martedì 22 dicembre 2009

La Fortorina ai fortorini


“Le infrastrutture viarie nella Provincia di Benevento: modelli e priorità per lo sviluppo” è stato il tema della seconda sessione della seconda giornata di Sannio Sity 2009. I lavori, moderati dal giornalista Billy Nuzzolillo, si sono aperti con la denuncia di Aniello Cimitile, presidente della Provincia: nel Sannio l’indice delle infrastrutture è pari a 61,5, ultimo in Campania, meno della metà di quello delle Province di Caserta (143) e Avellino (140), che lo precedono in questa classifica.

Massimiliano Fidenzi, della Direzione centrale, Programmazione e Progettazione Anas, ha quindi presentato lo studio di fattibilità per interventi sulle strade fortorine a seguito di un accordo che fu qualche mese fa siglato tra Regione Campania, Provincia ed Anas con uno stanziamento di 30 milioni di euro (dei quali 1,6 milioni a carico del Bilancio della Provincia).
“L’Anas – ha detto Fidenzi - pensa di intervenire sulla SS 212 da San Marco dei Cavoti, dove si sta realizzando la Fortorina- 2° tronco, fino ai confini regionali molisani per 12 chilometri di estensione con opere d’arte principali, tutto sommato contenute. Da San Marco dei Cavoti a Foiano Valfortore, invece, si vorrebbe intervenire per una estensione di 10 chilometri con opere d’arte al 60%: ciò perché si prevedono molte gallerie in una zona molto tormentata geomorfologicamente. Poi si pensa ad adeguare la ex SS 369 da Foiano Valfortore a Benevento e San Bartolomeo in Galdo, migliorando il tratto esistente. Infine, si pensa di puntare verso la SS 17 dall’abitato di San Bartolomeo in Galdo per 9,5 Km. con il 40% di opere d’arte; da qui alla strada Amborchia da adeguare e riqualificare fino al confine foggiano. Si pensa inoltre di adeguare ulteriormente la ex SS 369 ma partendo da Benevento lungo la Statale 90 bis fino alla strada provinciale 45 e da qui fino a Foiano Valfortore con incidenze di opere d’arte fino al 70% (gallerie): si tratta di una vera e propria alternativa di corridoio. Si pensa infine alla San Bartolomeo in Galdo a Decorata di 15 Km. con il 50% di opere d’arte. Su tutte queste ipotesi occorre, è stato precisato, il consenso del territorio”.

Si è aperto un dibattito, non privo di accese polemiche, circa le possibili scelte a farsi, con interventi, tra gli altri, di Vincenzo Sangregorio, sindaco di San Bartolomeo in Galdo, il quale ha sottolineato la “necessità di intervenire sulla ex statale 369 che è l’asse viario che attraversa il Fortore e non su altri tronchi stradali che non interessano quella area montana. Da San Bartolomeo in Galdo occorre ancora oggi oltre un’ora e un quarto di auto, mentre per Foggia basta un quarto del tempo, cosicché per il Fortore il vero e principale collegamento è con la Puglia e non con Benevento”. Giovanni Zarro ha inquadrato il problema del Fortore su quello dei grandi assi viari della globalizzazione. L’ex presidente della Comunità Montana del Fortore Raffaele Moffa ha ricordato il tragitto da San Giorgio la Molara e Benevento quale punto d’ingresso verso il Fortore. Il professore Eliseo Ziccardi invece ha proposto un tratto in galleria di 9 km. fino a Foiano, alternativa all’attuale tracciato accorciandolo di circa la metà rispetto alla percorrenza attuale e con quattro chilometri in viadotto ed 1,8 in galleria.

Ha concluso i lavori Aniello Cimitile: “è più facile progettare e finanziare un’autostrada, ma non migliorare le strade provinciali del Sannio, perché per la prima si trova facilmente il finanziatore privato, ma per le seconde si può pensare solo ai fondi pubblici”. Cosa si può fare per il Fortore subito e concretamente? “ho portato a casa un risultato da 30 milioni di euro per il Fortore grazie alla disponibilità dell’assessore Ennio Cascetta – ha detto Cimatile -: intendo procedere sulla strada della concertazione e della condivisione con il territorio per risolvere con pragmatismo i problemi maggiori”.

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