mercoledì 8 maggio 2013

Petrolio, dopo Pietra Spaccata tocca a Case Capozzi

Continua l’azione di contrasto del comitato dei sindaci e degli amministratori del Fortore e del Tammaro ai progetti di trivellazioni. Nuovi sviluppi dal fronte comune degli enti aderenti al “Protocollo di Intenti” a salvaguardia del territorio interessato dalle attività di ricerca di idrocarburi della Delta Energy. Nei giorni scorsi, infatti, presso l’aula consiliare del Comune di Colle Sannita, i rappresentanti del comitato, dietro convocazione dei coordinatori Domenico Costanzo e Valentino Castello (consiglieri di opposizione del Comune di San Marco dei Cavoti), hanno fatto il punto sulla vicenda che li contrappone al colosso multinazionale.

“Battaglia che, – affermano i coordinatori in una nota – spiegata sul campo giuridico-amministrativo con la proposizione di ricorsi e diffide, si è spostata sullo scenario più vasto dello scontro sovra istituzionale ed istituzionale tra gli stessi enti interessati, alcuni dei quali, sebbene inizialmente aderenti al Protocollo di Intenti, non hanno preso posizione fattiva sulle problematiche aspramente coinvolgenti le municipalità promotrici, firmatarie e fattive delle attività giuridiche e di tutela amministrativa già proposte”.

Le azioni avverso il progetto denominato Pietra Spaccata hanno visto il sostegno personale di sindaci, amministratori, tecnici comunali e società civile, che hanno sostenuto personalmente anche i costi economici. Costanzo e Castello hanno dettagliatamente relazionato ed informato amministratori e tecnici che “la situazione riguardante l’intervento Pietra Spaccata, dopo aver già proposto ricorso (allo stato sub-judice) al Presidente della Repubblica, è stata definitivamente ultimata con la interposizione del ricorso al difensore civico regionale”. I coordinatori hanno sottolineato che “è aperta e viva adesso, e necessita anch’essa di approfondito studio e tutela, l’analisi del progetto denominato Case Capozzi, che ancorché tendente alle stesse finalità dell’altro intervento, interessa altre e più vaste aree, anche nel territorio della provincia di Avellino”.

“Lo studio legale Giordano di San Giorgio la Molara, – affermano Costanzo e Castelli – di nuovo impegnato per la difesa dei territori interessati dal progetto Case Capozzi, ha relazionato sulle nuove attività da intraprendere, sia di carattere tecnico che di rilievo giuridico, significando che sarà posto in essere ogni rimedio esperibile al fine di scongiurare qual svoglia provvedimento autorizzativo regionale che già potrebbe essere prossimo all’adozione. Saranno nuovamente interessati alla vicenda i tecnici comunali che hanno già offerto la loro preziosa opera di consulenza per il progetto Pietra Spaccata”. L’intervento dei coordinatori si chiude con una nota polemica.

“Inspiegabile, esaminato l’evolversi degli eventi, è la reiterata assenza ovvero ambiguità di alcuni rappresentanti istituzionali che, nonostante siano stati vivacemente e più volte compulsati, non hanno inteso ancora prendere netta e chiara posizione sulla vicenda. Si spera – concludono Costanzo e Castelli – in una più completa e proficua futura collaborazione, fosse anche per il solo senso e dovere di quella solidarietà e collaborazione che avrebbe già dovuto caratterizzare l’operato fin qui svolto”.

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