mercoledì 30 gennaio 2008

LAVORATORI STAGIONALI STRANIERI AL SUD, LA DENUNCIA DI MSF: "VITA DI INFERNO"


Medici Senza Frontiere ha presentato oggi un rapporto sulle condizioni degli stranieri impiegati come lavoratori stagionali nelle campagne del Sud Italia. I dati raccolti nel corso dell’indagine evidenziano infatti condizioni di vita, salute e lavoro drammatiche, indegne per un paese dell’Unione Europea. “Una stagione all’inferno”, è il titolo del rapporto che è quella poi che vivono regolarmente gli stranieri impiegati in agricoltura.

“Ogni anno un esercito di stranieri si sposta da una regione all’altra per lavorare alla raccolta di primizie contribuendo in maniera fondamentale al settore agricolo” afferma Antonio Virgilio, responsabile dei progetti italiani di MSF: “Da anni nel nostro paese esiste una popolazione vulnerabile che vive in condizioni di estrema precarietà, spesso si tratta di situazioni riferibili a contesti di crisi umanitarie che ben conosciamo. Sindaci, forze di Stato, ispettorati del lavoro, associazioni di categoria e di tutela, ministeri: tutti sanno ma quasi nulla viene fatto”.

Da luglio a novembre 2007 un’equipe mobile dell'organizzazione sanitaria ha visitato e intervistato oltre 600 stranieri impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura nelle regioni del Sud Italia. I risultati dell’inchiesta sono allarmanti: gli stranieri si ammalano a causa delle durissime condizioni di vita e lavoro cui sono costretti.

Gli stranieri impiegati come stagionali sono in maggioranza uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa. Il 90% degli intervistati non aveva alcun contratto di lavoro. Le condizioni di vita sono drammatiche: il 65% degli immigrati intervistati vive in strutture abbandonate, il 62% degli intervistati non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino. Nel 92% dei casi gli alloggi sono sprovvisti di riscaldamento.

Queste condizioni di vita e di lavoro si riflettono sullo stato di salute degli stranieri. “Le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche. Tutte chiaramente legate non solo alle dure condizioni di lavoro, ma anche alle situazioni igienico sanitarie in cui vivono e allo scarso accesso alle cure di primo livello” afferma la dottoressa Francesca Faraglia, coordinatore medico dei progetti italiani di MSF. La maggioranza dei pazienti ha riferito di essere giunto in Italia in buone condizioni di salute, tuttavia al momento della visita di MSF al 72% dei pazienti è stato formulato almeno un sospetto diagnostico, di cui il 73% è risultato una malattia cronica.

Inoltre nonostante la legge italiana garantisca l’accesso alle cure per tutti gli stranieri regolari e irregolari, il 71% degli stranieri intervistati risulta privo di tessera sanitaria.

Questa condizione di precarietà espone gli stagionali ad atti di soprusi da parte dei datori di lavoro e caporali, a violenze e intolleranze.

martedì 29 gennaio 2008

“BIÙTIFUL CAUNTRI”, UN DOCUMENTARIO CHE FORSE NON VEDREMO MAI…


“In questo paese bisognerebbe far conoscere Biùtiful cauntri (scritto alla napoletana) un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero: vedere il veleno che da ogni angolo d’Italia è stato intombato a sud massacrando pecore e bufale e facendo uscire puzza di acido dal cuore delle pesche e delle mele annurche”. Roberto Saviano da Repubblica del 5 gennaio 2008

Ecco cosa racconta, in sintesi, Biùtiful cauntri: allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio.
Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.
(da www.sanniopress.it)

martedì 22 gennaio 2008

CLIENTELISMO, MA È TUTTA COLPA DEI POLITICI?



Ecco alcuni stralci del libro “Modernizzazione e arretratezza in una comunità del Sannio” scritto in tempi non sospetti.



