giovedì 25 giugno 2009

L'allarme della Corte dei Conti: "Crisi e corruzione, mali del Paese"

ROMA – (…) la Corte lancia l'allarme corruzione nelle pubbliche amministrazioni nel suo giudizio sul Rendiconto generale dello Stato. Un fenomeno, quella della corruzione, "talmente rilevante da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese.

Corruzione.
La cifra dice molto: 50/60 miliardi di euro all'anno. Una vera e propria "tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini". Secondo la Corte, "altre e maggiori conseguenze vengono prodotte dalla corruzione serpeggiante nella Pubblica amministrazione. Un danno anche d'immagine che costituisce "un ulteriore costo non monetizzabile per la collettività, che rischia di ostacolare (soprattutto in Italia meridionale)gli investimenti esteri, di distruggere la fiducia nelle istituzioni e di togliere la speranza nel futuro alle generazioni di giovani, di cittadini e di imprese". Ma la repressione, da sola, non basta. Bisogna intervenire sul piano organizzativo "agendo sui comportamenti, sulle procedure, sulla trasparenza dell'attività amministrativa al fine di prevenire e/o limitare la probabilità che si realizzino gli eventi corruttivi descritti" (…).
Tratto da Repubblica.it

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