venerdì 19 febbraio 2016

Bruxelles, concerto di Luciana Canonico e trattato di Marrakech

La pianista Luciana Canonico
Dibattito sul trattato di Marrakech. 

II 2 marzo, l’Istituto italiano di cultura ospiterà l’evento organizzato dall’eurodeputata Isabella Adinolfi, membro della Commissione cultura per il Gruppo Efdd -Movimento5 stelle, con la partecipazione straordinaria della pianista baselicese Luciana Canonico.

Al dibattito iniziale interverrà la vicepresidente dell’European Blind Union, Barbara Martin, che illustrerà la propria esperienza nel campo del libero accesso alla cultura per i non vedenti


L’Ue, il 30 aprile del 2014, ha firmato il trattato di Marrakech, col quale si stabiliscono una serie di norme e principi volti a favorire la diffusione di opere e testi in un formato accessibile per le persone non vedenti, con incapacità visive o comunque con altre difficoltà ad accedere al testo stampato. 

Il trattato prevede così una serie di eccezioni e di limitazioni alle norme in materia di diritto d’autore a livello nazionale, in virtù del rispetto e dell'implementazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità.

A seguire, Luciana Canonico, allieva del conservatorio di musica “Nicola Sala” di Benevento, eseguirà i preludi di Chopin.

La giovane pianista baselicese, seguita da anni dal maestro di pianoforte Tina Babuscio, debutta nel 2010 al teatro san Carlo di Napoli, grazie all’incontro col prefetto Antonio Manganelli, mostrando per la prima volta il suo straordinario talento. 

Da allora, le eccezionali capacità e doti artistiche della giovane pianista vengono riconosciute in diversi concorsi nazionali ed internazionali. 

Ospitata varie volte dalla Rai, le viene successivamente assegnato il prestigioso premio “San Michele Arcangelo”, al quale seguono esibizioni in tutta Italia. 

Dal felice incontro, poi, con il dottor Vincenzo Spadora, Autorità garante per l’infanzia e per l’adolescenza, colpito dal talento e dalla storia della giovane, nasce l’idea di incidere il disco “I miei occhi, la mia anima”.

La storia di Luciana diventa così l’esempio di come la forza di volontà ed il sacrificio permettano di superare i propri limiti fisici e le proprie disabilità, coronando i propri sogni. 

Garantire il libero accesso alla cultura per i non vedenti permette agli stessi di partecipare pienamente alla vita sociale, culturale e politica della società. 




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