Fiume Fortore, argini, Cormano |
Ha scritto al commissario per l’emergenza alluvione Giuseppe
Grimaldi, al prefetto Paola Galeone, al Corpo forestale dello Stato di San
Bartolomeo in Galdo, a Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento,
Andrea Cormano cittadino e medico di Baselice, e lo ha fatto nel giorno esatto
in cui 6 mesi fa l'onda distruttiva dell'alluvione colpiva il Sannio.
Lo ha fatto per chiedere chiarimenti sui lavori che hanno interessato gli argini del Fiume Fortore dopo gli eventi alluvionali.
Lo ha fatto per chiedere chiarimenti sui lavori che hanno interessato gli argini del Fiume Fortore dopo gli eventi alluvionali.
I lavori per ripristinare gli argini ci sono stati ma,
scrive Cormano, “con la perturbazione del weekend 9-10 aprile sul territorio
fortorino ha determinato una nuova rottura dei margini, costruiti per la messa
in sicurezza del Fiume Fortore”.
Insomma, sono caduti pochi millimetri di pioggia ed ecco
che, “il Fiume Fortore ha nuovamente deviato il letto del fiume (vedi foto). I
margini residui ora sono un serio pericolo per il corso del letto del fiume,
aumentando i rischi di esondazioni in caso di nuove perturbazione sul territorio
fortorino”.
Chiede inoltre, “se i lavori di ripristino dei margini
e messa in sicurezza sugli altri fiumi del territorio provinciale sono stati
eseguiti con la stessa procedura, controlli e verifiche su tutti gli altri
fiumi provinciali per evitare futuri pericoli da nuove esondazioni”.
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