giovedì 31 ottobre 2013

Baselice è testimonial del Comitato No Lombroso

Il sindaco della Città di Baselice (Bn), Domenico Canonico, comunica che con delibera di Consiglio, con voto unanime, N. 36 del 02/10/2013 , il comune di Baselice ha aderito agli scopi del Comitato No Lombroso diventandone Testimonial. Si ringrazia il dottor Antonio Bianco per aver curato la procedura di adesione.

Il comitato No Lombroso

domenica 27 ottobre 2013

«Rischio sisma, stop alle trivelle»

Bloccare tutti i programmi di ricerca di idrocarburi in attesa che si completi l’iter di approfondimento scientifico sul possibile nesso con gli eventi sismici. E in ogni caso rivedere completamente l’iter di approvazione dei progetti nell’ottica di un maggiore coinvolgimento popolare. E’ quanto chiede la risoluzione parlamentare che si sta discutendo in queste ore nella commissione Ambiente della Camera su iniziativa dei deputati del Partito democratico Miriam Cominelli e Alessandro Bratti e di Samuele Se­goni del Movimento Cinque Stelle.

Preliminarmente, la risoluzione impegna il Governo «ad adottare le necessarie iniziative volte a una revisione del sistema delle autorizzazioni per le trivellazioni a terra». Obiettivo da raggiungere secondo la proposta normativa «prevedendo il coinvolgimento del Mi­nistero dell’ambiente e una maggiore trasparenza e pubblicizzazione dei risultati».

A tal proposito il testo in discussione in commissione prevede che vengano introdotte «modalità di coinvolgimento della popolazione lungo tutto il processo decisionale attraverso pubbliche consultazioni, o comunque favorendo una interazione con i cittadini al fine di condividere gli interventi a cui è soggetto il loro territorio. Questo anche attraverso strumenti partecipativi sperimentali».

Più in generale i deputati proponenti invocano «la revisione della Strategia Energetica Nazionale, al fine di ac­­celerare la progressiva eman­cipazione dalle fonti fossili provenienti dalle trivellazioni a terra e a mare». Nel testo non mancano riferimenti alla questione delle royalties, le quote dei proventi delle attività di estrazione da riservare ai territori interessati.

Un’arma a doppio taglio, in verità, come dimostra la recente pubblicazione del decreto ministeriale che prevede la stipula di accordi con gli enti locali per la realizzazione sul territorio di progetti infrastrutturali con potenziali ricadute occupazionali. Ma il passo più importante della risoluzione nata sull’asse Pd–Cinque Stelle è senz’altro quello relativo alla possibile connessione tra ricerche di idrocarburi ed eventi sismici. Un nesso al momento ancora ipotetico ma che merita lo svolgimento di approfondimenti scientifici. A tale scopo è stata costituita nel 2012 presso il ministero Sviluppo economico la «Commissione tecnico-scientifica per la valutazione delle possibili relazioni tra attività di esplorazione per gli idrocarburi e aumento di attività sismica nel territorio della regione Emilia Romagna». La proposta dei parlamentari, se approvata, impegnerà il Governo a «rivedere l’iter di concessione di ulteriori permessi nelle zone ad alto rischio sismico, in attesa dei risultati degli studi della Commissione tecnico-scientifica».

E tra i territori ad alto rischio terremoti rientrano chiaramente anche il Sannio e l’Irpinia, interessati a più riprese da fenomeni rovinosi a differenza della stessa Emilia che prima del tragico evento del maggio 2012 non aveva praticamente precedenti. Una circostanza che ha spinto molti a ipotizzare una possibile correlazione tra sisma e trivellazioni.

benevento.ottopagine.net

venerdì 25 ottobre 2013

Il boss Schiavone a Le Iene: "Il mio primo omicidio? Per un appalto a Benevento"

Il boss pentito dei casalesi, Carmine Schiavone, cita anche Benevento nell'intervista esclusiva rilasciata a Le Iene, il famoso programma televisivo di Italia Uno. In un'anteprima del servizio, che andrà in onda alle 23:55 sul canale Mediaset, Schiavone nomina il Sannio ricordando gli inizi della sua attività criminale.

“Il primo omicidio – riferisce all'intervistatore – riguardava un'impresa, si chiamava Velazza. Era andata a rispondere ad una gara che era dei Bardellino a Benevento”. Un regolamento di conti, dunque, nei confronti di un imprenditore che non avrebbe rispettato la spartizione dei territori da parte delle potenti famiglie camorristiche e i loro interessi anche nell'entroterra campano.
Il boss Schiavone a Le Iene: "Il mio primo omicidio? Per un appalto a Benevento" | cronaca | news | NTR24 - l'informazione sul web

mercoledì 23 ottobre 2013

Fortore, nuovi parchi eolici

Nuovi parchi eolici nel Sannio. Sono stati infatti pubblicati sull’albo pretorio della provincia di Benevento gli avvisi di deposito relativi alla richiesta di valutazione impatto ambientale per la realizzazione di ben quattro parchi eolici ad opera delle società Investimenti e Sviluppo srl, Ecoenergia srl e C.E.R. srl. Il primo progetto attiene la realizzazione di un parco eolico da 10,25 MW a Castelfranco in Miscano alla località “Tre Fontane” (Investimenti e Sviluppo srl).

