mercoledì 27 agosto 2008

Il Sud municipalista rilancia a Venticano

All’evento di Venticano in Provincia di Avellino ha fatto da cornice una straordinaria presenza di cittadini attenti e sensibili al tema del cambiamento dell’attuale sistema istituzionale.

Ad aprire i lavori del convegno il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia, che ha voluto ribadire il ruolo strategico dei piccoli Comuni che si aggregano sui servizi ai cittadini e creano concrete sinergie anche per fare sviluppo e quindi creare le condizioni per arrestare la desertificazione demografica. Per il rappresentante dell’Anci Campania piccoli Comuni, Paolo Belmonte occorre guardare alle misure comunitarie con maggiore coraggio e senso di responsabilità con progettazioni serie e davvero utili al territorio. Significativa la relazione del Presidente Anci Lazio piccoli Comuni, Francesco Chiuchiurlotto, che ha posta la necessità di una maggiore condivisione dal basso delle risorse in campo in grado di offrire soprattutto ai giovani le stesse opportunità di chi vive nei grandi centri a partire dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

Da parte sua Il portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano ha detto con forza che “il tempo delle parole è scaduto, il Sud piagnone e clientelare è destinato alla sconfitta. Questo è il tempo dei talenti valorizzati, della spesa pubblica intelligente, della condivisione e soprattutto di aprire una nuova stagione della responsabilità civile ed amministrativa. La lotta agli sprechi, alla cattiva politica è un doveroso atto che ognuno di noi deve mettere in campo nella quotidianità. Sono contrario alla reintroduzione di nuove odiose tasse sulla casa, sono fortemente favorevole all’abbattimento della spesa pubblica storica che favorisce solo le lobbyes del cemento ed il Sud.”.

martedì 26 agosto 2008

Marchio e sito web per il Distretto industriale del Fortore

Importante riunione operativa, stamattina, presso la sede della Fondazione “Lee Iacocca” di San Marco dei Cavoti per scegliere il marchio e presentare il sito web del Distretto industriale dell’area fortorina.
All’incontro, convocato e coordinato dal presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennaro Masiello, sono intervenuti i vicesindaci di San Marco dei Cavoti, Francesco Cocca (che è anche presidente della Fondazione) e di Molinara, Antonio Pirro, rappresentanti delle categorie produttive, tecnici e operatori del desk distrettuale che opera nella cittadina d’origine provenzale. Presenti gli incaricati del “gruppo Moccia” che hanno illustrato le ipotesi grafiche, simboliche e operative del marchio che contraddistinguerà le attività imprenditoriali che operano nell’area del distretto.

La scelta finale del logo avverrà nelle prossime ore e successivamente sarà presentato ufficialmente agli organi d’informazione. Si tratterà, in ogni caso, di un marchio, operativo fin da subito, che andrà oltre l’ambito del distretto.
Per quanto riguarda il portale, che presto sarà on line, gli operatori del desk distrettuale ne hanno illustrato le principali caratteristiche, sottolineando che si tratta di una finestra informativa per l’imprenditoria nazionale sull’economia distrettuale che, quindi, oltre alla promozione del riconoscimento della rilevanza distrettuale, opererà a supporto degli interscambi tra strutture nazionali e locali, evidenziando le opportunità di investimento.
(tratto da epicentrobenevento.it)

Scuola, al sud 1 ragazzo su 4 si ritira

I ragazzi del sud sono in fuga dalla scuola. A lanciare l'allarme è uno studio di Bankitalia: uno studente su quattro abbandona la scuola dopo le medie. La situazione più critica si registra in Campania, Sicilia e Puglia dove la percentuale di abbandono scolastico supera il 25%. Un dato nettamente superiore alla media nazionale che si ferma poco sotto il 20%, con il nord-ovest più o meno al 18%, il nord-est al 15% e il centro a circa il 13%.
Lo studio, che ha come tema 'La dispersione scolastica e le competenze degli studenti' sottolinea che rispetto al centro e al nord la percentuale degli abbandoni precoci è in linea con la media europea, il Mezzogiorno "si caratterizza per una maggiore dispersione scolastica e una più elevata incidenza di giovani con scarse competenze". Uno scenario davvero preoccupante che ha radici profonde. Troppi insegnanti a tempo determinato, scuole fatiscenti e scarsi stimoli culturali dall'ambiente familiare, sono questi secondo Bankitalia, i principali elementi della crisi.
(tratto da repubblica.it)

lunedì 25 agosto 2008

La Lega Nord protegge gli enti inutili e spreconi

“A differenza della Lega di Bossi – dichiara il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - noi vogliamo sostituire, partendo dal Sud, uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere e ogni attività sociale con uno Stato veramente popolare, in grado di riconoscere i limiti del suo mandato, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali come la famiglia e i Comuni. Uno Stato rispettoso della persona umana pronto ad incoraggiare, accompagnare, non assistere, le iniziative private. Uno Stato leggero, con una burocrazia leggera e meno invadente. Uno Stato libero dagli orpelli di tantissimi Enti inutili dove i Comuni nella loro autonomia siano davvero le fondamenta istituzionali in grado di rispondere rapidamente alla legittime attese dei cittadini. Uno Stato dove la spesa pubblica è al servizio delle famiglie e non delle lobbyes voraci e clientelari.

