venerdì 27 marzo 2015

Sassi di Baselice, il movimento chiede un incontro al sindaco

Il neonato Movimento per la tutela paesaggistica e del centro storico di Baselice scrive una missiva al sindaco Canonico sulla vicenda del progetto di consolidamento del costone Pescannozzo, anche detto i “sassi” di Baselice 

Lista Mo presenta dossier sul voto in Campania

"In Campania (così come in Liguria, Veneto, Toscana, Umbria, Marche e Puglia) si è votato il 28 marzo 2010 e i Consigli regionali scadono il 27 marzo 2015", si legge nella nota stampa diramata dalla lista civica MO in seguito alla conferenza stampa, (svoltasi ieri, ndb) per presentare un dossier sul voto in Campania.

Per legge spetta alla Giunta regionale convocare le elezioni, nell'ultima domenica utile prima della scadenza dei cinque anni ovvero il 22 marzo 2015. Con il comma 501 dell'articolo unico della legge 190/2015 il 23 dicembre si è stabilito però che la data del voto andava fissata in una domenica entro 60 giorni dalla scadenza, ovvero entro il 27 maggio 2015.

Il governo però ha scartato tutte le domeniche fino al 27 maggio per la presenza di festività cattoliche o ebraiche, Pentecoste compresa, di feste civili, nonché del raduno degli Alpini, ed è intervenuto nuovamente il 12 marzo 2015 con un decreto legge nel quale ha allungato il periodo di 60 giorni aggiungendo all'articolo le parole “o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”.

Ciò ha consentito al governo di indicare il 31 maggio 2015 come “election day” nei 515 Comuni e nelle 7 Regioni, invitando queste ultime “a voler indire i rinnovi dei Consigli regionali nella stessa data individuata per le elezioni amministrative”, ovvero appunto il 31 maggio.

La Regione Campania non solo non ha provveduto, ma non ha neppure predisposto la modulistica utile per la raccolta firme e la presentazione delle liste. Nello stesso tempo voci insistenti parlano di un ulteriore slittamento del voto a livello nazionale per la scoperta che il 31 maggio fa ponte con il 2 giugno. Ma se si votasse il 7 giugno i Comuni andrebbero al ballottaggio il 21 giugno.

Le legge 53/1990 all’articolo 14 e successive modificazioni prevede 180 giorni di tempo per la raccolta delle firme. Tale limite temporale indica il massimo; tuttavia in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale di almeno 120 giorni “il numero minimo delle sottoscrizioni è ridotto alla metà”, ovvero in Campania 3.875 firme invece di 7.750. Se ne deduce che la legge vuole garantire almeno due mesi di tempo per la raccolta delle sottoscrizione delle liste: riducendo il numero necessario se i tempi dovessero essere inferiori.

Siamo quindi all'assurdo che nonostante non ci sia scioglimento anticipato bensì un prolungamento della consiliatura non si è riusciti a rispettare la regola dei 180 giorni per la normale raccolta delle firme e siamo ormai a poco più di 30 giorni dalla consegna della documentazione.

In particolare la Regione Campania:

1.non ha convocato i Comizi elettorali per il 31 maggio 2015 nonostante l'indicazione nel comunicato del governo del 12 marzo 2015:

2.non ha ripartito i 50 seggi fra le cinque province in base alla nuova popolazione risultante dal censimento del 2011

3.non ha pubblicato modulistica e istruzioni relative alla presentazione della lista in tempo da garantire i 180 giorni per la raccolta delle firme".

