mercoledì 21 agosto 2013

Le Regioni 'bocciano' le trivellazioni. Caldoro nicchia, Sannio e Irpinia restano in bilico

L'attenzione è scemata rispetto a qualche mese fa quando ci fu anche un incontro a Ginestra degli Schiavoni  con i rappresentanti della Delta Energy Ltd, la società britannica pronta ad investire quattrini per le ricerche di idrocarburi nel territorio sannita. Poi il silenzio, tra fasi di rigetto e permessi Via ancora non del tutto cancellati o ridiscussi. Lo spauracchio petrolio nel Sannio (e Irpinia) in realtà non è svanito nel nulla: concrete possibilità ce ne sono ancora. Quello che il Governo Monti ed l'allora ministro Passera vollero fortemente (seguendo la linea dettata dal Governo Berlusconi e dall'ex ministro Scajola) è ancora in discussione. A muoversi allora sono i governatori delle Regioni che hanno seguito l'iniziativa dell'Emilia Romagna: in pratica i governatori stanno facendo quadrato. L'idea è quella di promuovere una legge da presentare al Governo al fine di bloccare qualsiasi permessi di esplorazione o ricerca di idrocarburi, sia sul territorio che sui fondali marini (per continuare a leggere clicca qui sotto)


Le Regioni 'bocciano' le trivellazioni. Caldoro nicchia, Sannio e Irpinia restano in bilico (Ilquaderno.it)

lunedì 19 agosto 2013

Storie di emigranti: «Amiamo il nostro paese»

di Biagina Cece

Ritornano sempre a Baselice, ogni anno, anche se per pochi giorni, perché loro, gli emigranti, le loro origini proprio non le dimenticano e non smettono di amarle. Allo stesso modo Baselice non dimentica loro e li accoglie ogni anno con ‘La Festa dell’emigrante’, tenutasi lo scorso 12 agosto. Abbiamo incontrato alcuni di loro, Addolorata, Giuliano, Orazio e Antonio, i quali hanno voluto raccontare l’ amore per il centro fortorino, rimasto immutato negli anni e la loro storia.

Addolorata, emigrata in Germania all’età di 17 anni: “Sono ormai 38 anni che vivo in Germania e devo dire che non è stato semplice andare via, lasciare i miei affetti, il mio paese, ma mi sono sposata e mio marito, baselicese, viveva già lì”. E difficile è stato vivere in un posto in cui Addolorata era una ragazzina che non conosceva nemmeno la lingua: “Devo dire che era un po’ umiliante, sentivi che la gente un po’ ti prendeva in giro. Sono cresciuta in fretta e in fretta ho dovuto imparare. Purtroppo erano tempi duri e non potevamo tornare in Italia. Tuttavia ogni anno sento il bisogno forte di venire a Baselice, è la mia terra questa”.

E una caratteristica contraddistingue Addolorata: “Non ho mai voluto la cittadinanza tedesca, io sono e resto Italiana!”. E poi c’è Antonio, anch’egli emigrato in Germania nel ‘68, quando aveva solo 20 anni: “A Baselice facevo il muratore ma i tempi erano davvero difficili. Un mio amico mi disse di andare in Germania e lì ho sempre lavorato in un’impresa di costruzioni”. Antonio ritornò poi a Baselice per sposare la sua fidanzata: “Siamo poi tornati in Germania e all’inizio era davvero difficile, a oggi stiamo bene, ma ogni anno torniamo al paesello”.

Orazio invece emigrato in Brianza ha detto: “Avevo 21 anni quando sono andato via e a oggi sono 41 anni che non vivo più a Baselice. Anch’io portai mia moglie in Brianza e abbiamo vissuto in quello che definirei uno scantinato per molti anni”. La difficoltà Orazio l’ha riscontrata nella diffidenza iniziale della gente del posto: “All’inizio non è stato affatto semplice, noi arrivavamo dal sud accompagnati da tutti i pregiudizi. Poi le cose sono migliorate e oggi stiamo bene, ma Baselice rimane nei nostri cuori”. Giuliano invece, emigrato a Lodi a soli 14 anni ha detto: “Studiavo la sera e lavoravo come panettiere, ero un bambino e credo che oggi nessun ragazzino di quell’età lo farebbe, ma i tempi erano davvero duri, non c’era scelta”.

Emigrati e rimasti lontani dalla loro terra, sono riusciti comunque a inculcare nei loro figli l’amore per Baselice i quali li accompagnano spesso anche se ormai sono grandi e alcuni di loro, hanno scelto di sposarsi proprio nel centro fortorino. Molte le differenze che ogni anno colpiscono gli emigranti: “E’ tutto cambiato – ha detto Orazio – abbiamo trovato tanto ordine e pulizia e il cimitero mi ha sorpreso davvero, un posto del tutto differente dal passato”.