domenica 24 agosto 2008

Federalismo fiscale, a rischio collasso i comuni del Sud

“La bozza di federalismo fiscale rischia di far collassare i comuni del Sud del Paese. La maggiore autonomia finanziaria annunciata dal Ministro Calderoli sarà difficilmente sostenibile dalle amministrazioni locali, in particolare da quelle del Mezzogiorno”.
Questo è il commento del segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, a seguito delle dichiarazioni del Ministro della Semplificazione normativa sulla bozza di federalismo fiscale attualmente in discussione. Una preoccupazione concreta, quella di Bortolussi, perché basata sui numeri e su una dettagliata indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’associazione artigiani mestrina. Una mappatura delle difficoltà dei comuni italiani calcolata sul rapporto tra entrate proprie e spese correnti.

Ebbene, rispetto ad un saldo negativo medio nazionale per comune pari a 1 milione 132mila euro, emergono i dati sconfortanti dei comuni della Campania, dove la media del saldo negativo per ciascuna amministrazione è di 2 milioni 723 mila euro; e non va meglio in Puglia dove la differenza tra entrate proprie e spesa corrente è di 2 milioni 518 mila euro. Anche in Basilicata, poi, le difficoltà dei comuni sono notevoli nel far quadrare i bilanci. In media ciascun comune lucano ha un saldo negativo tra entrate tributarie e spese correnti di un milione 301 mila euro. Mentre in Calabria si arriva a quota 1 milione 188 mila. Cifre ben lontane da quelle dei comuni del Nord dove si va dai 364 mila euro di saldo negativo per ciascun comune piemontese ai 127 mila della Lombardia, dai 712 mila di quelli della Liguria ai 288 mila del Veneto ai 642 mila dell’Emilia Romagna. E anche i comuni delle Regioni centrali - ad esclusione di quelli dell’Umbria che sfiorano un milione 800 mila euro di saldo negativo – si distanziano da quelli del Sud. A confermarlo sono i dati rilevati dagli esperti dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.

In ogni caso la misura proposta dal Ministro Calderoli non farebbe ‘soffrire’ solo il Sud. Perché i saldi negativi comunali sono a dir poco ‘cosa di tutti gli italiani’. In effetti, gli unici a far rilevare saldi positivi tra i comuni capoluogo di provincia sono: Belluno dove il saldo arriva a quota 1 milione 180 mila euro; Forlì con 1 milione 233 mila di bilancio positivo e Biella con 630 mila euro di saldo positivo. Questi gli unici tre comuni in cui le entrate proprie sono superiori alla spesa corrente.
Ovvero Quelli in cui il tasso di copertura della spesa corrente con entrate proprie supera il 100%. Ultimi comuni in questa graduatoria sono ancora una volta quelli del Sud, dove i tassi di copertura scendono vertiginosamente sotto a quota 50%.

sabato 23 agosto 2008

San Bartolomeo, tre giorni dedicati all’emigrazione e Rocky Marciano


Emigrazione e Rocky Marciano. Un filo invisibile lega i due fenomeni (uno sociale l’altro sportivo) al Fortore. E per rivivere tutto ciò che l’Istituto comprensivo di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) ha organizzato col patrocinio del Comune e in collaborazione con l’Associazione nazionale famiglie emigranti e la Regione Campania, una manifestazione dal titolo “Il Fortore terra di migranti”.

Una tre giorni di mostre per ripercorre un avvenimento che ha segnato, nel bene e nel male, questo territorio. Da domani gli interessati potranno visitare, sino al 25 agosto presso la scuola elementare in via Costa, la mostra di ricamo e quella sugli emigranti sanbartolomeani.
Da non perdere la mostra fotografica dedicata al grande pugile italo-americano Rocky Marciano, di padre abruzzese e madre fortorina. Pasqualina Picciuto, infatti, nasce a San Bartolomeo in Galdo nel 1902 ed emigrò giovanissima negli Stati uniti d’America. È censita erroneamente dall’ufficio emigrazione con nazionalità greca. Solo da pochi anni si è scoperto che la madre del Campione era di origine fortorina.
La mostra dunque ripercorre la vita e la carriera di Rocky. Una galleria fotografica in cui il visitatore può immergersi e rivivere i momenti agonistici più importanti del boxer 49 volte campione imbattuto. Un percorso fatto di sudore e sangue. Di pugili che si arrendono al cospetto forse del più grande boxer di tutti i tempi: Rocky Marciano.

