martedì 29 settembre 2009

GRAZIE PRESIDENTE CIMITILE

don Franco Iampietro

E’ fatta! San Bartolomeo in Galdo ha un’ambulanza degna di questo nome. Il mezzo, di ottima qualità ed equipaggiato con attrezzature all’avanguardia, è stata consegnato il giorno 24 u.s. dal presidente della Provincia al sindaco e da questi, domenica 27, è stato affidato in comodato d’uso alla locale Misericordia. Spesso da queste colonne abbiamo criticato l’operato delle varie istituzioni. Ora, da queste stesse colonne, indirizziamo un sincero grazie alle stesse istituzioni per il lavoro svolto. In particolare il grazie è indirizzato a chi è stato il vero e tenace artefice di questo lusinghiero risultato: il Presidente della Provincia Dott. Aniello Cimitile.

Egli recepì prontamente l’appello rivoltogli quando l’iter per l’acquisto dell’ambulanza si era arenato nelle sabbie della burocrazia. Da circa un anno la provincia, su richiesta e insistenza degli allora consiglieri Dott. Gianfranco Marcasciano e Cav. Donato Agostinelli, aveva deliberato lo stanziamento di una congrua cifra per l’acquisto di una ambulanza da destinare al comune di San Bartolomeo in Galdo. La provincia investì del compito di procedere alla gara di appalto la ASL BN1, ma a questo punto tutto si bloccò e cadde nel dimenticatoio; rimasero solo i ragazzi della Misericordia a persistere, con poche speranze e tante promesse, nel sollecitare chi di dovere a completare la pratica.

A quel punto un articolo di stampa un po’ duro e sarcastico dal titolo provocatorio (“ San Bartolomeo in Galdo: la Misericordia soccorre a piedi”) attirò l’attenzione del Presidente Cimitile. Questi si attivò subito con determinazione e concretezza. Promise e garantì personalmente che l’ambulanza, come deliberato, sarebbe stata acquistata e donata a chi di diritto. Ha mantenuto la parola con fermezza e coerenza anche quando qualche super zelante funzionario di seconda fascia della ASL (non il Direttore Generale) ha “manovrato” con decisione per dirottare l’ambulanza ad altra e più gradita destinazione (che zelo e che attaccamento all’azienda!!).
L’impegno, la determinazione, la correttezza e la sensibilità del presidente e dei funzionari della provincia hanno dato, oltre all’ambulanza, un segno e un messaggio importantissimo alla gente del Fortore: “non siete cittadini di serie B; non vi abbiamo dimenticati; siete, a pari dignità, cittadini di questa provincia”. Questo messaggio implicito spezza, almeno per un momento, l’eterna sterile lamentazione che foraggia la sfiducia e incoraggia il disimpegno. I problemi sono tanti e sono grossi, ma se si ha con chi interloquire seriamente, si apre una prospettiva, si intravede una speranza. Noi cittadini sappiamo quali e quanti conflitti rallentano e, a volte, impediscono all’ente provincia di agire con tempestività, efficacia e concretezza.

Ai signori Consiglieri e ai loro partiti di riferimento ricordiamo che i cittadini li hanno “collocati” lì carichi di fiducia e di aspettative. Gli stessi cittadini sono disgustati dalla tragica indecente commedia a cui assistono da troppo tempo. Sappiamo che il motivo vero che sta alla base del vostro eterno litigare non è quello da voi di volta in volta dichiarato, ma è la volontà presuntuosa di prevalere, di scalzare l’altro per prenderne il posto al comando, e per fare cosa? Facile immaginarlo! Tutto ciò fa spendere il meglio delle energie e del tempo in interminabili mediazioni togliendo le stesse alla soluzione di problematiche gravissime che gravano sui cittadini che vi hanno creduto, stimati ed eletti. Ci si augura che non vi rendiate pienamente conto di quanto tutto ciò è grave, di quanto male arrecate e di quanto bene non fate al vostro popolo.

