martedì 16 giugno 2009

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*Antonio Gentile


Cari Amici, la buona prestazione elettorale del nostro Movimento alle elezioni provinciali di Napoli, ottenuta in soli venti giorni dalla decisione di partecipare a questa competizione, ci conferisce, oggi, nuove ed importanti responsabilità. L'impegno straordinario dei nostri dirigenti e dei tanti amici che ci hanno consigliato e sostenuto, hanno permesso alla nostra organizzazione di dare inizio concreto a quel processo di rinnovamento politico e civile auspicato da tutti.
Un grazie particolare va ai nostri Candidati, veri protagonisti di questa performance elettorale, che con il loro impegno hanno diffuso sul territorio i valori positivi di quel Sud altro, fatto di legalità, di dignità, di voglia di riscatto.

Grazie, dunque, ad Imma, Luca, Massimo, Ettore, Lello, Pietro, Andrea, Stefano, Noemi, Vincenzo, Emiddio, Rino, Bruno, Antonio, Stefania, Grazia, Ferdinando, Immacolata, Giuliana, Domenico, Alessandro, Maria Pia, Biagio, Mario, Luigi, Stanislao, Giovanni, Gaetano: non ci sarà un voto, non ci sarà un minuto del vostro lavoro che sarà stato sprecato, che sarà stato inutile.
L'Altro Sud, in questa esperienza elettorale, ha fatto conoscere a migliaia di persone, a gran parte dei media, il suo progetto politico, raccogliendo consensi insperati ed investendo questa sua notorietà nelle prossime e storiche iniziative.

Il Mezzogiorno d'Italia vive in questa fase della sua storia, una condizione di estrema emarginazione.Cancellata la Questione Meridionale, vengono sottratti e deviati altrove fondi e risorse destinate al Sud. Viene imposto, da forze politiche ostili alla nostra gente, con la complicità dei partiti nazionali, un Federalismo Fiscale costruito ad arte per distruggere ogni criterio di solidarietà nazionale.
Il dilagare inquietante di una forza xenofoba e discriminatrice come la Lega Nord anche nel Centro Italia, condiziona in modo assoluto il governo e lo ricatta nelle sue scelte, spingendo il Mezzogiorno verso un disastro epocale.

Cominciano, ormai, a mancare risorse fondamentali per la Sanità, per la Scuola, per i servizi sociali, per le infrastrutture. Si torna ad emigrare in massa, privando i nostri territori di classe dirigente. Crescono in modo allarmante il numero delle famiglie povere, dei disoccupati, delle realtà produttive che chiudono o che si avviano a farlo, come nel caso di Pomigliano d'Arco. Ed, interi territori, finiscono sotto il controllo della criminalità organizzata. Proprio in queste ore, la nuova parola d'ordine di questi degni rappresentanti dei poteri forti padani, è la vergognosa ed umiliante riproposizione delle "gabbie salariali", oggi diventate "salari differenziati".

E, in questo sfascio generale, si distingue il "silenzio assordante" della nostra classe politica meridionale, travolta da scandali, corruzione, connivenze, degrado morale, incapace di tutelare a livello centrale l'interesse dei circa venti milioni di cittadini meridionali.
Pertanto, il nostro Sud, onde evitare di precipitare in quella "discarica terzomondista" dove vorrebbe farci risiedere un "autorevole" rappresentante di questo governo, deve presto ritrovarsi come "comunità politica" in grado di difendersi e di autogestirsi.

Ora è il momento delle scelte storiche. È il momento che si sviluppi sempre più un grande movimento meridionalista, costituito da gente onesta, preparata e disposta a salvaguardare con tenacia l'interesse dei nostri cittadini.
Noi de L'Altro Sud abbiamo iniziato questa marcia di rinnovamento e di emancipazione delle nostre popolazioni. E, proprio da questo risultato elettorale partiremo alla conquista dei sancta sanctorum del potere politico nazionale.
Dateci ancora più forza e partecipate attivamente a questo grande progetto politico e, tutti insieme, cambieremo i nostri destini.
"Sarebbe bello essere liberi da ogni responsabilità. Eppure, se si hanno delle responsabilità, sarebbe da codardi non assumersene il peso"

*Presidente nazionale de L'Altro Sud-UDS

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