definisce l’articolazione distrettuale delle nuove Aziende sanitarie locali effettuata sulla base dei vincoli contenuti nel citato art. 3, coniugati con il principio della “fusione per contiguità territoriale”.

Nella configurazione dei nuovi ambiti distrettuali proposti dalla Commissione risultano rispettati gli indici di popolazione massima e minima richiesti dal Legislatore regionale, “salvo pochissimi ambiti ove le caratteristiche geomorfologiche del territorio e le relazioni cinematiche tra i comuni hanno richiesto un lieve scostamento dai limiti prefissati”.
Da questa razionalizzazione, si evince che nella ASL di Benevento risultano accorpati i soli distretti di San Bartolomeo in Galdo e Morcone, i quali, comunque, non raggiungono il minimo di 50.000 abitanti richiesti dalla Legge regionale.
Nella stessa delibera, sempre su proposta della Commissione tecnica, si delega ai vertici aziendali delle nuove aziende sanitarie l’individuazione delle nuove sedi distrettuali sulla base del criterio del “baricentro della popolazione, della preesistenza di adeguate strutture sanitarie pubbliche e della presenza di relazioni cinematiche favorevoli, sentito il comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci”.

Tutto ciò premesso, sicuramente, né Morcone né San Bartolomeo in Galdo rispettano il criterio del baricentro della popolazione, trovandosi agli antipodi dell’ambito territoriale. Tantomeno può essere rispettato il criterio della presenza di relazioni cinematiche favorevoli, essendo i due paesi distanti più di 50 km, non collegati da mezzi pubblici, con tempi di percorrenza in auto abbondantemente oltre l’ora. Inoltre, nessun altro ambito territoriale comprende questo accorpamento di comuni.

Tutta questa operazione di razionalizzazione si riduce, ancora una volta, almeno per la provincia di Benevento, all’ennesima penalizzazione di aree già depresse e dimenticate, organizzate da una Commissione tecnica che bada solo ai numeri e non tiene conto di un territorio, come quello della Val Fortore, bistrattato da sempre e le cui relazioni diventano sempre più consistenti verso il Molise e la Puglia piuttosto che verso il beneventano.

Nella “razionalizzazione” si tiene conto del numero di abitanti, che si deve avvicinare ai 50.000, ma non si tiene conto delle aree montuose e dei territori a bassa densità abitativa. Così, per sfiorare i 50.000 utenti, si accorpa quasi la metà del territorio della provincia di Benevento.
Infine, si chiede alla Conferenza dei Sindaci un parere per la scelta della sede di questo nuovo Distretto. Potremmo portare tante ragioni, come, peraltro abbiamo già fatto in altre sedi, a favore di San Bartolomeo in Galdo, ma, in realtà, noi chiediamo che questi distretti non vengano accorpati!
I SINDACI PRESENTI DEI COMUNI DI:
BASELICE
COLLE SANNITA
CASTELFRANCO IN MISCANO
FOIANO DI VALFORTORE
GINESTRA DEGLI SCHIAVONI
MOLINARA
MONTEFALCONE DI VALFORTORE
SAN BARTOLOMEO IN GALDO

Il Fortore in corteo per difendere il distretto sanitario

Il Fortore si mobilita contro l’accorpamento del distretto sanitario di San Bartolomeo in Galdo a quello di Morcone. Domani mattina (oggi per chi legge), in occasione della conferenza dei sindaci rientranti nell’ambito territoriale dell’Azienda sanitaria locale sannita che si riunirà a Palazzo Mosti per discutere proprio della razionalizzazione degli ambiti distrettuali dell’Asl, è stato organizzato un corteo pacifico di protesta che partirà alle 12 dal Corso Garibaldi per poi raggiungere Via Annunziata dove sosterrà fino al termine dei lavori. Alla manifestazione interverranno amministratori e cittadini di San Bartolomeo in Galdo e degli altri Comuni del Fortore.

