venerdì 3 dicembre 2010

Caravan 2.0: in viaggio con l’acqua

Andare incontro ai problemi seri del nostro pianeta significa affrontare i cambiamenti con una strategia che tenga conto degli interessi collettivi, in una prospettiva temporale a lungo termine. La soluzione immediata non esiste e la sopravvivenza delle future generazioni richiede un impegno rivolto in varie direzioni, ma che abbiano un unico fine: vale a dire verso l’acquisizione di una coscienza di preservazione e di rispetto per l’ambiente.

L’approccio verso questa tematica deve tenere conto che l’individuo va considerato un soggetto attivo e che la comunità diventa lo spazio ideale e reale della partecipazione e del cambiamento. Nel 2010 l’assessorato all’ambiente e l’assessorato all’istruzione della provincia di Benevento, hanno realizzato una campagna di comunicazione per ridurre il consumo di bottiglie di plastica, puntando sulla partecipazione attiva degli studenti, in particolare, e ha sperimentato l’installazione dei naturizzatori in 10 istituti superiori della provincia di Benevento. Scegliendo una modalità di comunicazione attiva e interattiva, la sensibilizzazione dei cittadini si è realizzata attraverso azioni concrete e condivise che hanno potuto accrescere concretamente la coscienza ambientale delle diverse categorie sociali.

Il progetto acqua 2.0, iniziato a marzo di quest’anno, proseguirà con la realizzazione di una serie di iniziative che punteranno al massimo coinvolgimento del territorio che sarà attraversato dal CARAVAN 2.0, appunto il camper dell’assessorato all’istruzione che fermerà nei diversi istituti della provincia di Benevento per informare e formare sul tema dell’acqua e dell’ambiente in generale.

giovedì 2 dicembre 2010

Psaut di San Bartolomeo, che fine ha fatto?


Vincenzo Sangregorio*

Il primo dicembre è arrivato e del PSAUT non abbiamo ricevuto più notizie (ufficiali)! Nel frattempo, anche il direttore del (ex) Distretto sanitario di San Bartolomeo in Galdo, Domenico Iuliano, è andato in pensione, rimarrà solo il direttore del (ex) Distretto sanitario di Morcone, dott. Mastrocinque. Un’altra battaglia intrapresa dal popolo di San Bartolomeo in Galdo (vedi manifestazione del 19 novembre 2009 contro la soppressione del Distretto di San Bartolomeo in Galdo e l’accorpamento con quello di Morcone): il Distretto di San Bartolomeo è stato accorpato con quello di Morcone, contro la volontà dell’assemblea dei sindaci, tenuta a Benevento il 19 novembre 2009, che, all’unanimità votò contro.

L’unica cosa che mi meraviglia, a questo punto, è come mai ancora non si è pensato di riaprire la discarica di Serra Pastore di San Bartolomeo in Galdo per risolvere l’ennesima emergenza rifiuti in Campania! Ma, forse, è solo questione di giorni…

Le vie istituzionali non funzionano, alla mobilitazione popolare si fa orecchie da mercante: cosa deve fare il popolo della Valfortore per far sentire la propria voce?

*sindaco di San Bartolomeo

mercoledì 1 dicembre 2010

Fortorina, militari visitano il cantiere

Una delegazione di volontari in ferma prefissata per un anno del Comando Militare Esercito 'Campania' ha visitato oggi (l’altro ieri per chi legge) il cantiere dei lavori della nuova variante alla strada statale 212 'Pietrelcina-San Marco dei Cavoti', a Benevento, relativo all'appalto di circa 140 milioni di euro per 15,5 km.

A ricevere la delegazione dei militari, nei pressi del comune di Pietrelcina, erano presenti il Capo Compartimento Anas della Campania, Francesco Caporaso, il Dirigente dell'Area Tecnica Esercizio Anas della Campania, Nicola Nocera, il direttore dei Lavori, Luigi Mupo, il dirigente dell'Area Tecnica Nuove Costruzioni Anas Campania, Renato Maria Giampaolino, il direttore tecnico dell'impresa appaltatrice Mauro Nanni e il rappresentante legale dell'impresa Rillo Costruzioni.