E Addolorata ha aggiunto: “C’è una grande ospitalità la festa stessa dell’emigrante, un vero regalo per noi”. E cosa cambiereste? A questa domanda Giuliano ha risposto: “C’è una gioventù bellissima a Baselice, ma non abbastanza coraggiosa; dovrebbero rischiare di più e creare opportunità per restare e valorizzare il paese”. Un paese che adesso attraverso le diverse iniziative, sta uscendo ‘fuori’, come con il presepe vivente e il film che a breve qui sarà girato ‘Quaffer’: “Io penso che queste siano grandi opportunità – ha detto Giuliano – io me lo auguro davvero per l’amore immenso che provo per il mio paese”.

benevento.ottopagine.net

lunedì 12 agosto 2013

Rocca dei Rettori, presentato il film "Quaffer" realizzato a Baselice

Moderata dal giornalista Alfrdo Salzano, si è svolta stamani alla Rocca dei Rettori la Conferenza Stampa di presentazione del lungometraggio che sarà realizzato in Baselice dal titolo “Quaffer” per la regia di Antonio Farisi e il cui primo ciak è previsto per il prossimo 20 agosto (per continuare a leggere clicca qui sotto)

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sabato 3 agosto 2013

La Svizzera ammette: le trivellazioni provocano terremoti

Poco tempo un terremoto di magnitudo 3.6 avvenuto a San Gallo ha catturato l’attenzione del governo svizzero. In quella zona era in atto un progetto di formazione geotermica che prevedeva un piano energetico ambizioso ed alternativo al nucleare. La Svizzera entro il 2034 ha deciso di far chiudere i reattori nucleari e sono in corso soluzione alternative per avere energia. Il problema delle trivellazioni sono state appurate dal servizio geologico locale quando una serie di 400 scosse hanno interessato la zona ha seguito di una perforazione al suolo.

L’autorità svizzera ha deciso di lavorare all’alternativa del nucleare ed ha ammesso che purtroppo qualche rischio lo si corre sempre. Le scosse provocate sono maggiormente inavvertibili ma ogni tanto rilasciano energia oltre il terzo grado della scala Richter. Il governo si dice preoccupato e sta ragionando su diverse soluzioni.

www.centrometeoitaliano.it

lunedì 29 luglio 2013

Svimez, al Sud la crisi pesa di più

Le manovre dei recenti governi per rientrare dal deficit eccessivo sono costate care al Mezzogiorno. Secondo quanto evidenziato dal rapporto Svimez 2013, gli interventi dal 2010 a oggi hanno avuto un impatto più pesante al Sud in rapporto al Pil: nel solo 2013 hanno pesato sulle regioni del Meridione per un ammontare pari all'1,5% del Pil contro lo 0,9% al Centro-Nord. E anche nell'anno in corso ci attende un calo del prodotto interno lordo del 2,5% al Sud, contro contro l'1,7% del Centro-Nord.

CALI IN TUTTI I SETTORI. La crisi investe tutti i settori: i consumi delle famiglie (-2,8% al Centro-Nord che diventa -4,2% al Sud), gli investimenti, che crollano nel Mezzogiorno 'doppiando' il Centro-Nord (-11,3% contro -5,4%).

Giù anche i redditi delle famiglie: -1,4% al Centro-Nord, -2% al Sud. Segno meno anche nell'export (1,4% contro l'1,1%).
Solo nel 2014 è previsto che il Paese cominci ad agganciare la ripresa, comunque più timida nel Mezzogiorno. Il prossimo anno il Pil nazionale dovrebbe registrare un +0,7%, invertendo la tendenza recessiva degli anni precedenti, ma nelle Regioni del Sud si attesterebbe solo a +0,1%, mentre il Centro-Nord segnerebbe un +0,9%.

ITALIA DIVISA ANCHE SUL LAVORO. Anche sul fronte occupazione, se in quasi tutte le Regioni è atteso un andamento positivo, rimane invece pesante la situazione del Mezzogiorno, che già nel 2013 ha perso quasi il 2%, mentre il calo è rimasto più contenuto nelle altre ripartizioni (Nord-Est -1,1%, Centro e Nord-Ovest -1,3%).

Nel 2014 dovrebbe aprirsi invece un vero spartiacque che divide l'Italia in due: se infatti il Nord è destinato a segnare +0,2% e il Centro +0,1%, con valori compresi tra +0,1% della Liguria e +0,4% dell'Emilia Romagna, il Sud deve soffrire ancora a -0,1%.

Solo l'Abruzzo (+0,2%), la Basilicata e la Sardegna (+0,1%) registrano segni positivi. Le altre regioni oscillerebbero tra -0,2% (Calabria, Sicilia, Molise) e Campania (-0,3%).

In fuga dal Sud 1,3 milioni di persone. Così non stupisce che tra il 2001 e il 2011 1,3 milioni di persone abbiano lasciato le Regioni del Mezzogiorno dirette al Centro-Nord, 172 mila di queste laureate, mentre 180 mila persone, di cui 20 mila laureati, sono emigrate all'estero.
È in continuo aumento il numero di chi, una volta finita l'università, lascia il Sud (dal 10,7% del totale del 2000 al 25% del 2011).

PERDITA DI POSTI DI LAVORO. Ed è in queste regioni che si concentra, tra l'altro, il 60% di chi, negli ultimi cinque anni, ha perso il lavoro per colpa della crisi, pur essendo presente appena il 27% degli occupati italiani, e nelle quali risiede oltre la metà dei cosiddetti 'neet' (giovani che non studiano, non lavorano e nemmeno cercano un lavoro).

