giovedì 30 luglio 2015

Rapporto Svimez, Sud condannato alla povertà

Presentazione Rapporto Svimez
Un Paese diviso e diseguale, dove il Sud scivola sempre più nell'arretramento. 

Nel 2014 per il settimo anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno è ancora negativo (-1,3%). Il divario di Pil pro capite è tornato ai livelli di 15 anni fa. 

Negli anni di crisi 2008-2014 i consumi delle famiglie meridionali sono crollati quasi del 13% e gli investimenti nell’industria in senso stretto addirittura del 59%. 

Nel 2014 quasi il 62% dei meridionali ha guadagnato meno di 12mila euro annui, contro il 28,5% del centro-nord.

Questa la fotografia che emerge dalle anticipazioni del Rapporto SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno 2015 presentate oggi il 30 luglio 2015 a Roma.
"Nessuno del governo al momento ha commentato i dati disastrosi sulla situazione economica e sociale del Mezzogiorno – attacca Nicola Fratoianni coordinatore nazionale Sel –, perché dovrebbero dire la verità".
E cioè che:

- nello Sblocca Italia l'81% delle risorse sono andate al Nord.

- ad ottobre 2014, sono stati destinati 4,799 miliardi di euro alle infrastrutture ferroviarie del centro nord e solo 60 milioni al Sud.

- il mese successivo appena, il governo ha scippato 3.5 miliardi di euro di fondi FAS per il Sud, per pagare le decontribuzioni sulle nuove assunzioni.

- A febbraio scorso, il governo italiano ha chiesto 2,4 miliardi all'UE per realizzare infrastrutture: 69 al nord e 2 al sud.

E infine ascoltate che dicono i 5Stelle a proposito della Banca Meridionale, una banca pubblica a sostegno delle piccole e medie imprese del Sud che dal 2012 al 2014 ha erogato crediti per 1,3 miliardi con una sofferenza appena dell'1 per cento.

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