giovedì 21 febbraio 2008

APPALTATI I LAVORI DI SISTEMAZIONE DELLA BASELICE-PONTE CARBONIERA


La notizia arriva direttamente dalla Rocca dei rettori. Sono stati appaltati i lavori di sistemazione e riqualificazione della strada provinciale BASELICE-PONTE CARBONIERA per un importo complessivo 614.550 euro (sono compresi gli oneri di sicurezza). La gara è stata aggiudicata dall’impresa Ees Costruzioni Snc di Pomigliano D’Arco (Na).

DISCARICA SANT’ARCANGELO A TRIMONTE, ARRIVANO I TECNICI


Arriveranno oggi i tecnici del super prefetto Gianni De Gennaro, per una ricognizione dei terreni da espropriare per la realizzazione della discarica alla località Nocecchia di Sant’Arcangelo Trimonte
La notizia è emersa a margine della riunione aperta, che si è tenuta nella casa comunale, ed alla quale hanno preso parte gli amministratori, con a capo il sindaco Aldo Giangregorio, e il suo vice, Romeo Pisani, oltre a numerosi cittadini.
“Continueremo ad opporci nei modi e nei termini previsti dalla legge - ha detto il primo cittadino - perché non siamo delinquenti né vogliamo essere presi a manganellate. Siamo convinti che il nostro territorio non è idoneo ad ospitare la nuova discarica (la terza in sette anni, ndr.)”.
(tratto da epicentrobenevento.it)

mercoledì 13 febbraio 2008

PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E LETTERATURA “NUOVE LETTERE”


Il 3 febbraio scorso ho avuto l’onore – su invito del prof Pasanisi – di premiare a Napoli i vincitori della ventesima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Nuove Lettere”, che ha visto la partecipazione complessiva, tra le diverse sezioni, di 1025 concorrenti.

Venti anni di vita non sono pochi per un premio letterario in una società come quella italiana, sempre più imbarbarita nei suoi costumi, nella sua televisione, nella fiera inquietante del suo politicismo. Un compleanno che conferma la validità e la serietà del Premio e la sua ormai acclarata capacità di affermarsi e rinnovarsi negli anni.
La giuria, formata dai redattori di “Nuove Lettere” Alberto Bevilacqua, Constantin Frosin, Antonio Illiano, Roberto Pasanisi (presidente), Maria Luisa Spaziani, Mario Susko, Násos Vaghenás e Nguyen Van Hoan, ha sottolineato, in primis, il livello sia quantitativo sia, soprattutto, qualitativo degli scrittori partecipanti, fra i quali si sono fatti notare, accanto ai più noti, vari autori giovani o sconosciuti di buon talento.

La giuria ha poi proceduto a delineare la seguente graduatoria finale di merito per le diverse sezioni in cui si articola il premio.

Per la I sezione (poesia singola inedita) il Premio viene conferito a
Daniele Coffaro, Scende la lacrima
Adele Natali, Una febbre
Rosa Salvia, Mi piace dormire in una posizione fetale

Per la III sezione (raccolta edita di poesia) il Premio viene conferito a
Giuseppe Curonici, La maschera di Edipo Re (Alla chiara fonte)Lucy Simonato, Piccole canzoni a ritroso nell’anima (Montedit)

Per la IV sezione (raccolta edita di poesia ‘opera prima’) il Premio viene conferito a Angelo Coscia, Io cavaliere errante busso al tuo portone

Per la V sezione (raccolta inedita di poesia) il Premio viene conferito a
Silvia Cassone, Poesie
Cesare Maria Domenico Ranieri, L’occhio osceno del folle. La morte di Dedalo (2004-2007)

Per la VI sezione (racconto inedito) il Premio viene conferito a
Laura Casalenuovo, Memorie di una tata molto speciale
Denise Caterinacci, La coccinella di gennaio
Laura Pacelli, Raccontino di Natale


Per la VIII sezione (raccolta inedita di racconti)
il Premio viene conferito a
Giovanni Carullo, In punta di pedi
Giorgio Vincenti, L’equilibrio

Per la X sezione (romanzo edito) il Premio viene conferito a
Antonietta Benagiano, Anormalità normale (BESA Editrice)
Drazan Gunjaca, Buona notte, amici miei (traduzione Srdja Orbanic) (Fara Editore)
Daniela Rizzo, Di tulle vestita (il Filo)

