domenica 2 settembre 2012

Abolizione Provincia: Il Comitato salviamo il Sannio plaude a Cimitile e spinge verso il Molisannio - ilQuaderno.it

Il Comitato Salviamo il Sannio continua nella sua iniziativa di raccolta pubblica di firme da consegnare all’Amministrazione Provinciale di Benevento nella prossima settimana a sostegno della petizione referendaria. 
Una delegazione del Comitato, nei prossimi giorni, incontrerà i Presidenti delle province di Isernia e Campobasso insieme ad alcuni sindaci molisani, al fine di illustrare dettagliatamente l'iniziativa referendaria proposta (per continuare a leggere l'articolo clicca qui sotto)
Abolizione Provincia: Il Comitato salviamo il Sannio plaude a Cimitile e spinge verso il Molisannio - ilQuaderno.it

venerdì 31 agosto 2012

Fortore, sindaci uniti contro la crisi: 'Pensiamo alla gente comune mentre la Regione ci isola e pensa ai tagli' - ilQuaderno.it

Girare a fine agosto per le rabberciate stradine interne della Val Fortore è comunque piacevole: c'è il sole di metà mattina alto, c'è qualche pietra sull'asfalto ma si cammina che è un piacere. In estate, per chi non è di queste zone, sembra quasi di vivere in una sorta di isola felice: tra qualche settimana però si tornerà alla normalità, con gli ultimi emigranti pronti a ripartire per le città del nord che sono la loro nuova casa da tempo, e così faranno gli studenti che raggiungeranno le città universitarie (per continuare a leggere l'articolo clicca qui sotto)
Fortore, sindaci uniti contro la crisi: 'Pensiamo alla gente comune mentre la Regione ci isola e pensa ai tagli' - ilQuaderno.it

mercoledì 29 agosto 2012

Il cucciolo di lupo Fortorino sta bene. A breve il riadattamento presso un Centro specializzato | ambiente | news | NTR24 - l'informazione sul web

Ritrovato un mese fa a Castelfranco in Miscano, è stato curato dal veterinario sannita Alfredo Toriello. Si attende ora l'arrivo di esperti per il riadattamento allo stato selvatico e poi il trasferimento nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Per vedere il video clicca qui sotto)
Il cucciolo di lupo Fortorino sta bene. A breve il riadattamento presso un Centro specializzato

domenica 26 agosto 2012

Ricerca idrocarburi. "No" alle trivellazioni di Reino, Santa Croce del Sannio e Sassinoro


Da alcuni comuni dell’Alto Tammaro è arrivato un secco no alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi sul proprio territorio. Reino Santa Croce e Sassinoro hanno espresso parere negativo rispetto ad alcuni progetti per la ricerca di idrocarburi. Un no giustificato innanzitutto con il grave degrado ambientale che le trivellazioni arrecherebbero al territorio con una scarsissima ricaduta economica per i comuni interessati.

Antonio Verzino, Antonio di Marta e Pasqualino Cusano sono pronti a difendere il loro comuni dagli assalti speculativi delle aziende interessate alla ricerca di idrocarburi nel Sannio per evitare un danno ambientale che pregiudicherebbe il futuro del loro territorio. Compromettendone gli obiettivi che i comuni da loro amministrati si sono prefissati in materia di salvaguardia dell’ambiente e mantenere intatto un territorio incontaminato con vocazione agricola e turistica.

La posizione di Antonio di Marta è chiara sulle trivellazioni. “E’ inaccettabile che su questo tipo di progetti – afferma il primo cittadino di Santa Croce del Sannio e presidente della Comunità Alto Tammaro – non si coinvolgano gli enti locali. Certe decisioni prese dall’amministrazione centrale (Regione e Governo) non tengono conto dei rischi che i territori corrono. Alcune esperienze del passato dovrebbero farci riflettere sui problemi che tali progetti arrecano all’ambiente e forse anche alla salute. Sono contento – conclude de Maria – che anche altre amministrazioni abbiamo fatto la stessa nostra scelta: quella di dire no alle trivellazioni. È una linea che anche come comunità montana abbiamo scelto rispetto ai progetti pervenuti dal ministero dello Sviluppo”.

Il parere negativo delle amministrazioni comunali di Reino, Santa Croce e Sassinoro arriva dopo che la Provincia di Benevento nei mesi scorsi aveva espresso parere negativo ai progetti di trivellazione con una nota alla Regione Campania dove si chiedeva di archiviare le istanze di alcune società interessate Alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel Sannio. I motivi che la Provincia di Benevento adduceva a tale richiesta erano gli stessi che i comuni dell’Alto Tammaro hanno espresso attraversi i consigli comunali.

