lunedì 4 maggio 2009

La politica e il Fortore

Postiamo a titolo puramente divulgativo alcuni stralci del resoconto dei lavori del consiglio provinciale di oggi che ha riguardato soprattutto il Fortore.

Decisione di profilo sociale e politico-programmatico quella assunta oggi dal consiglio provinciale, riunito sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo, al termine di un dibattito intenso ed elevato. E' stata approvata a voti unanimi, infatti, la mozione presentata dalla consigliera Erminia Mazzoni finalizzata a dare priorità agli interventi della Provincia sulla viabilità nel comprensorio montano del Fortore. Il documento, illustrato in Aula dalla stessa Mazzoni, che trasformava una sua precedente interrogazione, ha preso spunto dai numerosi movimenti franosi che si sono innescati negli ultimi mesi nella zona di nord-est del sannio, al confine con Puglia e Molise e che hanno reso davvero precaria, se non addirittura compromessa, almeno in qualche caso, la rete stradale locale.
La consigliera ha reclamato il carattere di priorità agli interventi della Provincia nell'area in considerazione di: un finanziamento nazionale, stanziato con legge n. 376/2003, destinato agli interventi sulle strade statali n. 212 e n. 369 per 6,5 milioni di Euro attribuiti in tre diverse annualità; criticità complessiva delle arterie ricadenti nell'area; centralità dell'area fortorina, così come riconosciuta nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia, tra il Tirreno e l'Adriatico.

Il consigliere Michele Maddalena, intervenendo nella discussione, si è associato alla denuncia dei malesseri che agitano la popolazione del Fortore a causa dei pessimi collegamenti viari, della carenza di infrastrutture immateriali e di servizi superiori ed ha annunciato il voto favorevole alla mozione. Spartico Capocefalo ha invocato una razionalizzazione delle risorse disponibili, nonché ad utilizzare al meglio i fondi stanziati per la realizzazione della strada "Fortorina", che, a suo giudizio, dovrebbe partire dalla costruzione di un tunnel al Casone Cocca, anziché replicare il tracciato della vecchia strada "Beneventana".

Ha chiuso la discussione il presidente della Provincia Aniello Cimitile. Egli ha definito le aree montane del Fortore e dell'Alto Tammaro come in forte ritardo di sviluppo: "il Fortore e l'Alto Tammaro - ha scandito Cimitile - sono le aree interne delle aree interne. Non si può risolvere il problema dello sviluppo del Sannio se non si affronta quello specifico del ritardo di quei comprensori". Cimitile ha denunciato che gravi sono i problemi in tema di attività produttive, infrastrutture materiali ed immateriali e servizi superiori, a partire da quelli scolastici, che si registrano nella zona. Occorre, dunque, secondo Cimitile un quadro strategico di ampio respiro e a lungo termine, cioè superiore anche alla scadenza di due o più consiliature, supportandolo con un progetto politicamente bipartizan: solo l'unità di intenti potrà garantire - ha spiegato Cimitile - un nuovo futuro al Fortore. Sul problema della strada "Fortorina", Cimitile ha evidenziato la difficoltà di attuazione sul piano economico e ambientale, ma ha anche comunicato la conclusione del lavoro tecnico svolto negli ultimi mesi, su sua iniziativa, con l'Anas e la Regione Campania. Tale lavoro, ha proseguito Cimitile, sarà portato a breve all'attenzione del dibattito politico per individuare le progettazione e le fattibilità. Stiamo lavorando, ha detto Cimitile, ad un grande asse di collegamento che da Napoli passi per il Fortore e quindi sbocchi nelle Regioni Puglia e Molise; ma, ha precisato il presidente, occorre intervenire anche per la banda larga, per le attività produttivi e per i settori formativi, ed anche per tutti questi a breve vi saranno delle novità. Il presidente Cimitile ha quindi ipotizzato un futuro per il Fortore nella produzione di energia da fonti alternative ed ecocompatibili con particolare riguardo a quelle alimentate dalle acque della diga di Campolattaro. Infine, Cimitile ha assicurato la massima attenzione per un progetto di rilancio turistico per i borghi dell'area Fortore.

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