Per la XI sezione (romanzo inedito) il Premio viene conferito a
Roberto Costantini, La stella
Angela Ada Mantella, L’attrice

Per la XII sezione (articolo edito) il Premio viene conferito a
Liliana Valentini, Piccolo lettore senese racconta. Impressioni sul romanzo L’orso di roccia di Vittorio Campanella

Per XIV sezione (saggio edito) il Premio viene conferito a
Dario David, La vera storia del cranio di Pulcinella. Le ragioni di Lombroso e le verità della fisiognomica (Magi)
Fabrizio Elefante, La fiducia nella democrazia (Ipoc)
Elena Liotta, A modo mio. Donne tra creatività e potere (Magi)

Per XV sezione (saggio inedito) il Premio viene conferito a
Tania Convertini, “Papà ti devo dire…”. Storie intrecciate in Io non ho paura
Giancarlo Vecchi, Leo Longanesi in controluce

martedì 12 febbraio 2008

NASCE L’ASSEMBLEA TERRITORIALE DI CITTADINANZATTIVA DEL FORTORE


Si è costituita l’assemblea territoriale di Cittadinanzattiva di San Bartolomeo in Galdo (Bn). 
Nei giorni scorsi, alla presenza del coordinatore provinciale Rolando di Bernardo, si è proceduto alla formalizzazione del verbale che ha dato vita all’Assemblea territoriale di Cittadinanzattiva della Rete del Tribunale del Malato della Regione Campania, per San Bartolomeo in Galdo e il Fortore.
L’Assemblea dei presenti, composta da 52 aderenti, ha nominato ad unanimità come presidente e coordinatore Giuseppe Antonio Bozzelli di San Bartolomeo in Galdo.
Ma cos'è quest'associazione? "Cittadinanzattiva è un movimento di partecipazione civica che dal 1978 promuove e tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori, quindi anche i tuoi", si legge sul sito nazionale, "dal 1998 siamo riconosciuti dal Cncu (presso il ministero dello Sviluppo Economico) come associazione dei consumatori".

Sede provvisoria dell’Assemblea: Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato via 9/6a San Bartolomeo in Galdo (BN)
tel. 0824.964106 email: cittadinanzattiva@fortore.info

venerdì 8 febbraio 2008

ADSL NEL SANNIO: I COMUNI ACCELERANO CON ALICE E WI-FI


Mentre è in corso il bando per la concessione delle licenze WiMax, Telecom Italia con il progetto “Anti digital divide” sta estendendo (lentamente)
la copertura Adsl nelle zone interne, dove operano piccoli operatori che ricorrono, però, al Wi-fi. Facciamo il punto sulla banda larga nel Sannio.

Copertura
In provincia di Benevento risultano già attivate le centrali di Amorosi, Campoli Monte Taburno, Casalduni, Castelvetere in Valfortore, Morcone, Pago Veiano, Puglianello, Santa Croce del Sannio e Tocco Caudio. E’ inoltre pianificata la copertura di Castelfranco in Miscano, Melizzano, Montefalcone di Valfortore (entro dicembre 2007), Castelpoto (febbraio 2008) e Ceppaloni (Marzo 2008).

WI-FI
Dove non arriva Telecom, provano a colmare il divario i piccoli provider. Questi connettono i clienti con la tecnologia senza fili distribuendo la banda portata mediante Hdsl o ponti radio. Gli utenti si collegano mediante appositi router e antenne esterne. Tra gli operatori attivi CampaniaCom – pioniere nel Sannio - che ha coperto Sant’Angelo a Cupolo, Colle Sannita, Paduli e San Nicola Manfredi e sta conducendo una sperimentazione con la Provincia di Benevento per
la diffusione Wi-fi in città e contrade. La società casertana Lcr System, invece, partendo da Cerce Maggiore ha esteso la sua rete nei comuni di Sassinoro, Sepino, Morcone, Circello, Colle Sannita e San Marco dei Cavoti. “Proprio questa settimana – ha dichiarato il responsabile, Enzo Piacquadio - abbiamo avviato il servizio a Molinara e pensiamo di estenderlo presto anche a Reino, Foiano e San Giorgio La Molara. Disponiamo di una dorsale Hdsl di 34Mbit, oltre la connessione forniamo anche il servizio Voip” (telefonia tramite internet, NDR). Tra i comuni, coperti in Wi-fi dalla società sangiorgese Consulsat, figurano San Giorgio del Sannio, Calvi, Ceppaloni, San Leucio del Sannio. Un po’ più alti, tuttavia, i costi dei canoni Wi-fi, rispetto alle connessioni terrestri.

