lunedì 11 marzo 2013

Petrolio nel Sannio: I sindaci presentano ricorso straordinario al Presidente della Repubblica

Continua l'attività del Gruppo di lavoro del "Protocollo d'intenti fra Comuni e Comunità montane interessati dalle indagini per la ricerca di idrocarburi". L'ultimo incontro si è tenuto mercoledì 6 marzo scorso, presso l'aula consiliare del Comune di Campolattaro.

Presente, insieme ad amministratori e tecnici di alcuni Comuni del Sannio e dell'Irpinia, anche l'avvocato Pierluigi Giordano, che ha portato i suoi contributi al tavolo di discussione. Come già ipotizzato dai promotori, va delineandosi in maniera più decisa la strategia di lotta a tutela del territorio avverso quelle attività ritenute altamente invasive, quali quelle che senz'altro dovranno seguire alla preannunciata fase di indagine. In questi due mesi, dall'otto gennaio di quest'anno, l'attività è stata finalizzata a raccogliere adesioni da parte del maggior numero di Enti, ed acquisire in modo ufficiale informazioni e documenti relativi ai due progetti di ricerca denominati "Pietra Spaccata" e "Case Capozzi": "E' singolare che nel Sannio -si legge nella nota a firma di Domenico Costanzo e Valentino Castello per il coordinamento del Protocollo d'Intenti - mentre si sta tuttora pagando lo scotto per le attività estrattive di un passato abbastanza recente (vediattività di bonifica in atto da circa quattro anni nel territorio di San Marco dei Cavoti, bonifica che continuerà per qualche anno ancora), si pensi di avviare ulteriori ricerche in ben 33 Comuni (compresa la città capoluogo di provincia, stranamente silente e assente nella vicenda) coinvolti nei due progetti presentati dalla società inglese Delta Energy ltd al Ministero per lo Sviluppo Economico e quindi alla Regione Campania".

In virtù di queste considerazioni, preoccupanti e condivise dai rappresentanti degli Enti aderenti, si è confermata la decisione di procedere con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e al Difensore Civico della Regione Campania.

"Contemporaneamente - conclude il comunicato - verrà avviata una campagna informativa, in aggiunta all'opera meritoria che è stata già intrapresa da associazioni e comitati, mirata a raggiungere e coinvolgere ogni singolo cittadino, poiché non tutti sono a conoscenza di quanto si sta preparando ad accadere sul proprio territorio, in modo invasivo e probabilmente irrimediabile, con gravi ripercussioni sulle vocazioni agroalimentari, sulle prospettive di sviluppo e di promozione turistica, legate alle caratteristiche ambientali e culturali delle nostre zone”.

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