Ma, credenti o non credenti, un giorno dovrete rendere conto davanti a Dio e il giudizio sarà severo perchè “a chi più è stato dato, più sarà richiesto”. Intanto, in attesa dell’eternità, vi giudicheranno i cittadini e non faranno distinzioni. Non illudetevi, a quel punto, di trovare giustificazioni politicamente sofisticate: saranno i fatti (o meglio, il non fatto) a giudicarvi. Quanto tutto ciò è vero lo dice la realtà. Un solo esempio proprio legato all’ambulanza donata.

Nella scorsa primavera in un ristorante di San Bartolomeo è morto un ragazzo di 19 anni per infarto. Era di Castelfranco in Miscano. A soccorrerlo c’erano solo i volontari della Misericordia ma….. a “mani nude”.

L’ambulanza attrezzata è arrivata dopo un’ora e mezza (da Benevento non poteva fare di meglio!). Un’ora e mezza per un infarto cosa significa? La morte. E morte è stata. Morire a soli 19 anni, senza soccorso, è accettabile?! Non si fosse perso un anno; ci fosse già stata l’attuale ambulanza con defibrillatore ecc. quel ragazzo sarebbe morto lo stesso ? Forse. Non lo sappiamo. Non lo sapremo mai. Ma ciò che sappiamo è che almeno si sarebbe potuto tentare di salvarlo. A voi tutti responsabili della cosa pubblica: provate per un solo momento ad immaginare un vostro figlio al posto di quel giovane! E allora comprendete in quali conseguenze si traduce il vostro fare o non fare e quanto è indegno, ingiusto e colpevole il cincischiare in schermaglie da politicanti. Si può, si deve fare di più e meglio. Onoriamo così la memoria di quel giovane; anche a suo nome vogliamo dire ad alta voce a chi in questa circostanza ha voluto e saputo “FARE”: Grazie presidente Cimitile.

lunedì 28 settembre 2009

Mafia e giornalismo d’inchiesta



(Sanniopress) - “A schiena dritta-cronache dall’ultima guerra di Cosa Nostra” è il titolo del libro che sarà presentato lunedì 28 settembre, alle ore 17, nella Biblioteca provinciale sul Corso Garibaldi di Benevento.

L’autore è Pietro Orsatti, giornalista, regista e autore di teatro e di documentari che ha lavorato in diverse associazioni ambientaliste ed è stato impegnato per anni come collaboratore e redattore di numerose testate giornalistiche.

Dopo aver scritto, fra gli altri, per Il Manifesto, L’Unità, La Repubblica e La Nuova Ecologia è oggi redattore di Left, collaboratore di Terra, Antimafia2000 ed altre testate per le quali scrive di ambiente società e esteri, in questi giorni è impegnato a seguire il processo Ciancimino a Palermo.

Come scrive Sergio Nazzaro nella prefazione del libro: “lo si trova solitamente nei bassi fondi a scavare verità lampanti…Orsatti consuma le scarpe, cammina e indaga quel fenomeno criminale che continua ad espandersi, nel continuo silenzio dell’informazione generalista”.

giovedì 24 settembre 2009

Puliamo il mondo, giornata ecologica a Baselice


Tutto pronto per l’appuntamento annuale di “Puliamo il Mondo”. L'edizione italiana di “Clean up the world”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. All’iniziativa di Legambiente ha aderito anche la proloco di Baselice la quale ha coinvolto nell'iniziativa, che si terrà domenica prossima, gli alunni della scuola media inferiore.

La manifestazione andrà a svolgersi lungo le strade del centro urbano del comune fortorino. L'organizzazione provvederà a prelevare tutto il materiale di risulta e destinarlo negli appositi siti di stoccaggio; cura dell'organizzazione sarà il rinfresco offerto ai partecipanti durante la manifestazione.

mercoledì 23 settembre 2009

LA FINANZIARIA LIGHT E IL MAXIEMENDAMENTO CHE VERRÀ

di Tito Boeri*

La Finanziaria è light e non certo perché siano di moda i prodotti dietetici in questa legislatura. Al contrario, la spesa pubblica continua a galoppare e spiega quasi interamente il peggioramento del fabbisogno (+ 33 miliardi nei primi otto mesi dell’anno nonostante i 12 risparmiati grazie alla riduzione del costo del debito. Il fatto è che la legge di bilancio consta di soli tre articoli, come l’incipit del Ministro dell’Economia. Chissà se batterà il record del 2008 (solo 9 minuti per vararla): magari ci vorranno questa volta solo 3 minuti per approvarla, un articolo al minuto. Del resto da mesi nessuno parla più di politica di bilancio nel nostro paese. Non sembra riguardare né il governo, né l’opposizione.

