martedì 5 febbraio 2013

Ancora eolico nel Fortore


La Commissione Via della regione Campania ha dato parere positivo ad un nuovo progetto per la realizzazione di un parco eolico a San Marco dei Cavoti. La Commissione ha infatti espresso parere di compatibilità ambientale, su conforme giudizio della Commissione V.I.A., V.A.S. e V.I., al progetto “impianto eolico composto da 7 aerogeneratori di potenza complessiva 14 MW da realizzarsi alle località Piana delle Logge ed Acquafredda del comune di San Marco dei Cavoti. Ne da notizia il Burc regionale di lunedì 4/2/2013. Da sottolineare che la medesima commissione aveva in un primo tempo bloccato il progetto poichè “l’impianto proposto risultava in adiacenza ad altri impianti, realizzati e di futura realizzazione.

Esso si prefigurava a nord del centro abitato di San Marco dei Cavoti, alla distanza media di 4 km e a una quota media di 800 m.s.l.m., con un’installazione complessiva di 47 torri eoliche, differenziate per taglia e potenza. Si evidenziava a tale proposito che il sito interessato, in una valutazione in area vasta, risultava gravato da una serie di impianti realizzati e di futura realizzazione che, seppur di impatto visivo moderato se presi singolarmente, avrebbero dato forma ad inevitabili insediamenti a selva, con notevolissimo impatto sulla componente paesaggistica in una valutazione cumulativa”. La Sorgenia riformulava quindi il progetto riducendo il numero di torri da installare ed ottenendo in questo modo il via libera della Commissione ambientale regionale e superare per “magia” il notevolissimo impatto sulla componente paesaggistica che la medesima Commissione aveva in un primo tempo correttamente considerato.

(Fonte: informatoresannita.it)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"E no iè fàtte nòtte ancore". Vale a dire: c'è ancora tanta luce di giorno prima che faccia notte, quindi c’è ancora tempo per lavorare!!!.
Di questo passo saremo sommersi di pali eolici, come le canne, in un vecchio vigneto, sono poste a sostegno delle viti. L'Alto Sannio è diventato, purtroppo, un territorio di conquista da parte di chicchessia. Il colpo di grazia dovrà ancora arrivare con le trivellazioni ...!. Un tempo remoto c'erano i barbari che facevano di un territorio e della sua popolazione ciò che desideravano. Adesso chi c'è?. Senz'altro la volontà universale di pochi ( quelli che contano!) a trarre profitto, incuranti della territorialità ambientale, già gravemente compromessa e di quelle popolazioni residenti la cui caratteristica è l’ospitalità. Buon lavoro con l'avvallo delle autorità.
Iaman