martedì 23 aprile 2013

Differenziata, Il Fortore contro Aceto

di Leonardo Bianco

E’ decisamente scandaloso e senza alcun dubbio censurabile, sotto tutti i punti di vista, ciò che la Provincia di Benevento ha fatto sulla ripartizione dei fondi per il miglioramento della raccolta differenziata. L’amministrazione Cimitile e l’assessore Aceto non potevano optare per una scelta migliore per congedarsi dal Sannio e dai sanniti: di parte, incuranti del territorio e strafottenti, proprio come si sono comportati per cinque anni e non solo su tale tematica”.

Non va proprio giù la questione e non le manda certo a dire Salvatore Brancaccio, assessore all’ambiente di Baselice, che prende spunto dalla vicenda del riparto dei fondi regionali assegnati ai Comuni dalla Rocca dei Rettori, per lanciare il suo duro atto di accusa. Ad essere finanziati sono solo 28 comuni, su 78, più il capoluogo, e tra questi non c’è nessun comune dell’area fortorina, “una scelta che deve per forza di cose essere chiarita e spiegata”.

“Hanno tagliato fuori tutto il Fortore, il Miscano e parte del Tammaro; si sono ripartiti oltre 450mila euro a piacimento, magari con criteri legati alla simpatia ed alle coperture consiliari, ed hanno avuto pure l’ardire di annunciare che per i comuni esclusi è stato richiesto un incremento. Come a dire: per voi ci sarà il contentino!. Voglio ricordare ad Aceto – prosegue Brancaccio – che il Fortore non finisce a San Marco dei Cavoti… (e non ce l’ho assolutamente con gli amici dell’amministrazione Cocca), che per rilanciare un territorio bisogna non solo parlare ma fare, e che prima di criticare le scelte bisogna praticarle (mi riferisco alla direttiva sul computo di percentuale da applicare al multi materiale). Ma da un membro dell’esecutivo provinciale che più volte si è trovato isolato su scelte ambientali della Regione, che non conosce le realtà territoriali, le metodologie, i risultati qualitativi e le percentuali che alcuni comuni – come il mio – ottengono dalla raccolta dei rifiuti, e che non può vantare risultati di sorta dal commissariamento degli ex consorzi (con gli stipendi dei commissari – che potevano anche essere meno di tre – si potevano pagare svariate mensilità agli ex lavoratori…), non ho nulla da condividere, ne politicamente ne amministrativamente”.

E conclude: “la vicenda della non-riattivazione del sito di Molinara resta un passaggio emblematico per le scelte operate o meglio, non fatte e dimenticate, da Aceto e l’amministrazione provinciale: ci ha convocati due volte per parlare della questione e non conosceva che il sito era ancora sotto sequestro! In quella occasione proposi di utilizzare parte di questi fondi (oggi assegnati) e destinati ai comuni della nostra area proprio per Molinara. Alla luce di questi fatti capisco bene perché si è preferito scartare subito l’ipotesi”.

Sulla vicenda della ripartizione dei fondi regionale fatti dalla Provincia interviene anche Zaccaria Spina, sindaco di Ginestra e presidente della comunità montana del Fortore. “Non mi sembra corretto dover apprendere certe notizie dalla stampa”, afferma il presidente della comunità montana. “Sarebbe stato più giusto che la Provincia ci avesse informato con una nota sull’esito dell’istruttoria dei progetti. Premesso questo – continua Spina – evito di entrare nel merito della questione, visto che ancora non ho gli elementi per poter esprimere un giudizio, ma mi sembra alquanto strano che, tranne San Marco dei Cavoti, tutti i comuni del Fortore, del Miscano e del Tammaro siano rimasti fuori dalla ripartizione dei fondi. Eppure sono tutti enti che stanno operando bene, ottenendo ottimi risultati, bella raccolta differenziata”.

ECCO LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA

Raffele Bianco, direttore generale della Provincia di Benevento, replica alle affermazioni di Salvatore Brancaccio, assessore al comune di Baselice, e a Zaccaria Spina presidente della comunità montana del Fortore e sindaco di Ginestra degli Schiavoni, in merito alla ripartizione dei fondi regionali sui progetti per il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti.
“L’attribuzione ai comuni dei finanziamenti della Regione Campania – Assessorato all’ambiente al territorio sannita concessi nel suo complesso ammontavano a poco più di 413mila Euro. La commissione da me presieduta –afferma Raffele Bianco – ha lavorato obbedendo pedissequamente ai criteri oggettivi, peraltro stabiliti dalla Regione stessa, che aveva affidato alla Provincia la responsabilità della gestione della istruttoria, e che sono riportati nell’avviso pubblico del 13 novembre 2012 che è consultabile tuttora sul portale della Provincia. Sono stati 66 i Comuni sanniti che hanno risposto all’avviso pubblico, dopo che, peraltro, la Provincia stessa li aveva sollecitati a farlo in data 21 dicembre 2012, dopo la prima comunicazione formale. E’ evidente dunque, già da questo dato, che non c’era alcuna intenzione da parte di alcuno di escludere questo o quello”.