Durante la vista sono state illustrate le varie fasi lavorative del cantiere. Sono stati visitati sia i tratti in rilevato stradale e gli svincoli sfalsati relativi ai primi 4 km del tracciato (lato Pietrelcina) che gli imbocchi della prima delle quattro gallerie, denominata Cerzone e, gli scavi della stessa galleria naturale. Inoltre, e' stato visitato il viadotto Tammaro I e II lungo circa 1.300 metri in acciaio corten e calcestruzzo, con campata centrale sul fiume Tammaro di 88 metri e pile alte 26 metri. Infine, sono stati mostrati i mezzi operativi con i quali l'Anas affronta le emergenze invernali.

www.epicentrobenevento.it

martedì 30 novembre 2010

Il Fortore e Marte


Mentre la Puglia stanzia 12 milioni di euro per la manutenzione del fiume Fortore (per il tratto che le compete), la Provincia di Benevento dimentica che questo corso d’acqua nasce nel suo territorio e lo percorre per diversi chilometri. Infatti, nei giorni scorsi un tavolo tecnico ha discusso dei cosiddetti Contratti di fiume (strumento in cui i criteri valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale).
Evidentemente il Fortore e i suoi affluenti (non dimentichiamo lo straripamento proprio di questi giorni del Cervaro, vedi foto) non hanno un «valore sociale» al di là del Casone Cocca.

Il tavolo Tecnico era stato convocato – si legge in una nota – per migliorare lo stato ecologico complessivo dei corsi d'acqua, in maniera negoziale con gli altri principali obiettivi in gioco: riduzione del rischio idrogeologico, valorizzazione della risorsa idrica per gli usi antropici, fruizione del corso d'acqua e gli altri obiettivi di carattere ambientale e territoriale che emergeranno durante il percorso. Inoltre, obiettivo di tali misure è individuare pratiche positive di partecipazione dei cittadini e delle associazioni, rispetto alla gestione dell'acqua a livello locale, in base ai principi di democrazia partecipata.

Ma per una parte di questa provincia questi diritti non esistono. Da tempo chiediamo qual è lo stato di salute del Fortore (soprattutto dopo l’annuncio che nelle sue acque è stato trovato il batterio della salmonella), ma le istituzioni tacciono.
Si è parlato poi dei «gravi problemi inerenti la manutenzione dei corsi d'acqua dell'intero territorio provinciale», ma intanto i progetti discussi «riguardano la manutenzione delle aste fluviali dei fiumi Calore, Sabato-Tammaro e Isclero».
E il Fortore? E’ un fiume del pianeta Marte.

lunedì 29 novembre 2010

GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER L'ACQUA PUBBLICA. MORATORIA SUBITO!


Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell’acqua.Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un’imprescindibile questione di democrazia: sulla gestione di un bene fondamentale per la vita. Questa importante decisione non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum.

Per questo, per non tradire la fiducia e le aspettative della popolazione, chiediamo la MORATORIA: un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla “legge Ronchi”.

Per riaffermare l'acqua come bene comune con una gestione pubblica e partecipata... VI ASPETTIAMO IN PIAZZA! Ore 17:30 appuntamento in Piazza Pepe a Campobasso, sotto la prefettura, per consegnare al Prefetto l'appello per la moratoria. Stand informativi e animazione, musica e creazione di graffiti e una scultura estemporanea il cui tema è l'acqua bene comune.

