venerdì 3 ottobre 2008

La casta e l'ospedale

Tutti contro tutti. Di fronte alla vergognosa situazione dell’ospedale di San Bartolomeo la politica non sa fare altro che scaricare – attraverso la stampa – le proprie responsabilità sugli altri. Come al solito si avvicinano le competizioni elettorali e ognuno cerca di tirare l’acqua al proprio mulino. Ma la salute della gente non è di nessun partito. È un diritto sancito dalla Costituzione (che compie quest’anno i suoi sessant’anni) e che è stato ed è negato dalla stessa politica. Lo sappiamo bene che ieri a manifestare c’era anche qualche politico che ha trovato il suo momento per mettersi in bella mostra.
 
Invece di lasciare campo libero ai giovani che si avvicinano alla res-pubblica, il nostro ormai è diventato un sistema gerontocratico che continua a perpetuare se stesso, di padre in figlio e così via. Un sistema clientelare fossilizzato, cristallizzato che pensa solo ai propri interessi e non a quelli della comunità. La vicenda dell’ospedale docet.

Ma è anche vero che la politica (anche se litigiosa e inconcludente) non ha tutte le sue responsabilità. Un po’ di queste vanno imputate anche a noi semplici cittadini che di fronte ai drammi che attanagliano il Fortore ci poniamo spesso con omertà e indifferenza. Molto spesso lasciamo da soli chi invece ha il coraggio di denunciare le malefatte: vedi l’esempio del parroco di San Bartolomeo in Galdo, don Franco Iampietro. E allora? E allora la politica in alcuni momenti farebbe bene a tacere e i cittadini a parlare un po’ di più denunciando pubblicamente le ingiustizie e le sopraffazioni della Casta.

giovedì 2 ottobre 2008

Ambulanza, Cimitile rassicura don Franco


di Aniello Cimitile*


“Caro don Franco,
mi riferisco al suo appello-denuncia per la donazione di un’ambulanza per le esigenze dei servizi sanitari in San Bartolomeo in Galdo. A questo proposito, mi permetto farle osservare che la Provincia di Benevento, sebbene a stretto rigore giuridico non abbia competenza a intervenire
in materia, ha cercato da anni di favorire - e ha anzi sollecitato - tutte le iniziative per migliorare i servizi sanitari in particolare nelle aree montane.

Prova ne sia quanto fatto nell’ambito della misura 4.11 del POR Campania per la dotazione di presidi sanitari; la donazione di defibrillatori a circa 50 comuni sanniti; la donazione alla comunità di Castelvetere in Valfortore di un’ambulanza dotata di tutte le attrezzature necessarie anche per le patologie più severe e nelle condizioni di intervento più disagiate.

Su segnalazione del sindaco di San Bartolomeo in Galdo, dunque, la Provincia decise di destinare fondi del proprio Bilancio per l’acquisto di un’altra ambulanza da destinare proprio al capoluogo fortorino. Come lei stesso ricorda, la Provincia dispose di concretizzare la richiesta attraverso il coinvolgimento dell’Autorità competente in materia e cioè l’ASL BN 1.

Le assicuro che la Provincia ha puntualmente provveduto a dare esecuzione al proprio deliberato e anche a sollecitare, nei giorni scorsi, la stessa ASL a predisporre la gara d’appalto per l’acquisto dell’ambulanza; dal canto suo, l’ASL ci ha testè comunicato che sono state superate alcune difficoltà di ordine meramente tecnico-procedurale al fine di giungere alla donazione che, sotto la responsabilità della stessa ASL, sarà finalmente quanto prima messa a disposizione della comunità di San Bartolomeo in Galdo.

Mi rendo perfettamente conto che lei abbia inteso e intende tutt’ora sottolineare l’urgenza a provvedere in considerazione della gravità della situazione e dei tristemente noti ritardi connessi al completamento e all’apertura del nosocomio o comunque di una struttura di servizi sanitari adeguati nel Fortore: la prego di credere che io stesso sento imperiosa – e non solo per dovere istituzionale - la medesima esigenza.
Sono comunque convinto che l’ASL BN 1 completerà al più presto l’intero iter procedurale per l’acquisto e la donazione dell’ambulanza. Colgo l’occasione per presentarle i sensi della mia stima”.

