sabato 8 novembre 2014

Firma contro le trivelle

Svendere l’Italia ai petrolieri è una scelta energetica vecchia di un secolo che al benessere di molti preferisce gli interessi di pochi. Noi non ci stiamo. FIRMA ORA anche tu!

Multinazionali energetiche e governi ci raccontano che carbone, petrolio, gas e nucleare sono necessari e sicuri, ma la verità è una sola: provocano guerre, inquinamento, malattie e una moltitudine di costi per i cittadini. Basta, è giunto il momento di voltare le spalle alle fonti fossili! Come cittadini è nostro diritto e dovere chiedere per l'Italia e l'Europa un futuro pulito e sicuro.

Unisciti a noi, firma la Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili: esistono energie che sono rinnovabili, efficienti, accessibili a tutti e senza effetti collaterali per l'uomo e l'ambiente.

Facciamo capire ai politici e alle aziende che non possono giocare con il nostro futuro e che l'energia verde è l'unica che vogliamo.
Firma ora, chiedi all'Europa di scegliere la strada dell'energia rinnovabile e dell'efficienza energetica.

www.greenpeace.org

venerdì 7 novembre 2014

Trivellazioni petrolifere e rischi per salute, agricoltura e ambiente

Promossso da Apis, Pro Loco Padulese, Forum Giovanile Paduli, Associazione Culturale Porta Columbro, Circolo Radix, L’Aurora – Protezione Civile Paduli, Associazione Paduli nel Mondo, domani 8 novembre alle 18, presso la sala del Centro Sociale in via Ariella a Paduli si terrà un pubblico dibattito sul tema “Trivellazioni petrolifere e rischi per salute, agricoltura e ambiente” .

La serata inizierà con la proiezione del documentario “L’Oro Vero”, che mette in relazione l’incompatibilità tra eccellenze agroalimentari, di cui è ricco il territorio, e trivellazioni petrolifere, che metterebbero in discussione la loro esistenza ed il loro sviluppo. Seguiranno gli interventi di Roberto De Filippis (ideatore del documentario “L’Oro Verde”), del professor Sabino Aquino (idrogeologo dell’Università di Salerno) e del professor Alessio Valente (geologo e esperto di valutazione dell’impatto ambientale). I lavori saranno moderati dal giornalista Billy Nuzzolillo.

Nell’area di Case Capozzi , che comprende 18 comuni della provincia di Benevento e quattro dell’Irpinia “L’Oro Vero “ è rappresentato dalla produzione di cereali per la pastificazione e panificazione, dalla zootecnia che dà luogo a carni di Marchigiana IGP, da formaggi come il caciocavallo di Castelfranco, da salumi e rinomati uliveti di Ortice; nei quattro comuni dell’Irpinia spicca la presenza di grani duri che alimentano l’industria molitoria, della pastificazione e panificazione come quella del Pane di Montecalvo, degli uliveti della cultivar Ravece DOP.  Come ricordano gli organizzatori, un fiore all’occhiello di indiscutibile bontà da salvaguardare.

IL CONVEGNO | Trivellazioni petrolifere e rischi per salute, agricoltura e ambiente

Trivelle, tutti in piazza in difesa del territorio

mercoledì 5 novembre 2014

Petrolio nel Sannio. La 'condanna' dello Sblocca Italia

Lo ‘Sblocca Italia’ approda nel Sannio tra entusiasmi e forti timori. Se da un lato c'è speranza per uno sviluppo infrastrutturale (raddoppio 'Telesina' e Altà Capacità in primis), dall'altra avanza lo spauracchio legato alle trivellazioni petrolifere. Analizzando infatti il decreto voluto dal premier Renzi viene fuori un quadro preoccupante.

Nel capo IX infatti si legge: “Art. 36 (Misure a favore degli interventi di sviluppo delle regioni per la ricerca di idrocarburi). L'articolo, intervenendo sull'estensione dell'esenzione dal patto di stabilità relativamente alle spese sostenute per fini specifici dalle regioni che corrispondono agli importi incrementali delle royalties, è teso di fatto a favorire lo sviluppo delle risorse energetiche nazionali sbloccando gli investimenti privati in programma da anni nel settore”. Tradotto sarebbe: escludimi le royalties dal Patto di stabilità e accelera il processo decisionale sulle autorizzazioni e io ti sblocco i fondi privati per lo svolgimento delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Oggi le competenze e le decisioni sono in mano alle Regioni.