Il secondo progetto riguarda la realizzazione di un parco eolico da 45 MW da installare nel comune di San Giorgio La Molara in località Monte Serrone, Guerrachino, M. Petrera. S. Sofia. (Ecoenergia srl). Il terzo progetto fa riferimento ad un parco eolico della potenza di ben 75 MW nel comune di Castelpagano alle località Piana della Battaglia, Gaudo Mistongo, Toppo dei Tegli, Toppo del Moscio, Santa Maria, Ricafurchi (Ecoenergia srl).

L’ultimo progetto attiene invece l’ammodernamento di un impianto eolico esistente alla località “Difesa Vecchia” del comune di Castelfranco in Miscano per una potenza di 24 MW (C.E.R. Campania Energia Rinnovabile società del gruppo API).

(Fonte: ilquaderno.it)

lunedì 21 ottobre 2013

Petrolio. Perché la Regione ha detto sì alle trivelle?

Un tema di priorità assoluta, almeno per quanti hanno a cuore la tutela ambientale, è senz’altro quello relativo ai programmi di ricerca ed estrazione di idrocarburi nel Sannio. Sono quattro allo stato le minacce che incombono sul territorio provinciale rappresentate dai progetti denominati «Nusco, «Santa Croce», «Pietra Spaccata» e «Case Capozzi».

Per tre dei quattro interventi la Regione Campania ha già dato parere favorevole nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale. Nel dettaglio, la Giunta presieduta da Stefano Caldoro ha approvato il 16 luglio 2010 la delibera numero 549 che ha dato l’Intesa favorevole per la realizzazione delle ricerche di idrocarburi alle società «Itamin Exploration» e «Cogeid» nell’ambito del progetto denominato «Nusco».

Si tratta di un programma che abbraccia numerosi comuni soprattutto della provincia di Avellino e marginalmente anche del Sannio. La prossimità territoriale e la condivisione di matrici ambientali, prima tra tutte quella idrica, fanno comunque del progetto una fonte di gravi preoccupazioni anche per la provincia beneventana. Stesso discorso per l’intervento a nome «Santa Croce» che si sviluppa tra Alto Sannio e Molise. Proponente è la società «Sviluppo Risorse Naturali» con sede a Roma.

La Regione Campania anche in questo caso ha dato parere favorevole con delibera numero 550 del 16 luglio 2010. Il nulla osta dell’Esecutivo Caldoro ha consentito al Ministero dello Sviluppo economico di rilasciare i permessi di ricerca a beneficio delle due società. Non si tratta ancora in questa fase delle trivellazioni vere e proprie ma è evidente che l’autorizzazione alla ricerca è finalizzata all’individuazione di bacini di idrocarburi sfruttabili e dunque alla perforazione. E la Regione Campania ha dato parere favorevole di compatibilità ambientale anche a un terzo progetto di ricerca, quello denominato «Pietra Spaccata», proposto dalla britannica ‘Delta Eenergy’, che si estende interamente in territorio sannita. Il sì è stato espresso dalla commissione Via, organismo tecnico-politico di emanazione regionale, ed è confluito nel decreto dirigenziale del 14 dicembre 2012. Al netto dei tecnicismi, si tratta dunque di tre sì alle trivelle in Campania e nel Sannio. Cosa ha da dire in merito il governatore regionale Stefano Caldoro?

benevento.ottopagine.net

venerdì 18 ottobre 2013

Forestali, i sindaci del Fortore incontrano il prefetto Blasco


Un importante incontro avente ad oggetto la situazione di drammaticità in cui versano gli operai forestali sì è svolto tra il Prefetto di Benevento ed una delegazione di Sindaci e delegati dei paesi della Comunità Montana del Fortore (per continuare a leggere clicca qui sotto)


Forestali, i sindaci del Fortore incontrano il prefetto Blasco | Fortore | news | NTR24 - l'informazione sul web

lunedì 14 ottobre 2013

Petrolio, Dommarco: “Non fatevi ingannare, quel decreto è una trappola”

L'autore di "Trivelle d'Italia" commenta il provvedimento ministeriale sulle compensazioni agli enti locali

«Non fatevi abbindolare. Quel decreto non porterà benefici ai territori ma serve solo a spianare ulteriormente la strada ai petrolieri». Non ha dubbi Pietro Dommarco nel commentare il testo varato il 12 settembre scorso (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 settembre) dai Ministeri delle Finanze e dello Sviluppo economico.

