giovedì 6 dicembre 2012

Baselice e l’albo delle associazioni locali


Via libera all’assestamento del bilancio 2012. Lo ha deliberato il Consiglio comunale riunitosi venerdì sera in sessione ordinaria. L’assise è stata presieduta dal vicesindaco Giuseppe Ferro – il Primo cittadino Canonico ha dovuto dare forfait per motivi di salute – ed ha fatto registrare l’assenza dell’intero gruppo di minoranza, che ha deciso di disertare la seduta per cause che ufficialmente non si conoscono.

L’assestamento al bilancio, con poche ma necessarie modifiche ad alcuni capitoli, sia in entrata sia in uscita (dove si è dovuto prendere atto dei tagli della cd. spending review) è stato votato all’unanimità dall’intero gruppo di maggioranza dell’Amministrazione Canonico, che ha deciso anche per la immediata esecutività della deliberazione. All’unanimità è stato poi votato anche il regolamento che disciplina la istituzione dell’Albo delle associazioni comunali, una iniziativa proposta dall’Amesci- C2.0- a cui il Comune ha deciso di aderire.

L’argomento e’ stato illustrato dall’assessore Brancaccio il quale nell’annunciare e spiegare ufficialmente l’iniziativa ha ricordato: “Speriamo di poter allargare a quanti piu’ sodalizi possibili l’iniziativa e la possibilità di partecipazione, che rappresenta una ulteriore opportunità per le associazioni che decidano di prenderne parte. Infatti, l’albo rappresenta innanzitutto una ulteriore opportunità di incontro, e poi perché deve consentire la gestione delle manifestazioni e delle attivitàche già svolgono e si propongono con più armonia e collaborazione. Insomma – conclude Brancaccio – la costituzione di questo albo deve essere visto come una opportunità di crescita e di maturazione e non soltanto come un canale per poter accedere a contributi o finanziamenti con adesione a progetti della comunità europea”.

Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà ulteriormente e nuovamente pubblicizzata con un avviso pubblico, dove sarà ricordato che è possibile presentare domanda di iscrizione fino a fine anno.

In conclusione del consiglio il presidente Ferro ha dato anche comunicazione della recente nomina avvenuta nell’organo esecutivo comunale ed effettuata dal Sindaco, con il ritorno in giunta del consigliere Giancarlo Verdura al posto di Francesco Delli Veneri.

tratto da Ottopagine/Benenvento

lunedì 3 dicembre 2012

Dal comitato pro 118 raccolte duemila firme per il mantenimento dei Saut


(nella foto il verbale con cui i sette sindaci del Fortore si accordano con il commissario Di Salvo per mantenere i due Saut)

Nonostante l’assenza, giustificata da impegni istituzionali (in molti comuni si sono svolti i consigli comunali per l’adempimento dei riequilibri finanziari) della maggior parte dei sindaci invitati, l’incontro organizzato dal comitato “Autotuteliamoci – pro 118 di Ginestra e Foiano” di giovedì sera si è svolto ugualmente. I responsabili del movimento hanno comunque voluto aggiornare i presenti sul lavoro, finora svolto dal comitato e, soprattutto, hanno reso noto che fino a giovedì sera le firme raccolte a sostegno del mantenimento dei due Sauto, Foiano e Ginestra, sono circa duemila. Firme raccolte in tutti i comuni del comprensorio fortorino.

L’incontro, spiegano gli organizzatori, era stato organizzato per chiedere ai sindaci della Val Fortore di istituire un tavolo per affrontare nelle sedi istituzionali la questione del riassetto territoriale del soccorso sanitario. “Perché crediamo – hanno affermato i responsabili del comitato – che il problema vada affrontato insieme alle istituzioni. Noi vogliamo solo essere da supporto alle amministrazioni ma vogliamo che siano soprattutto i sindaci a farsi carico di una battaglia necessaria per il territorio”.

Gli unici sindaci presenti erano Domenico Canonico di Baselice e Michele Maffeo di Foiano che hanno rassicurato il comitato e i presenti che gli amministratori saranno in prima linea per difendere i diritti dei cittadini della Val Fortore. Domenico Canonico ha voluto sottolineare che i colleghi assenti avevano tutti impegni istituzionali e solo per questo motivo non erano presenti.

