lunedì 6 luglio 2009

30 milioni per migliorare la viabilità nel Fortore

Stamattina, alla Rocca dei Rettori di Benevento, è stata sottoscritta l’Intesa programmatica per un Piano Operativo di Interventi per la viabilità nel Fortore tra Regione Campania, Provincia di Benevento e Anas. Lo comunicano gli enti in una nota congiunta. Hanno siglato l’atto: l’assessore regionale ai Trasporti e viabilità, Ennio Cascetta; il presidente della Provincia, Aniello Cimitile; Francesco Caporaso, capo compartimento dell’Anas di Napoli su delega del presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Anas stesso, Pietro Ciucci.

Il documento mette a disposizione risorse per trenta milioni di euro e istituisce un Tavolo tecnico per interventi mirati, da individuare, sul percorso della ex statale 369 e sulla statale 212.
L’impegno di Regione, Provincia e Anas per interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità per l’area ha focalizzato l’attenzione sugli interventi nel territorio incluso tra la Statale n. 212 “della Val di Fortore”, la ex statale n. 369 “Appulo-Fortorina” e la ex statale 17 “dell’Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico”.

Si vuole migliorare accessibilità e sicurezza per la circolazione, nonché ottimizzare la programmazione degli interventi sulla viabilità, alla luce delle opere in costruzione e finanziate da Anas, Regione e Provincia di Benevento.
Su questa porzione di Sannio, comprendente Alto Tammaro e Fortore, confinante a nord est con le Regioni Molise e Puglia e, a sud con la Provincia di Avellino, allo stato, l’Anas ha in corso lo studio di ipotesi e priorità per lo sviluppo della rete viaria; mentre le principali infrastrutture in costruzione hanno un valore superiore ai 137 milioni d’euro (più della metà dei quali a valere su fondi regionali): ne consegue che gli interventi da programmare debbano includere un completamento funzionale delle infrastrutture a oggi in costruzione o in completamento ai fini dell’efficienza della spesa e del sistema dei trasporti (...).
(tratto da il quaderno.it)

sabato 4 luglio 2009

Usura: maglia nera alle regioni del Sud, Campania per prima

(ANSA) - La maglia nera del rischio usura spetta alla Campania, seguita da Calabria, Puglia e Sicilia: lo afferma uno studio della Cgia di Mestre. Artigiani e commercianti vanno dagli usurai perche’ strozzati dalle scadenze fiscali, mentre disoccupati o dipendenti per problemi finanziari seguiti a malattie. Rispetto ad una media nazionale pari a 100, il tasso di usura in Campania e’ di 173, in Calabria 16, in Puglia 144, in Sicilia 143. Sul podio Trentino AA (50), Val d’Aosta (61) e Veneto (66).

venerdì 3 luglio 2009

Viabilità nel Fortore, c’è il protocollo d’intesa

Un’intesa programmatica per un Piano Operativo di Interventi per la viabilità nel Fortore è l’oggetto di un Protocollo d’intesa che Regione Campania, Provincia di Benevento e Anas sottoscriveranno il prossimo 6 luglio alle ore 12 presso la Rocca dei Rettori, sede della Provincia.
A siglare l’atto saranno: l’assessore regionale ai trasporti e viabilità, Ennio Cascetta; il presidente della Provincia, Aniello Cimitile; il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Anas, Pietro Ciucci.

giovedì 2 luglio 2009

Se nasce il partito del Sud

di Salvatore Modica

Come si spiega il successo elettorale della Lega? E perché si parla di un possibile Partito del Sud? Se, storicamente, il dibattito politico si concentrava sui trasferimenti fra gruppi sociali, oggi le decisioni ad alta tensione, per le quali la rappresentanza è importante, riguardano sempre più la distribuzione territoriale delle risorse. Il peso politico dei gruppi di interesse caratterizzati socialmente è quindi destinato a diminuire, e ad aumentare quello delle aggregazioni caratterizzate geograficamente. Interessi ricomponibili in un modello federale. La coalizione di governo guidata dal Pdl in Sicilia sta attraversando problemi di coesione interna a cui la stampa nazionale non dà molto rilievo. Forse sono solo poco interessanti lotte di spartizione, ascrivibili probabilmente alla insufficiente capacità di gestione del potere degli eredi dei grandi vecchi della Democrazia cristiana. Ed è prevedibile che il presidente del Consiglio riuscirà a mettere le cose a posto, facendo ammorbidire le posizioni di coloro che altrimenti rischierebbero di provocare nel partito una spaccatura dalle conseguenze troppo incerte.