«Il giorno prima della scadenza ufficiale non si sa ancora niente e un Consiglio Regionale che resta in carica oltre i cinque anni stabiliti, non può cambiare le leggi una volta scaduti i termini – afferma Marco Esposito durante la conferenza stampa ricordando il tentativo, sventato grazie all’impegno della Lista MO, di alzare la soglia minima necessaria per eleggere dei rappresentanti in Consiglio Regionale, facendola passare dal 3% al 10%, ma solo per chi compete da solo, mentre in coalizione lo sbarramento è nullo – Noi non ci alleiamo con nessuno, siamo una lista per il territorio e ci confronteremo con tutti in maniera propositiva».

www.ilbrigante.it

mercoledì 25 marzo 2015

Salviamo i "sassi" di Baselice Raccolte centocinquanta firme

Continua la mobilitazione per salvaguardare i cosiddetti sassi di Baselice. La petizione online lanciata – dal basso – da un gruppo di cittadini ha raggiunto (nel momento in cui scriviamo) 154 firme. Un risultato straordinario che dimostra la voglia di partecipazione dei “governati” alle scelte dei “governanti”. Soprattutto quando si tratta del proprio patrimonio storico-paesaggistico.

“Le petizioni on line consentono un esercizio più esteso e democratico del diritto di petizione; i cittadini in numero sempre crescente chiedono di essere sentiti, di poter partecipare e influire sulle questioni pubbliche”, si legge sul blog del Comune di Baselice.

Giusto. Con la petizione i cittadini vogliono dire la propria su una tematica che li riguarda direttamente. E allora ecco alcuni commenti alla petizione.

“Ho firmato perché mi sento molto attaccata a questo paese che all'inizio mi colpì proprio per la sua bellezza... luoghi incantevoli che devono assolutamente restare tali”, è il commento di un firmatario.

E un altro cittadino: “Il posto più bello del paese!!! posto in cui sono nata, cresciuta e continua a essere nel mio cuore !!!! Conserviamolo così com'è”. Ancora: “Giusto salvaguardare il patrimonio paesaggistico del nostro meraviglioso paese... di scempi se ne sono visti abbastanza”.

E infine: “Baselice è un bellissimo borgo, ed e un sacrilegio deturpare il suo panorama!!!”.

Vox populi.


lunedì 23 marzo 2015

Salviamo i “sassi” di Baselice Lanciata la petizione online

Un gruppo di cittadini ha lanciato su internet una petizione online per la salvaguardia dei "sassi" di Baselice. Ecco di seguito il testo

Egregio signor sindaco di Baselice,

il costone Pescannozzo (anche detto “i sassi di Baselice”) rappresenta per i sottoscritti l’ultimo angolo paesaggistico ancora quasi intatto del paese, unico nel panorama campano.

Una potenziale risorsa turistica per la nostra comunità, ora minacciata dal progetto comunale di consolidamento con rete metallica e cemento colorato dello stesso costone, che andrà a modificare per sempre questo straordinario patrimonio architettonico.

Il progetto è stato appaltato e presto dovrebbero iniziare i lavori. I sottoscritti le chiedono di fermarsi un attimo a riflettere e farsi carico di una soluzione tecnica meno invasiva possibile per il costone in questione.

Pertanto, ci appelliamo alla sua sensibilità affinché il costone tanto caro ai baselicesi sia preservato nella sua naturale bellezza.


(Per firmare la petizione clicca qui sotto)
Salviamo i sassi di Baselice

ED INIZIANO AD ARRIVARE ANCHE LE PRIME PROPOSTE, LEGGETE COSA SCRIVE UNA FONTE ANONIMA (MA QUALIFICATA) SULLA PAGINA FACEBOOK "NOI DI BASELICE"

Consapevoli che l'opera di consolidamento e prevenzione previsto, dimostra interesse e lungimiranza. Consapevoli altrettanto che il progetto approvato prevede l'intonacatura con cemento colorato, si chiede di spostare e potenziare i lavori a monte e all'interno del costone, invertendo le palificazione, da orizzontali a verticale avvicinandosi il più possibile alle pareti esterne e lasciare tutta la superficie al naturale, in tal modo si ridurrebbe sensibilmente la quantità di materiale di eventuali crolli, ricalcolare la pericolosità residua e delimitare alla base un limite invalicabile costruendo un muro paramassi di pochi metri di altezza lungo tutta la base, calcolando un allontanamento del tratto di strada sottostante, il muro paramassi verrà mimetizzato con edera o rampicanti, per il versante già consolidato si consiglia la mimetizzazione dei muri in cemento e la colorazione delle pareti, buona visione a tutti.