mercoledì 28 novembre 2012

Psaut, il Comitato Pro 118 chiede incontro con i sindaci del Fortore

Il comitato Autotuteliamoci Pro 118 Fioiano – Ginestra ha inviato una lettera ai sindaci del Fortore per discutere il giorno 29 novembre alle 20, presso Sala Consiliare del Comune di Foiano di Val Fortore, in merito alla soppressione dei presidi PSAUT.

“Il Piano Regionale Sanitario della Regione Campania, approvato dal D.R. n. 49 del 27/09/2010 – si legge nella missiva ai primi cittadini sanniti - prevede, per la provincia di Benevento n. 2 Psaut e n. 10 postazioni Saut.

L’allineamento alla programmazione della rete dell’emergenza territoriale (PSAUT e SAUT) alle indicazione del Decreto Commissariale 49/10, prevedendo l’attivazione del Psaut di S. Bartolomeo in Galdo entro il 30/06/2011, per la Valfortore significa: apertura Psaut in S. Bartolomeo in Galdo e contestuale chiusura dei due presidi Saut di Ginestra degli Schiavoni e Foiano di Val Fortore, chiusura confermata anche da comunicazione Prefettizia del 31/10/2012.

L’apertura del Psaut così come concepita dai vertici Asl – aggiunge il comitato - è per la Valfortore una ulteriore beffa, per il territorio, che va da aggiungersi alla “Fortorina” ed allo stesso “Ospedale di S. Bartolomeo in Galdo” oramai leggendarie promesse elettorali.

Il comitato Autotuteliamoci Pro Ginestra Foiano intende manifestare il proprio disappunto a tale scelta e chiede a tutte le Amministrazioni, interessate a difendere il diritto alla salute dei propri amministrati, un incontro dove poter decidere concretamente il da farsi, anche con pubbliche manifestazioni di proteste.

Noi del Comitato insieme alla popolazione della Valfortore – conclude la lettera - siamo a vostra disposizione, ma senza il vostro, istituzionale, interessamento da soli possiamo fare ben poco”.

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martedì 27 novembre 2012

I forestali si appellano a Fini

La disperazione degli operai idraulici forestali ormai è tanta. Mesi senza percepire lo stipendio rischiano di mettere in ginocchio un sistema sociale e familiare di un intero territorio. Una disperazione che porta a tentare tutte le strade possibili chiedendo aiuto anche alle cariche più alte dello Stato. E’ quanto ha fatto Filippo Goduti, operaio forestale della comunità montana, e alcuni suoi colleghi. Il 6 ottobre scorso, infatti Filippo ha spedito una mail alla segreteria del presidente della Camera Gianfranco Fini dove manifestava tutto il suo disappunto e tutta la sua indignazione per la situazione drammatica in cui versano oltre quattromila lavoratori campani.

“Chiediamo un intervento urgente al fine di trovare una soluzione alla grave vertenza che vede coinvolti oltre cinquemila lavoratori della forestazione, in forza alle comunità montane. Illustrissimo presidente Fini, portiamo a vostra conoscenza – si legge nella missiva - le oramai esasperate condizioni di lavoro degli operai forestali a tempo indeterminato della comunità montana del Fortore, nonché della Regione Campania: Noi operai non percepiamo più lo stipendio ormai da 12 mesi.

Nonostante gli innumerevoli incontri e manifestazioni non siamo mai giunti ad un accordo definitivo se non aleatorie promesse verbali”. Un accorato appello affinché la terza carica dello Stato si impegnasse ad intervenire per dare la giusta visibilità ad un problema ormai drammatico. Nella mail inviata al Gianfranco Fini, gli operai mettono in evidenza la disperazione e il disagio in cui sono finite le famiglie e la tensione sociale che da oltre un anno si vive.

Gli operai hanno sottolineato nella lettera l’assoluto abbandono che vivono da parte delle istituzioni, comprese le organizzazioni sindacali.
Appello accolto dal presidente Fini che ha fatto sapere di aver comunicato la vicenda alle commissioni parlamentari competenti e al prefetto di Benevento. Ma al momento, ci dice Filippo Goduti, dal prefetto non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione.

Tratto da Ottopagine/Benevento

domenica 25 novembre 2012