Canonico e Maffeo fanno presente che a seguito del decreto regionale n° 49 del settembre del 2010 ci fu un incontro con l’allora commissario ad acta dell’Asl di Benevento, nel quale fu sottoscritto un verbale ad unanimità nel quale si chiedeva di lasciare aperto i due Saut attualmente in funzione con l’apertura del Psaut di San Bartolomeo. A quell’incontro erano presenti i sindaci di Foiano, San Marco dei Cavoti, San Giorgio la Molara, Montefalcone, Ginestra, Baselice e San Bartolomeo in Galdo e il commissario ad acta Di Salvo.

Con quell’incontro sembrava superato il decreto commissariale 49/10, che prevedeva l’attivazione del Psaut di San Bartolemo in Galdo entro il 30 giugno 2011. Ma oggi pare che tutto questo non sia praticabile, anzi rispetto al decreto commissariale addirittura si fa un passo indietro, perché esso prevedeva l’utilizzo di diciotto unità mediche, oggi invece, a causa della spending rewiew i medici sarebbero solo dodici.

La questione del riassetto territoriale del soccorso sanitario resta ancora aperta. Il comitato, incoraggiato anche dai sindaci Canonico e Maffeo, si prepara ad organizzare un nuovo incontro nei prossimi giorni con la speranza di capire finalmente quali saranno le scelte dell’Azienda sanitaria rispetto all’ipotesi di apertura del Psaut con contestuale chiusura dei Saut di Foiano e Ginestra.


(tratto da Ottopagine/Benevento)

domenica 2 dicembre 2012

Il Fortore a rischio, si prospettano altre trivellazioni

Per l'Associazione "Generoso Simeone" c'è correlazione con gli eventi sismici

La terra trema e non risparmia neppure le zone considerate un tempo a bassissimo rischio terremoti, come l’Emilia Romagna.L’Italia si piega ai facili guadagni ottenuti sulla pelle del nostro amato e bel territorio e l’opinione pubblica rimane in silenzio e la politica tace e la stampa non riesce da sola a risvegliare le coscienze.Eppure non c’è da star tranquilli, perché il risultato di anni di politica affaristica cominciamo visibilmente a pagarlo e a pagarlo sulla nostra pelle. Ci stanno uccidendo, insieme a noi muoiono le nostre terre, la nostra storia. Ci stanno uccidendo per sbavare l’eccesso di brama di ricchezza sui soldi acquisiti dall’offesa al sottosuolo e l’Italia viene dilaniata nel ventre e insudiciata.

L’estate 2012 si è parlato tanto di trivellazioni e di ricerca dell’oro nero, perché l’ultima geniale idea del Ministro Passera è far calare il PIL aumentando i pozzi di Petrolio in Italia e facendo dell’Italia un corridoio del gas che corre verso l’Europa. Questo a discapito dell’altro settore, quello delle energie alternative che ora si vede ridimensionati gli incentivi.

Così dopo Nusco e Santa Croce è stata individuata un’altra zona da trivellare dal nome convenzionale di “Pietra Spaccata” che interesserà i comuni di: Baselice, Campolattaro, Casalduni, Castelpagano, Castelvetere in Val Fortore, Circello, Colle Sannita, Foiano di Val Fortore, Fragneto l’Abate, fragneto Monforte, Molinara, Morcone, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio la Molara, San Marco dei Cavoti.

Le società londinesi vengono con la solita spocchia ad investire su una terra che già anni fa, parliamo del 1861, hanno a lungo depredato e ci vengono, come allora, con il lasciapassare del governo italiano, ma spero non con la complicità ultima dei Comuni.

Le attività estrattive causano pericolose fratture nel sottosuolo, in seguito all’utilizzo di sostanze chimiche aggressive e violente, nocive per la terra e di conseguenza per la nostra salute. Eppure come dimostrano ricerche ultimamente pubblicate da Legambiente il Petrolio in Italia è poco ed estrarlo sperando di arricchirsi è una vittoria di Pirro.

Noi non abbiamo soldi, non abbiamo potere, abbiamo soltanto una coscienza ed in nome di quella continueremo a dare voce a chi competentemente, analizzando la situazione ambientale italiana, si impegnerà a denunciarla e continueremo a parlarne, a scriverne, ad urlare se necessario attraverso la organizzazione di banchetti informativi, seminari universitari video intervista e tanto altro.

Perché la verità è che ci stanno uccidendo tutti e che noi non possiamo rimanere ancora zitti, ma dobbiamo rispondere eloquentemente che la nostra terra non si tocca!

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