*Presidente della Provincia di Benevento

mercoledì 1 ottobre 2008

Riordino comunità montane: quella del Fortore resta autonoma

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato il riordino delle comunità montane. (…) Per il Sannio si assiste all’accorpamento dell’Alto Tammaro e del Titerno nonostante i consiglieri regionali locali avessero presentato un ordine del giorno per mantenerle distinte. (…) Restano autonome, invece, Taburno e Fortore. Il provvedimento è stato licenziato sulla scorta delle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria 2008 che prevedono norme molto restrittive.
(tratto da il quaderno.it)

A San Bartolomeo si protesta contro la mancata apertura dell'ospedale

Cinquant’ anni di attesa, speranza, fiducia.
Cinquant’anni di delusione, rabbia ma non di rassegnazione.
I cittadini di San Bartolomeo in Galdo, paese in provincia di Benevento, ma che dista dal capoluogo regionale circa un’ ora e dieci di automobile, attende invano da mezzo secolo l’apertura dell’Ospedale S:Pio, struttura che prevede 118 posti letto e numerose attrezzature ospedaliere all’avanguardia per curare i malati del posto, da sempre costretti a spostarsi tra mille difficoltà per ottenere l’assistenza medica che spetta loro di diritto.
I lavori della struttura sarebbero oramai ultimati ma per ragioni burocratiche , e a causa degli interminabili tempi d’attesa delle procedure amministrative si teme che l’ospedale tarderà ancora una volta la sua definitiva apertura.

Il Sindaco stesso, Donato Agostinelli, ormai stremato dall’attesa, chiede delle risposte concrete e veritiere per non far si che si debba assistere all’ennesimo deperimento della struttura.
Per questo motivo ha invitato l’intera popolazione il giorno 2 Ottobre a partecipare alla “Giornata della Memoria”, in occasione del 50° anniversario dell’inizio della costruzione dell’ Ospedale”, per manifestare al mondo intero l’indignazione e la rabbia che tutti i cittadini sono costretti a subire da cinquant’anni.
Indignazione che aumenta senza dubbio quando uno dei tanti cittadini del fortore accusa un malore e per essere curato adeguatamente è costretto a sobbarcarsi almeno un’ora di viaggio, tempo prezioso per salvare vite umane.
(fonte: 82cento.it)

martedì 30 settembre 2008

San Bartolomeo in Galdo, IDV raccoglie l’appello del parroco: salute esigenza prioritaria

Michele Maddalena, consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, raccoglie l’appello lanciato sabato scorso dal parroco di San Bartolomeo in Galdo, don Franco Iampietro, in merito alle difficili condizioni in cui versa il servizio sanitario nel comune fortorino.

“La richiesta di aiuto di don Franco Iampietro merita impegno e solerzia da parte delle Istituzioni locali e dell’Azienda Ospedaliera competente – dichiara il dipietrista -. Un paese e una comunità, afflitti da problemi congeniti, devono rappresentare per tutti gli Enti competenti una priorità improcrastinabile. Mi attiverò, assieme al mio partito, affinché la tanta agognata ambulanza giunga finalmente a destinazione”.

“I cittadini – prosegue Maddalena - non sono più nelle condizioni di aspettare ulteriormente, così come le Istituzioni non possono permettersi di tentennare ancora, avendo peraltro già trovato tempo fa la soluzione al problema prospettato, da risolvere in tempi strettissimi e in maniera definitiva. Il passo è breve. La salute e l’incolumità della nostra gente sono prioritarie rispetto a qualsiasi tipo di azione pianificata, seppur urgente; non c’è opera pubblica o altro intervento di rilevante entità che tenga”.

(fonte: ilquaderno.it)

lunedì 29 settembre 2008

Ospedale di San Bartolomeo, protesta contro la mancata apertura

Giovedì prossimo alle 11,30 a San Bartolomeo in Galdo, si terrà la “Giornata della memoria” in occasione del 50esimo anniversario dalla costruzione dell’ospedale “Padre Pio” tuttora non realizzato definitivamente. La mobilitazione è stata organizzata dal sindaco Donato Agostinelli e dal Consiglio comunale del capoluogo fortorino.
(fonte: ilquaderno.it)

Comunità montane, domani la decisione

C’è grande attesa per la seduta di consiglio regionale in programma domani in cui si discuterà del riordino delle Comunità Montane. Tema di grande interesse anche perché il termine per l’approvazione del relativo testo di legge era scaduto il 30 giugno scorso.

sabato 27 settembre 2008

Don Franco: che fine ha fatto l'ambulanza per la Misericordia?