venerdì 26 novembre 2010

Baselice, domani consiglio comunale


Il consiglio comunale di Baselice si riunirà domani mattina, alle ore 10.30, per trattare i sueguenti punti all'ordine del giorno.
Provvedimenti per le strade provinciali ex ss 369 (San Bartolomeo) e ss 17 (Amborchia). Patto tra i sindaci locali per un protocollo sulle politiche energetiche. Proposta del gruppo di minoranza per il regolamento dell'accesso agli atti. Aprrovazione del nuovo statuto comunale. Approvazione schema convenzione per progetto Poin energie rinnovabili-risparmio energetico. Approvazione contributo assistenziale. E infine interrogazione consiliare della minoranza.

giovedì 25 novembre 2010

Discarica di Sant'Arcangelo e i colori del cinema

Nell’ambito della rassegna "I colori del cinema, rassegna della biodiversità e della coesione sociale", venerdì 26 novembre alle 20,30, presso la libreria Masone Alisei di Benevento, Bmagazine e Codisam, comitato difesa salute e ambiente di Sant’Arcangelo Trimonte, proietteranno alcuni video di loro produzione.

Interverranno Emilio Fabozzi, fondatore di Bmagazine, Alessio Masone (Art’Empori) su "Le pratiche partecipate per un giornalismo responsabile". Seguirà la proiezione dei video: "Lungo Sabato Boulevard. Un'opera finita e dimenticata" e "Luci, voci e camion dalla discarica di Sant'Arcangelo Trimonte" di Alessandro Paolo Lombardo, Alessandro Caporaso, Luigi Furno ed Emy Martignetti.

La seconda parte della serata, dedicata all’emergenza rifiuti, prevede un’introduzione di Nicola Colangelo (Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte). Seguirà la proiezione di un video che testimonia il percolato prodotto dalla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. A concludere il dibattito con un intervento su "La provincializzazione dei rifiuti", Maria Pia Cutillo, referente per i rifiuti della Rete Arcobaleno.

A conclusione dell'evento ci sarà un aperitivo con prodotti del territorio e con stoviglie ecocompatibili.

mercoledì 24 novembre 2010

Baselice, in arrivo i fondi per la sicurezza delle scuole

Tra i comuni ammessi ai fondi per gli interventi Cipe c'è anche Baselice.
In base infatti a tale delibera 15 sono i Comuni della provincia di Benevento ammessi al finanziamento per la messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali degli edifici scolastici.

In particolare gli interventi ammessi riguardano i Comuni di:
Frasso Telesino per un importo di 500.000 euro; Ceppaloni - fraz Beltiglio (591.000 euro) e fraz. S Giovanni (400.000 euro); S.Bartolomeo in Galdo per un importo (615.000 euro); Baselice (350.000 euro); Bonea (540.000 euro); Limatola (590.000 euro); S Leucio del Sannio (320.000 euro); Fragneto Monforte (469.000 euro); Airola (400.000 euro); Buonalbergo (309.000 euro); Reino (318.000 euro); Tocco Caudio (515.000 euro); Castelpoto (336.000 euro); Cusano Mutri (427.000 euro); Telese Terme (485.000 euro).

martedì 23 novembre 2010

Baselice e il suo lardo

Ammetto la mia ignoranza. Non sapevo che il lardo di Baselice fosse così famoso. Per questo postiamo stralci di un articolo apparso ieri sul «Corriere del Mezzogiorno» in cui si parla proprio del nostro lardo.

Ecco il titolo del pezzo: «Il foro dei baroni», formula D'Addio: una cucina d’autore a prezzi da trattoria-Alta qualità ma prezzi bassi, così lo chef sannita sfida la crisi.