(…) bisogna tenere in considerazione l’ambiente sociale in cui questi partiti operano, senza la quale non si comprenderebbe né la loro funzione sociale e politica, né «la causa più importante di quel clientelismo e di quel personalismo che costituiscono il contrassegno della politica meridionale» ( S. D. TARROW).
Innanzitutto, bisogna tener presente che nelle campagne elettorali la popolazione presta attenzione più alle caratteristiche personali del candidato che alle sue posizioni politiche; e che la politica è povera di contenuti ideologici e mediata dai rapporti amicali e parentali. Le origini di questo modo di concepire la politica sono da ricercare nell’organizzazione dei ruoli sociali. In un contesto generale (…), caratterizzato dalla sovrappopolazione in rapporto alla scarsità delle risorse, l’unica possibilità di trovare una qualche forma d’impiego è diventare un “negoziatore” presso gli esponenti politici locali mettendo a disposizione il proprio voto. Il voto, qui, non è un’adesione ideologica a questo o a quell’altro programma politico, ma una ricerca di favori e benefici nel desiderio di trovare qualche impiego o qualche vantaggio di vario tipo, e le conoscenze politiche locali diventano fondamentali a questo scopo.

giovedì 10 gennaio 2008

BASELICE, CONSIGLIO STRAORDINARIO



Il consiglio comunale di Baselice (in sessione straordinaria) ha approvato il 9 gennaio scorso il progetto intercomunale della Comunità montana del Fortore riguardante la gestione associata dei beni del patrimonio immobiliare.
Inoltre, l'ingegner Fabio Catalano di Benevento è stato nominato nuovo tecnico della commissione edilizia e della commissione terremoto.

Per i quattro consiglieri di minoranza presente Giuseppe Pastore. Mentre per gli otto della maggioranza assenti Antonio Marucci e Giovanni Cormano.

lunedì 7 gennaio 2008

TELESCLUSI


Ecco stralci di un mio articolo pubblicato su un periodico locale qualche tempo fa, lo riproponiamo qui poiché conserva tuttora la sua freschezza comunicativa.

Nell’epoca della «comunicazione globale» succede che alcuni cittadini ne siano esclusi. E la cosa preoccupante è che tutto ciò non succede nella periferia del mondo – il che è comunque biasimevole – ma nel cosiddetto mondo occidentale, nel Fortore. E’ il caso della ormai arcinota vicenda della mancata ricezione del segnale di Rai tre Campania nella Valfortore. Si pensi che il menzionato servizio – sin da quando furono istituite le sedi regionali Rai – non è stato mai irradiato nei comuni del Fortore i quali sul terzo canale della televisione di stato continuano a ricevere i Tg regionali di Puglia e Molise. Altro che federalismo. Il federalismo televisivo la Rai la pratica da anni ma non per i cittadini del Fortore i quali sono informati di quanto succede a Bari o a Venafro (Isernia) ma non riescono ad essere informati su quanto succede a Napoli e persino a Benevento, il proprio capoluogo di provincia. È incredibile, mentre da altre parti la cosiddetta «globalizzazione» ha azzerato le distanze tra i diversi continenti e tra i diversi popoli che abitano il pianeta, la Rai campana non riesce – dal punto di vista mediatico – ad avvicinare il centro (Napoli) con la propria periferia (il Fortore). Una situazione grottesca in quanto per risolvere il problema non ci vorrebbe poi molto, basta installare un ripetitore in zona. Nel frattempo i cittadini del Fortore continuano a pagare il canone Rai nonostante siano penalizzati nell’informazione locale.
Sebbene, poi, ci sono state rimostranze ancora i cittadini di questa valle aspettano di ricevere il Tg3. (…) Se si continua a lasciare fuori una fetta di popolazione, anche se minoritaria, dall’accesso alle telecomunicazioni più che di modernizzazione bisognerebbe parlare di “telesclusione”.

venerdì 28 dicembre 2007

ECCO LE SENTINELLE DEL FORTORE


La notizia è di qualche settimana fa, ma data l’importanza dell’evento, anche per il Fortore beneventano, ne riproponiamo anche qui la novità.

Sono 32 le prime “sentinelle ambientali” volute dal progetto Life Natura “Fortore” (Un progetto per il fiume). Il corso coordinato dall’Università degli Studi di Foggia dopo 200 ore di lezione ha formato operatori in grado gestire e condurre gruppi di visitatori nei paesi e negli habitat naturali della Valle del Fortore.
Al corso hanno partecipato giovani provenienti da tutti i centri coinvolti dal progetto e ai quali poi è stato consegnato l’attestato.
Le guide sono: Maria Leonarda Colucci, Marianna Iosa, Gennaro Iosa, Teresa Margollicci, Maria Rosaria Sangiuliano, Carla Carolla, Gemma Meomartino, Ersilia Fascia, Matteo Biseste, Mario Iacurci, Adolfo Iacurci, Angela Maria Beccia, Maria Giovanna Fratta, Maria Domenica Tomacelli, Clelia La Rosa, Renato Cuorpo, Giuseppina Lupo, Pietro Di Iorio, Giovanni Iadarola, Nunzia Leo, Anna Maria Rillo, Giovanni Iamele, Filomena Capuano, Maurizio Paoletti, Letizia Lambrè, Michaela Pepe, Francesco Pepe, Giancarlo De Masi, Michele Circelli, Giandonato Pizzi, Pietro Caforio e Daniela Ugliola.