di Don Franco Iampietro*

Nella decennale, desolante, situazione della sanità nel Fortore, c’è anche questa: la “Misericordia” di San Bartolomeo in Galdo non ha un’ambulanza! Promesse tante. Aiuti, zero. E pensare che c’è una delibera della Giunta Provinciale di Benevento del 27 Febbraio 2008 (n° 128) con la quale si stanziavano ben centomila euro (cito dalla delibera) “per l’acquisto, da parte della ASL Bn 1, di un’autoambulanza di tipo A da destinare ad assicurare il servizio di emergenza e di pronto soccorso nella zona dell’Alto Fortore, da collocarsi nel Comune di San Bartolomeo in Galdo che non possiede nessuna autoambulanza attrezzata per il primo e pronto soccorso …”.
Sarà difficile e complicato acquistare un’ambulanza, ma sono trascorsi otto mesi con buona pace del “primo e pronto soccorso”! Gli infortuni e le malattie, purtroppo, non vanno in ferie e non rispettano i tempi della burocrazia o della negligenza!
La “Misericordia” di San Bartolomeo in Galdo (150 volontari!) merita rispetto e collaborazione per l’impegno, la dedizione e la professionalità; ma cosa può fare senza mezzi, senza risorse? A chi si deve rivolgere il cittadino allettato che ha bisogno di recarsi in un centro di analisi o di cura? (Il 118 interviene solo per le emergenze).

E allora si domanda a chi di dovere:
1. Che fine hanno fatto i centomila euro stanziati dalla Provincia per l’acquisto, da parte della ASL, dell’ambulanza?
2. Perché la ASL BN1 non ha ancora acquistato l’ambulanza? Quali sono gli ostacoli insormontabili e i responsabili degli stessi?
3. Nell’attesa del “faticoso parto” quale soluzione provvisoria si intende adottare?
4. Nella vicina Puglia vediamo intervenire, anche in piccolissimi comuni, ambulanze ed elicottero per le emergenze: non paghiamo le stesse tasse? Non apparteniamo alla stessa nazione? Perchè lì è possibile?

Pretendiamo che i responsabili della Provincia e della ASL BN1 rispondano in modo non evasivo a queste domande. Il problema è concreto, semplice e per certi versi banale: i soldi ci sono, la necessità pure, cosa altro aspettare? Ci dicano: per quanto tempo ancora la “Misericordia” nel Fortore dovrà intervenire ….. a piedi?
San Bartolomeo in Galdo, 27.09.2008

*Parroco in San Bartolomeo in Galdo e
Vicario Diocesano per la Pastorale Sanitaria

Fortorina, l'Anas avvia lo studio di fattibilità San Marco-San Bartolomeo in galdo

Apprendiamo con soddisfazione che il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha incontrato i vertici del Compartimento Anas della Campania e dal quale risulta la notizia ufficiale dell’avvio da parte sempre dell’Anas di uno studio di fattibilità per la realizzazione del completamento della cosiddetta “Fortorina” (da San Marco dei Cavoti a San Bartolomeo in Galdo e dunque la superstrada Foggia-Campobasso).
Il fatto positivo è che intanto inizia ad esserci un “pezzo di carta”, dato che fino ad oggi non esisteva nessun tipo progetto per quanto riguarda il tratto in questione. Certo ora bisogna trovare la copertura finanziaria. Cosa non facile. Tuttavia per una volta confidiamo nella classe politica sannita affinché (tutta) si dia da fare per togliere finalmente dall’isolamento il nostro amato Fortore. E far sì che il prossimo troncone passi veramente nel cuore di questo territorio, cioè tra Foiano Montefalcone Baselice e non magari deviarlo da qualche altra parte che di Fortore non c'è nemmeno l'ombra.

venerdì 26 settembre 2008

Il Governo convochi i Piccoli Comuni

Con una richiesta ufficiale il Portavoce del Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni Italiani, Virgilio Caivano, chiede al Governo la convocazione di Piccoli Comuni ai tavoli istituzionali sui temi delle piccole comunità locali. “Il nostro – dichiara il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, è un coordinamento reale, legalmente costituito con atto giuridico e con migliaia di adesioni in Italia e nel Mondo. La nostra azione svolta in questi anni a favore delle piccole comunità locali italiane dove vivono dieci milioni di cittadini ha trovato sempre l’attenzione e la condivisione proprio delle famiglie. Al Coordinamento hanno aderito Sindaci, consiglieri comunali, consiglieri regionali, parlamentari, parroci, associazioni culturali, sindacalisti, associazioni sportive, giornalisti e imprenditori. In queste settimane – ha rimarcato il leader di Piccoli Comuni – assistiamo sui temi del federalismo alla solita sequela di assurdità dove le ragioni dei cittadini passano come sempre in secondo piano e prevalgono le logiche e gli interessi delle lobby. La Costituzione – conclude Caivano - garantisce pari opportunità di rappresentanza e partecipazione e noi vogliamo partecipare ai tavoli istituzionali per far sentire le nostre ragioni e portare un contributo alla discussione generale”.