Un prov­vedimento passato sotto silenzio eppure non meno insidioso dei precedenti atti adottati in materia. Atto che chiaramente non è sfuggito invece all’autore di «Trivelle d’Italia», best-seller e autentica pietra miliare del settore. Al giornalista e scrittore lucano, che recentemente è stato anche nel Sannio su invito del comitato Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte e della Pro loco di Apice, abbiamo chiesto di commentare quello che apparentemente dovrebbe essere un «regalo», un gesto di attenzione per le comunità locali, ovvero la istituzione di un Fondo da 50 milioni di euro destinato alla realizzazione di progetti infrastrutturali e oc­cupazionali nei territori coinvolti dalle trivellazioni.

«I sindaci sanniti non si facciano ingannare – esordisce netto Dommarco – In primo luogo non c’è compensazione che valga quando sull’altro piatto della bilancia c’è un autentico scempio ambientale e paesaggistico. Una volta spalancate le porte al petrolio anche il futuro delle vostre terre, come è successo nella mia Lucania, sarà compromesso. Pertanto le comunità locali, le amministrazioni, le associazioni di categoria, soprattutto quelle del mondo agricolo, non devono perdere tempo dietro facili promesse. La verità è che questo decreto certifica la volontà già chiaramente espressa dai Governi, Monti prima e oggi Letta, di intensificare notevolmente l’attività estrattiva in Italia e nel Meridione in particolare, Basilicata in primis. Ormai non si nascondono nemmeno più e lo dichiarano apertis verbis nel comunicato del Ministero Sviluppo economico dello scorso 24 settembre che parla testualmente di «entrate aggiuntive per lo Stato pari ad almeno 17 miliardi».

Con una posta in gioco così alta e in un contesto come quello attuale, è evidente che ogni residua remora di carattere morale è ormai caduta. Non deve essere così per i cittadini e le istituzioni locali che devono difendere con i denti per quanto potranno i loro territori. I progetti di sviluppo basati sul petrolio hanno vita breve e non apportano quel grande giovamento che promettono. Basta consultare il sito www.enibasilicata.it: è lo stesso ente nazionale idrocarburi ad affermare che i lucani impiegati finora nei progetti petroliferi sono 201. Duecento addetti, tutta qua la fantastica ricaduta occupazionale. E anche i tanto decantati bonus carburante incontrano qualche difficoltà, come si evince dalla homepage del sito del Ministero Sviluppo economico. Datemi retta – conclude Dommarco – Combattete contro le trivelle con la stessa determinazione di prima. Anzi: raddoppiatela…».

benevento.ottopagine.net

domenica 13 ottobre 2013

Fortore, stipendi arretrati e forestali

Il presidente della Comunità del Fortore, Zaccaria Spina, ha chiesto un incontro urgente con il prefetto Blasco e con le organizzazioni sindacali di categoria per individuare ogni possibile modalità di sensibilizzazione dei competenti organi della Regione Campania al fine di un accredito immediato dei fondi alla Comunità Montana utile al pagamento degli operai.

Nella lettera Spina vuole portare a conoscenza del prefetto "la gravissima situazione che si è nuovamente generata sul territorio del comprensorio della Comunità Montana del Fortore, ove gli operai forestali non percepiscono le spettanze da oltre 16 mesi".

"Dopo l’ultima boccata di ossigeno che aveva permesso di pagare le spettanze del mese di giugno 2012, - scrive - nulla più. Questo Ente dopo infiniti incontri e corrispondenza varia con la Regione Campania, - continua il presidente - ha da tempo trasmesso la documentazione relativa alla rendicontazione del 2012, allo stato di avanzamento lavori ed alla richiesta di accredito delle somme spettanti".

"Ad oggi, nonostante le rassicurazioni di una veloce conclusione dell'iter procedurale per l'accredito materiale dei fondi, non si è ancora ricevuto il decreto di assegnazione degli stessi".

"Ancora più seria – conclude Spina - risulta la procedura per smobilizzare materialmente i fondi programmati dalla Regione Campania per l’anno 2013. Allo stato, si ha contezza che le famiglie degli operai forestali sono al collasso e si rischia l’esplosione di una vera e propria bomba sociale”.

www.ntr24.tv

sabato 12 ottobre 2013

Il Ministero De Girolamo e le nomine dei sanniti: piovono attacchi


Un commercialista sannita a capo della SIN srl con il compito di gestire e sviluppare il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, quale sistema di servizi complesso ed interdisciplinare a supporto delle competenze istituzionali del comparto agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca. (Per continuare a leggere clicca qui sotto)

Il Ministero De Girolamo e le nomine dei sanniti: Alla SIN arriva Antonio Tozzi e piovono attacchi
www.ilquaderno.it