Interessi, rappresentanza e istituzioni - Sembra d'altra parte affrettato interpretare le mezze parole che ogni tanto affiorano sulla possibilità della nascita di un “Partito del Sud” come semplici cartucce a salve sparate nel contesto di turbolenze di cui presto non si parlerà più. Perché forse dietro queste mezze idee sparpagliate e ancora spesso fra loro contraddittorie si profila un cambiamento di lungo periodo nella struttura della rappresentanza democratica a livello nazionale.

In democrazia le rappresentanze devono riflettere gli interessi dei cittadini nelle decisioni importanti. E le decisioni che contano sono quelle che, oltre a comportare consistenti trasferimenti di risorse, hanno esiti fortemente dipendenti dalla maggioranza che le prende. Se le posizioni iniziali sono vicine, la tensione è bassa e la rappresentanza serve poco.Storicamente le decisioni con margine di variabilità alto rispetto alle possibili maggioranze sono state quelle riguardanti trasferimenti fra gruppi sociali: ricchi-poveri, imprenditori-lavoratori, giovani-vecchi. E la configurazione destra-sinistra riflette questa consolidata contrapposizione di interessi. Ma oggi la potenziale variabilità delle decisioni su molti di questi trasferimenti importanti è diminuita, perché è aumentato il consenso generale sulla loro entità.

Le decisioni dove la tensione è alta – quelle per le quali la rappresentanza è importante – riguardano in misura crescente la localizzazione spaziale delle risorse, perché vertono su problemi messi a fuoco più di recente, sui quali il consenso non è maturo. Per questo tipo di decisioni la configurazione della rappresentanza che riflette gli interessi in gioco è quella di aggregazioni di interessi omogenei rispetto alla collocazione spaziale più che sociale.Poiché la rappresentanza democratica tende a riflettere gli interessi delle parti in causa, l’implicazione è che nell'attuale fase storica il peso politico dei gruppi di interesse caratterizzati socialmente è destinato a diminuire, e quello delle aggregazioni caratterizzate geograficamente ad aumentare. Il meccanismo di rappresentanza democratica spiega dunque il peso politico raggiunto dalla Lega Nord (chi di noi lo prevedeva guardando al tg le loro prime scampagnate?), e lo stesso meccanismo spiegherebbe la comparsa di un Partito del Sud. (1) Entrambi potrebbero coesistere in modo proficuo all'interno del sistema delle regole istituzionali nazionali: bisogna disegnare un meccanismo che induca ognuno a vigilare sulla efficienza della allocazione delle risorse gestite dall'altro evitando equilibri collusivi.(1) Per inciso, spiega anche altre cose: in Italia, l'indebolimento del Berlusconi simbolo di una 'vittoria sui comunisti' ormai superata dalla storia, e l'oggettivo smarrimento programmatico della sinistra; in Francia, una economia territorialmente omogenea, la riduzione dei contrasti fra i partiti storici, fino alla composizione bi-partisan del governo Sarkozy; negli Stati Uniti la tenuta della tradizionale alternativa fra Democratici e Repubblicani, sostenuta dal trasferimento di risorse fra l’'industria bellica e quella farmaceutica; in campo internazionale, la crescente importanza del G20 e il connesso peso degli interessi regionali.
(Tratto da www.lavoce.info)

www.lavoce.info

Incendiata auto di un cronista freelance

(ANSA) Un attentato incendiario ha distrutto l'auto del giornalista freelance pugliese Gianni Lannes, direttore del giornale online "Terra nostra". Lo dice la stessa testata, secondo cui l'attentato sarebbe avvenuto ad Orta Nova, nel Foggiano, nella notte, a seguito di "una minaccia di morte di stampo mafioso, armi in pugno". Lannes, spiega "Terra nostra", è un "freelance investigativo specializzato in traffico di esseri umani, armi e rifiuti pericolosi, attualmente impegnato in una delicata inchiesta".

martedì 30 giugno 2009

Canonico: «Faremo di tutto per una politica di beneficio e progresso»


È iniziata a Baselice l’era Canonico. Sabato scorso, in una affollata sala consiliare, il primo Consiglio comunale ha visto l’insediamento del neosindaco, il dottor Domenico Canonico, e della sua squadra.
Ad affiancare nella guida del paese il Primo cittadino, nelle vesti di vicesindaco il dottor Giuseppe Ferro, gli assessori (ai quali ancora non sono state affidate le deleghe) avvocato Salvatore Brancaccio, Zeolla Romano e Pasquale Stravato, nonché i consiglieri Michele Bianco, Michele Del Vecchio, Giancarlo Verdura e il dottor Isidoro Mascia.

