sabato 18 ottobre 2008

Fotovoltaico, i contributi della Provincia

Contribuiti ai privati cittadini e ai condomini che intendono installare sulle proprie abitazioni pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico. Lo ha stabilito la Giunta provinciale di Benevento con apposito bando.
Secondo quanto previsto dal Piano energetico nazionale e in armonia con le disposizioni regionali che assegnano alle Province le competenze in materia di risparmio energetico, l’assessorato all’energia della Rocca dei Rettori ha dunque reso disponibili complessivamente oltre 2 milioni e 200mila euro per il finanziamento di interventi proposti da persone fisiche e condomini per una serie di interventi che riguardano non solo la installazione di impianti generatori di energia elettrica da fonti rinnovabili, con potenza non superiore a 10 kw, ma anche aspetti come il miglioramento della coibentazione degli edifici, la installazione di nuovi generatori di calore, l’installazione di sistemi di controllo integrati eccetera.

venerdì 17 ottobre 2008

La tv e il moderno Leviatano


L’intervista di Mentana allo scrittore Roberto Saviano a “Matrix” dell’altra sera dimostra che quando si vuole si può fare della buona televisione. L’autore di “Gomorra” è riuscito a tenerci incollati al tubo catodico senza mai annoiare. Saviano è un giovane scrittore che ha saputo raccontare il malaffare della sua terra. Ha saputo scoperchiare la pentola della malavita organizzata. Con coraggio. Caparbietà. Non un eroe dunque ma un simbolo della lotta alla camorra.
Ora medita di andarsene via. All’estero. Per rifarsi una vita. Tutti hanno diritto di rifarsi una vita, soprattutto chi (come lui) rischia tutti i giorni di vedersela tolta da un moderno Leviatano che nel Sud (e non solo ormai) divora tutto senza pietà. Droga, cemento, appalti e chi più ne ha più ne metta.
Una nuova piovra che coi suoi tentacoli arriva dappertutto. Ma soprattutto corrompe le coscienze di tanti giovani meridionali e dove i vari Saviano, Lirio Abbate, Rosaria Capacchione i ragazzi di “Addio Pizzo” e “Arretatteci tutti” rappresentano l’unica diga civile contro il crimine dilagante. Speriamo che in questa diga non si apra una falla. Resistere, resistere, resistere.

mercoledì 15 ottobre 2008

La politica e le strade del Fortore

Apprendiamo da il quaderno.it che “il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Provincia di Benevento, Pompilio Forgione, su invito del consigliere provinciale Michele Maddalena, ha incontrato gli imprenditori e diversi rappresentanti istituzionali dei Comuni del Fortore, con i quali ha fatto il punto della situazione in merito alle condizioni del sistema viario e dei collegamenti infrastrutturali”.
Un gesto politico sicuramente apprezzabile quello dell’assessore provinciale e al quale speriamo seguano fatti concreti. Il Fortore ha bisogno di non sentirsi figlio di un dio minore come le ultime vicende dell’ospedale di San Bartolomeo in Galdo hanno dimostrato.

p.s. Riprortiamo qui di seguito le dichiarazioni del promotore dell'iniziativa
il dipietrista Michele Maddalena:

"La volontà di contribuire come ente Provincia a potenziare la viabilità di un’area che necessita da tempo di tutela costante e di una specifica e dedicata pianificazione di interventi risulta, senza dubbio alcuno, una delle priorità dell’Amministrazione provinciale. Il sopralluogo effettuato, assume una valenza particolare, in quanto start-up per azioni significative, da integrare nel più ampio programma triennale delle opere pubbliche della Provincia di Benevento. Non posso che ringraziare chi assieme al sottoscritto ha inteso fondamentale e necessario, sin da subito, l’esigenza di un pronto e definitivo intervento istituzionale per risolvere quelle problematiche, ormai vetuste, che investono quotidianamente i cittadini dell’intero comprensorio. In particolare il vicepresidente della giunta provinciale, l’assessore Forgione, per aver mostrato una spiccata sensibilità e disponibilità alle questioni prospettate, nonché un intenso interesse volto all’incremento di una essenziale inclusione sociale per chi risulta isolato, attraverso l’adeguamento delle strade attuali e di un piano di viabilità da rivedere e potenziare in profondità".

martedì 14 ottobre 2008

Scuola, la mappa dei tagli nel Sannio

La Regione Campania proporrà un ricorso alla Corte costituzionale contro i tagli scolastici imposti dal ministro Mariastella Gelmini. Lo annuncia l’assessore Corrado Gabriele dopo la mobilitazione dei territori dinanzi alle notizie di soppressione di scuole piccole, al di sotto dei 50 alunni, nei singoli paesi, o di plessi che però risultino singolarmente al di sotto dei 500 alunni. Oltre 4000 sedi scolastiche da eliminare, di cui circa il 10 per cento in Campania. Tra le scuole sannite che dovrebbero scomparire ci sono quelle di Arpaise, Ginestra degli Schiavoni, Pietraroia e Sant’Arcangelo Trimonte.
(tratto da il quaderno.it)

