martedì 4 settembre 2012

Angelo Vassallo, sindaco versatile e torrione di libertà



Il 5 settembre 2010 veniva ucciso barbaramente Angelo Vassallo sindaco di Pollica, qui il ricordo del prof Angelo Iampietro.

L’hanno definito: il “Sindaco pescatore”; è in questo appellativo che si coglie il vero senso della vita di un uomo che lottava e si adoperava perché l’ambiente nel quale viveva ed operava restasse incontaminato e lontano da qualsiasi intromissione per distorte finalità.

Dalla sua capacità comunicativa mi è sembrato che avesse qualcosa in più di un comune pescatore, ma ne aveva ereditato la tempra: il carattere, la forza d’animo, la voglia di lottare in situazioni non sempre favorevoli; egli aveva un’ampia visione dell’amministrare e della corretta gestione della cosa pubblica per il bene, unico fine, di tutta una comunità. Ed è stato questo qualcosa in più, che ogni Amministratore dovrebbe possedere, che l’ha portato via dalla sua Comunità nel modo più esecrabile e violento che si conosca.

L’hanno ucciso! L’hanno ucciso proprio perché svolgeva il mandato di Sindaco di quella comunità con idee e con proposte miranti alla difesa e allo sviluppo del bene comune, ben conoscendo il valore del suo territorio da salvaguardare non solo come un bene economico, ma come una ricchezza spirituale , umana, culturale del suo popolo. Hanno voluto eliminarlo proprio perché era il baluardo “primo” della difesa di ciò che è comune, che appartiene a tutti; hanno fatto scempio della sua persona fisica, quasi a voler cancellare per sempre il suo volto, un simbolo di intelligenza e di umanità, con tanti colpi scaricati sul suo viso di persona perbene, dignitosa, amata: un vero gentiluomo.

L’atto e lo scempio non hanno però oltraggiato la sua nobile ed alta dignità di un uomo non comune in questo contesto civile, culturale, sociale con cui bisogna fare i conti giorno dopo giorno; d’ora in poi il suo nome, il suo sacrificio ed il suo ergersi a paladino di quel territorio, così unico, resteranno come un faro, una guida inossidabile per tutte quelle coscienze dove la linfa ne alimenta una veramente civile e democratica.

La sua vita è stata spesa all’insegna della dignità “assoluta”, perché ha detto sempre “no” ad ogni forma di arroganza e di violazione della legge, bene supremo di ogni comunità.

Per questo ha pagato con la vita. Avevo letto di lui e di qualche atto amministrativo che sembrava di Paesi lontani per l’alto senso di civiltà, come l’aver voluto porre rimedio, in concreto, ai temi ambientali, salvaguardando la bellezza del paesaggio e coniugando sviluppo e conservazione; tenere alla pulizia delle strade quasi in modo maniacale (multa per le cicche buttate per strada), il voler conservare ad ogni costo i punti di riferimento delle sue radici, una guida sicura per chi aveva una visione della vita non distorta e non lontana dai valori trasmessi dagli avi: non opportunistica, onesta, semplice, operosa, solidale, dignitosa e rispettosa.

Il cordoglio e la partecipazione al dolore della famiglia Vassallo e della comunità di Acciaroli e Pollica in provincia di Salerno sono stati espressi “in primis” dal Presidente della Repubblica e dalla stragrande maggioranza degli Italiani; ne è stato un esempio la decisione dell’ANCI di consigliare l’esposizione della bandiera a mezz’asta, in segno di lutto, nei Comuni italiani.

Anche il Parlamento Europeo ha ricordato la sua nobile figura di uomo e cittadino, impegnato nella sua realtà territoriale, ed il suo sacrificio con un minuto di silenzio.

Non era mai successo che un amministratore periferico di una piccola comunità fosse ricordato a livelli Istituzionali così altolocati. Questo onore ti è dovuto, Angelo!
Il Sindaco Angelo Vassallo, custode di valori e dall’animo nobile, sarà ricordato da tutti perché partigiano della libertà, del buon senso, della legalità, del buon amministratore, valori per i quali, per la loro difesa, ha perso la vita.
E’ solo un esempio di come si può vivere un’esistenza? Ti ricorderemo, Angelo. Addio!

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