Degli oltre 500 mila posti persi tra il 2008 e il 2012, infatti, «ben 301 mila» riguardano residenti nel Mezzogiorno. I disoccupati al Sud sono passati da 978 mila del 2011 a 1,281 milioni del 2012, per un tasso che sale dal 13,6% al 17,2%, mentre Svimez ha stimato un nuovo balzo della disoccupazione al 18,8% nel 2013 (valore più del doppio del 9,1% nel Centro-Nord) e al 19,1% nel 2014.

AUMENTATE DEL 30% LE FAMIGLIE POVERE. Nel quadro tracciato da Svimez si ricorda anche che, negli ultimi cinque anni (dal 2007 al 2012), al Sud le famiglie povere sono aumentate del 30%, pari a 350 mila nuovi nuclei, e, guardando al futuro, si lancia l'allarme 'desertificazione- spopolamento' per le aree del Meridione.

Dal 2012 al 2065, infatti, è previsto un calo di 4,2 milioni di persone nel Sud, a fronte di un aumento di 4,5 nel Centro Nord.
La popolazione del Mezzogiorno sul totale rischia di crollare dal 34% di oggi al 27,3%. Di questi, il 53% di quelli destinati a sparire, oltre 2 milioni, ha meno di 44 anni, «decimando» le Regioni del Sud «della componente più vitale, prolifica e produttiva».

www.lettera43.it

mercoledì 24 luglio 2013

“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web


Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog (per continuare a leggere clicca qui sotto)


“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web - Il Fatto Quotidiano

lunedì 22 luglio 2013

A Baselice la "Storia del brigantaggio dopo l'Unità"

di Claudia Casamassa

Si è svolta, ieri sera (sabato per chi legge, ndb), la seconda edizione di "Musica tra le porte", confermata e rinomata manifestazione di Baselice. E' il secondo anno che la Pro loco del paese si è impegnata ad organizzare al meglio questo evento in piazza Castello, un momento di estrema raffinatezza e cultura per l'intera popolazione.

Impegno e costanza da parte di tutti i componenti dell'associazione i quali hanno dato vita ad un vero scenario artistico.
E' stato presentato il libro di Franco Molfese, dal titolo: "Storia del brigantaggio dopo l'Unità", un patrimonio di una storia unica, grazie al quale si è potuto conoscere l'excursus del Fortore.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Baselice, Domenico Canonico. A seguire gli interventi del presidente della Pro loco, Angelo Lepore, del giornalista Antonio Bianco, del sindaco di Molinara e storico Giuseppe Addabbo ed infine dell'editore del libro, Antonello Belmonte, un giovane laureato di Molinara che ha investito nella cultura.

Il contenuto del libro ha suscitato grande interesse nel pubblico, il quale ha manifestato approvazione e stima per l'autore.
Dopo il percorso storico sul brigantaggio affrontato in modo egregio, c'è stato il concerto che ha preso il nome dell'intera manifestazione.
Una serata rappresentativa per la comunità baselicese, in compagnia dell'Orchestra di Benevento diretta dal direttore artistico, Silvano Maria Fusco, con la partecipazione del soprano Daniela del Monaco.

Avvolta nella splendida panoramica antica, tra la bellezza del paesaggio e la dolcezza musicale, la manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti finali e con l'arrangiamento per orchestra da camera e pianoforte della canzone popolare "a' chist è Baselice" del maestro Aldo Pareo.

www.gazzettabenevento.it

(Foto di Mattia Monzo)

domenica 14 luglio 2013

Il Comune e l'Adsl a Baselice

Postiamo il manifesto fatto affiggere dal Comune di Baselice in merito all'arrivo dell'Adsl nel borgo fortorino

Comune di Baselice
(Prov. di Benevento)
ERA ORA!
ANCHE A BASELICE E' ARRIVATA LA ADSL!!
ERAVAMO GLI ULTIMI,ORA NON LO SIAMO PIU'

Cari concittadini,
dopo un lungo ed estenuante lavoro anche a Baselice è arrivata la linea veloce ADSL.
Un altro importante ed essenziale punto programmatico di questa amministrazione è stato portato a compimento.
L'atteso collegamento internet veloce – via fibra ottica – è giunto finalmente a termine e la soddisfazione è davvero tanta. Un altro servizio essenziale è stato messo a disposizione dei nostri cittadini.

Non è stato per niente facile realizzare anche questo obiettivo, ma quando si lavora seriamente, in silenzio e senza fare tante e sole chiacchiere in "mezzzo alla piazza", i risultati prima o poi arrivano.
Ci preme qui ringraziare quanti ci hanno dato un forte sostegno per la risoluzione del problema, in particolare il Capo Gabinetto della Prefettura, d.ssa Maturi ed il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il Colonnello Carideo.
Da oggi, finalmente, anche Baselice può dire di essere un comune al passo con i tempi!!

Il Sindaco e l'Amm.ne Comunale