In un documento congiunto scaturito da una riunione, i sindaci di Baselice, Colle Sannita, Castelfranco in Miscano, Foiano di Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Valfortore e San Bartolomeo in Galdo, chiedono alla Conferenza dei sindaci che i distretti non vengano accorpati.

Una richiesta del mantenimento solo del distretto sanitario nel Comune di San Bartolomeo in Galdo è stata fatta, tramite un documento rivolto ai vertici dell’Asl, al presidente della Provincia di Benevento, ai sindaci del Sannio, ai partiti e all’arcivescovo Magione, dai consiglieri comunali di San Bartolomeo in Galdo Antonio Boffa, Francesco Buccione, Giovanni Buccione, Pasquale G. Catullo, Fedele Del Vecchio, Salvatore Ferro, Gianpaolo Fiorilli, Matteo, Garofano, Marcello Longo, Gianfranco Marcasciano, Antonio Monaco, Antonio Pacifico, Fernando Pepe, Raffaele Pepe, Giovanni Ricciardi, Vincenzo Sangregorio e Alessandro Spallone.

www.ilquaderno.it

mercoledì 18 novembre 2009

I predoni dell'acqua

di Wanda Montanelli*

Sono i predoni dell’acqua. Stanno dandosi da fare per accaparrarsi l’oro blu e portarlo via agli aventi diritto. L’acqua oggi è ancora disponibile, ma arriverà giorno che sarà proprietà privata sempre e dovunque se non li fermiamo.
Il diritto all’acqua è condizione necessaria alla realizzazione di tutti gli altri diritti. Era il novembre 2002 quando il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici e sociali, includeva il diritto all’acqua tra i diritti dell’uomo. Eppure la carenza di acqua potabile è una delle maggiori cause del divario esistente tra i Paesi ricchi e quelli poveri soprattutto in Africa e nei paesi sottosviluppati.

Adesso anche in Italia si permette che multinazionali, le cosiddette corporation vadano ad appropriarsi dell’acqua degli acquedotti. E’ un business da 400 miliardi di dollari. Si mercifica la fonte della vita, e i predoni dell’acqua imbottigliano l’oro blu in questo mercato falsato da notizie distorte, affidandosi al potere della pubblicità per potenziare i guadagni.

Le disuguaglianze umane non sono ancora giunte al limite. Ce ne saranno di nuove nel futuro che non abbiamo mai provato, né possiamo oggi immaginare. La profezia di Marc Laimé, sociologo attento alla gravità del problema, prevede la divisione del diritto all’acqua e alla salute, con un mondo futuro fatto di gran parte di popolazione che si troverà esposta a rischi sanitari a causa dell’inquinamento ambientale, mentre dall’altra parte esisterà una zona privilegiata a cui sarà offerta, oltre all’acqua domestica insicura, un impianto costoso per filtrare l’acqua e refrigerarla. Oppure un secondo rubinetto di acqua purificata a costi maggiorati.

Già ci sono i segni di questo processo di potenziamento delle disuguaglianze, aiutato dallo spreco e lo sfruttamento eccessivo delle risorse. Un esempio davanti ai nostri occhi (uno dei tanti) è la Capitanata, dove una zona un tempo fertilissima è oggi così desertificata da far invidia al Sahara. Inoltre altre 14 zone d’Italia sono a rischio desertificazione, tra cui Agrigento, Siracusa, Potenza, Reggio Calabria,Bari, Foggia, Sassari, eccetera.

E’ stato creato un organismo contro il deserto che avanza e contro la salinizzazione delle acque lungo le coste. Questa ultima non si può considerare un fenomeno naturale, ma conseguenza del saccheggio delle falde. Perché i predoni pompano più acqua di quanta ne possa arrivare naturalmente attraverso la pioggia.
Le nostre risorse idriche vanno così a diminuire perché sottoposte al saccheggio, e l’acqua ci costerà sempre di più perché sta diventando un bene sottoposto alle leggi di mercato come qualsiasi altro prodotto.

