mercoledì 24 luglio 2013

“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web


Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog (per continuare a leggere clicca qui sotto)


“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web - Il Fatto Quotidiano

lunedì 22 luglio 2013

A Baselice la "Storia del brigantaggio dopo l'Unità"

di Claudia Casamassa

Si è svolta, ieri sera (sabato per chi legge, ndb), la seconda edizione di "Musica tra le porte", confermata e rinomata manifestazione di Baselice. E' il secondo anno che la Pro loco del paese si è impegnata ad organizzare al meglio questo evento in piazza Castello, un momento di estrema raffinatezza e cultura per l'intera popolazione.

Impegno e costanza da parte di tutti i componenti dell'associazione i quali hanno dato vita ad un vero scenario artistico.
E' stato presentato il libro di Franco Molfese, dal titolo: "Storia del brigantaggio dopo l'Unità", un patrimonio di una storia unica, grazie al quale si è potuto conoscere l'excursus del Fortore.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Baselice, Domenico Canonico. A seguire gli interventi del presidente della Pro loco, Angelo Lepore, del giornalista Antonio Bianco, del sindaco di Molinara e storico Giuseppe Addabbo ed infine dell'editore del libro, Antonello Belmonte, un giovane laureato di Molinara che ha investito nella cultura.

Il contenuto del libro ha suscitato grande interesse nel pubblico, il quale ha manifestato approvazione e stima per l'autore.
Dopo il percorso storico sul brigantaggio affrontato in modo egregio, c'è stato il concerto che ha preso il nome dell'intera manifestazione.
Una serata rappresentativa per la comunità baselicese, in compagnia dell'Orchestra di Benevento diretta dal direttore artistico, Silvano Maria Fusco, con la partecipazione del soprano Daniela del Monaco.

Avvolta nella splendida panoramica antica, tra la bellezza del paesaggio e la dolcezza musicale, la manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti finali e con l'arrangiamento per orchestra da camera e pianoforte della canzone popolare "a' chist è Baselice" del maestro Aldo Pareo.

www.gazzettabenevento.it

(Foto di Mattia Monzo)

domenica 14 luglio 2013

Il Comune e l'Adsl a Baselice

Postiamo il manifesto fatto affiggere dal Comune di Baselice in merito all'arrivo dell'Adsl nel borgo fortorino

Comune di Baselice
(Prov. di Benevento)
ERA ORA!
ANCHE A BASELICE E' ARRIVATA LA ADSL!!
ERAVAMO GLI ULTIMI,ORA NON LO SIAMO PIU'

Cari concittadini,
dopo un lungo ed estenuante lavoro anche a Baselice è arrivata la linea veloce ADSL.
Un altro importante ed essenziale punto programmatico di questa amministrazione è stato portato a compimento.
L'atteso collegamento internet veloce – via fibra ottica – è giunto finalmente a termine e la soddisfazione è davvero tanta. Un altro servizio essenziale è stato messo a disposizione dei nostri cittadini.

Non è stato per niente facile realizzare anche questo obiettivo, ma quando si lavora seriamente, in silenzio e senza fare tante e sole chiacchiere in "mezzzo alla piazza", i risultati prima o poi arrivano.
Ci preme qui ringraziare quanti ci hanno dato un forte sostegno per la risoluzione del problema, in particolare il Capo Gabinetto della Prefettura, d.ssa Maturi ed il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il Colonnello Carideo.
Da oggi, finalmente, anche Baselice può dire di essere un comune al passo con i tempi!!

Il Sindaco e l'Amm.ne Comunale

lunedì 8 luglio 2013

'Comuni Ricicloni 2013', Baselice tra i virtuosi

Nessun premio o attestato speciale ma buonissimi risultati per il Sannio dall'annuale dossier "Comuni Ricicloni" di Legambiente. Nel 2013 sono 1293 comuni Italiani che hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti e sei sono sanniti: Moiano, Circello, S.Arcangelo Trimonte, Ginestra degli Schiavoni, Paolisi e Baselice. Solo di un punto percentuale sotto Durazzano ed il capoluogo Benevento che però, con il 64%, si piazza al sesto posto in assoluto tra le piccole città ed è nona nella classifica generale a pari merito con Trento (Per continuare a leggere clicca qui sotto e vai direttamente a Il quaderno.it).

