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mercoledì 15 luglio 2020

Dati choc, il Fortore si svuota


di Ariadeno

Resi noti i dati demografici dei comuni italiani (fonte: Istat). Leggeremo a breve, sui giornali locali i soliti titoli: “Il Sannio sta morendo; Dati choc sulla popolazione; Il Fortore si svuota, etc. etc.”. Tutto vero, i dati di quest’anno sono pessimi, ma leggermente migliori dello scorso anno. San Bartolomeo nel 2018 ha perso 101 abitanti, lo scorso anno ha perso 71 persone, scendendo a quota 4573. Tuttavia in paese si sono avute 30 nascite a fronte di 57 morti. C’è una certa vivacità tra le persone che arrivano e si iscrivono all’anagrafe e coloro che vanno via cancellandosi dall’anagrafe cittadina. 83 persone si sono iscritte all’anagrafe, ben 137 hanno effettuato la cancellazione. Se non fosse stato per le 30 nascite, anche il 2019 sarebbe un anno da dimenticare demograficamente. Negli ultimi cinque anni SBiG ha perso 319 abitanti

sabato 12 settembre 2015

DEPORTAZIONE

Emigranti in partenza per il Nord
di Antonio Gentile

"Dobbiamo separarci come morti, eppure siamo vivi". Questa frase di un emigrante calabrese, detta sul punto di ripartire, è ormai diventata celebre ed esprime pienamente tutto il tormento e la drammaticità dell'emigrazione.

martedì 14 aprile 2015

Un baselicese alla conquista della Confederazione

L'altro giorno mi è arrivato il libro Bambini proibiti della psicologa Marina Frigerio Martina. Il sottotitolo ne descrive bene il contenuto: Storie di famiglie italiane in Svizzera tra clandestinità e separazione.

Il testo uscito nel 1992 denuncia la drammatica realtà di molti bambini (soprattutto meridionali) costretti a vivere segregati in casa o mandati agli orfanotrofi di frontiera perché la legge svizzera impediva ai lavoratori stagionali di portarli con sé.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e molti nostri emigranti si sono ben inseriti nella società elvetica. E oggi occupano ruoli di responsabilità più o meno importanti nei luoghi dove hanno messo nuove radici.

È il caso del baselicese Leonardo Iampietro arrivato in Svizzera nel 1992 (l'anno dell’uscita del libro), il quale da 15 anni ricopre il ruolo di capo gruppo presso ospedale di Locarno. Non solo, Leonardo da qualche anno ha deciso di dedicare un po’ del proprio tempo alla politica. Dal 2012, infatti, è consigliere comunale a Muralto, dove è anche impegnato nel volontariato.
“Penso sia ora che persone di buona volontà  mettano a disposizione un po`del proprio tempo per costruire un nuovo modo di far politica, partecipare alle scelte future in difesa dei propri valori”, dice al nostro blog.
E per questo che domenica prossima, 19 aprile, Leonardo, proverà a fare il grande salto alle elezioni cantonali con il Partito popolare democratico (Ppd).
“Uno dei tre partiti storici  (altri Plr librali radicali / PS socialisti) che ha contribuito  alla stabilità governativa e benessere della  confederazione,  da sempre in difesa delle politiche famigliari e sociali”, spiega.
Il Partito cattolico conservatore (dal 1970 Partito popolare democratico) è permeato - sin dalla sua nascita  - da una corrente cristiano-sociale, che all’interno del Parlamento e negli ambienti associativi e sindacali svizzeri si è battuta in particolare a favore di misure di protezione e aiuto alle famiglie.