venerdì 10 ottobre 2014

Provinciali, la farsa del 12 ottobre

La supercazzola del secolo? L’abolizione delle Province. Enti considerati - a torto - spacciati dai giornali di regime. E così il 12 ottobre andrà in scena la farsa delle elezioni provinciali. Dove, dopo aver scippato il cittadino del proprio diritto al voto, la politica eleggerà se stessa. Con il decreto Delrio, infatti, presidente e parlamentino verranno eletti da consiglieri comunali e sindaci.

La chiamano elezione di secondo grado. Ma sta di fatto che la sovranità – quella che la Costituzione affidava al popolo – viene confiscata e d’ora in poi appartiene solo alla casta, la quale diventa sempre più autoreferenziale.

E dunque le elezioni diventano un vero e proprio suk dove tutti i giochi avvengono all’interno dei partiti e tra ras locali. Tutti contro tutti, ma passata la nuttata torneranno amici più di prima, c'è da scommettere. Le casacche politiche, quelle, appartengono al passato.

Intanto però al cittadino hanno raccontato la bufala della loro abolizione. Mentre di fatto mantengono le stesse competenze di prima su viabilità, formazione, scuola e ambiente.

E dunque gli elettori possono dire addio ai tempi passati quando i politici arrivavano - con codazzo di lacché e portaborse - sulle piazze dei paesi promettendo dal pulpito di tutto e di più.
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Ora il rinnovo del consiglio provinciale diventa - nell'indifferenza generale - un fatto per pochi, i quali continueranno a gestire il potere senza neppure avere il consenso popolare. E' la democrazia bellezza!

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