venerdì 16 gennaio 2009

Perdono il pelo ma non il vizio

Perdono il pelo ma non il vizio. Ai postfascisti non piace che qualcuno faccia vedere l’orrore della guerra. Mal sopportano che qualche giornalista fa il proprio dovere mostrando quel che avviene nella Striscia di Gaza: una strage di donne e bambini.
Tutto ciò non si può raccontare nella televisione pagata dai contribuenti. Perché se no si urta la sensibilità del presidente della Camera Fini, il quale dimenticando che l’articolo 21 della Costituzione stabilisce la libertà di espressione e che la legge sulla professione giornalistica a sua volta fissa che “è insopprimibile la libertà d’informazione e di critica”, chiama a telefono il presidente Rai Petruccioli per dirgli che ad Annozero ”è stato superato il livello di decenza”.
La risposta di Santoro non si è fatta attendere: “In un paese normale - si legge sul sito della trasmissione - il livello della decenza lo supera un Presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica”.

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