Utenti
Certo, per gli utenti è quasi una rivoluzione copernicana. Si passa da 56 ad almeno 640k. E non è solo questione di velocità. Cambia il modo di utilizzare Internet. Svincolati dai costi telefonici in funzione del tempo di connessione, con tariffe flat e la linea telefonica libera pur navigando, aumenta il tempo speso sulla Rete. Come conferma Luigi Vicedomini che da qualche mese, a Campoli, usa l’adsl di Telecom.

UMTS
Nelle more di Telecom, non pochi sono coloro che hanno fatto ricorso al telefonino o alle apposite schede per i computer, per collegarsi a velocità sostenute.
(tratto da Sanniopress.it)

mercoledì 30 gennaio 2008

LAVORATORI STAGIONALI STRANIERI AL SUD, LA DENUNCIA DI MSF: "VITA DI INFERNO"


Medici Senza Frontiere ha presentato oggi un rapporto sulle condizioni degli stranieri impiegati come lavoratori stagionali nelle campagne del Sud Italia. I dati raccolti nel corso dell’indagine evidenziano infatti condizioni di vita, salute e lavoro drammatiche, indegne per un paese dell’Unione Europea. “Una stagione all’inferno”, è il titolo del rapporto che è quella poi che vivono regolarmente gli stranieri impiegati in agricoltura.

“Ogni anno un esercito di stranieri si sposta da una regione all’altra per lavorare alla raccolta di primizie contribuendo in maniera fondamentale al settore agricolo” afferma Antonio Virgilio, responsabile dei progetti italiani di MSF: “Da anni nel nostro paese esiste una popolazione vulnerabile che vive in condizioni di estrema precarietà, spesso si tratta di situazioni riferibili a contesti di crisi umanitarie che ben conosciamo. Sindaci, forze di Stato, ispettorati del lavoro, associazioni di categoria e di tutela, ministeri: tutti sanno ma quasi nulla viene fatto”.

Da luglio a novembre 2007 un’equipe mobile dell'organizzazione sanitaria ha visitato e intervistato oltre 600 stranieri impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura nelle regioni del Sud Italia. I risultati dell’inchiesta sono allarmanti: gli stranieri si ammalano a causa delle durissime condizioni di vita e lavoro cui sono costretti.

Gli stranieri impiegati come stagionali sono in maggioranza uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa. Il 90% degli intervistati non aveva alcun contratto di lavoro. Le condizioni di vita sono drammatiche: il 65% degli immigrati intervistati vive in strutture abbandonate, il 62% degli intervistati non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino. Nel 92% dei casi gli alloggi sono sprovvisti di riscaldamento.

Queste condizioni di vita e di lavoro si riflettono sullo stato di salute degli stranieri. “Le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche. Tutte chiaramente legate non solo alle dure condizioni di lavoro, ma anche alle situazioni igienico sanitarie in cui vivono e allo scarso accesso alle cure di primo livello” afferma la dottoressa Francesca Faraglia, coordinatore medico dei progetti italiani di MSF. La maggioranza dei pazienti ha riferito di essere giunto in Italia in buone condizioni di salute, tuttavia al momento della visita di MSF al 72% dei pazienti è stato formulato almeno un sospetto diagnostico, di cui il 73% è risultato una malattia cronica.

Inoltre nonostante la legge italiana garantisca l’accesso alle cure per tutti gli stranieri regolari e irregolari, il 71% degli stranieri intervistati risulta privo di tessera sanitaria.

Questa condizione di precarietà espone gli stagionali ad atti di soprusi da parte dei datori di lavoro e caporali, a violenze e intolleranze.

martedì 29 gennaio 2008

“BIÙTIFUL CAUNTRI”, UN DOCUMENTARIO CHE FORSE NON VEDREMO MAI…


“In questo paese bisognerebbe far conoscere Biùtiful cauntri (scritto alla napoletana) un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero: vedere il veleno che da ogni angolo d’Italia è stato intombato a sud massacrando pecore e bufale e facendo uscire puzza di acido dal cuore delle pesche e delle mele annurche”. Roberto Saviano da Repubblica del 5 gennaio 2008

Ecco cosa racconta, in sintesi, Biùtiful cauntri: allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio.
Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.
(da www.sanniopress.it)

martedì 22 gennaio 2008

CLIENTELISMO, MA È TUTTA COLPA DEI POLITICI?