'Comuni Ricicloni 2013'. Benevento è nona in Italia, virtuosi 18 comuni del Sannio

mercoledì 3 luglio 2013

Rimborsi e consiglieri regionali indagati

Ristoranti, alberghi, regali agli amici, perfino giocattoli per bambini. Due milioni e mezzo di euro di fondi regionali bruciati, denaro pubblico utilizzato per fini “strettamente privati”. Per questo la Procura di Napoli ha emesso 57 inviti a comparire nei confronti di altrettanti consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania.

Nei provvedimenti, notificati da parte del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell’Assemblea, si ipotizza il reato di peculato. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri.

In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il “funzionamento dei gruppi”. Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi “pezza d’appoggio”), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.

Nell’inchiesta non risulta coinvolto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Dagli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza è emerso infatti che non ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi consiliari. Non risultano indagati inoltre alcuni consiglieri che si dimisero dalla carica e non percepirono rimborsi.

Per quanto riguarda i partiti, secondo l’ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l’89% dei rimborsi, il Pd l’82%, l’Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l’Udc il 65%. La somma complessiva erogata nel biennio 2010-2012 è stata quantificata intorno ai due milioni e mezzo di euro.

www.ilfattoquotidiano.it

martedì 2 luglio 2013

Muore il Fortore con tutti i filistei

Postiamo uno stralcio di un interessante articolo apparso su benevento.ottopagine.net dal titolo: "In fuga dalle metropoli. Ma il Sannio non attrae". Da anni ormai sottolineiamo come la vicenda del calo demografico sia un problema drammatico per il Fortore, che prima o poi lo porterà alla sua estinzione sociale. Ma a tutt'oggi, a quanto ci risulta, nessuna amministrazione ha messo in piedi una vera politica antispopolamento, come ad esempio incentivi in favore di giovane coppie che non vogliono intraprendere le strade dell'emigrazione. Eppure, come si legge qui sotto, la situazione dei numeri dovrebbe far rizzare i capelli alla nostra classe politica, che invece utilizza il tema dello spopolamento solo in campagna elettorale

(...) Nel Sannio che si spopola ci sono aree dove il fenomeno è letteralmente drammatico ma anche episodi di successo. Comunque prevalgono decisamente le prime: ben 51 comuni su 78 hanno visto diminuire la propria popolazione residente nell’ultimo decennio. In particolare, fatto ormai notorio, sono i comprensori più interni a pagare lo scotto della desertificazione demografica che con la crisi si è ulteriormente accentuata. Il Fortore in particolare è una terra martoriata dalla progressiva perdita di popolazione. Solo qualche esempio per rendere la portata del trend: dal 2002 al 2012, Castelvetere Valfortore ha visto ridursi la propria popolazione di 469 unità, passando da 1.810 a 1.341.

Il che vuol dire in altri termini che nel breve volgere di un decennio il centro fortorino ha perso oltre un quarto della propria consistenza (25,9%). Appena meno eclatanti i riscontri di Colle Sannita (560 abitanti in meno per un tasso di spopolamento del 18,4%), Molinara (-15,1% con 293 residenti lasciati per strada), Baselice (337 abitanti in meno; -11,9 per cento). Una menzione a parte per San Bartolomeo in Galdo. Quello che un tempo usava essere definito il capoluogo del Fortore è piombato da anni in una terribile crisi demografica che l’ha portato nel 2012 a scendere per la prima volta nella sua storia sotto quota 5mila: 4.987 abitanti. Anche nel Tammaro, nell’Alto Sannio e nel Titerno gli indici di desertificazione demografica toccano punte da brivido.

Ma c’è anche come dicevamo chi negli ultimi dieci anni si è espanso. E’ soprattutto il caso di Telese Terme, una autentica locomotiva dello sviluppo nel Sannio con i suoi 1.362 abitanti guadagnati dal 2002 pari a un tasso di crescita del 23,7 per cento. Tendono a crescere in generale i centri più grandi della provincia come Montesarchio (+364 abitanti) e San Giorgio del Sannio (+337), ad eccezione di Sant’Agata de’ Goti che invece è in rosso di 302 unità. Del resto pagano lo scotto anche comuni di un certo rilievo come Paduli (-220 abitanti) e Morcone (-86), mentre si salva Pietrelcina (+54). Da tenere in considerazione San Nicola Manfredi che con i suoi 468 abitanti guadagnati è il secondo centro della provincia per tasso di crescita (+14,5 per cento).

lunedì 1 luglio 2013

Mastronardi ha presentato il suo libro «Viteliù-Il nome della libertà»

di Leonardo Bianco

"Una storia di persone che dà emozioni”. Così, in sintesi, la definizione dell’autore Nicola Mastronardi, del suo “Viteliù- Il nome della libertà”, presentato sabato sera alla Biblioteca comunale di San Bartolomeo in Galdo “Giovanni Vergineo”. L’intento del giornalista e scrittore molisano è quello di “dare dignità storica ad un territorio che pare non l’abbia”.

