venerdì 28 novembre 2008

Nasce www.sinistrasannita.org

Riceviamo e postiamo stralci del documento della Sinistra democratica per la Sinistra sannita sperando che apra una vera e profonda discussione sul futuro di questa parte politica ripartendo da alcuni valori fondamentali come la questione morale. Questo è l’unico modo per riavvicinare la gente alla politica e dare uno scossone a chi ha come interesse solo l’accaparramento di qualche poltrona e la tutela dei propri interessi e non quelli dei cittadini che si rappresenta.

Perché c’è bisogno di una nuova sinistra anche nel Sannio? E’ questo un interrogativo che ha ancora un senso? E’ una domanda che può trovare risposte non rituali ed inedite? La sinistra, anche nella nostra realtà, vive una crisi profonda e drammatica che rischia di farla scomparire per un lungo periodo: di fronte a questa pesantissima condizione, lo spettacolo che la sinistra sannita, nelle sue articolazioni, offre ai cittadini, alle forze sociali e produttive, al mondo della cultura, ai giovani è desolante, ricorda molto da vicino la festa in corso sul Titanic mentre il ghiaccio lo inghiottiva.

E’ vero che la sinistra non è mai stata forte, in una Provincia come la nostra appena scalfita dalle vicende di profondo cambiamento che hanno attraversato l’Italia negli scorsi decenni, in larga parte impermeabile a raccogliere la sfida del rinnovamento e del coraggio della trasformazione.
Questa considerazione trova riscontro anche nei risultati elettorali che ci consegnano una sinistra ampiamente minoritaria nelle istituzioni locali e, dato ancor più preoccupante, nel corpo della società sannita. In questo contesto di scarso dinamismo sociale e di arretratezza economica, la sinistra sannita si presenta segnata da una grave subalternità politica e culturale.

Ancor più marcata dopo la lacerante sconfitta di aprile: una nuova sinistra, di questo parliamo perché di questo ha bisogno anche il Sannio, non sta al governo ad ogni costo ma non sta nemmeno ad ogni costo all’opposizione. Una nuova sinistra svolge il proprio ruolo – quello che le è stato affidato dagli elettori – con la stessa cultura di governo, senza invocare malinconici diritti di tribuna che, in verità, significano cedere alla tentazione delle sirene della gestione del potere fine a se stesso. Esiste lo spazio politico ed ideale per questa nuova sinistra sannita. Oggi, ancor più di ieri, le condizioni di vita, la crisi economica, le assai difficili situazioni del mondo del lavoro e del tessuto produttivo del Sannio, le diffuse difficoltà di inserimento nella società delle giovani generazioni, le emergenze ecologiche, la condizione femminile, affermano la necessità di un nuovo protagonismo della sinistra.

Un progetto generale di società nasce già nei governi locali, dove la sinistra non deve mai smarrire caratteristiche di autonomia di elaborazione, di proposta e di responsabilità, alterità nei contenuti e nelle pratiche, discontinuità nell’agire, moralità e rigore nei comportamenti, non deve avere come massima ambizione la mera gestione, ricoprire un assessorato, occupare qualche strapuntino in qualche consiglio d’amministrazione, in qualche ente, in qualche consorzio, in qualche agenzia, ma deve dare gambe, nell’azione amministrativa ed istituzionale, alle idee ed ai valori per indicare a tutta la collettività la via del cambiamento. La sinistra per essere credibile, anche nel Sannio, ha bisogno di un progetto positivo, di fare vivere in concreto un sistema di valori, che tiene insieme uomini e donne oltre le loro eventuali appartenenze, deve avere un progetto di società, che, ancora oggi, manca alla sinistra sannita ed italiana.
(…) Questa opera si deve realizzare senza "promotori" nominati per cooptazione, senza padri “nobili”, senza eredità da accampare, senza gerarchie autoreferenziali, senza presunzioni, senza autoinvestiture, senza decisioni calate dall’alto.
Occorre, adesso, il contributo, l’intelligenza, la disponibilità, la volontà di tutti coloro che non hanno paura del mare aperto.

Così, anche dal Sannio, può giungere un contributo concreto alla definizione di una nuova cultura politica della sinistra, che dovrà necessariamente utilizzare nuovi linguaggi, un nuovo alfabeto, nuove modalità di selezione della rappresentanza e di partecipazione democratica. (…) Cambiare modo di intendere la Politica per il nostro Paese è possibile. A patto di praticare e coltivare la speranza, che oggi cresce d’intensità, di tanti giovani, uomini e donne, di farla incontrare con una politica che sappia anche cambiare se stessa per tradurre la speranza di oggi in realtà. E’ questo il compito primario di ciò che chiamiamo Sinistra. Alla Sinistra si chiede di essere un luogo dove diverse culture si possano incontrare, ed un luogo dove incontrarsi ed organizzare un modo di intendere la politica che parta dai bisogni e dai problemi dei cittadini e tradurre questi in proposta politica per il bene comune.
(…) Questi mesi ci hanno convinto sempre più della necessità di una presenza politica forse della Sinistra, che sappia mettere in campo oggi idee per la scuola, l’ambiente, la sanità ed il welfare, i livelli di reddito e la qualità del lavoro, i diritti di cittadinanza e autodeterminazione di donne e uomini nell’Italia di domani, tutti temi che nel Sannio trovano una drammatica evidenza. Il 13 dicembre avrà luogo una assemblea nazionale e subito dopo un processo costituente da sottoporre a gennaio a una consultazione di massa attorno a una carta d’intenti, un nome, un simbolo, regole condivise, per un nuovo progetto a Sinistra. In vista di questi appuntamenti anche nel Sannio si vuole dar luogo ad una forma di adesione di intenti alla creazione di un soggetto unitario della Sinistra attraverso un sito internet www.sinistrasannita.org, dove ogni cittadino della provincia beneventana può esprimere una adesione, raccogliere informazioni e inviare suggerimenti utili per il percorso costituente di una nuova forza di Sinistra.
Sinistra Democratica per la Sinistra sannita

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