Non troviamo nel provvedimento alcuna traccia delle tante boutade estive, dal grande piano per il Mezzogiorno, annunciato subito dopo aver regalato alla Sicilia 4 miliardi a luglio, alle detassazioni con compartecipazioni agli utili o in sostegno alla contrattazione di secondo livello. Ben più grave l’assenza della promessa estensione del grado di copertura della social card. Il fatto è che i soldi dei petrolieri sono andati ai giornali di partito, quelli dei banchieri sono rimasti ai banchieri e i poveri sono rimasti… con la card in mano.

Ufficialmente la Finanziaria è light perché intanto tutto è stato già scritto nel piano triennale approvato nel 2008 (il numero tre ricorre in modo ossessivo in questi atti governativi!). Ma quel piano era stato concepito prima della grande crisi, quando c’era ancora in giro Robin Hood, la disoccupazione era di un quarto più bassa e il debito pubblico non era tornato sopra al 110 per cento. Quel piano triennale ormai è un oggetto di antiquariato.

La verità è che la Finanziaria è light perché non c’è ancora una politica economica per portarci fuori dalla recessione, nonostante l’Italia abbia sin qui fatto peggio di tutti. Sostiene Brunetta che a novembre vedremo la vera Finanziaria. Se così sarà, saremo tornati al peggio delle peggiori legislature: il maxiemendamento che zavorra la Finanziaria light, un Parlamento che non ha il tempo per discutere la politica economica e le lobby che infilano nel testo di tutto nottetempo.

*www.lavoce.info

martedì 22 settembre 2009

San Bartolomeo, giovedì sarà consegnata l’ambulanza


Finalmente. Alla fine la battaglia portata avanti in questi mesi da don Franco Iampietro ha dato i suoi frutti. Giovedì prossimo infatti alle 16 in piazza Municipio a San Bartolomeo in Galdo, sarà consegnata ufficialmente l’ambulanza di tipo “A” donata dalla Provincia di Benvento al Comune. Presenti alla cerimonia, oltre agli amministratori comunali e provinciali, anche il direttore sanitario dell’Asl Bn1, Tommaso Zerella.

Disoccupazione, Sud penalizzato

(…) Il tasso disoccupazione sale a 7,4% - Il tasso di disoccupazione del secondo trimestre è stato pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008 e si tratta del dato più alto dal primo trimestre 2006. La causa di questo aumento è da ricercare soprattutto dell'incremento degli inattivi (+434mila unità).

(…) Il Sud più penalizzato - I posti di lavoro - segnala l'Istat - sono stati perduti soprattutto nel Mezzogiorno (271 mila sui 378 mila complessivi) mentre il Nord ha perso 117 mila occupati e il centro appena diecimila. Le persone in cerca di occupazione sono invece aumentate prevalentemente al Nord (149 mila) mentre il Mezzogiorno ne ha perse 27 mila. Ciò è dovuto alla riduzione degli inattivi concentrata nel Mezzogiorno. Al Sud infatti le forze di lavoro si sono ridotte di 298 mila unità a fronte del calo complessivo di 241 mila unità.
(tratto da tiscali.it)

sabato 19 settembre 2009

Presentato a Salerno il rapporto annuale sulle ecomafie in Campania

di Aldo Cimmino*
Presentazione Rapporto Ecomafie in Campania. Per il quindicesimo anno consecutivo la Campania è “maglia nera” nell’illegalità ambientale. A sentenziarlo è il Settimo Rapporto Ecomafie 2009 di Legambiente, presentato ieri presso il palazzo della Provincia di Salerno.

La fotografia scattata dall’Osservatorio “Ambiente e Legalità” di Salerno, ritrae una “Gomorra” anche dal punto di vista del ciclo dei rifiuti e del cemento. I numeri di Legambiente parlano chiaro: 3907 gli illeciti accertati nel 2008. Sono state 3466 le persone denunciate ed arrestate. Il giro d’affari, dell’ecomafie, in Campania è stimato in oltre quattro miliardi di euro gestito da circa 77 clan della camorra. Un’operazione criminale che controlla tutto; dal ciclo di rifiuti agli affari legati al cemento fino all’agromafia dell’agro sarnese-nocerino. L’area, famosa come una delle più fertili della Campania Felix, è oggi solo cemento illegale che si estende per 300 mila mq.