Nicola Mastronardi con il suo romanzo storico ripercorre le vicende di un popolo, quello sannita, che non si è distinto solo per aver tenuto testa per lungo tempo a Roma, ma che ha anche contribuito alla costruzione di un impero.

La storia di una civiltà, quella delle tribù italiche (i Sanniti, i Marsi, i Peligni, i Piceni), che ha dominato per nove secoli i territorio del centro e del sud Italia. Storia di in un popolo che ha difeso con tenacia la propria dignità e la propria identità contro l’espansione dell’impero romano. “Viteliú”, termine osco da cui deriva la parola latina Italia, dunque, è un viaggio nella storia, attraverso il quale l’autore vuole riscoprire le proprie radici e le radici di un popolo per troppo tempo dimenticato.

Il romanzo inizia diciassette anni dopo i tragici eventi del 91 a.C. quando “la popolazione picena di Ascolum trucidò tutti i romani presenti in città” e che provocò la guerra sociale e poi civile, la quale terminò con il massacro degli italici ad opera di Lucio Cornelio Silla. Tutto ha inizio da un incubo del passato che spinge un vecchio cieco – l’embratur sannita Papio Mutilo, che su di sé sente tutta la responsabilità del genocidio subìto dal suo popolo – a riprendere in mano il proprio destino e quello del nipote Marzio, salvato dalle stragi dei sicari di Silla. Il loro avventuroso viaggio porterà Marzio, e con lui il lettore, a conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la prima nazione cui fu dato il nome di Italia. “Un libro che nasce dall’intima necessità dell’autore di trovare la propria identità, le proprie radici”.

Queste le parole che ha usato Salvatore Colatruglio, esponente dell’associazione culturale, “generoso Simeone” e promotore dell’evento. A Colatruglio è toccato il compito di introdurre l’argomento con un excursus storico attraverso le tre guerre sannitiche che videro la Repubblica romana contrapporsi alle popolazioni italiche.

benevento.ottopagine.net/

mercoledì 26 giugno 2013

Un nuovo parco eolico nel Sannio

Arriva il via libera della Regione Campania alla costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia, con tecnologia eolica, da realizzare nel comune di San Lupo, in provincia di Benevento.

L’opera, un parco eolico, coinvolgerà per le strutture pertinenti anche altri comuni sanniti. L’autorizzazione, pubblicata sull’ultimo Bollettino regionale, è stata rilasciata alla società Eolica San Lupo Srl, con sede legale a Milano, che ha messo in cantiere 17 aerogeneratori, ciascuno di potenza nominale di 2,5 MW (massima fino a 3 MW) nel Comune di San Lupo in località Monte Ciesco, Serra la Giumenta, Monte Croce, Saudiello. Le “opere connesse” ricadranno nei comuni di Pontelandolfo, Campolattaro, Casalduni, Castelpagano, Colle Sannita, Morcone, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Benevento. La potenza complessiva è di 42,5 MW (massima consentita fino a 51 MW).

E’ stata autorizzata anche la “connessione elettrica dell’impianto” mediante la realizzazione di una nuova stazione da ubicare nel comune di Pontelandolfo e da collegare con un elettrodotto a quella di Castelpagano e con un altro elettrodotto a una nuova Stazione elettrica da realizzare nel Comune di Benevento, denominata “Benevento 3”.

L’impianto, le opere connesse e le infrastrutture “indispensabili” alla costruzione e all’esercizio dello stesso vengono definite nel decreto regionale “di pubblica utilità, indifferibili e urgenti”. Contestualmente viene anche disposta “l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio o all’asservimento sui terreni riportati al catasto dei comuni di San Lupo, Casalduni, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Fragneto l’Abate, Morcone, Fragneto Monforte, Pontelandolfo, Benevento, interessati dall’opera”

(Fonte: denaro.it)