venerdì 14 gennaio 2011

Iannilli replica a Cormano

Precisiamo ai nostri lettori che pur essendo lontani anni luce da certe posizioni politiche ospitiamo alcuni interventi di esponenti del Pdl solamente per far conoscere ad un pubblico più vasto le dinamiche politiche locali.

Riceviamo e postiamo

L’articolo pubblicato su il Sannio quotidiano intitolato” tutti i nodi verranno al pettine”, contenente alcune riflessioni sull’operato politico dell’assessore Brancaccio, ha suscitato tanta solidarietà al vicecoordinatore del Pdl Cormano, tanto da pubblicare una nota su diversi organi di stampa contenente una serie di domande e provocazioni in merito all’articolo in questione.
Premesso che è possibile leggere integralmente la nota in questione su internet, io risponderò punto per punto alle diverse domande-provocazioni che Cormano ha fatto emergere nella suddetta nota.
Prima di iniziare con le risposte, porgo io una domanda di contenuto all’autore della nota.
Qual è il nesso tra le mie riflessioni e le tue provocazioni- domande? In altre parole non capisco perché: io faccio delle riflessioni sull’operato politico dell’assessore Brancaccio e tu mi vomiti addosso una serie di accuse riguardanti la mia gestione del coordinamento Pdl. Non capisco…
Non era più logico smentire le accuse, ed argomentare la solidarietà all’assessore? Ti sei fatto consigliare male.

In neretto sono le affermazioni e le domande fatte da Cormano.
Non si e mai visto un immobilismo politico come quello condotto dall’attuale coordinatore dimissionario.
Caro Andrea dove eravate tu e i tuoi amici quando bisognava fare la campagna elettorale a favore del presidente Colasanto? Era un occasione storica, molte circostanze erano a favore della vittoria di Colasanto. Tu sei rimasto a Roma a fare gli affari tuoi ,e i tuoi amici a remare contro. Per favore non dire bugie. Quale immobilizzo politico? Quando bisognava fare qualcosa di serio ho lasciato anche i miei impegni.

Non hai mai convocato una riunione per fare proposte politiche, non hai mai fatto un dibattito costruttivo con l’attuale amministrazione.
Caro Andrea dopo la tornata elettorale, diverse volte ho convocato assemblee alla presenza del presidente Colasanto. Tu come al solito eri a Roma. Era presente Brancaccio il quale non ha aperto bocca, ma soprattutto non ha mostrato segni di apertura e di dialogo. Caro Andrea quali proposte? Non ci ha fatto sapere mai niente il tuo stretto collaboratore. Non ha mai considerato il partito come punto di paragone. Chissà perché…

Non hai mai tentato di far avvicinare nuove persone al partito, hai litigato con tutti.
Caro Andrea mi vorresti mettere il vestito del tuo amico? Se c’è uno nella storia del partito che ha litigato con molti tesserati, e che ha fatto diventare il coordinamento un luogo per andare contro qualcuno (chissà perché) certamente non si chiama Antonio Iannilli. Sappiamo tutti qual’e il vero nome.

Se non era per alcuni miei articoli e iniziative il partito potevamo mandarlo a “Chi l’ha visto”
Caro Andrea, potevi risparmiarteli. Hai creato imbarazzo a diversi membri del partito scrivendo quei 4-5 articoli. Molte imperfezioni e diversi dati inesatti.
Prima di scrivere, documentati bene. Non ascoltare ciò che ti dice il tuo amico.

Diverse volte ti sei confidato con me circa le dimissioni. E io ti consigliavo di non mollare.
Caro Andrea l’unica cosa che ti ho confidato riguardava il continuare o meno la carica di coordinatore in quelle condizioni.
Nello specifico, ti ricordo,che i tuoi amici non hanno guardato mai con simpatia la mia nomina di coordinatore, creando situazioni poco gradevoli e soprattutto desideravano a tutti i costi che la nomina fosse da loro sponsorizzata, cosicché, potevano gestire al meglio le decisioni da prendere.
Ho deciso per le dimissioni: in primis per impegni professionali che dovrò affrontare da gennaio e poi anche perché non esistevano le condizioni minime di sopravvivenza per svolgere funzioni mirate ad una politica a servizio del bene comune.

Non hai mai formato il coordinamento.
Caro Andrea ancora una volta ti dimostro che prendi consigli sbagliati.
Sapevi che le direttive nazionali del popolo della libertà non hanno dato via libera alla formazione dei coordinamenti cittadini? Nessuno ti ha mai comunicato questo?
Domanda ai tuoi referenti politici e ti diranno la stessa cosa.

Infine, ci sarebbero tante altre domande-provocazioni che Cormano ha fatto emergere, ma ho deciso di fermarmi qui con le risposte per non dilungarmi troppo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Sinceramente,mi sento di aver dato un grande contributo al popolo della libertà, e non credo affatto che le accuse fatte da Cormano corrispondano a verità, per cui restituisco al mittente o chi per esso le accuse sollevate.

Antonio Iannilli


ECCO LA CONTROREPLICA A STRETTO GIRO DI POSTA DI CORMANO

Caro Antonio. Le tue risposte sono piene di contraddizione come lo sei stato in tutto questo tempo alla guida del partito. Prima dici di rispondere punto per punto, poi dici di non rispondere per non dilungarti troppo. Metti d’accordo su quello che vuoi fare. La verità è unica, non hai argomentazioni. Ti ho fatto delle domande precise, ma non hai risposto, hai preferito cercare di ribaltare la situazione per arrampicarti sugli specchi, ma il risultato non cambia. Ti ho semplicemente mostrato le cose come stanno, si vede che la verità fa male.

Io non devo prendere le difese di nessuno. Sarà l’amico assessore Brancaccio a risponderti se lo ritiene opportuno. Io ti ho solo fatto notare che se avevi qualcosa da ridire a un tuo assessore, visto che eri il presidente del partito, perché non hai usato gli strumenti adatti, prima di scrivere un articolo sul giornale? Il tuo è un vero e proprio fallimento politico, visto che non hai mai discusso nelle sedi di politica. Non sai propria cosa significa fare politica. Detto questo chiudo qui la discussione, perché i lettori non capirebbero e rendi ridicolo il partito. Ti invito a iniziare a discutere e a parlare dei problemi nelle sedi adatte. Non risponderò più alle tue provocazioni. Stai solo cercando di dividere un partito e un gruppo politico nel tuo paese.

Andrea Cormano

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