Secondo un’inchiesta sull’abusivismo edilizio, condotta dal quotidiano il “Sole 24 Ore”, è la provincia di Salerno a detenere il primato degli illeciti edilizi, con la maggior parte delle aree verdi ricoperte di cemento. Il denaro sporco, per ripulirsi, passa proprio attraverso le mura di appartamenti ed edifici costruiti abusivamente. Nel 2008 sono seimila le case abusive realizzate nell’area nord di Napoli. Basti pensare che il 67% dei comuni campani, sciolti per infiltrazioni mafiose, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio.

La Campania quindi resta al primo posto anche per quanto riguarda il ciclo illegale di cemento, che con i rifiuti, resta un connubio di affari camorristici inscindibile. Nel traffico illegale di rifiuti dal 2002, solo per citare alcuni numeri, sono state coinvolte ben 95 aziende e scoperte oltre 1035 discariche abusive.

«La Campania non sarebbe diventata la pattumiera d’Italia – ha dichiarato Franco Roberti, procuratore Capo della Repubblica di Salerno – se non ci fossero state imprese, produttrici di rifiuti spesso tossici e in alcuni casi radioattivi, che avessero affidato alle mafie lo smaltimento illegale di questi rifiuti».
Il magistrato mette in luce come le mafie abbiano, in Italia, da sempre esercitato, ed il caso dei rifiuti è emblematico, una funzione strumentale rispetto alle istituzioni e rispetto all’economia legale. Un sistema criminale, quello della camorra, evidenziato da Legambiente, che dissimula la vera natura dei rifiuti, sfuggendo ai controlli grazie anche ad una normativa a maglie larghe, che esercita il controllo totale su tutta la rete delle discariche abusive ed esercita pressioni estorsive sulle imprese che, a loro volta, gestiscono le illecite attività di smaltimento.

In questo scenario si inseriscono anche le responsabilità degli amministratori, che conniventi con i clan, concedono o facilitano l’acquisizione di provvedimenti autorizzativi di strutture spesso fatiscenti o non idonei dal punto di vista tecnico. Queste implicazioni contribuiscono a far si che non si possa parlare di normalità quando si fa riferimento al territorio campano.

«Nella cultura dell’antimafia – ha affermato don Tonino Palmese, referente di Libera per la Regione Campania – c’è un tema che molti studiosi stanno offrendo come contributo culturale all’antimafia sociale, ed è il concetto di normalità». Che non è la prassi mafiosa di inquinamento dell’ambiente, ma riscoprire e a pretendere il diritto alla salubrità delle proprie terre.
*Liberainformazione.it

venerdì 18 settembre 2009

A Baselice tutti soddisfatti per l’attivazione della prima classe dell’Istituto Medi

Si è risolto positivamente il problema della formazione della I classe all’Istituto per il Commercio “Medi” di Baselice. Il tempo di organizzare le lezioni e i ragazzi potranno iniziare a studiare. Questo è quanto ha comunicato ai genitori il sindaco Domenico Canonico. Si è sbloccato così un problema che rischiava di coinvolgere nella protesta l’intera comunità baselicese e fortorina.

Per la prima volta dalla sua nascita, l’Istituto, ad inizio anno scolastico, non aveva ancora avuto l’autorizzazione dagli organi competenti per l’attivazione della prima classe, malgrado i 22 iscritti e un diversamente abile. La protesta dei genitori accanto ai propri figli tra i banchi di scuola e la loro ostinazione a usare tutti i mezzi per giungere a una soluzione, ha trovato l’appoggio pieno del Comune che, con tempestivo impegno ha investito gli organi preposti per giungere a una soluzione positiva.