I nuovi principi descritti nei comma 5 e 8 vanno a ridefinire dunque il conferimento dei titoli minerari che: “prevede una fase di ricerca al termine della quale, in caso di esito negativo, il titolo cessa, mentre in caso di ritrovamento minerario l'attività prosegue attraverso le fasi di sviluppo, produzione, ripristino finale”. Questo iter però è pregiudicato dalla concessione della VIA . Il pomo della discordia è l’ Art. 38 (Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali).


Si legge: “per favorire lo sviluppo delle risorse energetiche nazionali, consentire il raggiungimento degli obiettivi della Strategia energetica nazionale, garantire una maggiore sicurezza in termini di approvvigionamenti di gas naturale e di petrolio e sbloccare gli ingenti investimenti privati in programma da anni nel settore (oltre 15 miliardi di euro), la disposizione è volta a riconoscere carattere strategico di pubblica utilità alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e a quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, tenendo conto che lo sviluppo della produzione degli idrocarburi rappresenta una primaria esigenza per la sicurezza degli approvvigionamenti e un'importante leva per rilanciare l'economia del Paese”.

 La novità qui sta nello stesso art 38 al punto 1bis che in pratica determina che per cercare ed estrarre petrolio e gas in Italia deciderà il Ministro dello Sviluppo economico con proprio decreto. “ E non importa se tutto ciò provocherà la variazione degli strumenti urbanistici. Il comma 3 inoltre riconosce la “competenza statale” sulle attività di ricerca sia sulla terraferma, sia in mare.

(per continuare a leggere clicca qui sotto)

Petrolio nel Sannio. La 'condanna' dello Sblocca Italia e la decisione della Regione Campania

martedì 4 novembre 2014

Trivelle e Sblocca-Italia, M5S invita istituzioni e cittadini a San Marco dei Cavoti

La sera del 31 ottobre nella sala comunale di Baselice, si è tenuto un incontro-dibattito dedicato alla ricerca di idrocarburi nel Sannio e zone limitrofe, organizzato dai Meetup riuniti del M5S. La giornalista Erika Farese ha moderato l'incontro e davanti ad una platea piena, i tre relatori hanno spiegato nel dettaglio e da vari punti di vista, (legale geologico e medico) sia il progetto che le sue ricadute sul territorio.

Subito dopo i saluti del parroco di Baselice, che ha chiarito la sua posizione di netta contrarietà allo sfruttamento del suolo in difesa di Madre Terra, Franco Gisi attivista e avvocato, ha dato chiare informazioni sulla procedure autorizzative, e sugli effetti del Decreto Sblocca-Italia in corso di conversione in questi giorni al Parlamento e ha fornito precise indicazioni sulle azioni da portare avanti, Cittadini e Istituzioni.

Con grande stupore e nell' incredulità dell'intera sala, tutti hanno capito che la legge in discussione porterà sempre più lontano dai territori il luogo delle decisioni e sarà molto più difficile opporsi alle estrazioni. Il Governo infatti, avocando a sé le competenze ambientali e dichiarando l'opera come “strategica e di rilevanza nazionale”, toglierà dall'imbarazzo gli Amministratori locali, rilascerà le autorizzazioni in autonomia a Roma nelle stanze del Ministero, e se necessario potrà utilizzare anche l'esercito per proteggere le attività di ricerca ed estrazione.

Il Professore Domenico Cicchella, Ordinario presso l'Università del Sanno, si è soffermato sugli aspetti tecnici e scientifici legati alle trivellazioni ed alle successive estrazioni. Anche con l'aiuto di immagini e grafici il professore ha brillantemente esposto cosa significa ricercare e coltivare petrolio; davanti agli occhi di tutti i presenti sono comparsi “il Pozzo, la Trivella, le Tubazioni” che corrono per migliaia di metri nel sottofondo attraversando i vari strati , le vasche, gli impianti esterni e soprattutto tutti i rischi conseguenti per l'ambiente e per il territorio.

Il Dott. Vincenzo Mercurio, Medico del Lavoro, anche egli attivista del M5S, raccontando le sue esperienze professionali all'interno di impianti petroliferi, ha innanzitutto evidenziato l'elevata pericolosità degli impianti legata a possibili incidenti; poi descrivendo con precisione elementi e agenti chimici liberati nell'aria, nel terreno ed in generale nell'ambiente, ne ha evidenziato gli effetti sulla salute dovuti all’ esposizione continua a prolungata.

Infine Pier Nicola Pedicini, fisico medico ed Europarlamentare di origini sannite, eletto nelle liste del M5S, ci ha trasferito la sua esperienza lavorativa, proprio in una terra già interessata e sconvolta da “coltivazioni” simili: la Basilicata, regione dove Piernicola vive e lavora. La Basilicata, rappresenta per noi il “nero futuro” al quale stiamo andando incontro, infatti lì si sono concentrate le ricerche e le perforazioni di idrocarburi da decenni, con effetti devastanti sulla salute e sull’agricoltura. Raccontandoci della sua terra ci ha ben chiarito che la Basilicata oggi si presenta più povera di prima, ferita, e irrimediabilmente offesa.