(Tratto da Ottopagine/Benevento del 25 agosto 2012)

domenica 19 agosto 2012

Foiano. Giornata dell'emigrante con il brigante Secola

Emigrazione e sacco del Sud gli argomenti dell’intervista del vicesindaco di Foiano di Valfortore, Giuseppe Ruggiero, a Antonio Bianco giornalista e autore del libro “Il brigante Secola-La sanguinosa rivolta nel Fortore post-unitario”. La presentazione del libro del giornalista baselicese è stata l’occasione per parlare di emigrazione e degrado del Meridione. “Un fenomeno quello dell’emigrazione – ha affermato Antonio Bianco – iniziato proprio dopo l’unità d’Italia. Prima il Sud mai aveva conosciuto tale fenomeno”. L’evento culturale organizzato dal Comune di Foiano, rientra nelle manifestazioni della Festa dell’emigrante iniziata ai primi di agosto e che si concluderà il 23. Un evento che ogni anno si organizza per accogliere e festeggiare, insieme a chi partito dalla propria terra per motivi di lavoro, torna per rivedere amici e parenti e soprattutto per respirare aria di casa. Quello di giovedì è stato un momento di riflessione e di approfondimento di un periodo storico che ha visto il Fortore protagonista della rivolta contro il nuovo Stato piemontese. Una rivolta, coma ha affermato il giornalista Antonio Bianco, sociale e contadina. Giuseppe Ruggiero, al quale sono toccate le conclusioni, ha affermato che quella del Fortore è stata soprattutto la rivolta dei giovani. Giovani che hanno preso le armi per difendere il proprio futuro. Giovani che si sono ribellati all’ingiustizia mettendo in gioco la propria vita. (tratto da Ottopagine/Benevento)

venerdì 17 agosto 2012

Italia petrolizzata, lettera aperta a Passera


A scriverla è Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana, emigrata negli Usa. Fisico, professore associato presso il dipartimento di Matematica della California State University at Northridg.

Caro signor Passera, stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.

Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il Bel Paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.

E la gente dove deve andare a vivere di grazia?Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte? Vorrei tanto sapere dove vive lei.

Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia. Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'.

Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere. Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi.

I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so. Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia. E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.

MA NON VEDE COSA SUCCEDE A TARANTO? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo e' il futuro? Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.

Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri. Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.

Ma non hanno figli questi? E CLINI CHE RAZZA DI MINISTRO DELL'AMBIENTE E'? E gli italiani cosa faranno? Non lo so. So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.

giovedì 16 agosto 2012

Sicilia, il piano energetico di Passera riapre la corsa al petrolio – Il Fatto Quotidiano


Il ministro dello Sviluppo vuole raddoppiare la quantità di petrolio estratto nel nostro Paese per portarlo al 20% della domanda. Una idea che passa per forza dalle coste siciliane, dove già oggi si concentra più di un terzo delle attività di ricerca. Una scelta che piace alle compagnie ma osteggiata dagli ambientalisti: "Dannoso e inutile - per Legambiente - se estraessimo tutto il petrolio presente in mare, l'Italia lo esaurirebbe in sole 7 settimane" (Clicca qui e continua a leggere)


Sicilia, il piano energetico di Passera riapre la corsa al petrolio – Il Fatto Quotidiano

mercoledì 8 agosto 2012

Napoli, l’Ingv trivella il supervulcano flegreo. I cittadini temono innesco eruzione – Il Fatto Quotidiano

Qualche giorno fa sono cominciate le perforazioni nel supervulcano dei Campi Flegrei (Napoli) nell’ambito del Deep Drilling Project, e sono già arrivate a 200 metri di profondità. Si tratta di un vulcano molto particolare che ha la forma di un’enorme caldera circolare che si estende da Posillipo a Nisida e che per metà è nascosta dai palazzi in cui vivono 500 mila napoletani e per l’altra metà dal mare della Baia di Napoli. Esistono solo una decina di vulcani come questi nel mondo: strutture capaci di eruzioni molto violente, anche se per fortuna molto rare, e che restano un vero e proprio mistero per la scienza. (continua a leggere qui)
Napoli, l’Ingv trivella il supervulcano flegreo. I cittadini temono innesco eruzione – Il Fatto Quotidiano