L’appoggio si è avuto anche da parte del parroco del paese don Michele Benizio e degli insegnanti che operano nella scuola. L’Istituto, a indirizzo economico, comprende oltre 100 iscritti ed è presente a Baselice da circa 40 anni offrendo ai ragazzi del Fortore la possibilità di studiare e trovare anche un’occupazione. Sono motivati, pertanto, i genitori, alla sopravvivenza dell’istituto, costretti altrimenti a mandare i figli altrove affrontando disagio e peso economico.

(www.ilquaderno.it)

mercoledì 16 settembre 2009

Recuperate classi nel Fortore e nell'Alto Tammaro, anche la prima al 'Medi' di Baselice

Primi spiragli nella vertenza in atto sul funzionamento di alcune scuole della provincia di Benevento. Pochi minuti fa, il dirigente scolastico provinciale, Pietro Esposito, ha comunicato l’elenco delle classi di scuola secondaria di secondo grado di cui è stato autorizzato il funzionamento nonostante non raggiungessero i requisiti numerici minimi fissati dalla norma.

Si tratta della classe quarta presso l’istituto professionale Palmieri di Pontelandolfo, della prima classe dell’istituto professionale commerciale Medi di Baselice, della terza classe presso l’Istituto Agrario Vetrone di San Bartolomeo in Galdo e della terza classe presso l’istituto tecnico commerciale Livatino di Circello. Questa iniziativa segue gli accordi intrapresi con le istituzioni locali e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Alberto Bottino.
Il dirigente Esposito, inoltre, rende noto che la Regione Campania ha assicurato 29 milioni di euro. 9 milioni serviranno a finanziare qualche unità in più, in particolare su posti di lingua nella scuola primaria e di sostegno nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di primo grado e nelle diverse aree disciplinari della scuola secondaria di secondo grado.

Le operazioni di nomina sui predetti posti di sostegno saranno effettuate presumibilmente entro le prossime tre settimane. 20 milioni saranno destinati al finanziamento dei “contratti salva precari” previsti dal decreto legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. Un paio di unità saranno, infine, recuperate per il profilo di collaboratore scolastico.

www.ilquaderno.it

martedì 15 settembre 2009

Fortore: nuovo anno scolastico, problemi al rientro

Difficoltà sono state incontrate all’Istituto professionale Enrico Medi di Baselice e all’Istituto Agrario di San Bartolomeo in Galdo, entrambi accorpati all’Istituto d’istruzione superiore “Enrico Medi” di San Bartolomeo in Galdo.

Ieri la riapertura del nuovo anno scolastico, e il ritorno tra i banchi degli studenti in alcuni istituti non è stato dei più tranquilli. Difficoltà sono state infatti incontrate all’Istituto professionale Enrico Medi di Baselice e all’Istituto Agrario di San Bartolomeo in Galdo, entrambi accorpati all’Istituto d’istruzione superiore “Enrico Medi” di San Bartolomeo in Galdo.

A Baselice si è in fermento per la mancata formazione della prima classe, all’Istituto non è a tutt’oggi pervenuta l’autorizzazione a tal fine da parte della direzione scolastico regionale.

Una situazione venutasi a creare poiché inizialmente il numero degli iscritti non raggiungeva il tetto minimo di 20 alunni, necessario per la formazione della classe. 17 erano infatti gli studenti iscritti a giugno, il numero è salito poi a 20 a luglio e a 22 agli inizi di settembre. Nonostante le comunicazioni effettuate dall’Istituto agli organi competenti, non è tuttavia giunta l’autorizzazione per la formazione della classe.

Nella speranza di una tempestiva risoluzione del problema, ieri mattina ad accompagnare a scuola gli alunni della prima classe gli stessi genitori, i quali in mancanza dell’attivazione della prima classe hanno presidiato la scuola. Presidio che si annuncia anche questa mattina e che proseguirà fino a quando non si otterrà l’autorizzazione necessaria.

Ulteriormente ingarbugliata la situazione dell’Istituto Agrario di San Bartolomeo in Galdo, dove le speranze di accompagnare fino al quinto anno quella che quest’anno sarebbe stata la terza classe sembrano vanificarsi di fronte al numero basso di iscritti e cioè di 15 alunni, così ci ha riferito il professore Iannelli, vice preside dell’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Medi” di San Bartolomeo a cui l’Agrario è accorpato.
(www.ilsannioquotidiano.it)