giovedì 16 giugno 2011

Cimitile dice No all'eolico e annuncia centrale idroelettrica


di Simone Aversano

Dopo l'esito del referendum del 12 e 13 giugno scorsi, sull'onda del NO al nucleare in tutta Italia, anche nel Sannio si ritorna a parlare di energia da fonti rinnovabili.

Lo ha fatto in particolare il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, che ha affermato che le energie rinnovabili "devono diventare sempre più il tema primario per lo sviluppo dei nostri territori, in modo particolare del Sannio che si candida a diventare la cintura verde della Campania". Cimitile ha anche sollecitato la Giunta regionale a sostenere i programmi della Provincia sannita sull’energia da fonti rinnovabili, puntando sulla risorsa idrica della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro e sul fotovoltaico, fermando la proliferazione incontrollata e abnorme dell’eolico.

Questa dunque la posizione "politica" della Provincia di Benevento: sì ad una sola centrale idroelettrica, dato che nel Sannio non ci sarebbe possibilità di realizzarne anche un'altra, sì al fotovoltaico. Ma no, secco no, all'energia eolica, in un Sannio caratterizzato invece da colline ventilate che già in gran parte si stanno prestando all'installazione delle così dette "pale".

"Abbiamo scelto di scommettere e investire - ha detto Cimitile - nel campo della green economy, offrendo nuove opportunità di crescita a un territorio che ha già enormi ricchezze ambientali, energetiche e agroalimentari". Dalle parole alla pratica, ecco il progetto della Rocca: "Valorizzare la Diga di Campolattaro per la quale abbiamo progetti ambiziosi e strategici. Grazie alla cooperazione con autorevoli investitori privati - ha annunciato Cimitile - realizzeremo una centrale idroelettrica che ci consentirà di sfruttare la risorsa idrica a fini energetici e di creare nuova occupazione".

Parole già ascoltate, ma ogni volta si spera che sia quella buona per vederle messe in pratica. C'è dunque da seguire l'attività della Provincia in campo energetico per capire cosa effettivamente si andrà a realizzare. Ma intanto Cimitile delimita nettamente l'area del "realizzabile" sul territorio sannita, dicendo il suo no all'eolico: "Sentiamo il bisogno di denunciare il pericolo che incombe sul territorio sannita. Da più parti infatti - ha detto Cimitile - giungono segnali preoccupanti rispetto all’invasione di piccoli impianti eolici che rischiano di deturpare ulteriormente l’ambiente. E' necessario porre fine a questi insediamenti in quanto già da tempo sono state ampiamente superate le previsioni contenute nel Piano energetico provinciale. Chiediamo anche che la Regione - ha concluso il presidente della Provincia - dia risposte sui nostri programmi per il fotovoltaico".

L'idea della Provincia è dunque quella più "banale" in merito all'energia eolica: non va bene perchè deturpa il paesaggio. E Cimitile in questo frangente si è fatto portavoce di numerosi comitati e associazioni sannite che in questi mesi ed anni hanno lottato per dire di no alle pale eoliche che multinazionali o altre aziende vorrebbero installare su un terreno evidentemente fertile dal punto di vista energetico. Ma quei "no" non sono venuti fuori solo dalle brutture paesaggistiche (o presunte tali) causate dall'eolico, bensì anche da questioni "di merito", come nel caso di Cerreto Sannita dove i cittadini hanno lamentato la probabilità che chi stesse investendo non avesse le risorse economiche per rendere durevole l'investimento energetico, creando le precondizioni di un futuro degrado.

Insomma, liquidare la questione eolico con una motivazione così semplicistica è un rischio ed una responsabilità che Cimitile deve ben sapere di assumersi direttamente come amministratore della provincia sannita. E con lui tutta la sua Giunta e in particolare l'assessore all'Energia Gianvito Bello e quello all'Ambiente Gianluca Aceto. Non sappiamo cosa accadrà domani. Di certo il fotovoltaico da solo non potrà essere in grado di sopperire al fabbisogno energetico del Sannio e liberare la nostra terra dalla sudditanza di chi attualmente ci vende l'energia. E tra l'altro il piano energetico della Provincia di Benevento è tutt'altro che chiaro, visto che del progetto dell'anno scorso denominato "Mille tetti fotovoltaici" non si sa bene cosa sia rimasto a tutt'oggi. Se non altro si trattò di un'iniziativa positiva seguita dal nulla che si registra oggi.

Invece bisogna andare avanti, ma su una strada precisa e con convinzione. Aprendo una discussione seria, con esperti e tecnici del campo, sul reale impatto dell'energia eolica nel Sannio, al di là della favoletta del paesaggio deturpato...

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