BENEVENTO - Chi è un critico gastronomico? Secondo Gualtiero Marchesi è uno che dice di sapere la strada, ma non sa guidare. Io invece so guidare, ma sbaglio continuamente strada. Non quando sono diretto a Puglianello, però: al «Foro dei Baroni» vado infatti con regolarità dal 2003, anno dell’apertura, e non ne sono mai tornato deluso. Men che mai questa volta, e dire che alcune notizie — il fatto che l’elegante locale-madre (ora aperto solo su prenotazione) fosse stato abbandonato per il meno ambizioso spazio adiacente, la scelta di affiancare al servizio ristorante anche quello pizzeria — mi avevano fatto temere che il titolare e chef, Raffaele D’Addio, avesse deciso di ridimensionare le legittime ambizioni per adottare il basso profilo dei tempi di crisi. Tranquilli: il 31enne ex allievo di Colonna ha solo cambiato l’involucro e rinunciato ad alcune bellurie accessorie, ma la cucina si conferma tra le più accurate; i piatti non scendono di un millimetro rispetto alla qualità d’un tempo, anzi adesso il «Foro» (squadra nuova e motivata, Luigi Carbone sous-chef e Vincenzo Esposito ai tavoli) è la plastica dimostrazione che per assaporare una cucina d’autore a prezzi da trattoria non è indispensabile arrivare fino a Cornaredo, da Davide Oldani.

Qui il menu degustazione costa 25 euro, e alla carta, scegliendo i piatti più cari, non si superano i 39. Risultato? Locale sempre pieno, e la democratica convivenza tra coppie gourmet e tavolate di pazzi per la pizza è ventata d’aria fresca in una ristorazione di rango che altrove s’avvita nell’autoreferenzialità senza prenotazioni. Tra le note negative, i troppi televisori disseminati in sala: ma, a richiesta, quello più vicino ve lo spengono. Così potete gustare con la dovuta calma le preparazioni dello chef, immortalate in un menu con copertina ricavata da tela per i quadri: l’artista vi elenca innanzitutto i tre antipasti «cucinati». Uno lo conosciamo bene (crema di patate e pancotto con cime di rapa), dunque ci dedichiamo con fondato entusiasmo agli altri due: coniglio (Puglianello) porchettato (mousse di lardo di Baselice) accompagnato a deliziosa zuppetta con i fagioli (Gioia Sannitica) detti «di cera» per l’aspetto lucido; e filetto di maiale croccante, squisita emulsione di senape e chutney di annurca e pera (…).

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

lunedì 22 novembre 2010

La Campania e la (in)sanità pubblica

Oltre alla mai risolta vicenda dei rifiuti, il centrodestra ha vinto le elezioni in Campania anche grazie al disastro sanità. Ma una volta al governo come cerca di risolvere il problema la giunta Caldoro? Semplice. Mettendo i ticket sulle prestazioni, tagliando i servizi essenziali, aumentando del 100 per cento il cosiddetto codice bianco per il pronto soccorso, chiudendo gli ospedali e sopprimendo i posti letto. Tutto a sfavore dei cittadini. Con 2400 posti in meno, infatti, molti pazienti dovranno rivolgersi ai privati per ricoverarsi. Per i più ricchi non c’è problema, per i più deboli la solita fila di attesa oppure rinunciare addirittura alla prestazione sanitaria. Lo chiamano “piano di rientro”, ma sarebbe meglio chiamarlo piano di smantellamento della sanità pubblica.

Per questo sabato scorso a Benevento c’è stato un incontro pubblico per la costituzione di un Comitato provinciale che farà parte di quello più ampio di difesa della sanità pubblica.
«Il tutto – scrive in una nota l’Unione sindacale di base provinciale – senza nessun controllo democratico della spesa e della qualità del servizio da parte dei cittadini che, inermi e passivi, dovrebbero mettere mano alla tasca e accettare un piano di risanamento realizzato dagli stessi burocrati e politici che hanno portato al disastro della sanità campana».

Inoltre, l’Usb si è fatta promotrice di un’iniziativa regionale che, attraverso la creazione di comitati provinciali mira a raccogliere 100.000 firme per una petizione popolare.

p.s. Tra gli ospedali chiusi c'è anche quello di San Bartolomeo in Galdo. Un ospedale che non è mai stato aperto, ma che la Regione ha deciso di chiudere per sempre (sic!).