Dopo il giuramento del Sindaco e tutti gli adempimenti burocratici scanditi dai frenetici applausi dei presenti in aula e nei locali del Comune, sono iniziati i festeggiamenti preceduti dal tanto atteso discorso del dottor Canonico, che non ha mancato durante il suo intervento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
“Ringrazio tutti i baselicesi e tutti gli emigranti che per la prima volta - ha esordito il Sindaco -, con enorme sacrificio, sono tornati a Baselice per le votazioni, dandomi la possibilità e la fiducia di ricoprire questo importante ruolo. Io e la mia squadra faremo di tutto per attuare una politica che possa portare beneficio e progresso a tutta la comunità. É ora di voltare pagina, sarò il Sindaco di tutti baselicesi, di chi ci ha votato e di chi è stato dall’altra parte, basta divisioni, è giunto il momento di riportare a Baselice un clima di serena convivenza civile e questo dobbiamo farlo tutti insieme”.

E rivolgendosi ai giovani, che hanno svolto un ruolo decisivo durante questa tornata elettorale, li ha invitati a non allontanarsi dalla politica ma soprattutto di non smettere mai di coltivare i loro sogni e di credere che il futuro sono loro e che loro dovranno impegnarsi per il riscatto economico, sociale e culturale del loro paese.
Il neo Sindaco ha anche ricordato la figura del compianto professor Aldo Lepore, al termine uno scrosciante e caloroso applauso si è levato tra i presenti.
A chiusura del suo intervento, Canonico ha lanciato un duro monito alla precedente Amministrazione: “La campagna elettorale è finita e con essa devono finire i veleni, i ricatti, le ritorsioni, le liste di proscrizione, la ‘caccia ai traditori’. Il popolo ha scelto e deve sentirsi libero anche nell’esercizio della critica che costituisce il sale della democrazia”.

In precedenza, nell’aula consiliare erano intervenuti il vicesindaco Giuseppe Ferro e l’assessore Salvatore Brancaccio. Il neo vicesindaco Ferro ha ringraziato tutti per la grossa mole di voti che hanno voluto attribuirgli, mentre l’assessore Brancaccio ha esordito dicendo: “questa amministrazione sarà l’amministrazione di tutti; il Comune - ha detto - sarà aperto anche a chi non ha espresso la propria preferenza per la nostra lista. Bisogna stemperare il clima della campagna elettorale, perché solo in un clima di concordia si potrà lavorare fattivamente per il benessere della comunità”.
Al discorso del Sindaco nella piazza municipale, il via libera alla festa aperta dai fuochi d’artificio della ditta Colarusso di San Bartolomeo, offerti a tutta la comunità dall’onorevole Luca Colasanto, che durante tutta la campagna elettorale non ha mai smesso di dare appoggio concreto e morale alla lista “La Nostra Terra”.
La serata è proseguita all’insegna della buona musica, ballando fino a notte fonda sulle note musicali dei maestri Sandro Paolozza e Aldo Pareo con l’ausilio di Dionigi Bianco; sono intervenuti anche gli artisti Lino e Leo, Michelino Paolozza, Francesco Delli Veneri, Franco Assabino e Salvatore Palmieri.

Ricco il buffet, per il quale sono state coinvolte tutte le attività locali; il vino (Ripa di Troia, Oro del Sannio e Moscato di Baselice) è stato offerto dalla cantina “Tenute Colasanto”. I festeggiamenti, i balli, in un clima di autentica fratellanza e amicizia, si sono protratti per tutta la notte.
La nuova Baselice ha iniziato la sua vita.
(Ilsannioquotidiano.it)

lunedì 29 giugno 2009

A Baselice l'insediamento della nuova amministrazione del sindaco Canonico

La sera di sabato 27 giugno, nell’aula consiliare del Comune di Baselice si è proceduto all'd’insediamento della nuova amministrazione civica eletta lo scorso 6 e 7 giugno. Alla presenza di molte persone, il neo sindaco, Domenico Canonico, ha nominato gli assessori: Giuseppe Ferro, Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla e Pasquale Stravato, Ferro ha assunto anche la carica di vicesindaco.
Gli altri consiglieri sono: Giancarlo Verdura, Michele Bianco, Michele Del Vecchio e Isidoro Mascia; per la minoranza, Antonio Del Vecchio, candidato a sindaco per la lista perdente, Annamaria Ricci, Massimo Maddalena e Lucio Pietrantuono. Si è proceduto, poi, alla nomina della commissione elettorale composta di Michele Bianco e Michele Del Vecchio per la maggioranza, e Annamaria Ricci per la minoranza.