“La lobby potentissima dei produttori di acqua minerale - scrive Giuseppe Altamore, in un libro inchiesta sull’argomento - ci dà da bere un prodotto non sempre al di sopra di ogni sospetto”. Ma grazie a milioni di euro spesi in pubblicità pochi conoscono il valore dell’acqua che sgorga dal rubinetto di casa, mentre molti si fidano delle illusioni della pubblicità.

*Membro dell’Osservatorio nazionale ed europeo per il rispetto delle pari opportunità

martedì 17 novembre 2009

Fortore, inaugurato il nuovo centro per l’impiego

È stato consegnato ieri mattina dalla provincia di Benevento il nuovo centro per l'impiego di San Bartolomeo in Galdo. Alla cerimonia erano presenti: il presidente e il vicepresidente della provincia, Aniello Cimitile e Antonio Barbieri, il sindaco di San Bartolomeo, Vincenzo Sangregorio, il consigliere provinciale Michele Maddalena, e il dirigente del settore Lavoro provinciale, Luigi Velleca.

Ha fatto gli onori di casa il responsabile del centro, Ernesto Lepore. Il centro per l'impiego di San Bartolomeo in Galdo, che fa parte della rete degli altri tre centri operanti nel Sannio, ha competenza su dodici comuni: tutti quelli dell'area del Fortore e inoltre su Reino, Circello Colle Sannita e Castelpagano. Al centro, che ha sede al rione Ianziti, fanno inoltre capo i Punti informativi lavoro che sono stati attivati in San Giorgio la Molara, San Marco dei Cavoti, Circello e Colle Sannita.
La struttura e' costata complessivamente, compresi gli arredi, circa 600.000 euro, su finanziamento del Por Campania misura 3.15. Il nuovo centro si sviluppa con ingresso indipendente su una superficie di 350 metri quadri, su due livelli e ha un parcheggio riservato.

Il presidente della provincia, Aniello Cimitile, ha voluto ricordare che l'intervento per il centro per l'impiego si inquadra in una serie di iniziative finalizzate a rivitalizzare l'area del Fortore. Nel corso della presentazione della nuova struttura, è stato inoltre sottolineato che si sta procedendo per completare la messa in rete dei servizi offerti dai centri in tutto il territorio provinciale, a vantaggio dell'utenza, soprattutto dei giovani e delle imprese. A breve sarà infatti disponibile l'accesso alle banche dati gestiti dai diversi sportelli per il lavoro diffusi sul territorio provinciale.
(Fonte: Adnkronos/Labitalia)

lunedì 16 novembre 2009

Minacce, solidarietà a Colasanto

Il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, il vice Giuseppe Ferro,insieme agli assessori Salvatore Brancaccio, Romano Zolla, Stravato Pasquale, ai consiglieri di maggioranza Giancarlo Verdura, Michele Bianco, Isidoro Mascia, Michele Del Vecchio, allo saff del sindaco composto da Francesco Delli Veneri, da Paolo Mascia, da Giovanni Anzuino e da Pastore Giuseppe, sono vicini ed esprimono verae leale solidarietà al deputato regionale Luca Colasanto unitamente all’on.le Nunzia De Girolamo, coordinatore provinciale del Pdl, ed a Luigi Barone, per il vile gesto intimidatorio subito l’altro giorno.

Ci uniamo alla soliderietà espressa dall'amministrazione comunale di Baselice ai vertici provinciali del Pdl in quanto crediamo fermamente che la difesa della democrazia sia un bene da preservare a tutti i costi per uno sviluppo civile e pacifico della nostra società.

giovedì 12 novembre 2009

Canonico: ecco come spendiamo le indennità


È visibilmente infuriato. Irritato. Non ci sta a passare per uno che non mantiene le promesse fatte in campagna elettorale. Così come scritto in un manifesto apparso il 6 novembre a firma del gruppo di minoranza al Comune di Baselice.
Per questo sabato sera Domenico Canonico si è presentato davanti al popolo per far sapere – documenti alla mano – che fine fanno i 1366,54 euro (lordi) per la sua di indennità di carica. E lo fa facendo distribuire al pubblico un prospetto dove sono riportate tutte quelle percepite dalla giunta comunale.

