sabato 20 febbraio 2016

Eolico selvaggio, sì a mozione 5stelle ma la palla passa alla giunta regionale

Eolico selvaggio, mozione 5stelle
Il consiglio regionale della Campania ha approvato la mozione proposta da Vincenzo Viglione (M5s) ma da qui a parlare di moratoria la strada è ancora lunga.

Non era affatto scontata l’approvazione, all’unanimità, quest’oggi (ieri pomeriggio, ndr) in seno al consiglio regionale, della mozione proposta da Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5stelle. 

La mozione approvata prevede, la “richiesta di sospensione delle procedure di autorizzazione degli impianti eolici nelle province di Avellino e Benevento”.

Ma non solo, perché impegna inoltre “la Giunta regionale ad attivarsi per la redazione e l’approvazione di un Piano energetico regionale e, nelle more, a procedere alla sospensione delle procedure in corso di autorizzazione degli impianti ad energia rinnovabile da fonte eolica; ad impegnarsi con i cittadini e con i comitati civici per porre in essere tutte le iniziative utili, per quanto di competenza, per ottenere la dichiarazione di notevole interesse pubblico per il paesaggio rurale dell’Alta Irpinia e dell’Alto Sannio (Codice dei beni culturali e del paesaggio). 

"A vigilare sulla corresponsione delle royalties da parte delle aziende produttrici ai Comuni a titolo di ‘risarcimento ambientale’ per l’installazione dei campi eolici; a regolare il sistema di certificazione di produzione da fonti rinnovabili (certificato verde) riguardante i territori delle province di Avellino e Benevento e conseguente sospensione del rilascio di tali certificati fino al completamento di tale regolamentazione.

A garantire vantaggi e ristori alle comunità locali che favoriscano cultura, turismo, lavoro locale, insediamento di attività produttive non arrecando danni all’ambiente; a valutare l’opportunità di avviare una riflessione all’interno del consiglio regionale che porti alla richiesta di modifica del d.lgs. n. 387/2003 in materia di attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”.

Insomma non c’è proprio da esultare, anche perché non c’è traccia di nessun blocco riguardante i vecchi impianti e le vecchie concessioni, sono 34 nel Sannio le autorizzazioni non istallate pari a 657mw e 295 aerogeneratori che nel momento in cui non verranno bloccati tra cavidotti, elettrodotti, centrali di smistamento, cemento, il territorio sarebbe già in pratica distrutto (...).

(tratto da ilquaderno.it)

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