“Va aggiunto che la Commissione, al termine dell’istruttoria, non ha escluso alcun comune e che tutti gli incarti presentati sono stati ritenuti ammissibili al finanziamento, rispetto alle somme a disposizione. Credo sia infine importante sottolineare che, – conclude il direttore generale della Provincia – sentito telefonicamente nei giorni scorsi il Dirigente d’Area dott. Santacroce della Regione Campania, in considerazione del fatto che quasi l’80% del totale dei Comuni di questa provincia aveva risposto all’appello, la Regione stessa è intenzionata a finanziare tutti i progetti ritenuti ammissibili mettendo a disposizione altri 480mila Euro circa entro i prossimi mesi”.

NELLA POLEMICA INTERVIENE ANCHE IL SINDACO DI CASTELVETERE

Ma i chiarimenti da parte del dirigente della Rocca dei Rettori non soddisfa il sindaco di Castelvetere Luigi Iarossi.
“Le mi perplessità – dice il sindaco fortorino – sull’assegnazione dei fondi sono state confermate. Il mio comune è stato uno dei primi a presentare il progetto, forse uno dei pochi, tant’è che la Provincia fu costretta a riaprire il bando. La mia preoccupazione è stata confermata (Iarossi, su Ottopagine, a gennaio scorso aveva espresso la sua perplessità affermando che: non vorrei che da primi diventassimo ultimi. Riferendosi al progetto sui rifiuti)”. Iarossi si interroga sui criteri usati dalla Provincia per l’assegnazione dei fondi e si domanda come mai dalla Rocca dei rettori, in questi mesi, non siano arrivate note e richieste di chiarimento riguardo alla redazione dei progetti. “Ancora una volta – conclude Iarossi – devo constatare che il Fortore è stato escluso, forse a causa della mancanza di rappresentanza, visto l’elenco dei comuni ammesso ai finanziamenti”.

benevento.ottopagine.net

venerdì 19 aprile 2013

Petrolio, primo no alla moratoria

La Regione Campania, guidata dal berlusconiano Caldoro, resta sorda alle richieste che provengono dalle aree interne di stoppare i permessi per le trivellazioni nel Sannio e in Irpinia. Nei giorni scorsi è stato bocciato un emendamento alla legge di Bilancio, con cui si chiedeva una moratoria, una sospensione, in tal senso. E così, invece, di dare un segnale concreto alle preoccupazioni dei cittadini irpini e sanniti si preferisce ancora una volta assecondare gli interessi delle multinazionali dell'oro nero. Leggetevi, qui di seguito, l'articolo apparso sul quotidiano online Ottopagine.

Le fibrillazioni politiche che condizionano il governo regionale si riflettono anche sulla battaglia delle zone interne e costiere non metropolitane contro l’industria petrolifera. Le divisioni nella maggioranza di palazzo Santa Lucia complicano l’iter dell’emendamento presentato in commissione dai consiglieri regionali irpini, su iniziativa di Rosetta D’Amelio, dopo che un asse trasversale composto da deputati napoletani e casertani ha di fatto imposto il rinvio della questione al dibattito in aula. Suscita perplessità il mancato accoglimento di un emendamento alla legge di Bilancio che gli analisti giudicano nella sostanza una moratoria per i permessi rilasciati dal Ministero dello Sviluppo Economico dal 2008 in poi.

La decisione di non integrare nel testo la norma proposta appare incomprensibile per gli esponenti irpini, che nel contrastare i progetti di perforazione e trivellazione hanno semplicemente messo per iscritto quanto già sostenuto dall’assessore all’Ambiente della Regione, Giovanni Romano, nel corso di un’audizione: «Le ricerche di idrocarburi contrastano con le previsioni stabilite dal Ptr della Campania dal 2008 per l’Alta Irpinia, la Valle dell’Ufita e il Sannio», aveva sostenuto, individuando peraltro una presunta falla nell’iter autorizzatorio delle ricerche petrolifere nella zona di Nusco.

