martedì 9 aprile 2013

Trivelle, si attendono le decisioni del Presidente della Repubblica

Il protocollo di intenti fra comuni e comunità montane interessati dalle indagini petrolifere, per il progetto promosso dalla Delta Energy denominato “Pietra spaccata”, ha concretizzato e ratificato la volontà di opporsi formalmente all’autorizzazione concessa dalla Commissione Regionale VIA (valutazione d’impatto ambientale).

Il 3 aprile è stato ritualmente notificato agli interessati il preannunciato ricorso al Capo dello Stato. Ora bisognerà attendere la decisione che il Presidente della Repubblica, assunto il parere vincolante del Consiglio di Stato, intenderà adottare sul ricorso presentato.

“Si porta all’attenzione di quegli addetti ai lavori che largamente si sono spesi sull’argomento, che il protocollo dei Sindaci, – scrive il coordinatore Domenico Costanzo – con la presentazione del citato gravame, ha surrogato le deficienze e le superficiali e grossolane mancanze degli enti preposti e che, in forza del principio dell’alternatività del processo amministrativo – codificato dall’art. 8, comma secondo, del DPR 1199/1971 – il ricorso straordinario al Capo dello Stato può essere proposto unicamente quando l’atto non sia stato già impugnato con ricorso giurisdizionale.

Sindaci, amministratori e cittadini firmatari del ricorso anzidetto (Pasquale Narciso, Nunziatina Palma, Raffaele Caputo, Antonio Michele, Antonio Verzino, Domenico Canonico, Pasqualino Cusano, Antonio Di Maria, Mauro De Ieso, Ester D’Afflitto, Innocenzo Pugliese, Cristoforo Tatavitto, Luigi Caretti, Domenico Costanzo, Valentino Castello e Liano Boffa) sono convinti e fiduciosi che il gravame interposto possa seriamente realizzare quelle prospettive di tutela e salvaguardia che diversi enti non hanno inteso considerare nei modi dovuti.

La giustizia dovrà ora fare il suo corso. Non è difficile comprendere ed accettare il rammarico che le popolazioni interessate dalla realizzazione del progetto impugnato, abbiano dovuto fare affidamento unicamente nel personale e compatto interessamento di un cospicuo numero di sindaci, avendo riscontrato nei fatti l’incerto – quando non ambiguo o del tutto assente – interessamento di tante autorità istituzionali comunali e sovracomunali preposte, alle quali si chiede ancora una volta la verifica dello stato dell’arte.

Il ricorso, redatto a titolo gratuito con il patrocinio dello Studio Legale Giordano da San Giorgio la Molara (Bn), da sempre sensibile alle problematiche relative alla tutela dell’ambiente, non ha gravato in alcun modo sui bilanci dei comuni interessati.
Il protocollo di intenti ha ora intenzione di attivarsi anche in via amministrativa, sempre con l’assistenza gratuita dello Studio Legale Giordano, al fine di proporre ricorso al Difensore civico – di fresca nomina – della Regione Campania, dott. Francesco Bianco, a cui tra l’altro vanno i migliori auguri di una serena e proficua attività di controllo”.

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