giovedì 19 novembre 2009

Distretto sanitario, ecco il documento dei sindaci del Fortore

Con Deliberazione della Giunta regionale Campania n. 504/2009 sono stati definiti gli ambiti distrettuali delle nuove Aziende sanitarie locali, recependo le direttive della L.R. n. 16/2008, che, in particolare, al comma 1), lettera b) dell’art. 3 precisa che ciascun distretto deve, di norma, coincidere con ogni ambito avente una popolazione non inferiore a 50.000 abitanti e non superiore a 120.000 e che, nella definizione degli ambiti distrettuali, va tenuto conto delle aree montuose, delle isole e dei territori a bassa densità abitativa.

Nello stesso documento si recepisce in pieno la proposta della V Commissione Consiliare competente che, con apposito documento, definisce l’articolazione distrettuale delle nuove Aziende sanitarie locali effettuata sulla base dei vincoli contenuti nel citato art. 3, coniugati con il principio della “fusione per contiguità territoriale”.

Nella configurazione dei nuovi ambiti distrettuali proposti dalla Commissione risultano rispettati gli indici di popolazione massima e minima richiesti dal Legislatore regionale, “salvo pochissimi ambiti ove le caratteristiche geomorfologiche del territorio e le relazioni cinematiche tra i comuni hanno richiesto un lieve scostamento dai limiti prefissati”.
Da questa razionalizzazione, si evince che nella ASL di Benevento risultano accorpati i soli distretti di San Bartolomeo in Galdo e Morcone, i quali, comunque, non raggiungono il minimo di 50.000 abitanti richiesti dalla Legge regionale.
Nella stessa delibera, sempre su proposta della Commissione tecnica, si delega ai vertici aziendali delle nuove aziende sanitarie l’individuazione delle nuove sedi distrettuali sulla base del criterio del “baricentro della popolazione, della preesistenza di adeguate strutture sanitarie pubbliche e della presenza di relazioni cinematiche favorevoli, sentito il comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci”.

Tutto ciò premesso, sicuramente, né Morcone né San Bartolomeo in Galdo rispettano il criterio del baricentro della popolazione, trovandosi agli antipodi dell’ambito territoriale. Tantomeno può essere rispettato il criterio della presenza di relazioni cinematiche favorevoli, essendo i due paesi distanti più di 50 km, non collegati da mezzi pubblici, con tempi di percorrenza in auto abbondantemente oltre l’ora. Inoltre, nessun altro ambito territoriale comprende questo accorpamento di comuni.

Tutta questa operazione di razionalizzazione si riduce, ancora una volta, almeno per la provincia di Benevento, all’ennesima penalizzazione di aree già depresse e dimenticate, organizzate da una Commissione tecnica che bada solo ai numeri e non tiene conto di un territorio, come quello della Val Fortore, bistrattato da sempre e le cui relazioni diventano sempre più consistenti verso il Molise e la Puglia piuttosto che verso il beneventano.

Nella “razionalizzazione” si tiene conto del numero di abitanti, che si deve avvicinare ai 50.000, ma non si tiene conto delle aree montuose e dei territori a bassa densità abitativa. Così, per sfiorare i 50.000 utenti, si accorpa quasi la metà del territorio della provincia di Benevento.
Infine, si chiede alla Conferenza dei Sindaci un parere per la scelta della sede di questo nuovo Distretto. Potremmo portare tante ragioni, come, peraltro abbiamo già fatto in altre sedi, a favore di San Bartolomeo in Galdo, ma, in realtà, noi chiediamo che questi distretti non vengano accorpati!
I SINDACI PRESENTI DEI COMUNI DI:
BASELICE
COLLE SANNITA
CASTELFRANCO IN MISCANO
FOIANO DI VALFORTORE
GINESTRA DEGLI SCHIAVONI
MOLINARA
MONTEFALCONE DI VALFORTORE
SAN BARTOLOMEO IN GALDO

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