«Dovete sapere – dice il sindaco rivolgendosi ai cittadini – che da un punto di vista tecnico la ragioneria del Comune prende i sodi li manda sui nostri conti correnti, perché così dice la legge, e poi sta al nostro buon senso come destinarli. Quando abbiamo fatto la festa d’insediamento ci sono state delle spese da affrontare. Perché a quella cerimonia ha partecipato tanta gente. Sono accorsi anche dai paesi limitrofi ad onorarci. Ora ricordate questa cifra: 6.935,90 euro. Questa è una somma che abbiamo preso e distribuito a tutti i fornitori e i commercianti di Baselice. E tutti questi sono stati pagati regolarmente con i soldi arrivati sui nostri conti».
E sul conto dei neo amministratori sino a questo momento sono arrivati 6.653,64 euro netti. Tutti distribuiti ai negozianti del posto. «Ma quando mai – rivolgendosi sempre al pubblico – vi hanno mostrato le carte di quanto prendevano gli amministratori. E la prima volta nella storia di Baselice, grazie alla giunta Canonico».

D’altra parte la trasparenza amministrativa è il leit motiv di ogni intervento pubblico dell’attuale sindaco. «La casa comunale è sempre aperta a chiunque vuole vedere cosa si fa in questo Comune». Il primo cittadino lo ribadisce più volte durante il suo intervento. Come avrebbe preferito che la minoranza si presentasse in piazza a criticare politicamente l’operato della nuova giunta. E non accusati di essere «stati trovati con le mani nella marmellata». Perché le prossime indennità (così si chiamano) saranno destinate ad un alunno diversamente abile come richiesto dall’istituto comprensivo di San Bartolomeo.

Gesti – ricorda il sindaco – che stanno creando un certo interesse nella stampa provinciale e che stanno varcando i confini regionali. Forse Baselice è l’unico paese in Italia dove gli amministratori devolvono i propri compensi in beneficienza.

mercoledì 11 novembre 2009

Discarica Serra Pastore, 100mila euro per la messa in sicurezza

La Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'ambiente, Gianluca Aceto, ha stanziato la somma di 100mila euro per provvedere alla copertura della discarica di Serra Pastore in territorio di San Bartolomeo in Galdo.

Le risorse sono state reperite interamente sul Bilancio dell'ente. L'intervento di tutela ambientale nell'area del Fortore era stato concordato nel corso della recente visita a Benevento dell'assessore regionale all'ambiente, Walter Ganapini, dello staff della Regione Campania impegnato in materia di rifiuti e di quello del Sottosegretario all'emergenza. In una riunione presieduta dal Prefetto presso il Palazzo del Governo, la Provincia aveva assunto l'impegno di provvedere alla copertura della mega-discarica in coordinamento e sinergia con gli interventi per la messa in sicurezza dell'impianto di competenza di Regione, Sottosegretariato all'emergenza rifiuti e Consorzio rifiuti nell'area del Fortore.

La copertura della discarica e la contemporanea raccolta del percolato furono ritenute, nel corso di quella riunione, le misure più urgenti ed idonee per scongiurare l'inquinamento dell'area circostante Serra Pastore. L'assessore provinciale Aceto si è detto ragionevolmente ottimista sui tempi dell'operazione di cui la Provincia si è assunta la responsabilità ed ha comunque assicurato che gli Uffici dell'ente stanno già provvedendo agli adempimenti loro spettanti.

martedì 10 novembre 2009

Nardone: no alla chiusura del distretto sanitario di San Bartolomeo

Il presidente di Futuridea Carmine Nardone informerà tutti i rappresentanti istituzionali, sanniti, regionali e nazionali e in particolare il commissario regionale alla Sanità Antonio Bassolino sull’ipotesi di chiusura del Distretto Sanitario di San Bartolomeo in Galdo perché “l’ipotesi di soppressione formulata dall’ASL BN è assolutamente insostenibile e da respingere”.