venerdì 21 dicembre 2007

LE PAURE UCCIDONO LA SPERANZA

“Il nemico contro cui bisogna lottare siamo noi stessi. Con le nostre paure che uccidono le nostre speranze”. Mi è rimasta scolpita nella mente la frase detta da Placido Rizzotto ai “suoi” braccianti siciliani, che si battevano per avere un pezzo di terra da coltivare, in una sala misera e disadorna della Camera del lavoro di Corleone. Il sindacalista fu ucciso dalla mafia nel 1948 e la sua storia raccontata in un film dal regista Pasquale Scimeca.
L’ho visto in dvd l’altro giorno. Una vicenda di soprusi e di sopraffazioni. Ieri come oggi. Nulla è cambiato: il Sud resta uguale a se stesso. Come se il tempo non fosse mai trascorso da quella sera in cui Placido venne fatto scomparire. L’oltraggio di un uomo indifeso. Metafora di un Sud abbandonato a se stesso.
Ma in questo ‘maledetto’ Sud bisogna, viverci, amarlo e odiarlo per comprenderne l’animo più intimo. E noi piccole genti di questa terra prendiamo a prestito quel monito. Iniziamo a non aver paura e forse una piccola rivoluzione l’avremmo già compiuta.

lunedì 17 dicembre 2007

LE ELEZIONI E I FURBETTI DELLA POLITICA

Si avvicinano le elezioni provinciali e tra un po’ inizierà il solito show dei furbetti della politica. Schiere di candidati inizieranno a transitare nelle piazze dei nostri comuni a fare promesse a destra e a manca con l’unico scopo di coltivare il proprio orticello. Chiusa la kermesse ci si rivedrà alla prossima tornata elettorale.
 
E allora invece di far decidere alle segreterie politiche i candidati da proporre, importiamo anche qui il metodo delle primarie. Si chieda ai cittadini da chi vogliono essere rappresentati. Si apra un dibattito serio sul futuro del Fortore. Gli elettori sono stanchi dei mestieranti della politica che lavorano nell’ombra. Non è infatti nelle sale di qualche agriturismo - con la mente annebbiata da un buon bicchiere di vino dopo aver gozzovigliato di tutto e di più - che si decide il destino di questa terra. I cittadini vogliono trasparenza, partecipare direttamente e non più delegare agli altri le proprie sorti.

Intanto i figli del Fortore emigrano e i padri maledicono generazioni di politici che per anni hanno votato.

giovedì 13 dicembre 2007

CONSIGLIO COMUNALE, ECCO I PUNTI DISCUSSI


In un'aula semideserta (dal punto vista della partecipazione popolare) si è riunito, in mattinata, il consiglio comunale di Baselice. Pensiamo di fare cosa gradita ai lettori di questo blog postando i punti principali discussi e approvati dalla stessa assise. Eccoli qua: aggiornamento catasto incendi boschivi, piano strategico di sviluppo per il risanamento ambientale e idrogeologico del fiume Fortore, regolamento per la costituzione del gruppo comunale di volontariato di protezione e comunicazione Ivpc.

lunedì 10 dicembre 2007

LA CASTA E LE STRADE INFINITE


Mentre “la Casta” è intenta a spartirsi poltrone e privilegi, gli automobilisti sono costretti a viaggiare su strade che sembrano appena bombardate dagli F16. Vie con buche grandi come una casa, che se non stai attento ad evitarle la macchina ti ci può restare dentro.

È il caso (per esempio) della ormai famosa (si fa per dire) provinciale 34 che collega Baselice a Colle sannita e Riccia (e dunque al Molise).

Qualcuno poi è mai passato da quelle parti di sera quando c’è nebbia? È la fine. Non esiste striscia di mezzeria. Non esistono paletti catarifrangente (che nome complicato), quella specie di picchetti che s’illuminano con il riflesso dei fari e che ti indicano il limite della strada. Insomma, non esiste nulla. Buio pesto. A quel punto devi sperare che la macchina non ti si fermi e che nonostante i dieci all’ora riesci finalmente a raggiungere casa e affogare tutta l’ansia in un bel tè caldo. Con buona pace della Casta.