L'Europarlamentare del M5S si è poi soffermato sulle politiche Europee e sui modelli di sviluppo che la Comunità stessa propone ed incentiva, e che vanno nella direzione diametralmente opposta al modello ormai superato del “petrolio" e dello sviluppo insostenibile ed incompatibile con la tutela dell'ambiente.

Si è sviluppato poi, un interessante e vivace dibattito tra i relatori e i presenti in sala, dando spazio a chiunque voleva intervenire. Purtroppo anche se la serata è stata interessante e costruttiva, le conclusioni a cui si è giunti sono state davvero tragiche: il petrolio, anche se di pessima qualità, suscita l'interesse delle compagnie e delle multinazionali pure, il governo approva e agevola, la ricerca di idrocarburi è incompatibile con la salvaguardia dell'ambiente e della salute nelle nostre zone, i cittadini sono tenuti all'oscuro e forse tra qualche anno capiranno cosa sta succedendo oggi a casa loro ed a loro insaputa.

L'unica risposta concreta e l'unica arma che abbiamo - si legge nella nota dei grillini sanniti - è informarsi ed informare tutti, solo una vera presa di coscienza potrà creare quel fronte comune, in grado di difendere le nostre terre da chi le vuole sfruttare, e da chi “apre le porte” dall'interno al nemico. Per questo abbiamo protocollato in diversi comuni del Sannio, anche quelli non direttamente interessati alle ricerche , istanze di impugnare il decreto “SbloccaItalia”, per questo continueremo a organizzare incontri e manifestazioni come quella in programma per il 9 novembre.

La manifestazione è organizzata dagli attivisti del M5S, si terrà in 9 regioni italiane interessate dalle trivellazioni sulla terra ferma ed in mare, aderiranno numerosi parlamentari ed europarlamentari del M5S (Pedicini sarà in Abruzzo). Per la Campania gli attivisti del Sannio hanno deciso di recarsi al pozzo di S.Marco e di tenere lì un presidio.

Poi nel pomeriggio è stato organizzato un convegno aperto a tutti i cittadini alle 15,30 nel quale si approfondirà il discorso delle trivellazioni.

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domenica 2 novembre 2014

‘U Magazzeo, osteria resistente. Alessio Cavoto e un Fortore accogliente

di Tullia Bartolini

Siamo nel paese del ‘dovrebbe essere’. Per quanto riguarda il mangiare, ci stiamo assuefacendo al fatto che il cibo ‘dovrebbe essere sano’, ma non lo è. Non più, almeno. Così mi stupisco sempre quando incontro persone come Alessio Cavoto, che ha trentaquattro anni e un’idea precisa di filiera corta, slow food, sostenibilità.

Nel suo ristorante, a un passo dal centro storico di San Marco dei Cavoti (Bn), ‘U MAGAZZEO, offre prodotti di stagione, certificati, e un menù che varia ogni volta, per garantire agli avventori cibo di qualità.

Alessio è un fiume di parole, nel raccontarmi la sua avventura nella ristorazione, iniziata dieci anni fa. Mi dice che ha viaggiato, che ha avuto modo di confrontarsi con altri ambienti, che crede nel cibo sostenibile e non segue le mode, il business.

Sostenibili sono i suoi contatti con i fornitori, coerente è la ricerca culinaria. “Saper dire di no è diventata la cosa più difficile: il guadagno è la regola, mentre offrire qualità può, in qualche modo, modificare la domanda, ossia la qualità della domanda”.

E’ chiaro che, tutto questo, richiede una profonda passione per il proprio lavoro, una grande curiosità, un’onestà intellettuale non comune. “Un menù salutare rispetta le dinamiche collegate all’ambiente. Fugge alle logiche delle grandi catene di distribuzione”, dice Alessio. “Si affida ai prodotti di stagione, alla capacità di reinventare le ricette, si offre a un’utenza resistente, capace di distinguere”.

Da Alessio puoi mangiare pasta fatta in casa, salumi locali, formaggi dal sapore antico, dolci che sembrano quelli di una volta.

La domenica pomeriggio, al ‘U Magazzeo, si suona: musica dal vivo, vino e prodotti a chilometri zero. Per chi volesse dare un’occhiata al sito, questo è il link: www.umagazzeo.it. Per prenotazioni, chiamare al 339 3578 733.

www.artempori.it