mercoledì 22 aprile 2009

Nubifragio nel Fortore, viabilità in tilt


L’ennesimo duro colpo alla già dissestata viabilità del Fortore è arrivato nella giornata di ieri quando un violento nubifragio si è abbattuto in quasi tutta la Valfortore. Baselice e San Bartolomeo in Galdo messi in ginocchio prima da giorni di precipitazioni deboli ma continue, poi. ieri pomeriggio. un acquazzone ha complicato di molto la situazione di strade, torrenti e scarpate già precarie a causa di un inverno troppo ‘bagnato’ e, forse anche di una troppo spesso scarsa manutenzione.
L’allarme, al centralino del 115, è scattato poco dopo le 13, quando decine sono state le chiamate ai pompieri per gli allagamenti che hanno interessato scantinati, abitazioni e garage a San Bartolomeo in Galdo. Tre le squadre dei vigili del fuoco, arrivate dal distaccamento di San Marco dei Cavoti e dal comando provinciale, che hanno dovuto fronteggiare una situazione resa ancora più difficile dai tanti smottamenti avvenuti sulle strade che collegano i due centri fortorini. Ed ancora, paura per gli automobilisti in transito nei pressi di un torrente straripato sempre in quella zona.

In serata, i pompieri, che hanno dovuto richiamare in servizio anche il personale a riposo, sono dovuti intervenire nell’area con dei mezzi meccanici per liberare la carreggiata dai detriti scesi dai costoni.

Momenti di apprensione a Baselice dove distanza di poco meno di un mese, torna la paura frana che ha nuovamente interessato il costone tufaceo sotto lo storico Palazzo Lembo. Ieri pomeriggio, infatti, ancora uno smottamento di fango si è riversato sulla carreggiata di via Valfortore, la stessa che la sera del 23 marzo era stata completamente travolta dai detriti di una grossa frana che aveva portato a valle decine di metri cubi di materiale e per questo interdetta al traffico. Allora, come ieri, fortunatamente, nessun automobilista o passante è stato coinvolto.
Da pochi giorni via Valfortore era stata ripulita e riaperta al transito, anche se evidentemente, quei guard rail, sorretti da esili paletti in ferro, e messi a mo di ‘muro di contenimento’ non si sono rilevati sufficienti a contenere neanche il fango sceso dalla scarpata, tanto che i sostegni si sono piegati sotto il peso dei detriti più spessi.

Quel che per adesso è invece certo è che i tanti baselicesi e non solo, sono costretti nuovamente a convivere con un problema esistente dal marzo del 2005 quando dal lato opposto, e sempre a ridosso di Palazzo Lembo, un’altra parte del costone tufaceo cadde lungo via Valfortore.
(www.ilsannioquotidiano.it)

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