venerdì 10 ottobre 2008

Scuola, riuscita la protesta

Migliaia di studenti - 300 mila, secondo l'Unione degli Studenti - sono in piazza da questa mattina in un centinaio di città italiane per protestare contro il progetto della scuola del ministro Mariastella Gelmini. Nei cortei e nelle piazze, la manifestazione - indetta dall'Unione degli studenti (Uds) - contro il maestro unico, i tagli al settore, la reintroduzione del voto di condotta registra cori e striscioni contro la politica del governo. L'associazione studentesca parla di 40 mila manifestanti a Roma, altrettanti a Napoli e Torino, 30 mila a Milano, 15 mila a Firenze. E il 30 ottobre, si replica.
(tratto dall'Ansa)

mercoledì 8 ottobre 2008

Sannio, è allarme randagismo

A seguito dell’ennesimo episodio di aggressione da parte di un cane che ha procurato, a Circello, il decesso di un bambino, il Centro per I Diritti del Cittadino–Codici Campania ha inviato alla Regione Campania la richiesta di applicazione di interventi seri, e maggiori controlli, per i comuni che non dispongono di un canile comunale o di una convenzione con un canile gestito dall’ASL dove ricoverare i cani abbandonati e randagi.

Secondo i dati Aidaa – associazione italiana difesa animali ed ambiente sono circa 600 mila i cani randagi e 1650 i comuni non in regola che non dispongono di un canile comunale o di una struttura convenzionata dove ricoverare gli animali abbandonati e randagi.

“Ancora una tragedia avvenuta dopo l’ennesima aggressione da parte di animali randagi – spiega Giuseppe Ambrosio, segretario regionale di Codici Campania – occorrono sanzioni salate per i comuni che non ottemperano a quanto stabilito dal DPR 320/1954 “Regolamento di Polizia Veterinaria” e alla Legge 281/91, in cui il Sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi, provvedendo alla loro cattura e idonea collocazione presso un canile municipale o convenzionato.”

Sempre secondo un rapporto dell'Aida sono infatti oltre 1.200 i comuni che non dispongono di un servizio di cattura dei cani randagi. Le maggiori irregolarità riguardano la Sicilia, la Campania e l'Abruzzo. Solo nei mesi luglio e agosto sarebbero stati abbandonati circa 11.500 cani e di questi solo un terzo sono entrati nei canili italiani. Lo scorso agosto è stata emanata una ordinanza che contiene una serie di misure proprio per prevenire abbandoni e randagismo.

“L’abbandono è un reato punibile legalmente con l’arresto o l’ammenda che va dai 1.000 ai 10.000 euro, ma i controlli sono inesistenti. – prosegue Ambrosio – Percorrendo la statale 268 nella sola giornata di domenica mattina 05 ottobre, da San Giuseppe Vesuviano verso Napoli, ho incontrato sulla carreggiata le carcasse di 5 cani morti e 1 gatto, per non parlare dei branchi incontrati nelle vie cittadine. Una vera mattanza a cui i sindaci dei vari comuni dovrebbero mettere la parola fine”.

Ecco di seguito alcune regole che i comuni dovrebbero eseguire secondo la normativa vigente.:

- APPLICAZIONE DI MICROCHIP: essendo un atto medico, deve essere effettuata dai veterinari pubblici competenti per territorio o da veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all'anagrafe canina regionale. Contestualmente all'applicazione del microchip i veterinari devono effettuare la registrazione nell'anagrafe canina dei soggetti identificati. Il certificato di iscrizione deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.

- DIVIETI DI VENDITA: riguarda i cuccioli di età inferiore ai due mesi o i cani non identificati o registrati. A due mesi scatta infatti l'obbligo di inserire il microchip elettronico

- COMUNI: questi devono identificare e registrare in anagrafe i cani rinvenuti o catturati sul territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture convenzionate e i sindaci sono responsabili dell'osservanza di tali procedure. Per effettuare controlli di prevenzione del randagismo devono dotare la propria Polizia locale di almeno un dispositivo di lettura di microchip ISO compatibile.

- PRODUZIONE DEI MICROCHIP: questi possono essere prodotti e commercializzati unicamente da soggetti registrati presso il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dove viene assegnata una serie numerica di codici identificativi elettronici. I produttori e i distributori devono garantire la rintracciabilità dei lotti dei microchip venduti.

A fronte della deprecabile situazione Codici Campania chiede alla Regione Campania di intervenire sul grave fenomeno del randagismo esistente sul territorio con la costruzione di strutture adeguate capaci di dare reale assistenza agli animali abbandonati e randagi oltre ad una continua ed efficace campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono, nonché monitoraggio e sanzioni per i comuni che non ottemperano a quanto stabilito dalla Legge.
(Fonte: 82cento.it)

lunedì 6 ottobre 2008

San Bartolomeo in Galdo: ospedale incompiuto, nuovo corteo di protesta

Continuano a San Bartolomeo in Galdo le manifestazioni in ricordo del cinquantesimo anniversario della posa della prima pietra dell’Ospedale “San Pio” ancora incompiuto. Dopo la mobilitazione del Comune della scorsa settimana, tocca al Comitato cittadino per la tutela della salute che ha organizzato un corteo per sabato 11 ottobre alle 20,30 a partire da Piazza Garibaldi. E’ previsto il taglio del nastro del monumento commemorativo e la visione di un filmato con le fasi salienti dell’iter di realizzazione della struttura. La serata sarà chiusa da uno spettacolo di fuochi pirotecnici.