Ecco alcuni stralci del libro “Modernizzazione e arretratezza in una comunità del Sannio” scritto in tempi non sospetti.



(…) bisogna tenere in considerazione l’ambiente sociale in cui questi partiti operano, senza la quale non si comprenderebbe né la loro funzione sociale e politica, né «la causa più importante di quel clientelismo e di quel personalismo che costituiscono il contrassegno della politica meridionale» ( S. D. TARROW).
Innanzitutto, bisogna tener presente che nelle campagne elettorali la popolazione presta attenzione più alle caratteristiche personali del candidato che alle sue posizioni politiche; e che la politica è povera di contenuti ideologici e mediata dai rapporti amicali e parentali. Le origini di questo modo di concepire la politica sono da ricercare nell’organizzazione dei ruoli sociali. In un contesto generale (…), caratterizzato dalla sovrappopolazione in rapporto alla scarsità delle risorse, l’unica possibilità di trovare una qualche forma d’impiego è diventare un “negoziatore” presso gli esponenti politici locali mettendo a disposizione il proprio voto. Il voto, qui, non è un’adesione ideologica a questo o a quell’altro programma politico, ma una ricerca di favori e benefici nel desiderio di trovare qualche impiego o qualche vantaggio di vario tipo, e le conoscenze politiche locali diventano fondamentali a questo scopo.

giovedì 10 gennaio 2008

BASELICE, CONSIGLIO STRAORDINARIO



Il consiglio comunale di Baselice (in sessione straordinaria) ha approvato il 9 gennaio scorso il progetto intercomunale della Comunità montana del Fortore riguardante la gestione associata dei beni del patrimonio immobiliare.
Inoltre, l'ingegner Fabio Catalano di Benevento è stato nominato nuovo tecnico della commissione edilizia e della commissione terremoto.

Per i quattro consiglieri di minoranza presente Giuseppe Pastore. Mentre per gli otto della maggioranza assenti Antonio Marucci e Giovanni Cormano.

lunedì 7 gennaio 2008

TELESCLUSI


Ecco stralci di un mio articolo pubblicato su un periodico locale qualche tempo fa, lo riproponiamo qui poiché conserva tuttora la sua freschezza comunicativa.

Nell’epoca della «comunicazione globale» succede che alcuni cittadini ne siano esclusi. E la cosa preoccupante è che tutto ciò non succede nella periferia del mondo – il che è comunque biasimevole – ma nel cosiddetto mondo occidentale, nel Fortore. E’ il caso della ormai arcinota vicenda della mancata ricezione del segnale di Rai tre Campania nella Valfortore. Si pensi che il menzionato servizio – sin da quando furono istituite le sedi regionali Rai – non è stato mai irradiato nei comuni del Fortore i quali sul terzo canale della televisione di stato continuano a ricevere i Tg regionali di Puglia e Molise. Altro che federalismo. Il federalismo televisivo la Rai la pratica da anni ma non per i cittadini del Fortore i quali sono informati di quanto succede a Bari o a Venafro (Isernia) ma non riescono ad essere informati su quanto succede a Napoli e persino a Benevento, il proprio capoluogo di provincia. È incredibile, mentre da altre parti la cosiddetta «globalizzazione» ha azzerato le distanze tra i diversi continenti e tra i diversi popoli che abitano il pianeta, la Rai campana non riesce – dal punto di vista mediatico – ad avvicinare il centro (Napoli) con la propria periferia (il Fortore). Una situazione grottesca in quanto per risolvere il problema non ci vorrebbe poi molto, basta installare un ripetitore in zona. Nel frattempo i cittadini del Fortore continuano a pagare il canone Rai nonostante siano penalizzati nell’informazione locale.
Sebbene, poi, ci sono state rimostranze ancora i cittadini di questa valle aspettano di ricevere il Tg3. (…) Se si continua a lasciare fuori una fetta di popolazione, anche se minoritaria, dall’accesso alle telecomunicazioni più che di modernizzazione bisognerebbe parlare di “telesclusione”.