La conferenza dei servizi negli uffici romani dell’Unmig deliberò un permesso di ricerca petrolifera “rilasciabile con prescrizioni e limitazioni per la compatibilità ambientale” ad un mese dall’approvazione del Ptr, strumento che sanciva la vocazione naturalistica delle zone oggetto dell’interesse minerario. Secondo i consiglieri irpini la circostanza impone l’apertura di un confronto tra governo regionale e nazionale, riaprendo la partita sull’istanza mineraria a vantaggio delle province di Avellino, Benevento e Salerno.

avellino.ottopagine.net

martedì 16 aprile 2013

L'ultimo Consiglio Provinciale è contro le trivellazioni petrolifere


Approvata all'umanimità la delibera contro la ricerca di idrocarburi e le eventuali trivellazioni petrolifere nel Sannio, in consiglio provinciale a Benevento. La seduta, che si è conclusa da pochi minuti e potrebbe essere l'ultima della Giunta Cimitile, ha deliberato all'umanimità anche l'immediata esecutività del provvedimento. Nella delibera, letta a fine dei lavori dal presidente del consiglio provinciale, Giuseppe Maturo, si specifica che la contrarietà della Provincia di Benevento è su tutti e quattro i permessi di ricerca richiesti dalle società petrolifere in questione, inclusi quelli della Delta Energy Ltd, la società britannica interessata alla ricerca di idrocarburi nel Fortore e nel Tammaro con i progetti denominati "Case Capozzi" e "Pietra Spaccata". (per continuare a leggere clicca qui sotto)

L'ultimo Consiglio Provinciale è contro le trivellazioni petrolifere: Approvata delibera all'umanimità - ilQuaderno.it

lunedì 15 aprile 2013

15 APRILE 1967, MORIVA TOTÒ



Oggi è l’anniversario della morte di Totò. Di seguito un estratto del ricordo di Eduardo De Filippo sulle pagine di Paese Sera.

"Erano più colorate le strade di Napoli, più ricche di bancarelle improvvisate di chioschi di acquaioli, più affollate di gente aperta al sorriso allora, quando alle dieci di mattina le attraversavo a passo lesto avevo quattordici anni per trovarmi puntuale al teatro Orfeo, un piccolo, tetro, e lurido locale periferico, dove, in un bugigattolo di camerino dalle pareti gonfie di umidità, per fare quattro chiacchiere tra uno spettacolo e l’altro, mi aspettava un mio compagno sedicenne che lavorava là… Oggi è morto Totò. E io, quattordicenne di nuovo, a passo lento risalgo la via Chiaia, e giù per il Rettifilo, attraverso piazza Ferrovia. Entro per la porta del palcoscenico di quello sporco locale che a me pare bello e sontuoso, raggiungo il camerino, mi siedo e mentre aspetto ascolto a distanza la sua voce, le note della misera orchestrina che lo accompagna e l’uragano di applausi che parte da quella platea esigente e implacabile a ogni gesto, ogni salto, ogni contorsione, ogni ammiccamento del “guitto”. Do un’occhiata attorno; il fracchettino verde, striminzito, è lì appeso a un chiodo: accanto c’è quello nero. Quello rosso glielo vedrò indosso tra poco, quando avrà terminato il suo numero. I ridicoli cappellini… A bacchetta, a tondino… e nero, marrone, e grigio… sono tutti allineati sulla parete di fronte. ..Manca il tubino: lo vedrò tra poco. Il bastoncino di bambù non c’è: lo avrà portato in scena".

giovedì 11 aprile 2013

Trivelle nel Sannio, lo scienziato Zichichi: “Gli idrocarburi non bisognerebbe cercarli”


“Gli idrocarburi nel Sannio non bisognerebbe nemmeno cercarli”. E' questo il commento dello scienziato di fama mondiale Antonio Zichichi intervenuto per il ciclo di incontri “Testimoni della Fede” al Duomo di Benevento.
Il fisico siciliano ha risposto alla domanda di Ntr24 commentando in maniera negativa l'arrivo delle trivelle sul territorio sannita. Poi, l'ex assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia si è soffermato anche sui possibili sviluppi delle politiche di "green economy" e sulla loro corretta applicazione. (Per vedere il video del fisico clicca qui sotto)

mercoledì 10 aprile 2013

Petrolio nel Sannio, troppi sindaci assenti alla riunione. La Provincia: 'Torniamo uniti, avversari forti'