L’impegno del presidente Nardone segue a un incontro avvenuto in San Bartolomeo in Galdo il 6 novembre scorso fra una delegazione di Futuridea guidata da Nardone e una delegazione di cittadini e operatori del Distretto Sanitario di San Bartolomeo in Galdo sull’ipotesi di chiusura del distretto sanitario fortorino e dell’accorpamento di questo al Distretto Sanitario di Morcone. Dopo un resoconto fatto dai cittadini e dagli operatori sulle criticità sociali, economiche e produttive di San Bartolomeo e dell’intero Fortore i presenti hanno concluso che l’ipotesi di soppressione formulata dall’Asl BN1 è assolutamente insostenibile e da respingere. Il presidente Carmine Nardone ha preso impegno di informare della questione tutti i rappresentanti istituzionali, sanniti, regionali e nazionali e in particolare il commissario regionale alla Sanità Antonio Bassolino.

“Dai dati non emergono particolari emergenze per sopprimere il distretto” ha osservato Nardone. “Ma in ogni caso – ha concluso - se proprio dovesse essere necessario operare degli accorpamenti è giusto sopprimere i distretti dei comuni più vicini al capoluogo, che creerebbe certamente meno disagi, e non i distretti dei comuni più distanti da Benevento come San Bartolomeo in Galdo, la cui chiusura creerebbe difficoltà e disagi sociali”.

lunedì 9 novembre 2009

Baselice, gli amministratori rinunciano alle indennità

Un impegno assunto a Baselice in campagna elettorale. Proventi destinati all’assistenza ai diversamente abili e al cerimoniale di insediamento del nuovo Consiglio...

In campagna elettorale, si sa, i candidati non lesinano promesse e buoni propositi, poi però non sempre si ha la volontà di dare concretezza alle belle parole, che si sprecano in una fase che è solo di promozione del proprio programma politico.
Ma a Baselice, dove per decenni non si è assistito ad un avvicendamento in seno al governo del paese, quelle promesse avranno assunto un peso specifico nel decretare la vittoria di Domenico Canonico e della sua lista.

Non spot elettorali, a questo punto, ma decisioni e concretezza, paradigma di un modo nuovo e disinteressato di svolgere il ruolo di amministratori, questo chiedono i cittadini di Baselice, adusi a ben altri atteggiamenti perpetrati in passato.
Tant’è, a qualche mese da quella vittoria, forse inattesa ma auspicabile in un paese che si dice democratico, il dottor Domenico Canonico e la sua Giunta, formata dal vicesindaco Giuseppe Ferro e gli assessori Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla e Pasquale Stravato, protagonisti di quella che è stata presentata come una nuova era, stanno dando prova di volerle mantenere quelle promesse.

L’Esecutivo ha formalmente comunicato che le indennità di carica del Sindaco e degli assessori, spettanti per legge, saranno devolute, per l’anno 2009, in parte, a favore dell’assistenza ai diversamente abili e, in parte, utilizzate per le spese sostenute per il cerimoniale di insediamento del nuovo Consiglio comunale.
“A fine anno seguirà la rendicontazione analitica - ha chiosato il Primo cittadino -, il tutto nel massimo rispetto della trasparenza e della correttezza con gli impegni assunti”.

Il cambiamento è la vera essenza della democrazia, e quello a cui stiamo assistendo a Baselice da circa sei mesi, ovvero dall’insediamento della nuova Amministrazione, dimostra che occupare una poltrona per ben quasi trent’anni frena ogni cambiamento e progresso, soprattutto in una piccola comunità, dove c’è ancora più bisogno di persone e idee nuove, per essere pronti ad accogliere le sfide di nuovi progetti, per rilanciare l’economia non solo di Baselice, ma di tutta l’area del Fortore.

www.ilsannioquotidiano.it
pubblicato il 06-11-2009