martedì 29 giugno 2010

San Bartolomeo in Galdo, il Psaut non aprirà più il 1° luglio: il presidio di protesta degli amministratori

Annunciata appena pochi giorni fa e già sfumata la possibilità di aprire il 1° luglio il Psaut (Pronto soccorso per le urgenze territoriali) di San Bartolomeo in Galdo. Proprio per protestare contro quest’ulteriore rinvio da questa mattina alle 9 è stato istituito in Via Oderisio, davanti all’Asl Bn1, un presidio fisso che andrà avanti a oltranza, come azione di protesta degli Amministratori Comunali di San Bartolomeo. Ha spiegato le proprie motivazioni al Quaderno, il vicesindaco del Comune fortorino, Matteo Garofalo.

“Abbiamo deciso di istituire questo presidio permanente – ha affermato - in segno di protesta rispetto a questi continui rinvii sull’apertura del Psaut di San Barolomeo. C’è un decreto dell'ex governatore Antonio Bassolino in cui si autorizzava il commissario straordinario Asl Bn1 Massimo La Catena ad attivarsi per l’apertura del Psaut. E’ il n. 8 del il 9 marzo 2010. Il problema non nasce certamente oggi e ci sembra di star ripercorrendo la stessa strada dell’ospedale di San Bartolomeo in Galdo che dal 1958 non ha mai visto l’apertura”.

“Il 9 marzo – ha aggiunto il vicesindaco - c’è stato un incontro in Prefettura. Il Psaut sarebbe dovuto essere aperto dopo 15 giorni, ma così non è stato. C’è poi stata la data del 1° maggio, superata anch’essa per giungere, infine, al 1° luglio. Le motivazioni addotte in quest’ultimo caso sono riferibili all’organico e ci sono state comunicate venerdì in un incontro avuto proprio con La Catena. Noi siamo disponibili come amministrazione e ci facciamo portavoce dell’intera cittadinanza, a rinunciare a qualsiasi cosa, non vogliamo né il presidio Psaut, né altri servizi, ma non rinunceremo certo a chiedere l’accertamento di responsabilità se ce ne saranno e in questo ci spenderemo con tutte le nostre forze. Intanto stamattina non si è fatto vivo ancora nessuno”.

La data di apertura giovedì 1° luglio era stata fornita dai vertici dell’Asl e dal prefetto, Michele Mazza, ai sindaci fortorini nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo del Governo il 21 giugno. Si era deciso di trasferire a San Bartolomeo il contingente di 6 medici in servizio al Sistema trasporto infermi (118) di Ginestra degli Schiavoni.
G.P.

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