martedì 4 novembre 2014

Trivelle e Sblocca-Italia, M5S invita istituzioni e cittadini a San Marco dei Cavoti

La sera del 31 ottobre nella sala comunale di Baselice, si è tenuto un incontro-dibattito dedicato alla ricerca di idrocarburi nel Sannio e zone limitrofe, organizzato dai Meetup riuniti del M5S. La giornalista Erika Farese ha moderato l'incontro e davanti ad una platea piena, i tre relatori hanno spiegato nel dettaglio e da vari punti di vista, (legale geologico e medico) sia il progetto che le sue ricadute sul territorio.

Subito dopo i saluti del parroco di Baselice, che ha chiarito la sua posizione di netta contrarietà allo sfruttamento del suolo in difesa di Madre Terra, Franco Gisi attivista e avvocato, ha dato chiare informazioni sulla procedure autorizzative, e sugli effetti del Decreto Sblocca-Italia in corso di conversione in questi giorni al Parlamento e ha fornito precise indicazioni sulle azioni da portare avanti, Cittadini e Istituzioni.

Con grande stupore e nell' incredulità dell'intera sala, tutti hanno capito che la legge in discussione porterà sempre più lontano dai territori il luogo delle decisioni e sarà molto più difficile opporsi alle estrazioni. Il Governo infatti, avocando a sé le competenze ambientali e dichiarando l'opera come “strategica e di rilevanza nazionale”, toglierà dall'imbarazzo gli Amministratori locali, rilascerà le autorizzazioni in autonomia a Roma nelle stanze del Ministero, e se necessario potrà utilizzare anche l'esercito per proteggere le attività di ricerca ed estrazione.

Il Professore Domenico Cicchella, Ordinario presso l'Università del Sanno, si è soffermato sugli aspetti tecnici e scientifici legati alle trivellazioni ed alle successive estrazioni. Anche con l'aiuto di immagini e grafici il professore ha brillantemente esposto cosa significa ricercare e coltivare petrolio; davanti agli occhi di tutti i presenti sono comparsi “il Pozzo, la Trivella, le Tubazioni” che corrono per migliaia di metri nel sottofondo attraversando i vari strati , le vasche, gli impianti esterni e soprattutto tutti i rischi conseguenti per l'ambiente e per il territorio.

Il Dott. Vincenzo Mercurio, Medico del Lavoro, anche egli attivista del M5S, raccontando le sue esperienze professionali all'interno di impianti petroliferi, ha innanzitutto evidenziato l'elevata pericolosità degli impianti legata a possibili incidenti; poi descrivendo con precisione elementi e agenti chimici liberati nell'aria, nel terreno ed in generale nell'ambiente, ne ha evidenziato gli effetti sulla salute dovuti all’ esposizione continua a prolungata.

Infine Pier Nicola Pedicini, fisico medico ed Europarlamentare di origini sannite, eletto nelle liste del M5S, ci ha trasferito la sua esperienza lavorativa, proprio in una terra già interessata e sconvolta da “coltivazioni” simili: la Basilicata, regione dove Piernicola vive e lavora. La Basilicata, rappresenta per noi il “nero futuro” al quale stiamo andando incontro, infatti lì si sono concentrate le ricerche e le perforazioni di idrocarburi da decenni, con effetti devastanti sulla salute e sull’agricoltura. Raccontandoci della sua terra ci ha ben chiarito che la Basilicata oggi si presenta più povera di prima, ferita, e irrimediabilmente offesa.

L'Europarlamentare del M5S si è poi soffermato sulle politiche Europee e sui modelli di sviluppo che la Comunità stessa propone ed incentiva, e che vanno nella direzione diametralmente opposta al modello ormai superato del “petrolio" e dello sviluppo insostenibile ed incompatibile con la tutela dell'ambiente.

Si è sviluppato poi, un interessante e vivace dibattito tra i relatori e i presenti in sala, dando spazio a chiunque voleva intervenire. Purtroppo anche se la serata è stata interessante e costruttiva, le conclusioni a cui si è giunti sono state davvero tragiche: il petrolio, anche se di pessima qualità, suscita l'interesse delle compagnie e delle multinazionali pure, il governo approva e agevola, la ricerca di idrocarburi è incompatibile con la salvaguardia dell'ambiente e della salute nelle nostre zone, i cittadini sono tenuti all'oscuro e forse tra qualche anno capiranno cosa sta succedendo oggi a casa loro ed a loro insaputa.

L'unica risposta concreta e l'unica arma che abbiamo - si legge nella nota dei grillini sanniti - è informarsi ed informare tutti, solo una vera presa di coscienza potrà creare quel fronte comune, in grado di difendere le nostre terre da chi le vuole sfruttare, e da chi “apre le porte” dall'interno al nemico. Per questo abbiamo protocollato in diversi comuni del Sannio, anche quelli non direttamente interessati alle ricerche , istanze di impugnare il decreto “SbloccaItalia”, per questo continueremo a organizzare incontri e manifestazioni come quella in programma per il 9 novembre.

La manifestazione è organizzata dagli attivisti del M5S, si terrà in 9 regioni italiane interessate dalle trivellazioni sulla terra ferma ed in mare, aderiranno numerosi parlamentari ed europarlamentari del M5S (Pedicini sarà in Abruzzo). Per la Campania gli attivisti del Sannio hanno deciso di recarsi al pozzo di S.Marco e di tenere lì un presidio.

Poi nel pomeriggio è stato organizzato un convegno aperto a tutti i cittadini alle 15,30 nel quale si approfondirà il discorso delle trivellazioni.

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