Successivamente, nell’adiacente piazza ci sono stati i festeggiamenti, terminati con fuochi pirotecnici. Il nuovo consiglio comunale con la lista civica “La nostra terra” ha vinto nelle scorse elezioni con 1024 voti contro i 1005 della lista “Il campanile” capeggiata da Antonio Del Vecchio.
(ilquaderno.it)

sabato 27 giugno 2009

Baselice, Canonico sceglie Ferro come vicesindaco


(Ilmattino.it) Previsto per sabato (alle 20 di questa sera, ndr) l'insediamento della nuova compagine amministrativa. Il neo sindaco Domenico Canonico (nella foto) ha già individuato la squadra che lo affiancherà nel cammino amministrativo. La carica di vicesindaco sarà ricoperta da Giuseppe Ferro, mentre gli altri assessori saranno: Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla e Pasquale Stravato. Pertanto, il Consiglio sarà chiamato alla verifica delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti, sia per quanto concerne il sindaco che gli altri consiglieri. In seguito si passerà al giuramento del neo primo cittadino ed alla nomina del vicesindaco e dei componenti la giunta. Tra i primi atti che andrà ad adottare questa amministrazione rientra il rinnovo della commissione elettorale.

Sicuro e determinato il primo cittadino che tra l'altro afferma: «Siamo pronti per attuare il nostro programma ed è intenzione di tutti i componenti la maggioranza stare vicino ai cittadini, al di fuori di ogni schieramento politico. La cittadinanza potrà contare, in qualsiasi momento, sulla disponibilità di tutti noi. Ancora una volta vorrei poter ringraziare i baselicesi che ci hanno dato fiducia e che sicuramente già da questo primo consiglio potranno conoscere ancora meglio e dettagliatamente gli indirizzi generali che saranno alla base del nostro cammino amministrativo. Tra noi c'è entusiasmo e, pertanto, colgo l'occasione per invitare tutta la cittadinanza al Consiglio d'insediamento ed in particolare i giovani, i quali liberamente potranno sottoporci proposte ed iniziative indirizzate alla crescita del nostro piccolo paese. Qualsiasi nostra attività sarà comunque animata da un indiscutibile spirito di collaborazione. Sabato, alla fine del Consiglio, Baselice tutta è invitata alla festa di ringraziamento». vi.co.

giovedì 25 giugno 2009

L'allarme della Corte dei Conti: "Crisi e corruzione, mali del Paese"

ROMA – (…) la Corte lancia l'allarme corruzione nelle pubbliche amministrazioni nel suo giudizio sul Rendiconto generale dello Stato. Un fenomeno, quella della corruzione, "talmente rilevante da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese.

Corruzione.
La cifra dice molto: 50/60 miliardi di euro all'anno. Una vera e propria "tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini". Secondo la Corte, "altre e maggiori conseguenze vengono prodotte dalla corruzione serpeggiante nella Pubblica amministrazione. Un danno anche d'immagine che costituisce "un ulteriore costo non monetizzabile per la collettività, che rischia di ostacolare (soprattutto in Italia meridionale)gli investimenti esteri, di distruggere la fiducia nelle istituzioni e di togliere la speranza nel futuro alle generazioni di giovani, di cittadini e di imprese". Ma la repressione, da sola, non basta. Bisogna intervenire sul piano organizzativo "agendo sui comportamenti, sulle procedure, sulla trasparenza dell'attività amministrativa al fine di prevenire e/o limitare la probabilità che si realizzino gli eventi corruttivi descritti" (…).
Tratto da Repubblica.it

lunedì 22 giugno 2009

Referendum, i baselicesi disertano i seggi


Bassissima l’affluenza dei baselicesi al Referendum del 21 e 22 giugno. Per il quesito numero 1 e numero 2 hanno votato solamente 293 elettori (il 13,30 per cento dei votanti). Favorevoli ad abolire il collegamento di coalizione alla Camera sono stati 209 (l’81,64 %) contrari 47 (il 18,3 per cento). I sì per l’abolizione del collegamento alla coalizione al Senato sono stati 214 (l'82,3 per cento) i no 46 (il 17,6 per cento).
Mentre per il terzo quesito, quello che abroga la candidatura in tutte le circoscrizioni, hanno votato 298 elettori (il 13,53 per cento). 242 (l’88,3 per cento) sono stati i favorevoli e 32 (l'11,6 per cento) i contrari.