venerdì 5 giugno 2009

I comizi di Nicolino del Vecchio e Domenico Canonico


«Ne avrei fatto a meno di fare questo comizio perché non sono candidato. Ma fatti e circostanze mi hanno costretto a fare una chiacchierata con voi. A Baselice c’è l’oppressione e quindi i nostri avversari si apprestano a conquistare la libertà».
Esordisce così il sindaco uscente Nicolino del Vecchio nel suo comizio di ieri. E subito ha difeso la scelta di cedere il testimone al proprio rampollo. «Penso che mio figlio – dice – abbia spiegato di essere un cittadino come gli altri. Non c’è nessun patto, non c’è nessuna dinastia. Nessuna successione. Si presenta per essere giudicato come chiunque si appresta a fare politica».

Ha anche difeso i lavori fatti a palazzo Lembo e palazzo De Bellis. «Se noi non aiutiamo le imprese locali, credo che il paese diventi sempre più povero. È compito di un amministratore creare lavoro per la comunità». Ammette tuttavia che ci sono opere incompiute. «Però chi fa politica sa che i fondi non vengono sempre elargiti in pieno, ma a lotti». E poi ha risposto sulle frane («E’ colpa della natura») e sul costone tufaceo: «Sono progetti preliminare, non esecutivi. I soldi spesi per il costone sono pochi».
Infine, ha sciorinato tutti i compensi professionali per i lavori attribuiti all’avversario Domenico Canonico nella sua qualità di tecnico.

Finito il comizio la folla che riempiva piazza Convento si è spostata in massa in piazza San Pietro per ascoltare quello della lista avversaria. E subito c’è stata la risposta di Domenico Canonico. «L’avevo già anticipato nelle altre sere. C’è qualcuno che vuole a fare il sindaco per interposta persona. Chiediamoci? Perché questa sera non si è presentato il figlio a fare il comizio. Allora ho ragione quando dico che c'è qualcuno che vuole continuare una dinastia politica. Non ha parlato il figlio. E poi ha detto che ha aiutato i disabili. Ma se ha fatto causa all’associazione nazionale degli invalidi civili». E sull’occupazione: «Nessuno vuole togliere lavoro a nessuno».

Mentre sulle opere incompiute ha replicato: «I progetti devono essere finalizzati. Finiti». Il candidato della lista “La nostra terra” ha rifiutato poi il confronto sui fatti privati. «Avete mai visto Domenico Canonico fare degli attacchi personali? Io in queste sere ho parlato di politica. Le cose private non devono entrare nella politica. Il sindaco uscente si è attribuito il merito dei finanziamenti arrivati a Baselice. Ma questi sono arrivati grazie al sottoscritto, grazie al mio mestiere». E aggiunge:«Questo dimostra che non hanno più nulla da dire e da dare a questo paese».

Stasera chiusura della campagna elettorale. Parleranno i due candidati a sindaco.

1 commento:

Libera ha detto...

...ma chi è il candidato a sindaco Antonio o Nicolino Del Vecchio??!!?? qual è stata l'utilità di quest'ultimo comizio se non l'autocelebrazione delle cose che asserisce di aver portato a termine?!? che senso ha avuto parlare del lavoro professionale del candidato Canonico?? perché, ancora una volta, rivolgendosi ad un paese mediamente istruito, ha fatto passare atti DOVUTI della sua amministrazioni come elargizioni dettate dal suo buon cuore??!!?? perché si scandalizza tanto a fronte di una LEGITTIMA domanda di una giornalista... è innegabile che due dei suoi tre figli sono stati assunti dalla società dell'eolico... probabilmente sono solo coincidenze..... comunque sia, è giusto e doveroso che il paese sappia!!! Infine, qual è il programma che intende attuare (suo figlio) dopo quasi TRENT'ANNI di monotematica amministrazione del padre??!!?? Caro Baselice mi auguro che tu possa svegliarti al più presto.....!