Pochi, davvero pochi. Nove amministratori su ventinove. Il nuovo invito della Provincia di Benevento a sindaci, assessori e consiglieri dei comuni sanniti interessati dalle ricerche di idrocarburi (sono quattro i progetti che potrebbero essere attivati nel Sannio, si tratta di Nusco, Pietra Spaccata, Santa Croce e Case Capozzi) è stato snobbato dalla maggioranza degli amministratori coinvolti che, evidentemente, hanno ritenuto superflua la riunione di oggi alla Rocca dei Rettori. Un errore, se si considera che il pericolo non è affatto scongiurato, anche se sono arrivati i primi segnali ufficiali di "collaborazione" dalla Regione Campania nelle scorse settimane. Insomma, un ruolo decisivo lo hanno proprio i sindaci, specialmente quelli dei comuni direttamente interessati, ma non solo. San Marco dei Cavoti, Ginestra degli Schiavoni, Pesco Sannita, Circello, Guardia Sanframondi, Morcone, Benevento, S. Agata dei Goti e S.Arcangelo Trimonte, più il presidente della Comunità Montana del Fortore.
(per continuare a leggere l'articolo clicca qui sotto)
Petrolio nel Sannio, troppi sindaci assenti alla riunione. La Provincia: 'Torniamo uniti, avversari forti' - ilQuaderno.it

martedì 9 aprile 2013

Trivelle, si attendono le decisioni del Presidente della Repubblica

Il protocollo di intenti fra comuni e comunità montane interessati dalle indagini petrolifere, per il progetto promosso dalla Delta Energy denominato “Pietra spaccata”, ha concretizzato e ratificato la volontà di opporsi formalmente all’autorizzazione concessa dalla Commissione Regionale VIA (valutazione d’impatto ambientale).

Il 3 aprile è stato ritualmente notificato agli interessati il preannunciato ricorso al Capo dello Stato. Ora bisognerà attendere la decisione che il Presidente della Repubblica, assunto il parere vincolante del Consiglio di Stato, intenderà adottare sul ricorso presentato.

“Si porta all’attenzione di quegli addetti ai lavori che largamente si sono spesi sull’argomento, che il protocollo dei Sindaci, – scrive il coordinatore Domenico Costanzo – con la presentazione del citato gravame, ha surrogato le deficienze e le superficiali e grossolane mancanze degli enti preposti e che, in forza del principio dell’alternatività del processo amministrativo – codificato dall’art. 8, comma secondo, del DPR 1199/1971 – il ricorso straordinario al Capo dello Stato può essere proposto unicamente quando l’atto non sia stato già impugnato con ricorso giurisdizionale.

Sindaci, amministratori e cittadini firmatari del ricorso anzidetto (Pasquale Narciso, Nunziatina Palma, Raffaele Caputo, Antonio Michele, Antonio Verzino, Domenico Canonico, Pasqualino Cusano, Antonio Di Maria, Mauro De Ieso, Ester D’Afflitto, Innocenzo Pugliese, Cristoforo Tatavitto, Luigi Caretti, Domenico Costanzo, Valentino Castello e Liano Boffa) sono convinti e fiduciosi che il gravame interposto possa seriamente realizzare quelle prospettive di tutela e salvaguardia che diversi enti non hanno inteso considerare nei modi dovuti.

La giustizia dovrà ora fare il suo corso. Non è difficile comprendere ed accettare il rammarico che le popolazioni interessate dalla realizzazione del progetto impugnato, abbiano dovuto fare affidamento unicamente nel personale e compatto interessamento di un cospicuo numero di sindaci, avendo riscontrato nei fatti l’incerto – quando non ambiguo o del tutto assente – interessamento di tante autorità istituzionali comunali e sovracomunali preposte, alle quali si chiede ancora una volta la verifica dello stato dell’arte.

Il ricorso, redatto a titolo gratuito con il patrocinio dello Studio Legale Giordano da San Giorgio la Molara (Bn), da sempre sensibile alle problematiche relative alla tutela dell’ambiente, non ha gravato in alcun modo sui bilanci dei comuni interessati.
Il protocollo di intenti ha ora intenzione di attivarsi anche in via amministrativa, sempre con l’assistenza gratuita dello Studio Legale Giordano, al fine di proporre ricorso al Difensore civico – di fresca nomina – della Regione Campania, dott. Francesco Bianco, a cui tra l’altro vanno i migliori auguri di una serena e proficua attività di controllo”.

www.infosannionews.it

lunedì 8 aprile 2013

Benevento, tensione alla presentazione della nuova giunta. I "No Triv" espongono uno striscione in aula

Dopo che il primo cittadino aveva preso la parola, affiancato dal vice sindaco Raffaele Del Vecchio e l'assessore alle Risorse Umane, Pietro Iadanza, una delegazione del Comitato "No Triv Sannio" stava esponendo uno striscione con la scritta "No Triv"sulla balaustra dell'aula, quando sono stati bloccati dall'arrivo del Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella. (clicca qui sotto per continurare a leggere l'articolo)
Momenti di tensione alla presentazione della nuova giunta. I "No Triv" espongono uno striscione in aula | Comune di Benevento | news | NTR24 - l'informazione sul web