La manifestazione sarà chiusa da un convegno che si terrà nel pomeriggio del 25 agosto presso il teatro comunale del comune fortorino.

giovedì 21 agosto 2008

Il Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi a Venticano

Nel sessantesimo anniversario dell’autonomia comunale del piccolo Comune di Venticano in provincia di Avellino i sindaci dei piccoli Comuni italiani si ritrovano per riflettere sul ruolo dei Municipi ed in particolare sul Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi. L’importante manifestazione si terrà lunedi 25 agosto 2008 alle ore 18 in Piazza A.Verardo nello splendido scenario di Venticano nel Sannio più bello. Le riflessioni sul ruolo della musicalità nel Mezzogiorno di oggi sono affidate al Portavoce dei Piccoli Comuni italiani, Virgilio Caivano ed al Responsabile ANCI Piccoli Comuni, Paolo Belmonte. Ad aprire i lavori moderati dal giornalista de “Il Mattino”, Gian Pietro Fiore, il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia. Prevista la presenza dei sindaci di piccoli Comuni del Nord e del Sud dell’Italia, di esponenti politici e del mondo culturale del Mezzogiorno d’Italia.

“L’iniziativa di Venticano assume una valenza particolare - dichiara Virgilio Caivano – perché rappresenta una risposta vera con il nostro municipalismo sturziano alla propaganda leghista di un federalismo cattivo e soprattutto dannoso per le piccole comunità locali. Alla dannosa ipotesi di reintroduzione dell’odiosa tassa sulla casa per fare cassa, noi rispondiamo con la necessità di aprire dal basso una nuova stagione della responsabilità amministrativa della cosa pubblica. Il municipalismo sturziano, equo e solidale, fondato sul principio della sussidiareità è la vera risposta alla pressante domanda di partecipazione e di realizzazione di quella rete di servizi locali indispensabile per guardare al futuro. Il Mezzogiorno d’Italia – avverte l’anima di Piccoli Comuni - è ormai ad un punto di svolta e pensare alla spesa pubblica inutile ed improduttiva con lo sguardo rivolto al passato equivale ad una condanna certa al declino per le piccole comunità locali. Innovazione e ricerca, agricoltura di qualità ed energia le sfide vere per una classe dirigente che si ritiene tale. Le misure comunitarie e le politiche regionali sono contro una moderna forma di municipalismo del Mezzogiorno ed allora – la proposta di Virgilio Caivano - occorre uno sforzo in termini di qualità progettuale da parte delle Istituzioni locali che debbono abbandonare al loro destino le lobbies dei tecnici e del cemento per guardare ai bisogni concreti della gente. Al Sud - le conclusioni del leader di Piccoli Comuni – non so le risorse economiche che mancano, quello che serve è l’utilizzo intelligente e produttivo del flussi finanziari. Il municipalismo è la vera risposta al finto federalismo leghista attenta alla difesa dei particolari e dei privilegi economici dei pochi a discapito delle masse e della complessità del nostro Paese”.

Appunti di viaggio: il mondo in una stanza


E’ stata inaugurata ieri mattina la mostra fotografica “Appunti di viaggio” di Domenico Vinciguerra e Amalia Agostinelli. I due fotografi hanno messo in mostra gli scatti più belli dei loro tanti viaggi per il mondo. Naturalmente la coppia non ha voluto far mancare alla loro collezione i luoghi e i volti della loro terra: il Fortore.

Terra a cui Domenico e Amalia si sentono molto legati. E partendo da San Bartolomeo, Domenico e Amalia hanno ripercorso la loro esperienza di viaggiatori che va dalle coste campane a quelle siciliane. Scorci di Ponza e di Rimini si confondono tra i volti e i luoghi più esotici: il Sultanato dell’Oman, fino alla Thailandia. Dal Mar Rosso fino ai Carabi. Un angolo speciale la coppia Vinciguerra l’ha dedicata a Cuba, dove i coniugi con i loro obiettivi hanno colto i volti più singolari dell’isola caraibica. I due professionisti dell’obiettivo hanno messo a fuoco le contraddizioni di un angolo meraviglioso e allo stesso tempo dannato del Mar Caraibico.
La mostra, allestita a San Bartolomeo in Galdo, in Piazza Garibaldi, si protrarrà fino al 26 agosto prossimo.

martedì 19 agosto 2008

Redditi in picchiata nell'ultimo decennio: nel Fortore i comuni sanniti più poveri

Quattro comuni del Sannio sono tra i più poveri d’Italia quanto a reddito per contribuente. Si tratta di centri che si trovano nell’area del Fortore. In fondo alla classifica c’è Castelpagano che ha riscontrato una flessione del 14,1% nel reddito individuale nel periodo tra il 1999 e il 2007. I dati sono stati offerti dal quotidiano economico e finanziario “Il Sole 24Ore”. Castelpagano è all’undicesimo posto con 4.889 euro per contribuente mentre il record spetta a Platì, in provincia di Reggio Calabria.

