venerdì 28 dicembre 2012

Trivellazioni petrolifere in 19 comuni del Sannio, ecco quali sono

Prima la scoperta di un'associazione, poi il fronte comune lanciato in Provincia. Ma potrebbe non bastare. Con un avviso pubblicato sul Burc della Regione Campania del 24 dicembre 2012, viene comunicato che la Commissione di Via (Valutazione Impatto Ambientale) ha dato il via libera per le trivellazioni petrolifere nella provincia di Benevento.

E' arrivato infatti il parere favorevole di Via integrata con la Valutazione d'incidenza "su conforme giudizio della Commissione V.I.A., V.A.S. e V.I., espresso nelle sedute del 2 agosto 2012 e del 30 ottobre 2012 per il al progetto "Intervento di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma denominato "Valle Spaccata" in vari Comuni della Provincia di Benevento" proposto dalla società "Delta Energy Ltd", con sede legale a 43 Park Crescent, Brighton, East Sussex BN2 3HB, Regno Unito. Si tratta di una delle tre zone individuate nel Sannio per le ricerche petrolifere: oltre a "Valle Spaccata" sono ancora in piedi i due iter per la ricerca di idrocarburi in zona "Nusco" e "Santa Croce".

Oltre a quella della "Delta Energy", le istanze presentate presso il Ministero dello Sviluppo Economico risulterebbero essere: 1) Istanza della Soc. Italmin exploration s.r.l. presentata il 18/07/2002 al Ministero Sviluppo Economico per il rilascio del permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi denominato convenzionalmente “Nusco”; 2) Istanza della Soc. Sviluppo risorse naturali s.r.l. presentata il 16/11/2005 al Ministero Sviluppo Economico per il rilascio del permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi denominato convenzionalmente “Santa Croce”.

I comuni sanniti sono Baselice, Campolattaro, Casalduni, Castelpagano, Circello, Castelvetere di Valfortore, Colle Sannita, Foiano in Val Fortore, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Molinara, Morcone, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti.

Nessuna battaglia vinta, ma i ricercatori di idrocarburi hanno di sicuro messo in cascina un punto importante dalla loro parte. La questione "petrolio" totalmente sconosciuta nella provincia beneventana, è stata sollevataper la prima volta dal comitato "No Luminosa" che venne a conoscenza di recenti concessioni di trivellazioni nel Sannio, regolarmente rilasciate dalla Regione Campania. La prima presa d'atto risale allo scorso giugno quando si riunì la Prima Commissione Consiliare su iniziativa del vicepresiente del Consiglio Provinciale, Giuseppe Lamparelli: alzata la guardia sono arrivate le prime mosse ufficiali con la richiesta, da parte dell'assessore provinciale Gianluca Aceto, di accedere agli atti sulle concessioni per le esplorazioni di idrocarburi nel Sannio.

Successivamente furono informati anche tutti i sindaci dei comuni sanniti. Da giugno ad oggi qualcosa si è mosso, ma non a Napoli. In un'intervista rilasciata a "Il Quaderno.it" lo scorso novembre, Aceto affermò di aver più volte sollecitato la Regione Campania senza mai avere una risposta concreta visto che "non ci sono stati ancora inviati i documenti richiesti". Diversa è la situazione nei comuni sanniti a rischio trivellazioni: "Va dato atto del grande impegno delle realtà locali - sostenne l'assessore provinciale - molte amministrazioni si sono schierate contro presentando le delibere, stessa cosa vale per la Comunità Montana del Fortore. Il fronte del no è attivo, ci siamo riuniti a San Marco dei Cavoti in un consiglio comunale aperto". Tutto questo però potrebbe non bastare, dopo il punto a favore della "Delta Energy Ltd".

Negli stessi giorni invece proprio sul tema della trivellazioni petrolifere, un'altra regione, la Lombardia, ha invece deciso lo stop alle ricerche di petrolio in Lomellina. L'assessore all'ambiente della regione Lombardia Leonardo Salvemini ha dichiarato in proposito che "Il primo parametro per tutte le nostre valutazioni è la tutela dell'ambiente e della salute dei nostri cittadini". Vedremo quale sarà la prossima mossa della Regione Campania: magari qualcosa in più potrà fare il consigliere regionale sannita Luca Colasanto, che è anche presidente della Commissione Ambiente: Baselice, il suo paese di nascita, figura nella lista dei 19 comuni a rischio trivellazioni.

www.ilquaderno.it

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