(Fonte: il quaderno.it)

venerdì 3 ottobre 2008

La casta e l'ospedale

Tutti contro tutti. Di fronte alla vergognosa situazione dell’ospedale di San Bartolomeo la politica non sa fare altro che scaricare – attraverso la stampa – le proprie responsabilità sugli altri. Come al solito si avvicinano le competizioni elettorali e ognuno cerca di tirare l’acqua al proprio mulino. Ma la salute della gente non è di nessun partito. È un diritto sancito dalla Costituzione (che compie quest’anno i suoi sessant’anni) e che è stato ed è negato dalla stessa politica. Lo sappiamo bene che ieri a manifestare c’era anche qualche politico che ha trovato il suo momento per mettersi in bella mostra.
 
Invece di lasciare campo libero ai giovani che si avvicinano alla res-pubblica, il nostro ormai è diventato un sistema gerontocratico che continua a perpetuare se stesso, di padre in figlio e così via. Un sistema clientelare fossilizzato, cristallizzato che pensa solo ai propri interessi e non a quelli della comunità. La vicenda dell’ospedale docet.

Ma è anche vero che la politica (anche se litigiosa e inconcludente) non ha tutte le sue responsabilità. Un po’ di queste vanno imputate anche a noi semplici cittadini che di fronte ai drammi che attanagliano il Fortore ci poniamo spesso con omertà e indifferenza. Molto spesso lasciamo da soli chi invece ha il coraggio di denunciare le malefatte: vedi l’esempio del parroco di San Bartolomeo in Galdo, don Franco Iampietro. E allora? E allora la politica in alcuni momenti farebbe bene a tacere e i cittadini a parlare un po’ di più denunciando pubblicamente le ingiustizie e le sopraffazioni della Casta.

giovedì 2 ottobre 2008

Ambulanza, Cimitile rassicura don Franco


di Aniello Cimitile*


“Caro don Franco,
mi riferisco al suo appello-denuncia per la donazione di un’ambulanza per le esigenze dei servizi sanitari in San Bartolomeo in Galdo. A questo proposito, mi permetto farle osservare che la Provincia di Benevento, sebbene a stretto rigore giuridico non abbia competenza a intervenire
in materia, ha cercato da anni di favorire - e ha anzi sollecitato - tutte le iniziative per migliorare i servizi sanitari in particolare nelle aree montane.

Prova ne sia quanto fatto nell’ambito della misura 4.11 del POR Campania per la dotazione di presidi sanitari; la donazione di defibrillatori a circa 50 comuni sanniti; la donazione alla comunità di Castelvetere in Valfortore di un’ambulanza dotata di tutte le attrezzature necessarie anche per le patologie più severe e nelle condizioni di intervento più disagiate.

Su segnalazione del sindaco di San Bartolomeo in Galdo, dunque, la Provincia decise di destinare fondi del proprio Bilancio per l’acquisto di un’altra ambulanza da destinare proprio al capoluogo fortorino. Come lei stesso ricorda, la Provincia dispose di concretizzare la richiesta attraverso il coinvolgimento dell’Autorità competente in materia e cioè l’ASL BN 1.

Le assicuro che la Provincia ha puntualmente provveduto a dare esecuzione al proprio deliberato e anche a sollecitare, nei giorni scorsi, la stessa ASL a predisporre la gara d’appalto per l’acquisto dell’ambulanza; dal canto suo, l’ASL ci ha testè comunicato che sono state superate alcune difficoltà di ordine meramente tecnico-procedurale al fine di giungere alla donazione che, sotto la responsabilità della stessa ASL, sarà finalmente quanto prima messa a disposizione della comunità di San Bartolomeo in Galdo.

Mi rendo perfettamente conto che lei abbia inteso e intende tutt’ora sottolineare l’urgenza a provvedere in considerazione della gravità della situazione e dei tristemente noti ritardi connessi al completamento e all’apertura del nosocomio o comunque di una struttura di servizi sanitari adeguati nel Fortore: la prego di credere che io stesso sento imperiosa – e non solo per dovere istituzionale - la medesima esigenza.
Sono comunque convinto che l’ASL BN 1 completerà al più presto l’intero iter procedurale per l’acquisto e la donazione dell’ambulanza. Colgo l’occasione per presentarle i sensi della mia stima”.

*Presidente della Provincia di Benevento

mercoledì 1 ottobre 2008

Riordino comunità montane: quella del Fortore resta autonoma

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato il riordino delle comunità montane. (…) Per il Sannio si assiste all’accorpamento dell’Alto Tammaro e del Titerno nonostante i consiglieri regionali locali avessero presentato un ordine del giorno per mantenerle distinte. (…) Restano autonome, invece, Taburno e Fortore. Il provvedimento è stato licenziato sulla scorta delle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria 2008 che prevedono norme molto restrittive.
(tratto da il quaderno.it)