Seguono Castelfranco in Mescano al sedicesimo posto con un reddito per contribuente di 5.006, con una flessione del 18,1% rispetto agli anni precedenti. Castelvetere in Valfortore è al trentaduesimo posto con un reddito di 5.238 con una flessione del 6%. C’è poi San Giorgio La Molara con 5.238 di reddito per abitante nel 2007 che si colloca al trentaduesimo posto con una flessione del 15,5% rispetto al passato. La città capoluogo è al 95esimo posto in classifica con un reddito individuale pari a 10.486. Anche in questo caso c’è stata una flessione stimabile nell’8,4% (...).
(tratto da il quaderno.it)

lunedì 18 agosto 2008

Pontelandolfo, commemorata la strage del 1861

Pontelandolfo è un comune di 2.518 abitanti della provincia di Benevento e dista solo 35 Km dal capoluogo di provincia. Pontelandolfo è purtroppo noto per essere stato, insieme con Casalduni, il 14 agosto 1861, teatro di un feroce eccidio, indiscriminatamente perpetrato dalle truppe sabaude sulle popolazioni civili inermi dei due comuni, come rappresaglia del massacro di 40 soldati e 4 Carabinieri fatti prigionieri, avvenuto nei giorni precedenti per mano di circa 200 reazionari (anzi sarebbe meglio chiamarli "Partigiani") borbonici nel contesto storico del conflitto che insanguinò il Sud Italia. Per vendetta un battaglione di 500 "Bersaglieri", comandati dal Colonnello Gaetano NEGRI, successivamente eletto Sindaco di Milano, massacrò oltre 200 cittadini e distrusse il paese incendiandolo. Moltissime donne furono stuprate prima di esser assassinate e non furono mai ufficialmente forniti dati ufficiali sul numero totale dei morti ammazzati. Stragi simili avvennero anche a Scurcola Marsicano, Pizzoli, Isernia, Montefalcione. Alla strage, il gruppo musicale degli "Stormi Six" ha dedicato la canzone che si chiama proprio "Pontelandolfo". Come ogni anno, Fiore MARRO, segretario nazionale dei "Comitati delle Due Sicilie", associazione culturale filoborbonico, commemora l'avvenimento e così giovedì 14 agosto scorso, insieme al Presidente Nazionale Vozza e con la presenza di decine di esponenti dei diversi comitati sparsi per tutta la penisola, hanno degnamente commemorare i "partigiani" borbonici che l'invasore sabaudo ha fatto passare alla Storia come "briganti".

Dal nord sono giunti il coordinatore per il Veneto Mario Moccia accompagnato dal direttore del mensile "Due Sicilie", l'avvocato Antonio Pagano, poi i Nicola Graniello e Massimo Dentice, napoletani doc direttamente da Brescia, ed ancora i rappresentanti dell'Emilia Marco Fortunato, Luigi Costantino e Alessandro Calvo. C'erano anche i pugliesi con in testa il coordinatore Ezio Spina e Gaetano Marabello e Diego Eramo, il direttore di "Bisceglie15giorni" Salvatore Valentino e Giovanni Mustafà Palmulli da Foggia. La Calabria era rappresentata da Duccio Mallamaci, mentre la Campania l'ha fatta da padrone assoluto in questo evento celebrativo, oltre al "reggimento" Caserta con a capo il coordinatore Mauro Giaquinto, Antonio Riccio, il professore Pasquale Cervo da Caiazzo, Ilario Simonetta, Giovanni Salemi e gli amici dell'alto casertano oggi ribattezzata Ciociaria, Ferdinando Corradini, Argentino D'Arpino ed il responsabile del sito CDS Lazio Alfonso Vellucci.

I napoletani erano capitanati dal dott. Eduardo Vitale, direttore de "L'Alfiere". Napoli CDS aveva in sua rappresentanza i giovani Angelo D'Ambra e Stefano Lo Passo, presente poi l'associazione "Esperide: centro studi Due Sicilie" con Antonio De Innocentis e Rosario Mascolo e l'editore Pietro Golia. Da Benevento l'ingegnere Di Donato e l'attore Enzo Morzillo, mentre il coordinatore Nicola Longobardi con Nello Esposito e Gennaro Cesarano sono venuti da Castellammare di Stabia. Eppoi Luigi De Angelis, Massimo Cuofano, Diana Damiano e Emilio Barretta e Vincenzo D'Amico di Nocera Inferiore. Padrone di casa il coordinatore dei Comitati Due Sicilie Renato Rinaldi, anima del riuscito evento.
(Fonte: www.casertanews.it)